Vincenzo Di Grumo, in arte Vdg Abstract Art, nasce nel 1983 in provincia di Bari.
Nella sua amata e bella terra pugliese vive tutt’ ora, nei pressi di Toritto, un piccolo paese famoso per la mandorla piú buona e rinomata d'Italia.
Diplomato in ragioneria, consegue la laurea in economia, specializzandosi successivamente in Consulenza professionale per le aziende presso l'Universitá degli Studi di Bari.
Dopo una breve ma intensa esperienza lavorativa alle dipendenze di una nota società finanziaria, da oltre dieci anni lavora come Credit Manager per un'importante realtá del settore trascorrendo gran parte della sua giornata fuori casa, in un prestigioso quartiere della sua amata Bari.
È nelle ore serali o nel fine settimana che coltiva la sua grande passione: la pittura.
All'età di 7 anni realizza il suo primo disegno, una sorta di rappresentazione astratta della realtà con colori a cera e quando lo consegna alla sua maestra quest'ultima gli chiede: “che cosa hai disegnato?” E lui le ha risposto: “non lo so, cercherò di capirlo con il tempo”. E così è stato…..
Da quel momento in poi nel suo piccolo ha sempre realizzato qualche schizzo, passando dal carboncino all'acquerello prima di approdare nel mondo dell'acrilico, “gettando su tela" le sue emozioni.
Autodidatta predilige l’arte contemporanea, in particolare l'astrattismo. La sua è una pittura spesso concettuale, un linguaggio autonomo basato soprattutto sul colore, sebbene non manchino alcune sue opere “black & white".
In ciascuna tela riversa le sue emozioni, canalizzando gli stati d'animo o gli eventi della quotidianità, sperimentando tecniche sempre diverse, alcune volte inedite, utilizzando qualsiasi mezzo che gli possa consentire di trasferire il colore dal tubetto sulla tela (spugne, fogli di alluminio accartocciati, rami d’albero..). Predilige le tele di medie e grandi dimensioni, ampi spazi che gli consentono di dar libero sfogo alla sua fantasia: fluid painting ad action painting sono le tecniche maggiormente utilizzate nelle sue opere, realizzate a spatola e pennello, spesso materiche ma anche fluide e soffuse.
La sua è una pittura libera da vincoli formali, autonoma e senza schemi.