Evento: GIACOMO MONTANARO IN In the Middle of Nowhere
11/10/2014 - 11/01/2015
0 1
Effettua l'accesso per inserire un commento
0/0 Commenti
Inserzionista
Gallerista , Napoli
Dettagli
Data di inserimento: 07/10/2014 - 16:28
Luogo: Ivrea (TO) - Piemonte
Data di inizio: 11/10/2014
Data di fine 11/01/2015
Descrizione
Si inaugurerà sabato 11 settembre in occasione della decima giornata del Contemporaneo organizzata da A.M.A.C. I la mostra “ In the Middle of Nowhere” di Giacomo Montanaro presso lo Spazio Open Art house in collaborazione con la Galleria Il Ritrovo di Rob Shazar . Il nuovo progetto dell’artista napoletano , a quasi sei anni dal precedente Parete Lavica, si presenta con una novità sorprendente: l’assenza di ogni traccia di figura umana. Essa viene presunta ed evocata nelle 50 opere in mostra: edifici industriali abbandonati, relitti sociali, scorie economiche, persi in un deserto bianco e solitario. Il percorso del Montanaro nasce dall’incontro con le “periferie” tedesche con quelle napoletane di li l’abbondo della figura e la nascita di in mondo immaginifico, che tende di raccontare un viaggio intimistico dell’artista potandoci oltre il limite , nel suo continuo ricercare e sperimentare. Come scrive Gloria Gradassi nel catalogo che accompagna il catalogo completo della mostra : “Questo spostamento ha avuto un suo doppio nell’evoluzione cromatica, che ha ora tutto un altro baricentro: il nuovo bianco del supporto si è sostituito al nero dei fondi e la pittura si è come invertita, dal negativo al positivo, il tocco non è più un graffito ma una velatura chiaroscurata, i colori, più contenuti danno corpo a volumi armonici, il dinamismo infine, non è nella ripetizione ma dentro la forma e nella pennellata. La gestualità, placata nelle nuove strutture, alimenta una composizione meno nervosa, come se l’urgenza espressiva, e quel senso epico che accompagnava la figura umana semplificata, si fosse tramutato in qualcosa di molto più contenuto e denso. Montanaro in questi lavori recenti usa l’acido a volte con la delicatezza di un acquarello, discostandosi dai gesti elettrici dei suoi precedenti lavori. Gli edifici industriali sono sagome geometriche attraverso le quali l’artista sonda tutte le sfumature cromatiche e le diverse profondità della sua pennellata. Messe a confronto con la descrittività analitica di un genere che ha dato molto nella fotografia, queste periferie appaiono come fantasmi inconsci, pure visioni pittoriche nelle quali la realtà è completamente trasfigurata e riletta secondo un codice capace di reinventarla e di creare un intrigo visivo che ha il sapore del nuovo e soprattutto che porta indelebile il segno di Giacomo Montanaro”.

Spazio Open Art house - In occasione della decima giornata del Contemporaneo organizzata da A.M.A.C. I
opening sabato 11 ottobre h. 12 / 22 - orario continuato
dal 11 ottobre 2014 al 11 gennaio 2015
Via San Gaudenzio 10/b
10015 Ivrea (TO)
Email: info@openarthouse.it
Email: stampa@openarthouse.it
Cellulare: +39 338 5093563 +39 338 5093563 - +39 01251897402
Skype: openarthouse

Giovanni Cardone



Altri eventi dell'inserzionista
Giacomo Montanaro in In the Middle of Nowhere
16/05/2014 - 27/06/2014
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Giovanni Cardone
Si inaugurerà venerdì 16 maggio alle ore 19.00 presso lo Spazio Eventitre di Napoli la mostra personale di Giacomo Montanaro “In the Middle of Nowhere” a cura della Galleria Il ritrovo di Rob Shazar , il nuovo progetto dell’artista torrese, a quasi sei anni dal precedente Parete Lavica, si presenta con una novità sorprendente: l’assenza di ogni traccia di figura umana. Essa viene presunta ed evocata nelle 50 opere in mostra: edifici industriali abbandonati, relitti sociali, scorie economiche, persi in un deserto bianco e solitario. Nello scritto critico di Gloria Gradassi ella ci dice :“Questo spostamento ha avuto un suo doppio nell’evoluzione cromatica, che ha ora tutto un altro baricentro: il nuovo bianco del supporto si è sostituito al nero dei fondi e la pittura si è come invertita, dal negativo al positivo, il tocco non è più un graffito ma una velatura chiaroscurata, i colori, più contenuti danno corpo a volumi armonici, il dinamismo infine, non è nella ripetizione ma dentro la forma e nella pennellata. La gestualità, placata nelle nuove strutture, alimenta una composizione meno nervosa, come se l’urgenza espressiva, e quel senso epico che accompagnava la figura umana semplificata, si fosse tramutato in qualcosa di molto più contenuto e denso. Montanaro in questi lavori recenti usa l’acido a volte con la delicatezza di un acquarello, discostandosi dai gesti elettrici dei suoi precedenti lavori. Gli edifici industriali sono sagome geometriche attraverso le quali l’artista sonda tutte le sfumature cromatiche e le diverse profondità della sua pennellata. Messe a confronto con la descrittività analitica di un genere che ha dato molto nella fotografia, queste periferie appaiono come fantasmi inconsci, pure visioni pittoriche nelle quali la realtà è completamente trasfigurata e riletta secondo un codice capace di reinventarla e di creare un intrigo visivo che ha il sapore del nuovo e soprattutto che porta indelebile il segno di Giacomo Montanaro”.



NOTIZIE UTILI
In the Middle of Nowhere
Dal 16 maggio al 27 giugno 2014
Info: Eventitre – via T.G. Blanch, 23 80143 Napoli - tel +39 0810484111 – infoe23@gmail.com
Galleria Il ritrovo di Rob Shazar, Via Diaz, 26 – Sant’Agata De’ Goti (BN) tel. +39 0824 832837 mob. +39 339 1532484 shazar@virgilio.it www.galleriashazar.com
ORARIO VISITE: Lunedì – venerdì 16,30/19,00 – altri giorni a richiesta su appuntamento

Valeria Fondi in mostra alla Galleria Il Ritrovo di Rob Shazar
27/09/2014 - 16/11/2014
Sant' Agata dei Goti
Inserito da Giovanni Cardone
Si inaugura sabato 27 settembre presso La galleria Il ritrovo di Rob Shazar la prima personale di Valeria Fondi “GV635[vs]Divoratori “, un progetto cooprodotto con Open Art House, la mostra si potrà visitare fino al 16 novembre . Valeria Fondi si affaccia sul panorama contemporaneo dopo diverse collettive (dal 2011 ad oggi) con il lavoro che più la rappresenta: GV635[vs]Divoratori. Un progetto fotografico ricco e dettagliato che oggi emerge nella sua totalità e in tutta la sua forza. Formato da 16 scatti, di cui 14 si focalizzano sulle dipendenze che divorano l'animo umano e due che ne suggeriscono la via d'uscita. La riflessione dell'artista parte dalla fame di eternità che l'essere umano ha fin dalla sua nascita e di come essa, quando non viene riconosciuta, possa trasformarsi in un'arma di distruzione invisibile.
GV635[vs]Divoratori porta alla luce le devianze che legano la nostra vita in meccanismi nocivi e senza freno e invita lo spettatore a liberarsene attraverso la scelta di nutrire il proprio spirito con il giusto cibo (quello di Gv635). Ciò che caratterizza questo lavoro è l'attenzione di Valeria Fondi nel catalogare le dipendenze, numerandole e nominandole; atto che sottolinea la specificità di ognuna di esse, come armi, strumenti di precisione che necessitano di essere riconosciute per poterle distruggere e dalle quali difendersi. Così ogni opera si completa nel proprio titolo, attraverso il quale ogni spettatore può ritrovare la propria dipendenza e dal quale viene sfidato a porsi delle domande. Un tema sviluppato con coraggio che ri-apre la strada dell'arte, come strumento per rivelare l'invisibile e la connessione dell'essere umano al mondo spirituale che lo circonda.

Biografia di Valeria Fondi
Valeria Fondi nasce a Carrara, in Toscana. La sua famiglia si trasferisce, qualche mese dopo la sua nascita, a Lodi, dove l’artista passa la sua infanzia e la sua adolescenza. A otto anni inizia a studiare pianoforte presso l’accademia di musica locale, luogo in cui nasce il suo interesse verso la composizione.
Durante il liceo frequenta diversi laboratori creativi tra cui, fotografia, teatro e voce. Dopo la maturità scientifica viene selezionata e ammessa alla scuola Civica di Cinema di Milano. Da lì a poco comincia il suo percorso artistico personale, segnato dall’inizio dello studio delle scritture. Il vangelo segna fortemente la sua esistenza, e dà inizio alla fase più creativa della sua vita, in cui sperimenta diversi linguaggi artistici, da autodidatta. Installazioni, composizioni musicali e poetiche, video sperimentali, caratterizzano le sue prime produzioni artistiche. Mentre nell’ultimo anno e mezzo ha concentrato il proprio lavoro nel progetto fotografico, GV635 [vs] Divoratori. La sua sensibilità la porta a ricercare costantemente ciò che l’occhio umano non riesce a vedere. Non è il mezzo che l’appassiona ma il rivelare l’invisibile traducendolo in un linguaggio contemporaneo

Info:
Valeria Fondi in
GV635[vs]Divoratori
27 settembre –16 novembre 2014
Opening: sabato 27 settembre 2014 ore 18,00
Galleria Il ritrovo di Rob Shazar, Via Diaz, 26 – Sant’Agata De’ Goti (BN)
tel. +39 0824 832837 mob. +39 339 1532484 shazar@virgilio.it www.galleriashazar.com
Ven/Sab/Dom 16,30/20,30 – altri giorni a richiesta su appuntamento

Giovanni Cardone


Eventi che potrebbero interessarti
Antonio Salinari. Arte Padova: può la tecnologia liberare il bambino che abbiamo dentro?
09/11/2017 - 13/11/2017
Milano (MI) - Lombardia
Inserito da Sabrina Falzone
Antonio Salinari. Arte Padova: può la tecnologia liberare il bambino che abbiamo dentro?

Dal 10 al 13 novembre 2017, personale di Antonio Salinari, un manager dell’informatica che diventa scultore realizzando opere con un’anima tecnologica e legni di alto pregio.

Giunta alla 28ª edizione, nel primo padiglione del polo fieristico padovano la mostra-mercato d'arte moderna e contemporanea Arte Padova pone i riflettori su nuovi talenti a fianco dei grandi maestri.

Nuovo volto dell’arte contemporanea, Antonio Salinari, rappresentato dall’équipe di Sabrina Falzone, critico e storico dell'arte, esporrà per l’occasione una raffinata selezione di opere create assemblando frammenti: simbolo dell’esigenza da parte dell’uomo di raccogliere i cocci dello sgretolamento del senso per tentare di costruire nuovi valori di riferimento.

Una peculiarità della sua scultura sta nell’evoluzione di questi frammenti, legni policromatici provenienti da tutto il mondo, metafora del reciproco assorbimento di culture e saperi (la “creolizzazione” di Edouard Glissant).

Espressione di questo percorso sono i bambini multietnici: mix di tecnologia e saper fare e allo stesso tempo messaggeri di significati accessibili. Ognuno di noi può intuire i loro gesti o immedesimarsi in uno di quei bimbi: aperto, fantasioso, entusiasta, ingenuo, sensibile verso l’ambiente…

E’ l’esortazione a liberare il bambino nascosto dentro di noi.

Padova Fiere
Via Niccolò Tommaseo, Padova
Padiglione 1 – Stand n° 100
Vernice giovedì 9 novembre 2017 ore 18 (ingresso ad invito)
Expo: 10, 11, 12, 13 novembre 2017
ven, sab, dom 10.00 – 20.00
lun 10.00 – 13.00
www.antoniosalinari.it - www.sabrinafalzone.info
Elisa Velleca, Geometrie Urbane e la loro storia
05/05/2017 - 14/05/2017
Milano (MI) - Lombardia
Inserito da CSArt Serri
Le “Geometrie Urbane” di Elisa Velleca e la storia dell’edificio che le ospita al centro del nuovo progetto di ViaMari10 (Via Mari, 10 – Reggio Emilia), allestito da Tullio Masoni in occasione di “Fotografia Europea”.
Realizzata con il sostegno di Sanfelice 1893 Banca Popolare, l’esposizione sarà inaugurata venerdì 5 maggio dalle 19.00 alle 23.00.
In mostra, una selezione di fotografie a colori su carta fine art, attraverso le quali Elisa Velleca analizza le geometrie degli edifici urbani nelle singole componenti e nei giochi di luce, alla ricerca delle simmetrie, nascoste nei dettagli costruttivi, e delle ombre, che celano – o svelano – le linee e i profili delle strutture.
Presso gli spazi di ViaMari10, in contrasto con le geometrie lineari e pulite della mostra fotografica, sarà inoltre possibile visionare un quadro ottocentesco recentemente ritrovato e posizionato accanto ad un antico pozzo. Un’opera che ricorda il passaggio di Giuseppe Garibaldi a Reggio Emilia ed un “battesimo laico” di buon auspicio. «Con l’acqua pura di questo pozzo – riporta la lapide affissa all’ingresso dello spazio espositivo – il 19 agosto 1859 Giuseppe Garibaldi battezzò 100 e più bambini della città».
Elisa Velleca (Brescia, 1997), appassionata sin da bambina ad ogni forma d’arte, si avvicina alla fotografia e al multimediale al Liceo Artistico Paolo Toschi di Parma. Dopo il diploma, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, sezione Fotografia e nuovi linguaggi multimediali, che tuttora frequenta. Il genere da lei prediletto è la Street Photography. Vive e lavora a Parma.
La mostra, inserita nel Circuito Off di “Fotografia Europea” e nel “Circuito Off di Via Roma”, sarà visitabile fino al 14 maggio 2017, nei seguenti giorni e orari: sabato 6 maggio ore 11.00-23.00, domenica 7, sabato 13 e domenica 14 maggio ore 11.00-20.00, oppure su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 335 6352424, tumasoni@tin.it, www.viamari10.it.
Tullio Masoni è il più grande produttore al mondo di vino ottenuto da vigneti ubicati in centro storico. Questa particolare caratteristica conferisce al vino un sapore unico nel suo genere. Il Sangiovese ViaMari10 è prodotto su un terrazzo collocato al quarto piano dell’omonima strada, nel centro storico di Reggio Emilia. Tullio Masoni è citato da Federico Graziani e Marco Pozzali tra i venti produttori italiani selezionati per il libro “Storie di vino e cucina” (Mondadori, 2015). Dal dicembre 2016 gli spazi siti al piano terra di via Mari 10 sono dedicati alla ricerca artistica contemporanea, con mostre d’arti visive.