Evento: Invisibilia
05/04/2014 - 29/04/2014
0 0
Effettua l'accesso per inserire un commento
0/0 Commenti
Inserzionista
Gruppo Artisti
Dettagli
Data di inserimento: 29/03/2014 - 18:01
Luogo: Vicenza (VI) - Veneto
Data di inizio: 05/04/2014
Data di fine 29/04/2014
Descrizione
La Galleria Berga presenta la mostra di Giovanni Bevilacqua, fotografo italiano. L'artista si propone
al pubblico vicentino negli spazi della Galleria Berga con una personale dal titolo “INVISIBILIA”.
Giancarlo Bonomo, curatore e critico, ci racconterà ciò che l'artista vede attraverso l'obiettivo delle
sue macchine fotografiche.

Giovanni Bevilacqua – Verona, 1954

Giovanni Bevilacqua è medico chirurgo e giornalista pubblicista che scopre la fotografia come
mezzo per descrivere le proprie emozioni. Artista dalla sensibilità particolare che per mezzo
dell'arte dello sguardo – con l'ausilio di lenti e obiettivi – intravede i nebulosi ed evanescenti
contorni dell'invisibile. La chiave di lettura è la sua indagine esistenziale, dove non siamo più
persone ma vivide ombre trasparenti e dissolventi, nient'altro. Nelle piste metropolitane piene di
gente, alla fine si finisce per non incontrare nessuno. La moltitudine ci impedisce di vedere
qualcuno e qualcosa. Un pò come leggere un libro con gli occhi appiccicati alle pagine: non si legge
nulla anche se le parole sono tante. Si odono solo rumori sordi, fruscii indecifrabili, occhi senza
volto e volti senza sguardo......Eppoi il mercato. Qui il nostro fotografo-artista rimane folgorato
dallo spettacolo del futile, dell'innumerevole, perduto in una pseudo felicità “maniaca”.
Curiosamente, qui le persone si confondono con le cose. Gli stessi colori, quasi le medesime forme
nel contesto di quello che sembra un fumettone surreale. Nel confronto con paesaggi monumentali
veneti, le persone scompaiono, si polverizzano. L'arena di Verona o gli angoli palladiani di Vicenza,
nella loro maestosità se le mangiano proprio. Non c'è storia. Essi sono lì da secoli immutabili,
granitici e solenni......Il silenzio del senza tempo.

Giancarlo Bonomo – estratto dal catalogo “INVISIBILIA” disponibile in mostra.
Altri eventi dell'inserzionista
"Un Fiore Bianco" di Omar Ronda
09/05/2015 - 30/05/2015
Vicenza (VI) - Veneto
Inserito da galleria berga
Dal 9 al 30 Maggio 2015
Inaugurazione: Sabato 9 Maggio ore 18.00

Contrà Porton del Luzzo, 16 – Vicenza – www.galleriaberga.it – info@galleriaberga.it
Orari : dal martedì al sabato ore 16.30 – 19.30

“Un Fiore Bianco” è il nome della mostra di Omar Ronda che verrà prossimamente ospitata in Galleria Berga. L'esibizione comprende opere che appartengono alle diverse categorie espressive sotto le quali l'artista racchiude la sua realtà. Saranno infatti presenti in Galleria sia alcuni lavori appartenenti alla collezione 'Frozen', come le famose 'Marylin Frozen' e 'Postcards from Venice', ad alto impatto iconografico e quasi mitologico, sia capolavori della corrente 'Genetic Fusion', caratterizzati da materie plastiche e superfici piene, pregni di quel significato atavico che, ancorato alle origini e alla sostanza tangibile, si slanciano verso il metafisico e l'astratto.
Di quest'ultima raccolta fa parte il quadro “Desert Storm – Guerra del Golfo”, l'opera ritirata dal Padiglione Costa Rica della 56ª Biennale di Venezia, che verrà presentata dall'artista stesso Sabato 9 Maggio.
Arricchiranno e renderanno ancora più suggestiva l'atmosfera le fantastiche ed ingannevoli 'Kimere' , le affascinanti creature realizzate da Omar Ronda, che invitano lo spettatore a perdersi in un mondo incantato e fuggevole, a sospendere, e 'congelare' le dimensioni del tempo e dello spazio.

Omar Ronda
Omar Ronda nasce a Portula (Biella, Italia) l'11 settembre 1947. Nel 1967 conosce Gian Enzo Sperone e Lucio Amelio e con loro organizza una serie di grandi mostre dei maggiori esponenti dell'arte povera e della transavanguardia. Nel 1973-74 trascorre un intero anno a New York, dove conosce Leo Castelli e Ileana Sonnabend,e tramite loro Rauschenberg, Warhol, Dine, Wesselmann, Twombly, Lichtenstein, Indiana, Oldenburg, fino ai minimalisti Sol LeWitt, Carl Andre, Bob Morris e altri. In seguito conosce e frequenta Basquiat e Keith Haring, con il quale stringe un rapporto di vera amicizia.
Collabora con Giorgio Marconi a Milano e con Lucrezia De Domizio Durini a Pescara,e con lei organizza alcune conferenze e mostre di Joseph Beuys.
Nel 1990-91 realizza installazioni estreme sulla vetta del Monte Bianco e nelle grotte di Is Zuddas in Sardegna e vive sei giorni e sei notti in una piramide vegetale sotto il reattore del cracking catalitico nella raffineria Saras Petroli. Nel 1993 fonda un gruppo con altri artisti e organizza mostre e installazioni utilizzando animali in plastica: Epocale a Milano nel 1993, a cura di Tommaso Trini e Luca Beatrice, evidenzia l'intenzione di Ronda di cambiare radicalmente la storia dell'arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale.
Seguono centinaia di mostre, eventi e pubblicazioni che danno a Ronda una notorietà internazionale: 1994, installazioni nel Chiostro del Brunelleschi in Santa Maria degli Angeli, Firenze e alla Mole Vanvitelliana, Ancona; 1996 Mille delfini a Milano, con l'assessore alla cultura Philippe Daverio; 1998, mostre a La Posteria di Milano e alla Galleria Pananti di Firenze; 1999 Galleria Pananti, Firenze; 2001, Biennale di Venezia, su invito del curatore Harald Szeemann; 2002, inaugurazione del Centro Studi e Documentazione, Biella, e Denaro e valori, Bienne (Svizzera), a cura di H. Szeemann; 2003, Triennale d'arte del Belgio, Beaufort, a cura di W. van den Bussche, K. Bussmann, R. Fuchs, J.-H. Martin; Plastica d'artista, Museo della Scienza e della Tecnica, Milano, a cura di T. Trini; 2004, Arte Stupefacente, a cura di Ph. Daverio, Edizioni Mazzotta; 2005, Sul filo della lana, Biella, a cura di Ph. Daverio; mostra al Museo di Santa Apollonia in occasione della Biennale di Venezia, catalogo a cura di M. Corgnati e E Forin, Edizioni Mazzotta, poi a Palazzo Collicola di Spoleto, alla Fondazione Stelline e alla Galleria Cavaciuti di Milano; 2006, UFO Gallery, Ostenda; 2007, Soma Museum, Seoul; Chiostro del Bramante, Roma; Tornabuoni Arte, Firenze; Fondazione Mazzotta, Milano, con catalogo a cura di P. Adorno, C. Lorent e F. Santaniello; Una mostra bestiale, Orio Center, Bergamo, con interventi di Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi; 2008, Galleria Cavaciuti, Milano; Tornabuoni Arte, Milano; 2009 Opera Gallery, Parigi; Chiesa di San Gallo, Venezia; ecc.
Decine sono i libri e cataloghi pubblicati dai principali editori italiani e migliaia i testi critici e gli aricoli divulgati in tutto il mondo. (Biografia tratta da “Omar Ronda – Frozen Movie Stars – Tipolitografia Botalla, 2010”)
"Pullulat" di Monica Bisogno
09/07/2015 - 15/08/2015
Vicenza (VI) - Veneto
Inserito da galleria berga
Comunicato
Stampa
MONICA BISOGNO
"Pullulat"
Dal 9 Luglio al 15 Agosto 2015
Inaugurazione: Giovedì 9 Luglio ore 21.00, presso i Castelli di Giulietta e Romeo, Montecchio Maggiore (VI)
Contrà Porton del Luzzo, 16 – Vicenza – www.galleriaberga.it – info@galleriaberga.i
Orari: dal Martedì al Sabato, ore 16.30 – 19.30
Ingresso Libero
“...Monica Bisogno è una ricercatrice attenta e preparata, un’archeologa della sua Essenza che vuol
portare alla luce tesori, reperti nascosti nella psiche, reminiscenze ancestrali e concezioni animiche
inespresse. Ella è artista di volumi e forme dinamiche intimamente connesse al mistero della propria
genesi. E’ coinvolta nel profondo in qualcosa che la sua anima avverte distintamente e che le parole
del linguaggio convenzionale non potrebbero esprimere appieno. Inizia un percorso quasi
meditativo di esplorazione libera, svincolata dai canoni del reale manifesto. Non vi è ragionamento
organizzato in via preliminare o la coazione imposta dal pensiero, tuttavia nulla è lasciato al caso.
Forme levigate, leggere e prive di spigoli, fluttuano con assoluta naturalezza in uno spazio indistinto
che le accoglie, come in un gioco di sospensioni.
Il tratto, deciso ed affermato, vuol restituire anzitutto la consistente concretezza delle masse ed il
continuo sussulto di contrazione ed espansione delle stesse. Nella fase realizzativa la Bisogno vuol
rendere tangibile il suo indefinito sentire. La concretezza prende il posto dell’astrazione...”
Giancarlo Bonomo, testo tratto dal catalogo “Monica Bisogno, “Cardioids, forme sottili oltre il
pensiero”, a cura di Giancarlo Bonomo, ed. La Tipografica srl, 2012
Biografia
Monica Bisogno nasce in Svizzera il 24 maggio del 1972 (Rüti nel Canton Zurigo).
Nel 1987 inizia a Torino il Liceo Artistico Statale per poi concluderlo nella sua città d’origine,
Napoli. Nella capitale partenopea approfondisce le sue nozioni presso l’Accademia di Belle Arti
dove nel 1998 si diploma a pieni voti, ottenendo così la licenza in pittura.
Negli anni successivi il suo debutto professionale la impegna in qualità prima di decoratrice
(laboratorio artigianale “I Re Magi”), in seguito come stuccatrice presso la Napoli Restauri.
Nel 2001 il ritorno in Svizzera. Da questo momento in avanti, Monica intraprende un viaggio che la
porta ad analizzare attraverso la pittura, un paesaggio introspettivo, oltre la pelle, oltre la fisicità del
corpo. Non abbandona mai del tutto il linguaggio figurativo, ma sviluppa un codice di forme e
colori che la contraddistingue sempre più.
Finalmente nel 2012, l’incontro con Marina Reina, che diventa sua manager e che la presenta a
Giancarlo Bonomo, critico raffinato e innovativo, conosciuto nell’ambiente artistico e presso la
Biennale di Venezia. Nel 2013 esce la prima pubblicazione “CARDIOIDS, forme sottili oltre lo
spazio”, curata da Bonomo, che viene presentata per la prima volta a Trieste, durante la mostra
omonima. Impegnata quotidianamente nel suo atelier, Monica continua la sua ricerca artistica.
Eventi che potrebbero interessarti
Elisa Velleca, Geometrie Urbane e la loro storia
05/05/2017 - 14/05/2017
Vicenza (VI) - Veneto
Inserito da CSArt Serri
Le “Geometrie Urbane” di Elisa Velleca e la storia dell’edificio che le ospita al centro del nuovo progetto di ViaMari10 (Via Mari, 10 – Reggio Emilia), allestito da Tullio Masoni in occasione di “Fotografia Europea”.
Realizzata con il sostegno di Sanfelice 1893 Banca Popolare, l’esposizione sarà inaugurata venerdì 5 maggio dalle 19.00 alle 23.00.
In mostra, una selezione di fotografie a colori su carta fine art, attraverso le quali Elisa Velleca analizza le geometrie degli edifici urbani nelle singole componenti e nei giochi di luce, alla ricerca delle simmetrie, nascoste nei dettagli costruttivi, e delle ombre, che celano – o svelano – le linee e i profili delle strutture.
Presso gli spazi di ViaMari10, in contrasto con le geometrie lineari e pulite della mostra fotografica, sarà inoltre possibile visionare un quadro ottocentesco recentemente ritrovato e posizionato accanto ad un antico pozzo. Un’opera che ricorda il passaggio di Giuseppe Garibaldi a Reggio Emilia ed un “battesimo laico” di buon auspicio. «Con l’acqua pura di questo pozzo – riporta la lapide affissa all’ingresso dello spazio espositivo – il 19 agosto 1859 Giuseppe Garibaldi battezzò 100 e più bambini della città».
Elisa Velleca (Brescia, 1997), appassionata sin da bambina ad ogni forma d’arte, si avvicina alla fotografia e al multimediale al Liceo Artistico Paolo Toschi di Parma. Dopo il diploma, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, sezione Fotografia e nuovi linguaggi multimediali, che tuttora frequenta. Il genere da lei prediletto è la Street Photography. Vive e lavora a Parma.
La mostra, inserita nel Circuito Off di “Fotografia Europea” e nel “Circuito Off di Via Roma”, sarà visitabile fino al 14 maggio 2017, nei seguenti giorni e orari: sabato 6 maggio ore 11.00-23.00, domenica 7, sabato 13 e domenica 14 maggio ore 11.00-20.00, oppure su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 335 6352424, tumasoni@tin.it, www.viamari10.it.
Tullio Masoni è il più grande produttore al mondo di vino ottenuto da vigneti ubicati in centro storico. Questa particolare caratteristica conferisce al vino un sapore unico nel suo genere. Il Sangiovese ViaMari10 è prodotto su un terrazzo collocato al quarto piano dell’omonima strada, nel centro storico di Reggio Emilia. Tullio Masoni è citato da Federico Graziani e Marco Pozzali tra i venti produttori italiani selezionati per il libro “Storie di vino e cucina” (Mondadori, 2015). Dal dicembre 2016 gli spazi siti al piano terra di via Mari 10 sono dedicati alla ricerca artistica contemporanea, con mostre d’arti visive.
Mostra Collettiva Internazionale "Prospettive Metafisiche"
06/11/2022 - 25/11/2022
Padova (PD) - Veneto
Inserito da Maria Palladino
Presentazione del Prof. Roberto Boccalon, Psichiatra e Psicoterapeuta, Presidente dell'International Association for Art and Psychology
Evento a cura del Critico d'Arte e Curatrice Maria Palladino
Inaugurazione Domenica 6 Novembre ore 18:00

“La nozione di metafisica rimanda ad un “oltre” che concorre all’attribuzione di senso.
Ogni prospettiva rimanda, implicitamente, ad un oltre metafisico in quanto forma immateriale che accoglie ed ordina gli oggetti o le loro rappresentazioni.
Il pentagramma, che richiama metafisicamente le dita della mano, è la forma prospettica in cui Guido D’Arezzo, monaco a Pomposa, accoglie ed ordina le note musicali.
La prospettiva “protometafisica” di Piero della Francesca accoglie ed ordina le rappresentazioni di persone e cose in uno spazio/tempo matematicamente definito e magicamente sospeso.
La corrente dell’arte metafisica, nata in parallelo a quella futurista, ha trovato un suo terreno di coltura in una Ferrara particolarmente estraniante ed interrogante tra nebbie, tracce estensi e contingenze belliche.
La testimonianza di quella stagione artistica ha costituito e continua a costituire un invito ad indirizzare lo sguardo creativo oltre il contingente in una rigorosa ed inesauribile ricerca di senso.”
Prof. Roberto Boccalon, Presidente IAAPs

“Corrente di spicco fra le Avanguardie del '900, la pittura metafisica ha preso origine dall'opera di uno dei grandi maestri del secolo scorso, il pittore Giorgio De Chirico (Volo, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978), che già prefigurava temi e stilemi del suo universo immaginifico e del filone a cui avrebbe dato vita, nel dipinto realizzato a Firenze, conseguentemente ad una “epifania” sopravvenuta in Piazza Santa Croce, nel 1910, ovvero “L'enigma di un poemriggio d'autunno”. L'incontro seguente, durante il periodo della guerra, nel 1916, fra De Chirico e CarloCarrà, presso il nosocomio di Ferrara, dove erano entrambi ricoverati a seguito di traumi bellici, segnò l'inizio del movimento, a cui si aggiunsero Alberto Savinio (Andrea De Chirico, fratello di Giorgio), Giorgio Morandi, Mario Pozzati e in un secondo momento Filippo De Pisis, Mario Sironi, Felice Casorati, Massimo Campigli. La fase metafisica terminerà, con susseguenti esiti estenuati, intorno al 1920
La nuova evoluzione apportata da questo gruppo di artisti, riguardò innazitutto un distacco dal coevo Futurismo (1900 – 1945), dall'attivismo e dal movimento incessante di quest'ultimo, per rivolgersi ad un recupero dell'arte classica e soprattutto per aprire nuove prospettive di visione rivolte all'introspezione, all'analisi dell'inconscio e all'attesa di imminenti rivelazioni, alla prefigurazione delle infinite e imponderabili possibilità umane.
I venti artisti in mostra interpretano, nelle tecniche e nei modi della pittura, della grafica e della scultura, ciascuno secondo la propria interpretazione e linguaggio, i contenuti e i motivi tipici dello stile metafisico.”
Maria Palladino, Critico d'Arte e Curatrice

In esposizione opere degli artisti:
Alberto Schiavi, Alda Delledonne, Arianna Capponi, Aurelio Bulzatti, Donato Carlà, Gabriella Mariano, Germana Bedont, Gianfranco Vanni Collirio, Giordana Verzilli, Laura Spedicato, Leda Tagliavini, Lilia Kaluzhyna, Loris Roncaglia, Maiya Petra, Maria Gioia Dall'Aglio, Orietta Sartori, Roberto Fenocchi, Rosanna Cafolla, Simonetta Pantalloni, Steve Magnani.

A chiusura dell'evento, Venerdì 25 Nevembre, alle ore 18:00, il Dr. Adello Vanni, Psichiatra e Psicoterapeuta, già Direttore del Dipartimento di salute mentale di Ferrara, terrà una conferenza di presentazione dei primi due volumi della sua trilogia, dedicati all'interpretazione psico-biografica della figura di Giorgio De Chirico e della sua opera, dal titolo “La Ferrara delle meraviglie” e “Le Muse e le Vergini inquietanti di Giorgio De Chirico”. I volumi saranno disponibili in galleria dal giorno dell'inaugurazione, Domenica 6 Novembre.

Galleria Transvisionismo di Stefano Sichel, Via Sforza Caolzio 78, 29014 Castell'Arquato (PC).
La mostra resterà visitabile fino al 25 Novembre.
Orari di apertura: 10:30 - 12:30, 16:00 - 19:30. Chiuso il Martedì. Ingresso libero.
Per informazioni: Maria Palladino 3341695479 audramsa@outlook.it