Evento: Imagination
03/07/2014 - 20/07/2014
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Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: 22/06/2014 - 16:18
Luogo: Torino (TO) - Piemonte
Data di inizio: 03/07/2014
Data di fine 20/07/2014
Descrizione
Imagination

Opere di Martina Di Trapani

Inaugurazione giovedì 3 luglio ore 18

Vincent.Tulipano [L]AB STORE

Via Giolitti 52 (interno cortile) Torino

Imagination è un viaggio sensoriale nella fantasia, la capacità di rappresentare cose non presenti, di cui solo le persone più sensibili ne possono godere, perchè solo il libero gioco dell’immaginazione insieme all’intelletto, produce l’esperienza del bello, del genio, del romanticismo. Friedrich Schlegel elaborò una teoria che chiamava “il respiro dell’anima”, questa teoria sembra perfettamente calzante con le opere di Martina Di Trapani (anche se Friedrich non la conosceva essendo nato nel 1772) che ci guida in un perfetto viaggio nel mondo dell’immaginazione (Imagination), perchè è l’unica possibilità di sublime estasi, l’unica ragione di vita.

(Friedrich Schlegel è considerato uno dei fondatori del romanticismo. Ma questa è un altra storia).

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Inaugurazione venerdì 27 giugno ore 19.33,
fino al 12 luglio 2014
Spazio Azimut, piazza Emanuele Filiberto 11, Torino

A cura di Sergio Cascavilla
Testo di Virginia Glorioso

Marcello Buffa
Andrea Buglisi
Angelo Crazyone
Martina Di Trapani
Miriam Iervolino
Salvo Lo Nobile
Cosimo Piediscalzi
Sara Rizzo
Vincenzo Todaro

Media partner: Tribeart (tribenet.it) - Farm Cultural Park (farm-culturalpark.com)

Il fenomeno migratorio italiano nel mondo ha rappresentato, e rappresenta tuttora con le dovute differenze, uno dei tratti più peculiari della storia italiana contemporanea. A partire dal primo dopoguerra, infatti, Torino, capitale italiana dell’industria, è al centro del notevole flusso migratorio che da Sud si dirigeva verso Nord. Donne e uomini partivano nella speranza di trovare migliori condizioni di vita.
Cosa è cambiato oggi? E cosa c’entra l’arte contemporanea?
Forse concretamente nulla è cambiato nel continuo viaggio dal meridione verso il settentrione d’Italia. Quelli che di sicuro, però, si sono trasformati sono i protagonisti di questo flusso migratorio e i luoghi di partenza e arrivo qui coinvolti.
La Sicilia, con tutte le sue contraddizioni, oggi si presenza come un bacino sempre originale ed effervescente di artisti che però difficilmente si riconoscono esclusivamente nel sistema artistico – culturale dell’Isola, che spesso non riesce a seguire il dinamico fermento di questo fenomeno. Torino, invece, ormai, ha dismesso i panni di capitale italiana dell’industria per indossare la più qualificante e sfavillante veste di capitale italiana dell’arte contemporanea.
È proprio in questa trasformazione dei luoghi che scatta il corto circuito tra Nord e Sud. Rinasce dunque l’esigenza di muoversi, di migrare, per giungere posti in cui il proprio saper fare creativo possa trovare la dimensione più adatta.
Qui, presso lo Spazio Azimut, il Sud e il Nord si rincontrano dialogando equilibratamente attraverso l’arte. La Sicilia, rappresentata dalle diverse opere di Marcello Buffa, Andrea Buglisi, Angelo Crazyone, Martina Di Trapani, Miriam Iervolino, Salvo Lo Nobile, Cosimo Piediscalzi, Sara Rizzo e Vincenzo Todaro, ritorna a Torino non più con la valigia di cartone e la rassegnazione di chi lascia ciò che conosce e ama per un ignoto non accogliente, ma con la spregiudicata creatività, con l’arte di chi vive la propria perifericità come un valore aggiunto, con lo spirito artistico che da secoli anima l’Isola e che anche oggi torna a ruggire come la più fiera TIGRE della foresta.
Imagination
03/07/2014 - 20/07/2014
Torino (TO) - Piemonte
Inserito da Martina Di Trapani
Imagination

Opere di Martina Di Trapani

Inaugurazione giovedì 3 luglio ore 18

Vincent.Tulipano [L]AB STORE

Via Giolitti 52 (interno cortile) Torino

Imagination è un viaggio sensoriale nella fantasia, la capacità di rappresentare cose non presenti, di cui solo le persone più sensibili ne possono godere, perchè solo il libero gioco dell’immaginazione insieme all’intelletto, produce l’esperienza del bello, del genio, del romanticismo. Friedrich Schlegel elaborò una teoria che chiamava “il respiro dell’anima”, questa teoria sembra perfettamente calzante con le opere di Martina Di Trapani (anche se Friedrich non la conosceva essendo nato nel 1772) che ci guida in un perfetto viaggio nel mondo dell’immaginazione (Imagination), perchè è l’unica possibilità di sublime estasi, l’unica ragione di vita.

(Friedrich Schlegel è considerato uno dei fondatori del romanticismo. Ma questa è un altra storia).

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Il titolo scelto per la mostra, “Other Places”, invita lo spettatore verso luoghi altri, evocando visioni di realtà immaginate.
Entrambi gli artisti si esprimono attraverso la fotografia; Basilé progetta accuratamente la sua visione, prevedendo con esattezza gli elementi che restituiranno il suo racconto, mentre Sassi ha un approccio più istintivo: fotogrammi da lui raccolti in velocità, vengono poi sovrapposti, per creare una suo ideale luogo altro.

Matteo Basilé (1974) vive e lavora a Roma. Inizia la sua carriera a metà degli anni ’90 ed è tra i primi artisti in Europa a fondere arte e tecnologia. Basilé possiede la straordinaria capacità di conciliare idee opposte come il bello e il grottesco, reale e surreale, naturale e artificiale. Tommaso Cascella, il padre, scrive sul suo lavoro “C’è una lucidità feroce e impietosa che l’artigiano lavoro di pennello poteva solo evocare. I personaggi delle sue visioni sono abitanti di altri luoghi o non luoghi…..”.
Formalmente, Basilé cancella l’antagonismo tra l’immaginario e il reale, innescando un complesso sistema di porte scorrevoli emozionali. La poetica di Matteo Basilé è un universo iconografico, è il frutto della combinazione tra manierismo tecnologico e surrealismo pittorico. I viaggi onirici dell’artista alla fine ci guidano verso diversi piani di comprensione, sia sensoriali che intellettuali, dove ci rendiamo improvvisamente conto di questi aspetti della realtà, che di solito sono nascosti all’interno del nostro io interiore; pertanto, la sua profonda indagine del Sé, l’Altro e l’Altrove finalmente corrisponde alla sua personale esperienza di vita al di fuori del suo ambiente originario, affrontando allo stesso tempo il senso dell’esistenza e nel contesto delle confuse dinamiche inerenti al processo di globalizzazione.
In mostra saranno presentati tre suoi lavori della serie “PIETRA SANTA” (2016).

Anche Corrado Sassi (1965) vive e lavora a Roma. Studia fotografia a New York ed ha al suo attivo numerose mostre in Italia e all’estero. Negli ultimi anni la sua ricerca personale si è focalizzata su fotografia, installazioni, performances e video.
In mostra, sarà presentata una selezione di nuovi lavori che l’artista chiama voiles.
“Sono immagini prese talmente al volo da essere immediatamente percepite. Immagini che non raccontano storie particolari ma generano in noi altre immagini. I voiles non appartengono né al sogno né alla veglia, non intendono essere reali ma neanche trasognanti. La sospensione è la loro condizione ideale, appena atterrano inevitabilmente evaporano. In loro non c’è mistero ma non può esistere un voiles che non presenti un enigma, anche di poco conto.
Un voiles si fonda su due elementi: lo scorcio attraverso il quale l’immagine è catturata e la tecnica con cui questo scorcio è reso.
Tra i due elementi, fluttuante, la capacità di saper cogliere e rappresentare l’attimo in cui l’immagine percepita ancora non è arrivata all’intelletto. Monet chiamava questo attimo “impressione” e ha cercato questo momento per tutta la vita per poi perdersi nelle sue infinite ninfee. La tecnica, l’immagine velata, inscatolata, un po’ divisionista è asservita ad uno scopo: quello di darci un’impressione generale, un’atmosfera, o meglio una tonalità. Se potessero i voiles userebbero a tal fine oltre la vista anche l’olfatto e l’udito. Probabilmente, poiché ciò non gli è concesso, per pudore allora velano la propria superficie.” (cit. Valerio Paolo Mosco)
Per Corrado Sassi è la seconda esperienza espositiva alla Intragallery.

Schiller afferma che solo dove si gioca c’è arte, ed anche che il senso dell’immagine è l’immagine stessa, che l’incommensurabile è nell’apparenza, non nel significato. Nulla di nuovo: per i greci infatti éidos vuol dire sia immagine che idea. Ma afferma anche che l’immagine non può essere che frammento, perché noi tutti altro non siamo che frammenti, perché questa è la nostra condizione esistenziale.
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Giorno 21 ottobre 2016, presso la Sala Magna dello Steri, dalle ore 9,30 alle ore 19, in occasione del conferimento, da parte del Magnifico Rettore, prof. Fabrizio Micari, dell’onorificenza di Benemerito dell’Ateneo di Palermo alla memoria del prof. Guido Di Stefano, docente di Storia e Stili dell’Architettura dal 1948 al 1962 presso la Facoltà di Architettura di Palermo, si terrà un convegno in suo onore dal titolo Storia dell’arte e tutela della città, “Una questione di cultura”.

La giornata è organizzata dal Forum delle Associazioni di Palermo (AMICI DEI MUSEI – ANISA - DIMORE STORICHE – ITALIA NOSTRA - SALVARE PALERMO).

Vissuto nella prima metà del Novecento, Guido Di Stefano è stato uno degli intellettuali palermitani più impegnati nello studio e nella tutela del patrimonio architettonico della città. A lui si devono alcuni degli studi più completi dal punto di vista critico e bibliografico sull’architettura siciliana del Medioevo, in particolar modo quella del periodo normanno, recentemente riconosciuta dall’UNESCO “Patrimonio mondiale dell’Umanità”.
Durante gli anni della ricostruzione postbellica, Di Stefano si è battuto insieme ad altri intellettuali dell’epoca nella difesa del patrimonio architettonico della città contro la speculazione edilizia del “Sacco”. Insieme a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giuseppe Bellafiore, Edoardo Caracciolo e Filippo Meli, Di Stefano ha fondato nel 1957 la sezione palermitana di Italia Nostra, di cui è stato il primo presidente. Tra le battaglie combattute, la più nota è quella contro la demolizione di villa Deliella, edificio progettato da Ernesto Basile e andato abbattuto nel 1959. Ha partecipato inoltre alla redazione del Piano Regolatore Generale di Palermo, stilando un elenco degli edifici e dei luoghi di interesse storico, monumentale e ambientale, e ha fatto parte delle commissioni di studio per i restauri del palazzo Chiaramonte-Steri, del duomo di Cefalù e della Zisa.

PROGRAMMA
ore 9.30 – 13.00
Cerimonia di conferimento al prof. Guido Di Stefano dell’onorificenza di benemerito dell’Ateneo di Palermo
Presiede e modera: Nino Vicari
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