Evento: Ottorino Stefanini in una collettiva al Museo Ugo Guidi
11/04/2015 - 29/04/2015
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Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: 08/04/2015 - 20:10
Luogo: Forte dei Marmi (LU) - Toscana
Data di inizio: 11/04/2015
Data di fine 29/04/2015
Descrizione
L'artista Ottorino Stefanini parteciperà dall'11 al 29 aprile 2015 ad una collettiva presso il Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi. Un'espansione della mostra si terrà presso l'Hotel Logos , via Mazzini 153 Forte dei Marmi.
Ufficio stampa: Associazione Amici del Museo Ugo Guidi - onlus - Tel 348 3020538 - 0585 348510.
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Durata della mostra
6-27 luglio 2014
Orario mostra
dal 11/l12/13 Luglio -ore 16,00 /20,00
Periodo sagra S. Anna : dal18 al 27 luglio - ore 17,00 / 21.00

Mostra” Le ore delle donne”
Opere di
Rita Dolfi, Maria Giulia Cherubini, Carla Giglioli, Gio Guerri, Maria Giuseppini Marjni, Graziana Masetti,
Nina Meloni, Monica Michelotti, Silvana Pianadei, Adriana Tempesti.
A cura di Giovanna Riu
Il progetto espositivo “Le ore delle donne” fa riferimento ed è stato elaborato tenendo conto di una pluralità di motivazioni. Quella iniziale riguarda l’aderenza ideale e la condivisione del tema scelto dal Parlamento Europeo , le altre riguardano la specificità dell’Associazione Insieme è.. di più le cui socie, diverse per età, formazione, linguaggio estetico, esperienza, hanno scelto di privilegiare, aldilà dell’individualità, il comune sentimento dell’amore per la cultura e la disponibilità al sociale.
Hanno scelto, inoltre di considerare il loro genere non per separatezza nei confronti del maschile, ma per l’evidente parità di condizione con le altre donne.
Il tema è stato scelto pensando alla molteplicità di ruoli che nel passato, ma anche nell’attualità, le donne vivono: figlie, madri, mogli, lavoratrici, assistenti dei membri della famiglia… Tali ruoli accentuano la specificità di collaborazione che il gruppo Insieme è.. di più ha sintetizzato nel titolo Le ore delle donne.
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Inserito da CSArt Serri
Sculture oltre la semplice tridimensionalità plastica, alleanza tra masse e colori, riverberi e trasparenze. Il Museo del Cristallo di Colle di Val d’Elsa (Si) ospita, dall’8 aprile al 27 agosto 2017, “La via del vetro” di Silvio Vigliaturo, artista e maestro del vetro riconosciuto a livello internazionale.
La mostra, curata da Boris Brollo e Francesca Mirabelli Giordano, è promossa dal Museo del Cristallo e da ODE Oesum Digital Exhibition, con il patrocinio del Comune di Colle di Val d’Elsa e della sezione italiana dell’AIAP Unesco, nonché di alcuni dei musei in cui Vigliaturo ha esposto in passato: Erezt Israel Museum di Tel Aviv, Hsinchu City Glass-Museum, Museo dell’Arte Vetraria Altarese, Museo Civico di Sansepolcro, Muzeum Karkonoskie di Jelenia Gora, OMA Orlando Museum of Art.
L’inaugurazione si terrà sabato 8 aprile, alle ore 18.00, alla presenza di Paolo Canocchi (Sindaco del Comune di Colle di Val d’Elsa), Anna Maria Cotoloni (Assessore alla Cultura del Comune di Colle di Val d’Elsa) e Tommaso Vannini (Direttore del Museo del Cristallo), dell’artista e dei curatori.
L’esposizione s’intitola “La via del vetro” in riferimento al percorso che, negli ultimi vent’anni, ha portato Silvio Vigliaturo dallo studio-bottega di Chieri (To) ai principali musei d’arte vetraria in Europa, Asia e Stati Uniti. Ogni tappa ha segnato un momento di crescita, un nuovo modo di trattare il vetro perché, come scrive Boris Brollo, «l’artista opera una sfida continua con se stesso nella tensione al miglioramento dell’uso della materia e al controllo dell’atto creativo finale, attorniato dai suoi schizzi di luce dati dal vetro, dalle sue luccicanze mistiche, dai suoi segni cabalistici, dai suoi scudi facciali che fluenti riportano i cromatismi segnici assieme al suo sorriso».
In mostra, oltre venti sculture di grandi dimensioni, sinuose e variopinte, in dialogo con l’estrema trasparenza che caratterizza gli oggetti di cristallo presenti nelle collezioni del museo. Una sequenza di corpi e di volti ridotti a lineamenti essenziali, ma arricchiti dalla flessuosità del segno che ne traccia le sagome e dai colori vibranti che le riempiono. Il segno, origine e matrice del procedimento creativo di Silvio Vigliaturo, trova nella scultura la sua naturale destinazione, sorprendendo per le infinite possibilità di traduzione tridimensionale.
Le tematiche trattate dall’artista – spiega Francesca Mirabelli Giordano – sono di grande attualità, «perché connaturate alla specie umana e alla sua evoluzione: maternità, musica, mescolanza. In ciascuno degli aspetti, l’artista fa rivivere allegoricamente un’idea della complessità sociale escatologicamente positiva, in quanto finalizzata ad una sintesi creativa; una sorta di processo dialettico hegeliano, che vede nella sintesi il superamento dei contrari ed il conseguimento di un risultato evolutivo: nella musica, l’armonia; nella maternità, la nuova vita; nella mescolanza, quell’intreccio etnico-culturale che caratterizza le società nuove, in un costante riproporsi anche dell’antico».
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Per informazioni: tel. 0577 924135, info@museodelcristallo.it, www.museodelcristallo.it. Per approfondimenti sul lavoro di Silvio Vigliaturo: info@silviovigliaturo.it, www.silviovigliaturo.it
Silvio Vigliaturo (Acri, 1949) è artista e maestro del vetro. Dalle prime esposizioni, nel ‘77, sino alla partecipazione alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, il percorso artistico di Vigliaturo si presenta in costante evoluzione. Il disegno, il dipinto, il vetro, l’acciaio, la terra cotta sono tutti trattati allo stesso tempo come materia e come scelta ideologica.