Evento: LA POESIPITTURA IN MOSTRA DAL 24 AL 31 AGOSTO AD ORTONA
24/08/2014 - 31/08/2014
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Inserzionista
Gallerista , Napoli
Dettagli
Data di inserimento: 15/08/2014 - 16:32
Luogo: Ortona (CH) - Abruzzo
Data di inizio: 24/08/2014
Data di fine 31/08/2014
Descrizione
Si inaugurerà domenica 24 agosto presso il Complesso Monumentale di Sant’Anna a Ortona –Chieti la collettiva d’arte contemporanea “La Poesipittura “ la mostra si potrà visitare fino a domenica 31 agosto. La Poesipittura è movimento artistico-letterario che ha avuto origine a Ceppaloni, in terra Sannita, sta rivoluzionando il mondo dell’arte e viene apprezzata moltissimo, da Artisti, Critici ed intellettuali. Questo duplice linguaggio dell’arte, che sta caratterizzando questo nostro XXI° secolo, viene accettato su scala mondiale. L’evento sarà curato dal Prof. Massimo Pasqualone e da Roberta Papponetti. Al vernissage della mostra sarà presentato anche il catalogo artistico sul Movimento Artistico – Letterario la Poesipittura. L’intera manifestazione è stata organizzata dalla Prof.ssa Elisa Valentini.Esporranno i seguenti artisti : Roberta Papponetti , Carla Cerbaso, Tiziana Pantalone, Concetta daidone, Vilma Santarelli, Concetta Iaccarino, Rita Di Marcantonio, Paola Silvestri, Rossella Circeo, Liberata Mizzoni, Elena Di Lella, Dora fabiano, Paola Spaventa, Luisa Balzano, Mae Carulli, Angela Di Teodoro, Terezina Radovani, Romina Scipione, Stefano Ferruccio, Giuseppina Narducci, Mario Di Profio, Teresa Micchetti , Valentina Di campli San vito, Fabj Diggi, Alessia Pignatelli, Alida Ferrettini , Adalgisa Santucci, Giosy Costan .

Giovanni Cardone
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Salvino Campos in REDEMPTION
20/09/2014 - 12/10/2014
Anacapri (NA) - Campania
Inserito da Giovanni Cardone
Si inaugurerà sabato 20 settembre, nelle suggestive sale espositive del Museo della Casa Rossa di Anacapri (Napoli), sarà inaugurata la mostra personale di Salvino Campos dal titolo “Redemption”. L’esposizione è organizzata dall’Associazione Culturale ARTEAS e promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia, con il patrocinio dell’IVB – Instituto Vital Brazil di Rio de Janeiro e della UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janeiro. La mostra è un viaggio per immagini in bianco e nero che si snoda tra differenti scenari in bilico tra presa di coscienza della propria condizione personale e desiderio di “redenzione”, tra la fuga dall’”oscurità” e la ricerca della “luce”. Immagini in cui vengono rappresentati i diversi modi di appartenenza nelle sue diverse manifestazioni e in diversi contesti sociali e culturali. «Si intitola “Redemption” il lavoro di Salvino Campos – scrive Mario Franco – con un termine che indica redenzione, ma anche riscatto o restauro. “Redemption” si chiama anche un recente film di Steven Knight (2013) che in Italia è stato presentato con il titolo “Identità nascoste”. E, con una certa libertà, proprio alle diverse “identità” culturali e religiose possiamo ricondurre le fotografie di Campos ed al desiderio di individuare nei contrasti tra il bianco e il nero la “redenzione”, il “riscatto” della condizione umana nella sua ansia di elevarsi verso la spiritualità. “Ho lavorato soprattutto sull’antitesi luce, ombra - dice l’artista - mi sono lasciato ispirare dalla luce”. Letture e rielaborazioni della mente e della percezione sul presente , passato e futuro. Un tentativo ossessionante di fare emergere degli universi paralleli e completi più o meno leggibili che nella loro verità e semplicità si raccontano anche senza movente descrittivo. Salvino Campos riassume la perpetua sospensione tra la vita e la morte, dove la figura è preminente dove il confronto con il proprio “Io”, mette ha nudo l’animo dell’artista. Egli vive ha pieno una dimensione quella del “ dentro” e quella del “fuori” tra l’essere fisico e l’essere spirituale nel travaglio della liberazione della percezione sull’atto creativo tra il “finito” e il “non finito”. Nei Vangeli “la vita è la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta” (Vangelo secondo Giovanni 1, 1-14). In questo conflitto tra luce e ombra, splendidamente reso nelle immagini di Salvino Campos, c’è la discordanza tra il sacro e le miserie del mondo, forse solo apparenti contraddizioni in un viaggio figurativo tra simboli antichi e icone odierne senza perdere di vista un valore fondamentale: la bellezza, che rimane tale anche quando viene declinata nel suo più incerto e conturbante aspetto, come nel caso delle foto che accostano il “Cimitero delle Fontanelle” ai macabri resti di “Birkenau, AushwiC'è un che di onirico e di surrealista nelle opere di questo artista brasiliano che si intenerisce sui corpi segnati dal tempo e dagli eventi, o sui corpi infantili, ricchi di improbabile futuro, o ancora sui corpi modificati nelle acconciature tribali o rituali, nelle feste di varie religioni, trionfanti o piegati sul “muro del pianto” Campos si richiama alla sacralità della vita. Nelle sue magnetiche immagini il campo di ricerca è il mistero della vita e dell'universo. Sappiamo che c'è la luce perché c'è il buio, che c'è la gioia perché c'è il dolore, che c'è la pace perché c'è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti».
Cenni Biografici
Salvino Campos è nato in Brasile nel 1970 a Quartel Geral, nello stato di Minas Gerais, dove inizia l’attività professionale nel 1992, anno in cui si trasferisce a Porto Alegre e dove, nel 1995, espone per la prima volta. Nello stesso anno si trasferisce a Brasilia. Lavora come assistente nel campo della pubblicità e della moda maturando e acquisendo la possibilità di sperimentare e adottare particolari modalità di lavoro, quali lo studio della luce e l’utilizzo dei grandi formati. Dal 2000 Campos si trasferisce a Napoli, che diventa la sua città di adozione e lo spartiacque della sua carriera artistica. Secondo la citata affermazione di Henri Cartier-Bresson, che la fotografia è “un modo per comprendere”, Campos è alla continua ricerca di una sintesi espressiva tra arte e riflessione politico-sociale, dando vita ad un percorso originale secondo una struttura flessibile che si presta ad affrontare temi e linguaggi diversi: dallo studio di volti, corpi, personaggi, a quello di epoche storiche, come il barocco, fino al paesaggio affrontato nella sua valenza simbolica, per cui la ripresa fotografica diventa soprattutto una questione di ambienti, spazi ed evocazioni. Vive e lavora fra Napoli e Rio de Janeiro.

Museo della Casa Rossa, Via G. Orlandi 78 - Anacapri (Napoli) Inaugurazione sabato 20 settembre 2014 - ore 19.00 Date 20 settembre - 12 ottobre 2014
Giovanni Cardone
GIACOMO MONTANARO IN MOSTRA ALLA GALLERIA IL RITROVO DI ROB SHAZAR
18/04/2015 - 31/05/2015
Sant'Agata dei Goti - Benevento
Inserito da Giovanni Cardone
Si inaugura sabato 18 aprile alle ore19.00 la mostra Drawing my own world di Giacomo Montanaro presso la Galleria Il Ritrovo di Rob Shazar di Sant’Agata dei Goti – Benevento . La mostra si potrà visitare fino al 31 maggio 2015.Questa mostra completamente diversa dalle precedenti: piccola, leggera, intima, ma non per questo meno intrigante. Come sembra suggerire il titolo, il disegno rappresenta il nocciolo duro e profondo dell'opera di Montanaro: non solo chiarisce in modo paradigmatico che tutto il lavoro dell'artista che è imperniato su di un rapporto inscindibile con l'arte del disegnare, ma anche qual è il segreto di tanta velocità e sintesi della sua pittura, sia quella più "tradizionale" degli anni giovanili, nonché quella ad acido su carta fotografica, che ha caratterizzato la produzione degli ultimi tredici anni.
Possiamo ammirare opere che vanno dal 1998 gli anni felici passati a stretto contatto con l'Amico - Maestro Augusto Perez, fino ai lavori di In the Middle of Nowhere che hanno segnato un ulteriore tappa dell'evoluzione del lavoro dell'artista: l'abbandono della figura umana. Qui, invece, abbonda lo studio, quasi anatomico, e mai accademico, del corpo che in alcune opere è dapprima scheletrico, poi evanescente, quasi a ricordare una pura linea, come si può vedere chiaramente nei disegni preparatori della grande performance a Shanghai nel 2007, o come nei piccoli acidi, in cui il tratto diventa una pura scia di luce che già fanno intravedere un'ulteriore svolta nel lavoro di Montanaro.

Galleria Il ritrovo di Rob Shazar,
Via Diaz, 26 – Sant’Agata De’ Goti (BN)
Giacomo Montanaro in Drawing my own world
Dal 18 aprile al 31 maggio
Orario : dal venerdì alla domenica 16,30/21,00 – altri giorni a richiesta su appuntamento
tel. +39 0824 832837 mob. +39 339 1532484 shazar@virgilio.it www.galleriashazar.it - FB: Il ritrovo di Rob Shazar

Giovanni Cardone
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Linearità flessibile
28/11/2015 - 31/01/2016
Sant'Agata dei Goti - Benevento
Inserito da CSArt Serri
La Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F) presenta, dal 28 novembre 2015 al 31 gennaio 2016, “Linearità flessibile”, esposizione collettiva che ripercorre la storia dell’arte italiana dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, con particolare attenzione alle opere di Marco Gastini, Giorgio Griffa, Elio Marchegiani e Vittorio Matino, riconducibili all’ambito della “Pittura Analitica”, detta anche “Pittura pittura”.
Curata da Erika Rossi, la mostra s’intitola “Linearità flessibile” in riferimento alla ricerca di Vittorio Matino, caratterizzata da linee quasi rette, da un ordine rigoroso che sottende tuttavia ulteriori significati. Un ossimoro teso a collocare la pittura in una dimensione concettuale, generata da una profonda riflessione sul concetto stesso del dipingere, scevro da ogni riferimento realistico o naturalistico.
In esposizione, oltre ad una grande opera ad olio su tela del 1976-977 di Vittorio Matino, la densa materia coloristica di Marco Gastini, l’essenzialità del segno di Giorgio Griffa e le raffinate grammature di colore di Elio Marchegiani. Il percorso espositivo si completa, quindi, con alcune piccole opere di Enrico Della Torre, due paesaggi di Carlo Mattioli, una struttura modulare di Paolo Scheggi ed una composizione spaziale di Walter Valentini.
Una panoramica sul secondo Novecento italiano e gli inizi del XXI secolo è, infine, offerta da opere selezionate di Omar Galliani, Luigi Ghirri, Renato Guttuso, Antonio Ligabue, Alberto Manfredi, Pino Pinelli, Angelo Savelli, Ettore Spalletti e Jorrit Tornquist.
La mostra, che sarà aperta al pubblico a partire da sabato 28 novembre dalle ore 10, sarà visitabile fino al 31 gennaio 2016, tutti i giorni con orario 10-12,30 e 16-19,30, aperto anche domenica e festivi. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 580143, duemilanovecento@tin.it, www.duemilanovecento.it, www.facebook.com/duemilanovecento.
Nell’ambito dell’esposizione, sabato 5 dicembre, alle ore 18, si terrà il concerto di Annalisa Ferrarini (soprano) ed Elisa Montipò (pianoforte) per ringraziare tutte le persone che hanno partecipato con grande generosità alla raccolta fondi e giocattoli in favore di AGEOP Ricerca Onlus (www.ageop.org), associazione che da oltre trent’anni accoglie e assiste i bambini e i ragazzi malati di tumore e le loro famiglie e finanzia la ricerca scientifica nella lotta al cancro infantile. L’evento è parte di “Musicali Domestici”, rassegna di concerti privati nelle case di Reggio Emilia, nata da un’idea di Francesca Codeluppi, Elena Bertacchini ed Elena Boni.
Ottorino Stefanini all'evento fieristico Giorni d'Arte - Carrara
24/04/2014 - 04/05/2014
roma (RM) - Lazio
Inserito da ottorino stefanini
Alcune opere dell'artista Ottorno Stefanini sono presenti al Complesso Fieristico di Carrara nella manifestazione Giorni d'Arte dal 24 aprile al 4 maggio 2014. E' presentato dalla galleria Astrolabio di Roma nello stand 62 della Fiera.