Evento: La prima edizione di EXPOARTE, Montichiari-Brescia inaugura il 23 settembre la stagione delle fiere
24/09/2016 - 25/09/2016
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Data di inserimento: 03/09/2016 - 15:27
Luogo: Montichiari (BS) - Lombardia
Data di inizio: 24/09/2016
Data di fine 25/09/2016
Descrizione

Il 24 e 25 settembre 2016 il Centro Fiera del Garda (BS) ospiterà nel padiglione centrale la prima edizione di EXPOARTE Moderna e Contemporanea. L'esposizione firmata DEA Servizi, sarà animata da 70 tra le più prestigiose gallerie d’arte provenienti da tutta Italia e da un ricco programma di eventi collaterali tra cui Gianni Bertini- Donne e Motori… prodotto da Eidos Immagini Contemporanee e a cura di Raffaella A. Caruso.
Tra i tanti autori presentati in fiera nomi d’eccellenza quali De Chirico, De Pisis, Tozzi, Guttuso, Fontana, Mathieu, Castellani, Bonalumi, Vasarely, Schifano, Rotella, Festa, Boetti, Aubertin, Biasi, Pinelli, Simeti, Christo, proposto anche dalla Galleria Colossi Arte Contemporanea di Brescia in uno spazio espositivo dedicato.
Sotto la direzione artistica di Giovanni Zucca e grazie all’esperienza maturata dagli organizzatori di PaviArt, (l’appuntamento di arte più esclusivo della provincia di Pavia che anno dopo anno conferma una grande vitalità sia in termini di presenze che di contatti d’affari) anche Expoarte sarà un appuntamento unico per appassionati e collezionisti, un connubio tra arte, cultura e passione dalle ricche articolazioni tematiche per confrontare le molteplici anime dell’arte del Novecento e del contemporaneo. Subito gli spettatori saranno accolti all’ingresso del padiglione da un’installazione dell’artista bolognese Giorgio Bevignani, vincitore della terza edizione del premio Spotlight 2015.
Due poi le mostre collaterali presentate a sottolineare il valore culturale dell’evento: Giuseppe Chiari, Antologica a cura di Armanda Gori e Gianni Bertini-Donne e motori… prodotta da Eidos Immagini Contemporanee e a cura di Raffaella A. Caruso. Dunque uno dei maggior esponenti Fluxus e il padre della Mec art raccontati per immagini e con opere di rilievo museale.
Donne e motori…presentata con il supporto scientifico dell’ Associazione Gianni Bertini, nell’intendimento del curatore vuole essere dunque non solo una prima rilettura di un grande che ha attraversato da protagonista e spesso da antesignano tutti i movimenti del XX secolo (astratto-geometrico, nucleare, informale, pop), ma anche un omaggio a Brescia, città delle Mille Miglia, studiato per incuriosire gli amanti dell’arte, delle belle auto e perché no delle belle donne! Ingranaggi, bielle pistoni furono per Bertini un’ossessione, forse eredità del futurismo, forse della formazione accademica che fu scientifica. Laureato alla normale di Pisa, abituato alla fluidità matematica il suo gesto muove subito naturalmente in tondo, trasformandosi in strutture semi-bullonate, in pezzi di bielle e di ingranaggi. È giovane Bertini, ma l’ossessione per i motori e la velocità propria del futurismo prima e del pop dopo gli rimarrà anche più avanti, nelle macchine, nei centauri, nelle amazzoni, eroi e semidei imprigionati nella contemporaneità. Così all’aspetto per così dire epico del suo lavoro, sottolineato dall’uso ironico dei titoli, si sovrappongono lucide e feroci critiche al contemporaneo, la possibilità di punti di vista molteplici e altri, con una ricca sovrapposizione dei piani narrativi che il pop statunitense non ebbe. Tutto in una leggerezza e freschezza iconografica disincantata che non mancherà di affascinare sia il collezionista più accorto (in un momento peraltro di grande attenzione speculativa del mercato al pop italiano), sia il visitatore neofita sicuramente attratto dall’attualità di questa multiforme e poliedrica figurazione.
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: Dea Servizi – Cura Carpignano - Pavia
info@deaservizi.it - www.expoartemontichiari.it
0382.483430 - 348.9719961
Direttore Artistico: Giovanni Zucca 320.0190275
ORARI:
23 settembre ore 19 PREVIEW SU INVITO
24-25 settembre dalle 10 alle 20
INGRESSO: intero 8 euro – 5 euro ridotto
CENTRO FIERA S.p.A.
Via Brescia, 129 - 25018 Montichiari (BS) – Italia



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La prima edizione di EXPOARTE, Montichiari-Brescia inaugura il 23 settembre la stagione delle fiere
24/09/2016 - 25/09/2016
Montichiari (BS) - Lombardia
Inserito da Raffaella Caruso

Il 24 e 25 settembre 2016 il Centro Fiera del Garda (BS) ospiterà nel padiglione centrale la prima edizione di EXPOARTE Moderna e Contemporanea. L'esposizione firmata DEA Servizi, sarà animata da 70 tra le più prestigiose gallerie d’arte provenienti da tutta Italia e da un ricco programma di eventi collaterali tra cui Gianni Bertini- Donne e Motori… prodotto da Eidos Immagini Contemporanee e a cura di Raffaella A. Caruso.
Tra i tanti autori presentati in fiera nomi d’eccellenza quali De Chirico, De Pisis, Tozzi, Guttuso, Fontana, Mathieu, Castellani, Bonalumi, Vasarely, Schifano, Rotella, Festa, Boetti, Aubertin, Biasi, Pinelli, Simeti, Christo, proposto anche dalla Galleria Colossi Arte Contemporanea di Brescia in uno spazio espositivo dedicato.
Sotto la direzione artistica di Giovanni Zucca e grazie all’esperienza maturata dagli organizzatori di PaviArt, (l’appuntamento di arte più esclusivo della provincia di Pavia che anno dopo anno conferma una grande vitalità sia in termini di presenze che di contatti d’affari) anche Expoarte sarà un appuntamento unico per appassionati e collezionisti, un connubio tra arte, cultura e passione dalle ricche articolazioni tematiche per confrontare le molteplici anime dell’arte del Novecento e del contemporaneo. Subito gli spettatori saranno accolti all’ingresso del padiglione da un’installazione dell’artista bolognese Giorgio Bevignani, vincitore della terza edizione del premio Spotlight 2015.
Due poi le mostre collaterali presentate a sottolineare il valore culturale dell’evento: Giuseppe Chiari, Antologica a cura di Armanda Gori e Gianni Bertini-Donne e motori… prodotta da Eidos Immagini Contemporanee e a cura di Raffaella A. Caruso. Dunque uno dei maggior esponenti Fluxus e il padre della Mec art raccontati per immagini e con opere di rilievo museale.
Donne e motori…presentata con il supporto scientifico dell’ Associazione Gianni Bertini, nell’intendimento del curatore vuole essere dunque non solo una prima rilettura di un grande che ha attraversato da protagonista e spesso da antesignano tutti i movimenti del XX secolo (astratto-geometrico, nucleare, informale, pop), ma anche un omaggio a Brescia, città delle Mille Miglia, studiato per incuriosire gli amanti dell’arte, delle belle auto e perché no delle belle donne! Ingranaggi, bielle pistoni furono per Bertini un’ossessione, forse eredità del futurismo, forse della formazione accademica che fu scientifica. Laureato alla normale di Pisa, abituato alla fluidità matematica il suo gesto muove subito naturalmente in tondo, trasformandosi in strutture semi-bullonate, in pezzi di bielle e di ingranaggi. È giovane Bertini, ma l’ossessione per i motori e la velocità propria del futurismo prima e del pop dopo gli rimarrà anche più avanti, nelle macchine, nei centauri, nelle amazzoni, eroi e semidei imprigionati nella contemporaneità. Così all’aspetto per così dire epico del suo lavoro, sottolineato dall’uso ironico dei titoli, si sovrappongono lucide e feroci critiche al contemporaneo, la possibilità di punti di vista molteplici e altri, con una ricca sovrapposizione dei piani narrativi che il pop statunitense non ebbe. Tutto in una leggerezza e freschezza iconografica disincantata che non mancherà di affascinare sia il collezionista più accorto (in un momento peraltro di grande attenzione speculativa del mercato al pop italiano), sia il visitatore neofita sicuramente attratto dall’attualità di questa multiforme e poliedrica figurazione.
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: Dea Servizi – Cura Carpignano - Pavia
info@deaservizi.it - www.expoartemontichiari.it
0382.483430 - 348.9719961
Direttore Artistico: Giovanni Zucca 320.0190275
ORARI:
23 settembre ore 19 PREVIEW SU INVITO
24-25 settembre dalle 10 alle 20
INGRESSO: intero 8 euro – 5 euro ridotto
CENTRO FIERA S.p.A.
Via Brescia, 129 - 25018 Montichiari (BS) – Italia



TORNA #PARLARE AI MURI a cura di Raffaella A. Caruso second half per Milano 900 #designweek
15/04/2016 - 17/04/2016
Novegro
Inserito da Raffaella Caruso
Quando la metropoli, la grande metropoli milanese è investita da un evento di rilevantissima portata come la Settimana del design, fioriscono le iniziative che in modo anche piacevolmente spontaneo si inseriscono con assoluta legittimità territoriale nel quadro complessivo delle manifestazioni. È il caso di Novegro con le Rassegne Brocantage e Milano 900 che offrono al visitatore italiano o straniero mille spunti di design storico e d’arte necessari per comprendere i processi creativi della contemporaneità e della stessa avanguardia.
Dopo il successo del “primo tempo”, torna dunque Parlare ai muri, second half evento collaterale di Milano 900 #designweek e poiché squadra vincente non si cambia Raffaella Caruso, ideatrice del format schiera la stessa squadra: Aidan, Ceccarelli e Teso. Il gioco è molto semplice: analizzare come street art, writing e concettuale possano dare vita a interessantissime contaminazioni fresche e “veloci” che solo il pop sa interpretare in maniera accattivante. Qui però il pubblico è protagonista e arbitro della partita: curatore e artisti chiederanno ai visitatori di Milano 900 di lasciare con un gesso sul muro il segno del loro passaggio e della loro emozione: con hashtag, frasi di ricordo o di protesta, commenti sui lavori. Ogni pezzo di questo muro in fieri sarà fotografato e postato sui social sotto l’hashtag #sosteniamolArte #pernondimenticare. Un’azione performativa che intende sottolineare il valore dell’arte come memoria e testimonianza di democrazia e civiltà.
Tema comune degli artisti il linguaggio pop della strada e il concetto di icona, interpretato da ognuno in maniera personale, ma sempre come stimolo a trovare ispirazione per non rimanere indifferenti e ingaggiare una personale lotta nel quotidiano. Così Super-man o Bat-man di Teso sono travestimenti da super eroi, abbandonati al muro, che attendono di essere indossati da noi, come riscatto. Così Ross X di Ceccarelli attrae non per il gesto dello strappo, ma per come l’artista sa ricomporre la sua e la nostra storia, per il senso diverso che acquisiscono le immagini, per le tag dei writer conservate su quei manifesti, per come l’intensità dei retini tipografici dei manifesti dei metro del mondo sa dove far posare lo sguardo. Sono tutti lavori che nascono per strada e dal viaggio…E ugualmente Aidan con la realtà aumentata e i suoi viaggi tecnologici inaugura un nuovo sincretismo piuttosto che cadere nella trappola di una globalizzazione che uniforma entusiasmi e stimoli. Così in Virgin wonder woman è la provocatoria rappresentazione di una femmina paradossalmente sempre più debole, costretta ad usare come superpotere la proiezione di quanto vorrebbe essere e non sarà mai, a giocare con altre età ed altri amori, senza neppure il conforto del Tempo. Icone quali Lady Diana e Warhol, da distanti che erano divengono improvvisamente vicine ed "umane" : Andy, The magician diventa un demiurgo quasi romantico dei processi mediatici e Diana di Be real la prima vittima di un sistema di informazione che stava drammaticamente mutando e che oggi fa di ogni utente un potenziale stalker. Angeli e demoni drammaticamente pronti per un nuovo viaggio, semplicemente con l’ausilio dello smartphone.
Viaggiate con noi e parlate ai muri!

PARLARE AI MURI a cura di Raffaella A. Caruso
Aidan, Ceccarelli, Teso
Parco Esposizioni Novegro
Via Novegro, 20090 Novegro
15 – 17 Aprile 2016
Venerdì ore 14-19
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00
INGRESSO intero: € 10.00 - gratuito per i possessori della tessera VIP Brocantage
ridotto € 5.00
- bambini dai 6 ai 12 anni (da 0 a 6 anni gratis)
- militari: presentando tesserino valido
- invalidi e disabili: presentando certificato di invalidità. La persona disabile che non è in grado di muoversi autonomamente ha inoltre diritto all’ingresso gratuito per l’accompagnatore
INFORMAZIONI
tel. 02 70 20 00 22 - fax. 02 70 20 83 52
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Presentazione del Manifesto del Demorfismo Fotografico
30/04/2014 - 30/04/2014
Novegro
Inserito da galleria berga
Alla Galleria Berga la prima presentazione di Giovanni Bevilacqua del Manifesto del Demorfismo Fotografico.
“Noi vogliamo usare il mezzo fotografico per muovere i palazzi, per dare un movimento a quello che sta fermo”, questa la frase che apre il Manifesto del Demorfismo Fotografico e con il quale Giovanni Bevilacqua, artista già conosciuto negli spazi della Galleria Berga grazie alla sua personale “INVISIBILIA”, introduce la sua nuova ricerca nel campo della fotografia.

Il Manifesto del demorfismo é solo un modo per affermare il nostro tempo e, con lui, la nostra arte, libera l'artista fotografo da regole e obbligazioni fotografiche, rendendolo creatore di immagini, dandogli la possibilità di esplorare il suo mondo creativo. La macchina fotografica diventa un mezzo atto non più alla semplice cattura dell'attimo, ma un pennello con il quale l'artista fotografo dipinge sulla propria tela, le sue emozioni, le sue fantasie.
Arte nel senso pieno della parola. La fotografia non può sempre essere considerata come la sorella povera delle arti, schiacciata tra la pittura e il cinema, ma deve acquistare un ruolo proprio tra le arti più pure.
A chi si oppone additando l'uso di software per modificare e costruire le immagini, ci sentiamo di rispondere che: “La scultura contemporanea si fa ancora con martello e scalpello, Cattelan "scolpisce" le sue opere, Donald Judd ha usato la lima e la raspa per fare le sue scatole perfette...chi fotografa in bianco e nero non é comunque un manipolatore visto che cancella i colori per aumentare la drammaticità dell'immagine? Non é anche questa una manipolazione della realtà che comunque é a colori?”.
L'uomo progredisce, e usa i mezzi che la sua epoca gli mette a disposizione per dare sfogo alle sue emozioni con quanto ha a portata di mano.
Il Demorfismo Fotografico consacra la sregolatezza fotografica, la libertà dell'artista nella composizione dell'immagine, i puristi dell'immagine catturata , gli street photographer, i matrimonialisti i reporter...
Il pullman é grande c'è posto per tutti chi vuol salire ....si accomodi, certo non saremo noi a denigrare chi si esprime differentemente con la macchina fotografica, sarebbe un controsenso.

Citazioni di Giovanni Bevilacqua
“Hey fratello! C’è una strada senza fine da scoprire”
23/01/2015 - 25/01/2015
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
“Hey fratello! C’è una strada senza fine da scoprire”
da un’idea di Davide Bramante e Andrè Cuoco

Maura Banfo, Giovanni Blanco, Davide Bramante, Adele Ceraudo, Francesco De Grandi, Giovanni Manunta Pastorello, Stefania Pennacchio, Pierluigi Pusole, Turi Rapisarda.

Venerdì 23 gennaio 2015 alle ore 21:00, in concomitanza con ArteFiera, sarà inaugurata “Hey fratello! C’è una strada senza fine da scoprire”, una mostra libera - nata da un’idea di Davide Bramante con l’appoggio e l’amichevole complicità di Andrè Cuoco, imprenditore e collezionista bolognese.

I due, amici di vecchia data, hanno pensato questa collettiva come un tributo all’amicizia e hanno insieme selezionato gli artisti in base alle loro preferenze, ai gusti personali e ai rapporti umani che li legano.
In mostra le opere di Adele Ceraudo, Maura Banfo, Giovanni Blanco, Davide Bramante, Francesco De Grandi, Stefania Pennacchio, Giovanni Manunta Pastorello, Pierluigi Pusole, Turi Rapisarda.

La mostra, ospitata da uno spazio indipendente in via Ermete Novelli 1, resterà aperta sabato 24 e domenica 25 gennaio, dalle ore 16:00 alle ore 21:00.

Inaugurazione venerdì 23 gennaio 2015, ore 21:00
Sabato 24 e domenica 25 gennaio 2015, dalle 16:00 alle 21:00
Spazio indipendente - via Ermete Novelli 1, 40127 - Bologna