Evento: ARTEPADOVA
14/11/2014 - 17/11/2014
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Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: 11/11/2014 - 9:17
Luogo: Padova (PD) - Veneto
Data di inizio: 14/11/2014
Data di fine 17/11/2014
Descrizione
OTTORINO STEFANINI è presente alla RASSEGNA DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA "ARTEPADOVA" con la Galleria XARTGALLERY "LA PRINCIPINA"
Altri eventi dell'inserzionista
Ottorino Stefanini in una collettiva al Museo Ugo Guidi
11/04/2015 - 29/04/2015
Forte dei Marmi (LU) - Toscana
Inserito da ottorino stefanini
L'artista Ottorino Stefanini parteciperà dall'11 al 29 aprile 2015 ad una collettiva presso il Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi. Un'espansione della mostra si terrà presso l'Hotel Logos , via Mazzini 153 Forte dei Marmi.
Ufficio stampa: Associazione Amici del Museo Ugo Guidi - onlus - Tel 348 3020538 - 0585 348510.
Asia Contemporary Art Show Spring Edition
12/03/2015 - 15/03/2015
Hong Kong
Inserito da ottorino stefanini
L'artista romano Ottorino Stefanini presenterà alcune sue opere alla Fiera d'Arte Internazionale Asia Contemporary Art Show Spring Edition 2015 di Hong Kong
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"Amore e Psiche"
18/09/2021 - 02/10/2021
Padova (PD) - Veneto
Inserito da Maria Palladino
Mostra Collettiva Internazionale
Presentazione dello Storico e Critico d'Arte Prof. Giorgio Grasso
Evento a cura del Critico d'Arte Maria Palladino
L'evento “Amore e Psiche” trae ispirazione dal mito omonimo, narrato nell'XI libro delle “Metamorfosi”, o “Asino d'oro” di Lucio Apuleio, unico romanzo in lingua latina arrivato fino a noi, e datato al tardo II d.C. Il protagonista del romanzo è Lucio, un numida, cittadino di Madauro (come Lucio Apuleio stesso), che viaggiando in Tessaglia, terra di magia, spinto dalla curiosità, decide di intraprendere l'apprendimento delle arti magiche. Il peccato della curiosità lo condurrà ad un lungo travaglio di colpa ed espiazione, alla fine del quale, riacquistando le fattezze di uomo, si dedicherà al culto dei misteri di Iside e Osiride, e per volere di Osiride si trasferirà a Roma, dove eserciterà la professione dell'avvocatura.
Un “romazo di formazione” pertanto, incentrato sul tema della “curiositas”, cardine anche nella leggenda di “Amore e Psiche” che la rispecchia in tal senso: la dea Venere, mossa ad invidia dalla bellezza straordinaria della fanciulla, invia suo figlio Amore a scoccarle una freccia, perché essa possa innamorarsi dell'uomo più brutto e avaro della terra. Ma il dio sbaglia la mira, e la freccia colpisce il suo stesso piede, così si innamora perdutamente di Psiche e, con uno stratagemma, la fa condurre da Zefiro nel suo palazzo, dove consuma con lei un'ardente passione, sempre però al buio, al fine di non essere riconosciuto, e non incorrere nelle ire di sua madre. Ma Psiche, istigata dalle invidiose sorelle, che l'hanno raggiunta al palazzo, guarda Amore di nascosto alla luce di una candela, e rimane folgorata dalla sua bellezza. Una goccia di cera cade sul volto del dio, che si sveglia ed allontana Psiche dal palazzo. Solo dopo innumerevoli traversie, messa alla prova da Venere, Psiche viene salvata da Amore, con l'aiuto del padre Giove e, divenuta dea, delle fanciulle e dell'anima, potrà ricongiungersi al suo sposo.
La curiosità, la colpa e l'espiazione, grazie alle quali l'anima, attraverso l'amore, o la spiritualità, raggiunge l'immortalità, sono inoltre il filo conduttore che ci collega al Libro della Genesi ed all'origine dei progenitori, Adamo ed Eva, e altresì al mito di Orfeo ed Euridice: Orfeo, simbolo dell'Arte e dell'Artista, ama ed è riamato da Euridice, simbolo dell'anima. Sarà anche in questo caso la curiosità, a determinare il peccato e la dannazione.
Lo slancio creativo che dà impulso al gesto dell'Artista, e lo ispira, diviene la “curiositas”, la quale attraverso l'espressione e l'esternazione del suo genio, lo sostiene e lo conduce all'elevazione, al di là dei limiti umani. Questo il soggetto e l'intendimento di questa mostra collettiva, nel celebrare il ruolo spirituale fondamentale della cultura e dell'arte.
In esposizione opere degli artisti:
Alda Delledonne, Alexandra Van Der Leeuw, Anna Tedone, Annarita Micheli, Elisa Cattin-Reiser, Floriana Pace, Germana Bedont, Gianfranco Montessoro, Letizia Novelli, Lisa Sabbadini, Manuela Lecis, Marino Salvador, Monica Isabella Bonaventura, Nadia Ferrari, Pablo T., Piergiorgio Dessì, Roberto Molteni, Sara Gusberti, Val, Vesna Faiazza.

Durante l'inaugurazione, avrà luogo la presentazione del romanzo “L'intreccio Amore e Psiche” della scrittrice Anna Giuliano, con la presenza dell'autrice.
Verranno inoltre esposte e presentate in personale, le sette opere illustrative del libro, ad opera del pittore e poeta Roberto Molteni. Sarà presente l'artista.
Per l'occasione, il gruppo musicale “Saturno Contro” eseguirà il brano “Amore e Sesso”, composto su ispirazione del romanzo.

Venice Art Gallery, Calle del Tragheto 2799, Dorsoduro (fra Campo San Barnaba e Ca' Rezzonico).
La mostra resterà visitabile fino al 2 Ottobre.
Orari di apertura: giovedì – domenica 16:00 – 19:00. Ingresso libero nel rispetto delle attuali norme anti-Covid.
Per informazioni:
Maria Palladino
3341695479
audramsa@outlook.it
Antonella De Nisco, POrta
29/08/2016 - 15/11/2016
Padova (PD) - Veneto
Inserito da CSArt Serri
Una “POrta” sul Grande Fiume. Dal 29 agosto al 15 novembre 2016, Antonella De Nisco protagonista a Piacenza con un progetto d’arte ambientale teso a dare voce al paesaggio e segnare un percorso di riavvicinamento al Po, custode di un’identità ancestrale da riscoprire e valorizzare.
L’evento è parte della rassegna “Il Po ricorda”, vincitrice del bando “Giovani per il Territorio”, indetto dall’Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna (IBACN). La manifestazione, giunta alla quarta edizione, è promossa dall’Associazione Culturale Arti e Pensieri in collaborazione con il Comune di Piacenza, con il patrocinio del Festival Europeo della Via Francigena ed il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e del Consorzio di Bonifica, oltre all’ormai consolidata rete di collaborazioni con enti e associazioni sia pubbliche che private del territorio.
Piacenza, fondata su un terrazzo fluviale del Po, deve a questa posizione strategica la propria ragion d’essere. In città esistono diverse tracce dell’antico rapporto con il fiume, che è profondamente inscritto nell’assetto urbanistico, contenuto nella storia dei monumenti e attestato da reperti archeologici e opere d’arte. La rassegna si propone di mettere a sistema questo patrimonio culturale per riscoprire l’importanza del Po, oggi in parte dimenticata, nel processo storico di formazione dell’identità locale. A tale scopo sono organizzati spettacoli multimediali, performance artistiche, mostre tematiche, tavole rotonde, conferenze e laboratori didattici.
Il progetto di Antonella De Nisco si articola in quattro punti, accomunati dal tema dello sguardo, inteso come osservazione della realtà, ma anche come visione immaginifica e mentale, radicata nella memoria individuale e collettiva. Punto di partenza, la veduta di Piacenza dal Po che si trova nel dipinto raffigurante “La Beata Vergine e Cristo intercedenti” (1603) di Giovanni Battista Trotti detto il Malosso, conservato presso la Pinacoteca dei Musei Civici di Palazzo Farnese. Secondo punto di interesse, il “Binocolo”, collocato nel cortile di Palazzo Farnese. Un’opera che invita a rivolgere lo sguardo verso le rive del fiume, che in linea d’aria distano poche centinaia di metri, ma che risultano di fatto lontane a causa delle barriere architettoniche, del traffico e, soprattutto, dell’abitudine a non considerare questo spazio naturale come una risorsa reale. Il terzo punto del percorso individuato da Antonella De Nisco è dislocato alla Porta del Soccorso, situata lungo il tracciato delle mura cinquecentesche e significativamente rivolta verso il Po. Anche in questo caso l’installazione, che si intitola “Periscopio”, rimanda al tema della visione, sottolineandone le valenze storiche, in quanto l’atto di guardare è soggetto ai condizionamenti culturali delle diverse epoche. La tappa finale del processo fisico e ideale di riavvicinamento al fiume è costituita da un’ulteriore installazione collocata tra gli alberi sulla riva del fiume e intitolata “Spiatoio”. Ancora una volta, si tratta di un dispositivo pensato per creare un punto di vista privilegiato sulle acque del Grande Fiume.
«Come artista – scrive Antonella De Nisco – non realizzo sculture dentro al paesaggio ma cerco tracce che trasformino lo spazio in scultura. La pratica manuale è il mezzo, l’intervento operativo attraverso il quale esprimere un pensiero sottile e, a volte, provocatorio. Mi piace lavorare sull’ambiente e con le persone, che diventano così parte integrante dell’opera che realizzo durante i laboratori. Il “fare” serve a capire, cambiare, trasformare lo spazio per arricchire, ritrovare, riconoscere il senso dell’artificiale e del naturale. Si tratta di interventi temporanei in quanto realizzare l’effimero, il transitorio, comporta quella leggerezza estetica che io vedo come una grande qualità».
Il progetto sarà presentato alla stampa lunedì 29 agosto, alle ore 11.00, nella Pinacoteca di Palazzo Farnese, “sala del Malosso”, alla presenza della direttrice dei Musei Civici, Antonella Gigli, e dell’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Piacenza, Tiziana Albasi. A seguire, visita guidata gratuita aperta al pubblico.
Fino al 15 novembre 2016 sarà possibile fruire autonomamente del percorso installativo mediante le mappe in distribuzione presso i Musei di Palazzo Farnese. Visite guidate gratuite saranno organizzate ogni sabato di settembre e ottobre (programma completo ed orari: www.artiepensieri.com). Sabato 17 settembre, in particolare, sarà dedicato al progetto “POrta” con visita guidata mattutina alla presenza dell’artista e tavola rotonda, alle ore 16.00, su Lungo Po, dedicata al tema del paesaggio fluviale indagato attraverso vari punti di vista: dalla Land Art all’ecologia, sino alla progettazione urbanistica. A seguire, laboratori, bicitour e navigazioni fluviali.
Per informazioni: tel. 333 6738327, tel. 340 6160854, artiepensieri@virgilio.it, www.artiepensieri.com.