Evento: IN ART nel segno del contemporaneo
03/09/2016 - 18/09/2016
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Data di inserimento: 03/08/2016 - 15:55
Luogo: San Polo d'Enza (RE) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 03/09/2016
Data di fine 18/09/2016
Descrizione
“IN ART nel segno del contemporaneo”: dal 3 al 18 settembre 2016 le stanze seicentesche di Villa Genesio a San Polo d’Enza (RE) si aprono per il secondo anno all’arte contemporanea con opere di diciotto artisti, diversi per esperienza e linguaggio. Curata da Lia Bedogni, Elisabetta Margini e Riccardo Varini, l’esposizione sarà inaugurata sabato 3 settembre alle ore 17.00. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza, prevede anche visite guidate, incontri e dibattiti.
«La mostra – spiegano i curatori – si propone di realizzare, attraverso le varie esperienze artistiche generazionali, una “contaminazione”, dove il gesto creativo e la parola si intersecano senza interruzione di continuità tra le varie personalità. Un dialogo aperto a confronti ed approfondimenti in un luogo in cui si respira un passato, un passato diventato contemporaneo».
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni: nelle stanze recentemente recuperate dall’ex casa del custode gli artisti definiti “postmoderni”, nelle camere al primo piano della villa le giovani generazioni, al secondo piano la fotografia. Il salone al piano terra ospita, invece, un’esposizione collettiva per facilitare quella “contaminazione” auspicata dagli organizzatori.
Coordinata da Elisabetta Margini, la prima sezione ospita le opere di Oscar Accorsi, Luciano Bertoli, Oscar Ferrari, Augusto Giuffredi, Giordano Montorsi, Sandra Moss, Pietro Mussini, Enzo Silvi e Wal, artisti nati negli anno ’40 e ’50 ed attivi sul territorio reggiano. Ricerche che affondano le loro radici nelle avanguardie storiche, senza soffermarsi sul concetto di “stile” così caro al mercato. Dall’informale alla pop art, dal concettuale alla neofigurazione, dai media alle ultime contaminazioni dei linguaggi, ma sempre rielaborati in chiave personale. Tratto comune, la concettualità, evidente anche nell’approccio interdisciplinare tra pittura, scultura e design.
La seconda sezione, coordinata da Lia Bedogni, comprende opere di Mirko Baricchi, Alle Basso, Carlo Cane, Antonella Cinelli, Laura Forghieri e Matteo Messori. Attraverso la ricerca artistica di alcuni protagonisti del panorama italiano, la storica dimora si arricchisce di nuove storie: dai paesaggi di Mirko Baricchi, che invitano all’ascolto e alla riflessione, alle fotografie surreali di Alle Basso, dalle atmosfere visionarie di Carlo Cane alle installazioni di Antonella Cinelli sul tema della memoria, fino alle carte di Laura Forghieri che raccontano lo scorrere del tempo.
La fotografia è, infine, protagonista della terza sezione, coordinata da Riccardo Varini. In mostra, opere di Gian Franco Iori, Maurizio Strippoli e dello stesso Varini. Dalla “Fantacittà” di Iori, i cui palazzi sono ripresi di notte da punti di vista insoliti e stampati in bianco e nero, “À la Maison” di Strippoli, in cui l’autore scavalca con ironia la malinconia di oggetti abbandonati, sino alle “Assenze” di Varini, esposte nel 2014 alla Galleria Parmeggiani di Reggio Emilia. Stanze vuote, personaggi distanti che ricordano Hopper, dove aleggia però sempre un fiato di mistero.
Villa Genesio (Via Don P. Borghi 14, San Polo d’Enza, Reggio Emilia) sarà aperta al pubblico da lunedì a venerdì ore 16.00-20.00, 10 e 11 settembre ore 10.00-22.00, 17 e 18 settembre ore 10.00-20.00. Ingresso libero. Nell’ambito della mostra, si terranno i seguenti eventi: domenica 4 settembre, ore 17.00, “Esperienze nel Postmoderno”, Tullio Masoni dialoga con gli artisti; sabato 10 settembre, ore 17.00, visita guidata con Lia Bedogni; sabato 17 settembre, ore 17.00, “Fotografia lenta”, Lara Ferrari e Tullio Masoni dialogano con Riccardo Varini; domenica 18 settembre, ore 17.00, “Tullio Masoni: qualche poesia” ed aperitivi d’arte dalle ore 18.00. Per informazioni: tel. 0522 241729, biblioteca@comune.sanpolodenza.re.it, www.comune.sanpolodenza.re.it, www.facebook.com/villagenesio.
Villa Genesio è un’antica dimora residenziale con giardino risalente al XVII secolo di proprietà della famiglia Margini-Villa, il cui cognome ha origine dal luogo di provenienza “Villa delle Ville”. Tommaso Villa e successivamente il figlio Genesio modificarono in piccola parte, nel corso del XIX secolo, l’impianto originale. L’attuale configurazione risale ad ulteriori interventi eseguiti nel XX secolo ad opera degli eredi. La grande cantina con il pozzo e la raccolta di reperti lapidei sono documento storico di notevole interesse. Nel 2015 Villa Genesio ha ospitato la mostra d’arte contemporanea “Who Où. Arte fuori luogo”, promossa dall’Associazione Culturale Merende d’Artista in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza.
Altri eventi dell'inserzionista
Marea
05/12/2015 - 16/01/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
La Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 4) ospita, dal 5 dicembre 2015 al 16 gennaio 2016, la consueta collettiva di Natale, con opere pittoriche, scultoree e fotografiche di quaranta artisti contemporanei, da Davide Bramante, Luca Caccioni e Giovanni Frangi a Fausto Melotti, Mauro Reggiani e Francesco Stefanini.
L’esposizione s’intitola “Marea” in riferimento ad un verso poetico del noto scrittore e poeta spagnolo Antonio Machado (Siviglia, 1875 – Collioure, 1939), il cui incipit recita “Sappi sperare, attendi che cresca la marea…”.
In mostra, opere di noti artisti come Assadour, Arcangelo, Davide Benati, Luca Caccioni, Giovanni Frangi, Omar Galliani, Franco Guerzoni, Felice Levini, Fausto Melotti e Mauro Reggiani, accanto alle ricerche di autori internazionali come Julia Bornefeld, Sandra Brandeis Crawford, Gunther Dollhopf, Peter Goi, Ludmila Kazinkina, Nataly Maier, Heiner Meyer. In galleria saranno, inoltre, esposti dipinti e carte di Sergio Agosti, Mirko Baricchi, Giuseppe De Luca, Maty Fernandi, Candida Ferrari, Marino Iotti, Vinicio Momoli, Simone Pellegrini, Graziano Pompili, Enzo Silvi, Sebastiano Simonini, Francesco Stefanini e Nani Tedeschi, le sculture Giordano Montorsi, nonché le fotografie di Davide Bramante, Silvia Camporesi e Riccardo Varini.
Il percorso espositivo si arricchisce, inoltre, con le ricerche di Giorgio Bonilauri, Attilio Braglia, Antonella Davoli, Gino Di Frenna, Giovanna Magnani, Maurizio Magnani e Francesco Andrea Zambuto, artisti e soci che animano gli spazi dell’Associazione Culturale 8,75 Artecontemporanea con momenti di dialogo e riflessione.
La collettiva, che sarà inaugurata sabato 5 dicembre 2015 alle ore 17.00, sarà visitabile fino al 16 gennaio 2016, martedì, mercoledì, venerdì e sabato con orario 17.30-19.30, oppure su appuntamento (tel. 340 3545183, www.csart.it/875, ginodifrenna875arte@yahoo.it).
Luminous phenomena: Giulia Agostini
10/02/2021 - 27/02/2021
Rimini (RN) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
NFC Edizioni presenta il terzo volume della collana “Luminous phenomena”, dedicata alla fotografia internazionale. Protagonista è Giulia Agostini, le cui opere sono state recentemente esposte al Center of Photography di New York, al Carrousel du Louvre di Parigi e alla Podbielski Contemporary di Milano. Il libro è accompagnato da un testo critico di Angela Madesani e da alcuni pensieri di Filippo Brunamonti e Bruce Checefsky.
«Nelle foto pubblicate nel libro – spiega Angela Madesani – si vedono ben pochi volti e molti corpi di spalle, di profilo. L’argomento potrebbe a un primo sguardo apparire politicamente scorretto. Ma così non è, anzi molti dei suoi lavori sono provocazioni nei confronti di una società che ancora considera la donna un oggetto di trastullo dello sguardo e del corpo. I suoi soggetti sono soprattutto donne che non hanno certo paura di mostrarsi nella loro nudità. La nudità è essenza. Sono solo le nostre sovrastrutture mentali, sociali e culturali che la fanno temere. [...] Giulia è una flâneur, o forse sarebbe meglio dire flâneuse, una cacciatrice impenitente, talvolta impertinente, di immagini, che le piacciono».
«La libertà di scelta e di editing che NFC Edizioni mi ha lasciato per questo progetto – dichiara Giulia Agostini – è stata molto importante. Fin dall’inizio del mio percorso ho avuto il desiderio di raccogliere in uno o più libri il mio lavoro. Infatti ho diverse copie singole o basse tirature di mie auto-pubblicazioni e piccole raccolte che hanno preso vita grazie ad alcune collaborazioni fatte durante questi anni. Mi piace mescolare lavori di archivio con cose più recenti: è come lavorare ad un film lunghissimo, pieno di sequenze. È un viaggio sentimentale...».
La collana “Luminous phenomena”, ispirata a “The Pencil of Nature” di William Henry Fox Talbot (il primo libro illustrato da fotografie che sia mai stato commercializzato), si compone di volumi di piccolo formato, prodotti in basse tirature con materiali e lavorazioni di pregio.
A cadenza bimestrale viene pubblicato un nuovo libro che indaga il rapporto tra essere umano e corpo, tra corpo e spazio circostante, attraverso lo sguardo di fotografi affermati e giovani promesse. Ogni pubblicazione è tradotta in tre lingue: italiano, francese, inglese. Ne sono disponibili due versioni: Light e Deluxe, la prima in tiratura di 200 copie numerate, la seconda in tiratura di 100 copie firmate e numerate con una fotografia in edizione limitata.
I volumi della collana “Luminous phenomena”, nella versione Light (Vol. 3 Giulia Agostini – LE 978886726 2540), sono promossi da Goodfellas e distribuiti da Messaggerie Libri SPA in tutte le librerie e nei bookstore museali. La versione Deluxe (Vol. 3 Giulia Agostini – DE 978886726 2557) è disponibile presso l’editore e in fiere ed eventi di settore. È possibile inoltre acquistare e abbonarsi alla collana dal sito www.nfcedizioni.com.
Della stessa collana è disponibile il primo volume, dedicato a Tarin, con testi in catalogo di Nathalie Leleu e Denis Curti, e il secondo volume, dedicato a Aleksey D’Havlcyon, con testi in catalogo di Valerio Dehò e Lucien Clergue. In marzo uscirà il quarto volume dedicato ad Alba Zari.
Giulia Agostini dopo il diploma al liceo artistico si dedica al disegno e alla fotografia. Inizia a scattare in digitale arrivando poi a prediligere la fotografia analogica facendo della pellicola il suo strumento principale. Nel 2011, grazie a Flickr, il suo lavoro viene notato da Bruce Checefsky, professore e curatore del Cleveland Institute of Art che curerà la prima mostra negli USA di Giulia, alla Underline Gallery di New York, dal titolo “The Young and the Recluse”. In Italia le sue opere sono state esposte al Festival della Fotografia di Reggio Emilia nella rassegna “Giovane Fotografia Italiana” a cura di Daniele De Luigi, alla Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo di Ancona, alla Fondazione Benetton e durante il “Photo Open Up” - Festival Internazionale di Fotografia a Padova. Nel 2013 ha vinto la quattordicesima edizione del Premio Aldo Nascimben. Sin dall’inizio gli autoritratti sono una parte importante del lavoro di Giulia, la sua attenzione nel rappresentare se stessa, e poi anche gli altri, è in continua evoluzione. Nel 2016 collabora con l’artista Chiara Bersani (Premio Ubu 2019) lavorando al progetto “Goodnight, peeping Tom”. Nel luglio 2018 torna a New York, dove approfondisce la ricerca sulla street photography, iniziata nelle città di Venezia, Napoli e Trieste. Nel 2019 ha esposto all’International Center of Photography di New York, collaborando con la piattaforma editoriale Goldmoony, e concentrandosi sulle osservazioni quotidiane in contesti urbani. Nello stesso anno, grazie ad Heillandi Gallery, ha esposto i suoi scatti al Carrousel du Louvre di Parigi durante “Fotofever Art Fair”. Nel febbraio 2020 ha partecipato alla mostra “Pleasure Garden” curata da P. A. Podbielski, nell’omonima galleria, con un saggio di Angela Madesani.
Eventi che potrebbero interessarti
Veritas Feminae | mostra d'arte
22/09/2022 - 26/09/2022
Caserta (CE) - Campania
Inserito da Gina Affinito
Premessa
Dopo la suggestiva esperienza nei Sassi di Matera, quella presso il Museo degli Arsenali di Amalfi e presso Villa Bernasconi nel Comune di Cernobbio (Lago di Como) la mostra Veritas Feminae prosegue il percorso dedicato all'universo femminile.

Il progetto
Eroine, guerriere, testarde, brillanti: figure femminili forti e coraggiose, ma anche fragili e sensibili, spesso contrapposte ad una società che le ha umiliate ed emarginate, ed alcune perfino uccise.
Parla di donne ‘Veritas Feminae’: donne emarginate, al limite della società, ma cariche di quella forza che le contraddistingue e che le riscatta dalla condizione di vittime.
Quattro sezioni: pittura, scultura, fotografia, installazione per una esposizione che vede riuniti su un unico tema, artisti del panorama artistico contemporaneo.

L’ideazione del progetto e la curatela sono affidati a Gina Affinito, esperto curatore dal profilo internazionale.
Quattro sezioni (pittura, scultura, fotografia, installazione) e 15 opere in mostra a Palazzo Tanzarella, nel cuore della città bianca, Ostuni: una esposizione che vede riuniti su un unico tema, artisti del panorama artistico contemporaneo.


Date e location
Dal 20 al 26 settembre 2022 con inaugurazione martedì 20 settembre ore 19.00, presso Palazzo Tanzarella, nel centro storico della città di Ostuni (BR).

I Patrocini
La rassegna gode del Patrocinio Morale della Fondazione Matera 2019, Regione Basilicata, Comune di Amalfi, Comune di Cernobbio.









In esposizione

RESY BALENZANO - FRANCESCO BUSCAINI - DIANA CASMIRO - GABRIELLA LUSIGNANI - ROSITA LUSIGNANI - NATALIA MALARA - ROBERTA MASSINELLI FRANCO ORIGINARIO - MANUELA PEDERZOLLI - CHIARA PEPE - ANGELA POLICASTRO - TEODORA RICCIARDI - GABREILLA TIRINCANTI - VALENTINA ZINGARO

EVENTI COLLATERALI

Durante l’inaugurazione, il 20 settembre è prevista la performance
“UNA ROMANTICA BESTIALITA’” a cura d Massimiliano Manieri

e il reading di poesie dedicato alla memoria di Liliana Angela Grassi:
"SE VUOI IL MEGLIO DI ME"
Autore: Laura Ragni
"RUGHE"
Autore: Maria Murriero

Sabato 24 settembre ore 19.00
Presentazione del libro “La forza della vita”, prima opera editoriale di Rosa Anna Valletta, la quale disegna un profilo autentico della madre e racconta la sua vita di donna colta, moglie coraggiosa e madre. Emerge nella storia della protagonista l’integrazione di due anime del femminile: quella di donna e quella di madre. La convivenza dinamica rende la funzione materna attiva nel processo di umanizzazione della vita.




La mostra è visitabile tutti i gg dalle ore 12.00 alle ore 20.00
Ingresso libero

Palazzo Tanzarella, via Cattedrale 1, Ostuni (BR)

Catalogo sfogliabile: https://www.sfogliami.it/fl/260231/s3vhsr68q4nmnsc4j5jfpk3ngg3xs28#page/1

Pagina Social: https://www.facebook.com/events/648851140081039




Contatti:
gina.affinito@gmail.com
+39. 327.3463882

www.ginaaffinito.com
Identità alterate
11/06/2016 - 31/07/2016
Caserta (CE) - Campania
Inserito da CSArt Serri
Le “Identità alterate” dello scultore Emanuele Giannelli dall’11 giugno al 31 luglio 2016 nella storica sede di Villa Argentina a Viareggio (LU). Curata da Niccolò Bonechi, la mostra sarà inaugurata sabato 11 giugno alle ore 17.30.
La personale, promossa dalla Provincia di Lucca con il patrocinio dei Comuni di Lucca, Viareggio, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Seravezza e Camaiore, raccoglie una ventina di opere in resina, oltre ad alcune sculture in bronzo e terracotta, tutte realizzate dal 2009 al 2016.
Il titolo dell’esposizione – “Identità alterate” – fa riferimento alla ricerca dell’artista, tesa a rappresentare esseri dalle sembianze umane, ma appartenenti ad una realtà “altra”, futuribile. Le sue figure, infatti, presentano elementi di dissonanza, metafora della difficoltà dell’uomo d’oggi ad affrontare la propria contemporaneità.
«Identità alterate – spiega il curatore – è una mostra monografica dell’artista Emanuele Giannelli, non un’antologica, da cui peraltro si è cercato di prendere nettamente le distanze. Non vi è qui autoreferenzialità, tanto meno alcun intento celebrativo. Giannelli è un artista che non ha tempo per guardarsi alle spalle, ma punta deciso verso nuove opportunità: tramite il medium della scultura, intende indagare gli sviluppi della società contemporanea, avendo pur sempre come riferimento unico l’essere umano».
Il percorso espositivo si sviluppa al primo ed al secondo piano della villa liberty, recentemente restaurata ed adibita a sede espositiva. Dai lavori museali (“Mr Kiribaty”, 2016), allestiti nelle prime sale, ad “Haida” (2009), “I visionari” (2012), “Sospesi” (2014), “Dizzy two” (2014) e “Polaroid” (2015). Opere caratterizzate da un’anatomia mutante, gruppi scultorei in cui la figura umana viene replicata perché, dichiara l’autore, «l’uomo è produttore ed allo stesso tempo consumatore, oggetto che fa mostra di sé all’interno dello scaffale di un supermercato».
La mostra, realizzata con il contributo di Banca di Credito Cooperativo Versilia, Lunigiana e Garfagnana e La Stanza dei Bambini (Forte dei Marmi e Querceta), sarà visitabile fino al 31 luglio 2016, da martedì a sabato con orario 10.00-13.00 e 16.00-24.00, domenica orario 16.00-24.00, chiuso lunedì. Ingresso libero.
La presentazione del catalogo bilingue italiano / inglese con un testo di Niccolò Bonechi si terrà domenica 3 luglio con una performance di danza del gruppo Keos Dance Project.
Per contattare la sede espositiva: T. +39 0584 48881, musei@provincia.lucca.it. Per maggiori informazioni: T. +39 366 1843396, emanuele.giannelli@virgilio.it, www.emanuelegiannelli.it.
Emauele Giannelli nasce a Roma nel 1962. Nel 1981 si trasferisce in Toscana, dove si laurea all’Accademia di Belle Arti di Carrara, sezione Scultura. Nel suo lavoro ha espresso contenuti che vanno dalla pop art all’industriale, ripetizioni seriali dove l’uomo, ingranaggio, ha comunque il suo centro. In seguito la sua ricerca artistica si è indirizzata verso la cultura cibernetica: visioni aeree di città industriali, scenari alla Philip K. Dick dove l’uomo è costretto continuamente a ridiscutere il proprio ruolo e la propria esistenza. I materiali prediletti da Giannelli sono anche oggetti di recupero: scarti di una società industriale e consumistica che divora a ritmo vertiginoso i propri prodotti. Negli ultimi anni, a partire da “Sospesi” ed “Haida”, è ritornato alla figurazione classica. Lavora gesso, resina, bronzo e terracotta. Ha al suo attivo numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le recenti personali si segnalano “To lie or not to lie” (Galleria Emmeotto, Palazzo Taverna, Roma, 2015, a cura di Gianluca Marziani), “Piccole opere” (Marina di Carrara, 2015), “To lie or not to lie” (Palazzo Collicola, Spoleto, 2015). Tra le recenti collettive, “Collettiva” (Galleria Numero 38, Lucca, 2015), “Guerra e Pace” (La Spezia, 2015, a cura di Mara Borzone), “Imago Mundi” (Fabrica, Torino, 2015, a cura di Luca Beatrice), “La scultura è una cosa seria” (Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2016, a cura di Niccolò Bonechi). Vive e lavora nelle vicinanze di Pietrasanta.