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Evento: CASAIDEA
22/03/2014 - 30/03/2014
Dettagli
Data di inserimento: | 02/03/2014 - 1:06 |
Luogo: | ROMA (RM) - Lazio |
Data di inizio: | 22/03/2014 |
Data di fine | 30/03/2014 |
Descrizione
40 FIERA DEL MOBILE E DEL DESIGN
Altri eventi dell'inserzionista
Ottorino Stefanini in una collettiva al Museo Ugo Guidi
11/04/2015 - 29/04/2015
Forte dei Marmi (LU) - Toscana
Inserito da ottorino stefanini
L'artista Ottorino Stefanini parteciperà dall'11 al 29 aprile 2015 ad una collettiva presso il Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi. Un'espansione della mostra si terrà presso l'Hotel Logos , via Mazzini 153 Forte dei Marmi.
Ufficio stampa: Associazione Amici del Museo Ugo Guidi - onlus - Tel 348 3020538 - 0585 348510.
Ufficio stampa: Associazione Amici del Museo Ugo Guidi - onlus - Tel 348 3020538 - 0585 348510.
Asia Contemporary Art Show Spring Edition
12/03/2015 - 15/03/2015
Hong Kong
Inserito da ottorino stefanini
L'artista romano Ottorino Stefanini presenterà alcune sue opere alla Fiera d'Arte Internazionale Asia Contemporary Art Show Spring Edition 2015 di Hong Kong
Eventi che potrebbero interessarti
Forme e colori
17/12/2016 - 31/01/2017
Hong Kong
Inserito da CSArt Serri
La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, dal 17 dicembre 2016 al 31 gennaio 2017, “Forme e colori”, mostra collettiva con opere realizzate dal venticinque artisti attivi dagli anni ’50 ai giorni nostri.
Il percorso espositivo si articola in due sezioni: da un lato la Pop Art di Franco Angeli, Tanto Festa e Mario Schifano, protagonisti della Scuola romana di Piazza del Popolo; dall’altro la Pittura Analitica di Rodolfo Aricò, Riccardo Guarneri, Elio Marchegiani, Gottardo Ortelli, Valentino Vago ed Arturo Vermi, con opere realizzate negli anni ’60 e ’70.
La mostra comprende, inoltre, un approfondimento dedicato alla scultura, con il bozzetto della scultura monumentale in acciaio corten realizzata da Paolo Minoli per la piazza di Cantù, un lavoro di Umberto Cavenago, una ceramica di Luca Freschi ed un’opera in gres porcellanato di Renata e Cristina Cosi, oltre a due oggetti di bronzo e legno dipinto di Pietro Consagra e Guillaume Corneille, fondatore del Gruppo Cobra.
Per finire, opere selezionate di Gianfranco Baruchello, Enzo Cacciola, Ennio Chiggio, Roberto Crippa, Lucio Fontana, Alberto Magnelli, Umberto Mastroianni, Arnaldo Pomodoro, Daniel Spoerri ed una tela di grandi dimensioni di Shozo Shimamoto, membro fondatore del movimento d’avanguardia Gutai.
Curata da Federico Bonioni, la collettiva sarà inaugurata sabato 17 dicembre 2016 alle ore 17.00. L’esposizione sarà visitabile fino al 31 gennaio 2017, da martedì a domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, 19 e 26 dicembre ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, 25 dicembre e 1 gennaio ore 16.00-20.00. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 435765, www.bonioniarte.it, info@bonioniarte.it.
Il percorso espositivo si articola in due sezioni: da un lato la Pop Art di Franco Angeli, Tanto Festa e Mario Schifano, protagonisti della Scuola romana di Piazza del Popolo; dall’altro la Pittura Analitica di Rodolfo Aricò, Riccardo Guarneri, Elio Marchegiani, Gottardo Ortelli, Valentino Vago ed Arturo Vermi, con opere realizzate negli anni ’60 e ’70.
La mostra comprende, inoltre, un approfondimento dedicato alla scultura, con il bozzetto della scultura monumentale in acciaio corten realizzata da Paolo Minoli per la piazza di Cantù, un lavoro di Umberto Cavenago, una ceramica di Luca Freschi ed un’opera in gres porcellanato di Renata e Cristina Cosi, oltre a due oggetti di bronzo e legno dipinto di Pietro Consagra e Guillaume Corneille, fondatore del Gruppo Cobra.
Per finire, opere selezionate di Gianfranco Baruchello, Enzo Cacciola, Ennio Chiggio, Roberto Crippa, Lucio Fontana, Alberto Magnelli, Umberto Mastroianni, Arnaldo Pomodoro, Daniel Spoerri ed una tela di grandi dimensioni di Shozo Shimamoto, membro fondatore del movimento d’avanguardia Gutai.
Curata da Federico Bonioni, la collettiva sarà inaugurata sabato 17 dicembre 2016 alle ore 17.00. L’esposizione sarà visitabile fino al 31 gennaio 2017, da martedì a domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, 19 e 26 dicembre ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, 25 dicembre e 1 gennaio ore 16.00-20.00. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 435765, www.bonioniarte.it, info@bonioniarte.it.
Giuseppe Adamo - Something
17/11/2016 - 17/12/2016
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
Sarà inaugurata giovedì 17 novembre 2016, ore 19:00, alla RizzutoGallery (Palermo, via Monte Cuccio 30), Something, mostra personale di Giuseppe Adamo, a cura di Helga Marsala.
Prima personale per Giuseppe Adamo negli spazi della Galleria Rizzuto. Una tappa che arriva dopo oltre un anno di collaborazione, tra fiere e progetti outdoor. Un momento di riflessione intorno al lavoro più recente dell’artista, frutto di una paziente sperimentazione sulla superficie, i processi di astrazione e la natura dell’immagine, ma anche la presentazione di alcuni nuovi spunti, in una perenne ricerca formale e di senso intorno alla pittura stessa.
In mostra una serie di opere su tela di diverse dimensioni, in cui si definisce una dinamica tutta personale tra dissoluzione e ricerca della forma, tra profondità e piano, tra sguardo ravvicinato e osservazione a volo d’uccello, tra paesaggio e dettaglio.
Stratificazioni, soglie, passaggi, velature, conducono alla definizione di immagini astratte, che però lasciano intravedere accenni di forme e di oggetti, o anche solo frammenti dall’aspetto organico.
La pittura si dà così per graffi, trasparenze, incisioni, crepe, residui emersi o segni sommersi, sempre indefiniti e mutevoli.
Dal testo del curatore: “Something, titolo ripreso da una traccia dell’album Musick to Play in the Dark dei Coil, ha in sé tutta la vaghezza, l’indeterminatezza, l’apertura radicale di queste immagini che si danno sul precipizio e che continuano a mutare. Rincorrendo la forma ma perdendola fatalmente.
Nel loop aereo del brano la parola “qualcosa” si ripete all’infinito, tra folate di vento, crepitii, ronzii, suoni siderali, evocando una qualche germinazione ancestrale. Materia bruta, tra apocalisse e palingenesi. Proprio come nelle pazienti strutture armoniche di Adamo, qui cavernose e chiaroscurali, lì risolte in luminescenze omogenee, sempre sul punto di implodere oppure di rigenerarsi in nuove tessiture. Una pittura cangiante, germinale. Che ha a che fare con l’origine (delle cose, della scrittura, dei segni, dell’immagine stessa) e con la sua natura ineffabile. Qualcosa che si dà e che si nega. Che si compie e si dissolve daccapo”.
La mostra sarà visitabile fino al 17 dicembre.
Prima personale per Giuseppe Adamo negli spazi della Galleria Rizzuto. Una tappa che arriva dopo oltre un anno di collaborazione, tra fiere e progetti outdoor. Un momento di riflessione intorno al lavoro più recente dell’artista, frutto di una paziente sperimentazione sulla superficie, i processi di astrazione e la natura dell’immagine, ma anche la presentazione di alcuni nuovi spunti, in una perenne ricerca formale e di senso intorno alla pittura stessa.
In mostra una serie di opere su tela di diverse dimensioni, in cui si definisce una dinamica tutta personale tra dissoluzione e ricerca della forma, tra profondità e piano, tra sguardo ravvicinato e osservazione a volo d’uccello, tra paesaggio e dettaglio.
Stratificazioni, soglie, passaggi, velature, conducono alla definizione di immagini astratte, che però lasciano intravedere accenni di forme e di oggetti, o anche solo frammenti dall’aspetto organico.
La pittura si dà così per graffi, trasparenze, incisioni, crepe, residui emersi o segni sommersi, sempre indefiniti e mutevoli.
Dal testo del curatore: “Something, titolo ripreso da una traccia dell’album Musick to Play in the Dark dei Coil, ha in sé tutta la vaghezza, l’indeterminatezza, l’apertura radicale di queste immagini che si danno sul precipizio e che continuano a mutare. Rincorrendo la forma ma perdendola fatalmente.
Nel loop aereo del brano la parola “qualcosa” si ripete all’infinito, tra folate di vento, crepitii, ronzii, suoni siderali, evocando una qualche germinazione ancestrale. Materia bruta, tra apocalisse e palingenesi. Proprio come nelle pazienti strutture armoniche di Adamo, qui cavernose e chiaroscurali, lì risolte in luminescenze omogenee, sempre sul punto di implodere oppure di rigenerarsi in nuove tessiture. Una pittura cangiante, germinale. Che ha a che fare con l’origine (delle cose, della scrittura, dei segni, dell’immagine stessa) e con la sua natura ineffabile. Qualcosa che si dà e che si nega. Che si compie e si dissolve daccapo”.
La mostra sarà visitabile fino al 17 dicembre.