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Evento: "InformalMente", mostra personale di Raffaele Miscione c/o Salvatore Serio galleria d'arte,Napoli
11/11/2016 - 19/11/2016
Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: | 01/11/2016 - 17:12 |
Luogo: | Napoli (NA) - Campania |
Data di inizio: | 11/11/2016 |
Data di fine | 19/11/2016 |
Descrizione
"InformalMente"
personale di Raffaele Miscione
a cura di Gianni Nappa
Sicuramente la parola ha un suo significato forte nell’esprimere il sentimento di questa mostra personale , che arriva dopo più di un anno dall’ultima che l’artista ha tenuto sempre a Napoli. Informalmente intende proprio la natura di un linguaggio pittorico che si è andando sempre più precisando nel segno dell’informale, con la ricerca dei materiali e di quegli elementi riconoscibili che non portano al di fuori del percorso ben tracciato da cromie equilibrate e materie. Una naturale evoluzione che Miscione ha accompagnato attraverso un impegno nel ricercare non già una sperimentazione, ma una essenza da far toccare concretamente ai sensi ed al tatto, propri di quell’esigenza di espressione mediata che l’artista ha sempre presentato come sua cifra riconoscibile, e sempre nella condizione di una ricerca tonale e di luce che sapesse essere resoconto del suo sentire per emozioni, piuttosto che per racconti, che invece il figurativo per forza di cose realizza. Un corpus di opere dove le tonalità vinaccia così come nei blu e colori medi, impegnano il primo sguardo di chi viene richiamato proprio da queste tensioni luminose, che insieme alle scelte di elementi come soldatini e altri materiali come pelle e tessuti, sono la struttura di un sentimento che in elegante stesura Miscione crea con maestria. Informalmente verranno anche i visitatori e i collezionisti, in un momento molto difficile per le sorti del mercato dell’arte, dove non esistono sforamenti dal solco della sicurezza; ebbene questa è una mostra che offre una sicurezza, quella di poter investire il giusto in opere mediate dalla capacità e dall’innato senso dell’estetica proprio della ricerca di un bello condiviso. Una mostra dunque che presenterà l’ultima produzione di Raffaele Miscione che dalla terra natia riprende le forti connotazioni mediterranee e che saprà come sempre trovare consensi ed estimatori per una forte impronta pittorica, che non ha tempo, se c’è è evidente che come nei tempi passati, è una dote innata costruita con il tempo nel solco di un personale divertimento che non ha l’esigenza esclusiva dell’esito di mercato, ma sa incanalarsi verso il solco di una pittura certa e per palati esigenti.
Gianni Nappa
(Napoli 19/10/2016)
“InformalMente” di Raffaele Miscione, a cura di Gianni Nappa
Dall’11 al 19 novembre 2016
Opening ore 18,30
Galleria Serio, via Guglielmo Oberdan 8, 80134 Napoli
Orari d’apertura: dal lunedì al sabato 10:30-13:00/16:30-19:30
www.galleriaserio.it
info@galleriaserio.it
personale di Raffaele Miscione
a cura di Gianni Nappa
Sicuramente la parola ha un suo significato forte nell’esprimere il sentimento di questa mostra personale , che arriva dopo più di un anno dall’ultima che l’artista ha tenuto sempre a Napoli. Informalmente intende proprio la natura di un linguaggio pittorico che si è andando sempre più precisando nel segno dell’informale, con la ricerca dei materiali e di quegli elementi riconoscibili che non portano al di fuori del percorso ben tracciato da cromie equilibrate e materie. Una naturale evoluzione che Miscione ha accompagnato attraverso un impegno nel ricercare non già una sperimentazione, ma una essenza da far toccare concretamente ai sensi ed al tatto, propri di quell’esigenza di espressione mediata che l’artista ha sempre presentato come sua cifra riconoscibile, e sempre nella condizione di una ricerca tonale e di luce che sapesse essere resoconto del suo sentire per emozioni, piuttosto che per racconti, che invece il figurativo per forza di cose realizza. Un corpus di opere dove le tonalità vinaccia così come nei blu e colori medi, impegnano il primo sguardo di chi viene richiamato proprio da queste tensioni luminose, che insieme alle scelte di elementi come soldatini e altri materiali come pelle e tessuti, sono la struttura di un sentimento che in elegante stesura Miscione crea con maestria. Informalmente verranno anche i visitatori e i collezionisti, in un momento molto difficile per le sorti del mercato dell’arte, dove non esistono sforamenti dal solco della sicurezza; ebbene questa è una mostra che offre una sicurezza, quella di poter investire il giusto in opere mediate dalla capacità e dall’innato senso dell’estetica proprio della ricerca di un bello condiviso. Una mostra dunque che presenterà l’ultima produzione di Raffaele Miscione che dalla terra natia riprende le forti connotazioni mediterranee e che saprà come sempre trovare consensi ed estimatori per una forte impronta pittorica, che non ha tempo, se c’è è evidente che come nei tempi passati, è una dote innata costruita con il tempo nel solco di un personale divertimento che non ha l’esigenza esclusiva dell’esito di mercato, ma sa incanalarsi verso il solco di una pittura certa e per palati esigenti.
Gianni Nappa
(Napoli 19/10/2016)
“InformalMente” di Raffaele Miscione, a cura di Gianni Nappa
Dall’11 al 19 novembre 2016
Opening ore 18,30
Galleria Serio, via Guglielmo Oberdan 8, 80134 Napoli
Orari d’apertura: dal lunedì al sabato 10:30-13:00/16:30-19:30
www.galleriaserio.it
info@galleriaserio.it
Altri eventi dell'inserzionista
TECNICA E COMUNICAZIONE Stefano Borriello
20/02/2016 - 02/03/2016
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Gennaro Cilento
"TECNICA E COMUNICAZIONE" Stefano Borriello
Mostra personale
c/o Salvatore Serio galleria d'arte, via Guglielmo Oberdan 8, Napoli.
Vernissage 20 Febbraio 2016 ore 18:00
La mostra resterà aperta fino al 2 Marzo 2016 dalle ore 10:30 - 13:00 e dalle 16:30 - 19:30 (escluso la domenica)
Con Stefano Borriello si sono condivisi nella nostra adolescenza il rispetto e l’amore per la natura, la semplicità del modello di vita e l’essenzialità nell’esprimersi. E l’artista Borriello tutto questo lo rivela anche nella scelta della materia su cui interviene.
Dopo le mostre dei suoi primi lavori a Torre del Greco, ricordo ancora, dopo il tanto tempo trascorso, le sue opere lignee esposte al “Centro Ellisse” di Salvatore Pica a Piazza Vittoria, che attirarono l’occhio e l’attenzione dei più sensibili critici d’arte. Sin da allora l’espressione artistica di Stefano Borriello si è sempre accompagnata con la finezza formale, con la tenuità delle tinte e la purezza e l’assonanza delle linee. Egli è tuttora alla ricerca di nuove fonti di ispirazione e di nuove emozioni, ma sempre senza perdere il suo stile.
La complementarità tra l’elemento umano e le immagini geometriche, nel percorso del linguaggio artistico di Stefano Borriello, evoca l’antinomia poesia/realtà, suscita suggestioni oniriche e richiami per la memoria. Questo “geometrico”, che spesso fa da sfondo allo stilizzato figurativo, non trasmette freddezza di sentimenti, ma rievoca nell’esperienza del vissuto le avversità, le asperità, i timori, i dubbi, le aspettative che attraversano le vicende individuali, ma anche la vita degli altri. Stefano Borriello lavora in profondità, riflettendo e rimuginando sulle conoscenze acquisite del mondo, della vita, provando e riprovando, procedendo in un’indagine artistica sempre più spostata in avanti, con un’attenzione a volte meticolosa alla trasparenza ed ai particolari, agli effetti della luce sull’opera. Il lavoro finito è il prodotto di un vero artista, sensibile come un fanciullo, ma acuto osservatore della realtà
Luigi Marino
Tecnica e comunicazione è un percorso che si svolge attraverso la riflessione delle opere in esposizione.
Nato a Torre del Greco, Stefano Borriello si avvia allo studio artistico sotto la guida di Giuseppe Ciavolino, Carlo Verdecchia e Renato Barisani. A Napoli si diploma all’Istituto d’Arte “Palizzi” e frequenta il corso di scultura all’Accademia di Belle Arti, avendo come maestri Emilio Greco e Augusto Perez. Conseguita la laurea in architettura all’università Federico II, oggi è docente ordinario, presso la stessa facoltà, di Disegno e Storia dell’Arte.
Il suo percorso artistico muove dalla lezione di Augusto Perez e di Emilio Greco, passa attraverso l’esperienza delle avanguardie artistiche napoletane del dopoguerra, dal Gruppo 58 a Geometria e Ricerca, per approdare ad una propria e personale elaborazione di un linguaggio espressivo che, partendo da una rigorosa e puntuale analisi della percezione visiva, giunge alla complessa ed articolata architettura delle sue immagini, connotate dalla contaminazione delle forme geometriche astratte con l’elemento informale e materico.
Nei lavori più recenti entro lo spazio rigorosamente astratto della composizione si inserisce, improvviso, un frammento figurativo che recupera un fluido rapporto dialettico tra le rarefatte geometrie e la concreta corporeità delle immagini figurative.
Mostra personale
c/o Salvatore Serio galleria d'arte, via Guglielmo Oberdan 8, Napoli.
Vernissage 20 Febbraio 2016 ore 18:00
La mostra resterà aperta fino al 2 Marzo 2016 dalle ore 10:30 - 13:00 e dalle 16:30 - 19:30 (escluso la domenica)
Con Stefano Borriello si sono condivisi nella nostra adolescenza il rispetto e l’amore per la natura, la semplicità del modello di vita e l’essenzialità nell’esprimersi. E l’artista Borriello tutto questo lo rivela anche nella scelta della materia su cui interviene.
Dopo le mostre dei suoi primi lavori a Torre del Greco, ricordo ancora, dopo il tanto tempo trascorso, le sue opere lignee esposte al “Centro Ellisse” di Salvatore Pica a Piazza Vittoria, che attirarono l’occhio e l’attenzione dei più sensibili critici d’arte. Sin da allora l’espressione artistica di Stefano Borriello si è sempre accompagnata con la finezza formale, con la tenuità delle tinte e la purezza e l’assonanza delle linee. Egli è tuttora alla ricerca di nuove fonti di ispirazione e di nuove emozioni, ma sempre senza perdere il suo stile.
La complementarità tra l’elemento umano e le immagini geometriche, nel percorso del linguaggio artistico di Stefano Borriello, evoca l’antinomia poesia/realtà, suscita suggestioni oniriche e richiami per la memoria. Questo “geometrico”, che spesso fa da sfondo allo stilizzato figurativo, non trasmette freddezza di sentimenti, ma rievoca nell’esperienza del vissuto le avversità, le asperità, i timori, i dubbi, le aspettative che attraversano le vicende individuali, ma anche la vita degli altri. Stefano Borriello lavora in profondità, riflettendo e rimuginando sulle conoscenze acquisite del mondo, della vita, provando e riprovando, procedendo in un’indagine artistica sempre più spostata in avanti, con un’attenzione a volte meticolosa alla trasparenza ed ai particolari, agli effetti della luce sull’opera. Il lavoro finito è il prodotto di un vero artista, sensibile come un fanciullo, ma acuto osservatore della realtà
Luigi Marino
Tecnica e comunicazione è un percorso che si svolge attraverso la riflessione delle opere in esposizione.
Nato a Torre del Greco, Stefano Borriello si avvia allo studio artistico sotto la guida di Giuseppe Ciavolino, Carlo Verdecchia e Renato Barisani. A Napoli si diploma all’Istituto d’Arte “Palizzi” e frequenta il corso di scultura all’Accademia di Belle Arti, avendo come maestri Emilio Greco e Augusto Perez. Conseguita la laurea in architettura all’università Federico II, oggi è docente ordinario, presso la stessa facoltà, di Disegno e Storia dell’Arte.
Il suo percorso artistico muove dalla lezione di Augusto Perez e di Emilio Greco, passa attraverso l’esperienza delle avanguardie artistiche napoletane del dopoguerra, dal Gruppo 58 a Geometria e Ricerca, per approdare ad una propria e personale elaborazione di un linguaggio espressivo che, partendo da una rigorosa e puntuale analisi della percezione visiva, giunge alla complessa ed articolata architettura delle sue immagini, connotate dalla contaminazione delle forme geometriche astratte con l’elemento informale e materico.
Nei lavori più recenti entro lo spazio rigorosamente astratto della composizione si inserisce, improvviso, un frammento figurativo che recupera un fluido rapporto dialettico tra le rarefatte geometrie e la concreta corporeità delle immagini figurative.
FIX
14/01/2016 - 23/01/2016
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Gennaro Cilento
Stefania Ciccarella in arte "FIX" sarà in mostra con una sua personale pittorica alla galleria d'arte Salvatore Serio dal 14 al 23 Gennaio 2016.
Vernissage: 14 Gennaio ore 18:30
La mostra sarà visitabile al pubblico dal 14 al 23 Gennaio.
Orari: 10:30 - 13:00 / 16:30 - 19:30 (escluso la domenica)
"FIX" è un'artista poliedrica, fotografa e pittrice ma anche grafico e fumettista, ha dato vita ad un linguaggio pittorico che segue un po' il cosi detto filone Neopop o anche il Pop Surrealism.
Lo spettatore viene catturato dal suo mondo bizzarro,giocoso e cinico che l'artista offre in modo diretto e senza mezzi termini.Le sue opere realizzate ad acrilico rappresentano donne a tratti irriverenti e aggressive, ma anche ironiche e spregiudicate.
A cura di Salvatore Serio e Gennaro Cilento,
www.galleriaserio.it
Vernissage: 14 Gennaio ore 18:30
La mostra sarà visitabile al pubblico dal 14 al 23 Gennaio.
Orari: 10:30 - 13:00 / 16:30 - 19:30 (escluso la domenica)
"FIX" è un'artista poliedrica, fotografa e pittrice ma anche grafico e fumettista, ha dato vita ad un linguaggio pittorico che segue un po' il cosi detto filone Neopop o anche il Pop Surrealism.
Lo spettatore viene catturato dal suo mondo bizzarro,giocoso e cinico che l'artista offre in modo diretto e senza mezzi termini.Le sue opere realizzate ad acrilico rappresentano donne a tratti irriverenti e aggressive, ma anche ironiche e spregiudicate.
A cura di Salvatore Serio e Gennaro Cilento,
www.galleriaserio.it
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TIGRE Torino 2014
Indagine sulla nuova arte siciliana
Inaugurazione venerdì 27 giugno ore 19.33,
fino al 12 luglio 2014
Spazio Azimut, piazza Emanuele Filiberto 11, Torino
A cura di Sergio Cascavilla
Testo di Virginia Glorioso
Marcello Buffa
Andrea Buglisi
Angelo Crazyone
Martina Di Trapani
Miriam Iervolino
Salvo Lo Nobile
Cosimo Piediscalzi
Sara Rizzo
Vincenzo Todaro
Media partner: Tribeart (tribenet.it) - Farm Cultural Park (farm-culturalpark.com)
Il fenomeno migratorio italiano nel mondo ha rappresentato, e rappresenta tuttora con le dovute differenze, uno dei tratti più peculiari della storia italiana contemporanea. A partire dal primo dopoguerra, infatti, Torino, capitale italiana dell’industria, è al centro del notevole flusso migratorio che da Sud si dirigeva verso Nord. Donne e uomini partivano nella speranza di trovare migliori condizioni di vita.
Cosa è cambiato oggi? E cosa c’entra l’arte contemporanea?
Forse concretamente nulla è cambiato nel continuo viaggio dal meridione verso il settentrione d’Italia. Quelli che di sicuro, però, si sono trasformati sono i protagonisti di questo flusso migratorio e i luoghi di partenza e arrivo qui coinvolti.
La Sicilia, con tutte le sue contraddizioni, oggi si presenza come un bacino sempre originale ed effervescente di artisti che però difficilmente si riconoscono esclusivamente nel sistema artistico – culturale dell’Isola, che spesso non riesce a seguire il dinamico fermento di questo fenomeno. Torino, invece, ormai, ha dismesso i panni di capitale italiana dell’industria per indossare la più qualificante e sfavillante veste di capitale italiana dell’arte contemporanea.
È proprio in questa trasformazione dei luoghi che scatta il corto circuito tra Nord e Sud. Rinasce dunque l’esigenza di muoversi, di migrare, per giungere posti in cui il proprio saper fare creativo possa trovare la dimensione più adatta.
Qui, presso lo Spazio Azimut, il Sud e il Nord si rincontrano dialogando equilibratamente attraverso l’arte. La Sicilia, rappresentata dalle diverse opere di Marcello Buffa, Andrea Buglisi, Angelo Crazyone, Martina Di Trapani, Miriam Iervolino, Salvo Lo Nobile, Cosimo Piediscalzi, Sara Rizzo e Vincenzo Todaro, ritorna a Torino non più con la valigia di cartone e la rassegnazione di chi lascia ciò che conosce e ama per un ignoto non accogliente, ma con la spregiudicata creatività, con l’arte di chi vive la propria perifericità come un valore aggiunto, con lo spirito artistico che da secoli anima l’Isola e che anche oggi torna a ruggire come la più fiera TIGRE della foresta.
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Forse concretamente nulla è cambiato nel continuo viaggio dal meridione verso il settentrione d’Italia. Quelli che di sicuro, però, si sono trasformati sono i protagonisti di questo flusso migratorio e i luoghi di partenza e arrivo qui coinvolti.
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È proprio in questa trasformazione dei luoghi che scatta il corto circuito tra Nord e Sud. Rinasce dunque l’esigenza di muoversi, di migrare, per giungere posti in cui il proprio saper fare creativo possa trovare la dimensione più adatta.
Qui, presso lo Spazio Azimut, il Sud e il Nord si rincontrano dialogando equilibratamente attraverso l’arte. La Sicilia, rappresentata dalle diverse opere di Marcello Buffa, Andrea Buglisi, Angelo Crazyone, Martina Di Trapani, Miriam Iervolino, Salvo Lo Nobile, Cosimo Piediscalzi, Sara Rizzo e Vincenzo Todaro, ritorna a Torino non più con la valigia di cartone e la rassegnazione di chi lascia ciò che conosce e ama per un ignoto non accogliente, ma con la spregiudicata creatività, con l’arte di chi vive la propria perifericità come un valore aggiunto, con lo spirito artistico che da secoli anima l’Isola e che anche oggi torna a ruggire come la più fiera TIGRE della foresta.
Antonella Magliozzi espone alla XII Edizione di Arte sotto i Portici - Bologna
15/05/2015 - 17/05/2015
Gaeta (LT) - Lazio
Inserito da Ivan Giampetruzzi
L’artista di Gaeta Antonella Magliozzi prenderà parte nella città di Bologna alla XII Edizione della rassegna d’arte contemporanea “ARTE SOTTO I PORTICI”, organizzata dall’omonima Associazione.
Alla mostra “a cielo aperto” parteciperanno oltre duecento artisti provenienti da tutto il mondo. L’esposizione interesserà più punti del territorio del capoluogo emiliano: Portici di Piazza della Mercanzia, Strada Maggiore, Via Santo Stefano, Via Farini, Piazza Calderini e Piazza Cavour.
La rassegna, patrocinata dal Comune emiliano e da alte istituzioni nazionali e internazionali, sarà arricchita con lo svolgimento di numerosi eventi collaterali, concludendosi con la lectio magistralis del prof. Vittorio Sgarbi che avrà luogo domenica 17 maggio, ore 18, in Piazza Galvani.
Antonella Magliozzi è onorata di partecipare a un evento artistico di così alto pregio e lo fa con uno spirito empatico, evidenziando: “sono lieta, come presidente dell’associazione di promozione sociale I Graffialisti, organizzatrice del meeting artistico ‘on the road’ denominato Open Gallery Indipendenza, di portare a Bologna, accanto a tanti artisti provenienti da ogni angolo del mondo, la bandiera artistica della città di Gaeta e del suo golfo, che mi onoro di rappresentare con le considerazioni che acquisisco da parte di critici e pubblico qualificato”.
La conferenza stampa di presentazione dell’evento è prevista per il giorno 15 maggio, ore 11, presso il Palazzo Comunale D’Accursio, alla quale interverranno:
Virgilio Merola, Sindaco di Bologna;
Andrea Cangini, Direttore de Il Resto del Carlino;
Mario Caligiuri, Presidente di Culturalia Adnkronos;
Bruno Cinanni, Presidente dei Club Unesco dell’Emilia Romagna;
Enrico Rizzo, Presidente Provinciale dell’ASPPI;
Francesco Cordua, Presidente Associazione Arte Sotto i Portici.
Gli interessati possono acquisire maggiori informazioni sulla manifestazione sul sito dell’Associazione organizzatrice www.artesottoiportici.it
Alla mostra “a cielo aperto” parteciperanno oltre duecento artisti provenienti da tutto il mondo. L’esposizione interesserà più punti del territorio del capoluogo emiliano: Portici di Piazza della Mercanzia, Strada Maggiore, Via Santo Stefano, Via Farini, Piazza Calderini e Piazza Cavour.
La rassegna, patrocinata dal Comune emiliano e da alte istituzioni nazionali e internazionali, sarà arricchita con lo svolgimento di numerosi eventi collaterali, concludendosi con la lectio magistralis del prof. Vittorio Sgarbi che avrà luogo domenica 17 maggio, ore 18, in Piazza Galvani.
Antonella Magliozzi è onorata di partecipare a un evento artistico di così alto pregio e lo fa con uno spirito empatico, evidenziando: “sono lieta, come presidente dell’associazione di promozione sociale I Graffialisti, organizzatrice del meeting artistico ‘on the road’ denominato Open Gallery Indipendenza, di portare a Bologna, accanto a tanti artisti provenienti da ogni angolo del mondo, la bandiera artistica della città di Gaeta e del suo golfo, che mi onoro di rappresentare con le considerazioni che acquisisco da parte di critici e pubblico qualificato”.
La conferenza stampa di presentazione dell’evento è prevista per il giorno 15 maggio, ore 11, presso il Palazzo Comunale D’Accursio, alla quale interverranno:
Virgilio Merola, Sindaco di Bologna;
Andrea Cangini, Direttore de Il Resto del Carlino;
Mario Caligiuri, Presidente di Culturalia Adnkronos;
Bruno Cinanni, Presidente dei Club Unesco dell’Emilia Romagna;
Enrico Rizzo, Presidente Provinciale dell’ASPPI;
Francesco Cordua, Presidente Associazione Arte Sotto i Portici.
Gli interessati possono acquisire maggiori informazioni sulla manifestazione sul sito dell’Associazione organizzatrice www.artesottoiportici.it