Evento: Il segreto dei Giusti
23/01/2016 - 21/02/2016
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Data di inserimento: 18/01/2016 - 18:08
Luogo: Correggio (RE) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 23/01/2016
Data di fine 21/02/2016
Descrizione
Dal 23 gennaio al 21 febbraio 2016 la Galleria Espositiva del Museo “Il Correggio” (Palazzo dei Principi, C.so Cavour, 7, Correggio) ospita la mostra “Il segreto dei Giusti”, una collettiva a cura di Margherita Fontanesi, promossa dal Comune di Correggio in occasione della Giornata della Memoria (mercoledì 27 gennaio).
L’esposizione, che sarà ufficialmente inaugurata domenica 24 gennaio alle ore 17.00, propone opere di Mirko Baricchi, Paul Beel, Ariela Böhm, Alfio Giurato, Fosco Grisendi, Ester Grossi, Lea Golda Holterman, Federico Infante, Massimo Lagrotteria, Marco Martelli, Matteo Massagrande, Sonia Maria Luce Possentini, Matteo Pugliese, Tobia Ravà, Max Rohr, Matteo Tenardi, Wainer Vaccari. Si tratta di artisti di rilievo internazionale, le cui opere hanno il compito di illustrare l’importantissimo ruolo dei Giusti fra le Nazioni, non ebrei che, durante la Seconda Guerra Mondiale, salvarono tantissimi ebrei dall’Olocausto.
Accanto alla pittura sono stati selezionati per la mostra anche sculture, fotografie e video, offrendo diversi mezzi espressivi e coinvolgendo nuove tipologie di artisti.
Da alcuni anni il Comune di Correggio ha scelto l’arte contemporanea come linguaggio complementare per parlare di Shoah, accanto ai veri e propri approfondimenti storici: se questi ultimi sono essenziali per la narrazione e la conoscenza dei fatti, il linguaggio dell’arte permette di creare quella giusta empatia che tocca le corde più profonde dell’animo umano e apre la strada alla comprensione della storia.
“Il tema, ampio e delicato, è stato affrontato mettendone in evidenza un aspetto in particolare, cioè il ruolo chiave dei Giusti fra le Nazioni che hanno salvato tantissime vite umane rischiando la propria”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. Non solo protagonisti storici dunque ma grandi esempi morali. Pur non dimenticando i sei milioni di morti della Shoah, la mostra spazia su storie a lieto fine, per ricordare come di fronte al Male si può dire anche no”.
Gli artisti selezionati da Margherita Fontanesi, ebrei e non ebrei, rappresentano bene il panorama dell’arte figurativa contemporanea: “Attraverso le loro opere”, continua il sindaco, “la mostra vuole invitare a conoscere meglio le storie dei Giusti e suggerisce spunti di riflessione su alcuni elementi chiave del loro modo di agire: l’importanza di soccorrere i più deboli, l’anonimato del bene, il coraggio del libero pensiero. Celebrare la Giornata della Memoria, quindi, non significa solo ricordare ciò che è stato, gli orrori che guerra e discriminazioni razziali hanno causato a milioni di innocenti, ma rappresenta un dovere istituzionale perché quelle testimonianze e quell’esperienza sono fondamentali per interpretare l’attualità e le sfide che questa ci pone”.
La mostra è realizzata grazie alla disponibilità di Bonelli Lab (Canneto sull’Oglio, MN), Bonioni Arte (Reggio Emilia), Cardelli & Fontana Arte Contemporanea (Sarzana, SP), Galleria de’ Bonis (Reggio Emilia), Federico Rui Arte Contemporanea (Milano), M77 Gallery (Milano), Punto sull’Arte (Varese), Galleria Restarte (Bologna), Spazio Testoni (Bologna), Zanini Arte (San Benedetto Po, MN).
La sede espositiva è aperta al pubblico il sabato ore 15.30-18.30 e la domenica ore 10-12.30 e 15.30-18.30. Apertura straordinaria, con orari domenicali, mercoledì 27 gennaio, Giornata della memoria. Gli altri giorni su appuntamento (tel. 0522 691806). Ingresso libero. Per informazioni: museo@comune.correggio.re.it, www.museoilcorreggio.org.
Come ideale finissage della mostra, sabato 20 febbraio, alle ore 17, nella sala conferenze “A. Recordati” di Palazzo dei Principi, il dott. Fausto Ciuffi, direttore della Fondazione Villa Emma di Nonantola, terrà una conferenza sul ruolo storico dei Giusti fra le Nazioni.
La Fondazione Villa Emma nasce nel 2004, ispirandosi alla solidarietà che sessant’anni prima aveva portato la comunità di Nonantola ad accogliere 73 giovani ebrei, provenienti da Germania, Austria e Jugoslavia, alla ricerca di un rifugio nel nostro Paese. La Fondazione Villa Emma opera nei settori della ricerca storica, della formazione e della progettazione didattica; promuove iniziative culturali, con attenzione alla storia e alle memorie della seconda guerra mondiale, ai conflitti attuali, al dialogo tra le diversità e alle problematiche interculturali; intrattiene rapporti e scambi con istituzioni che in Italia e all’estero adottano analoghe prospettive di ricerca, con l’obiettivo di raccogliere e documentare i più importanti risultati dei loro studi.
Altri eventi dell'inserzionista
Luigi Ghirri e Omar Galliani, Spazio Siderale
31/05/2016 - 17/07/2016
Reggio Emilia
Inserito da CSArt Serri
“Spazio Siderale”: un libro ed una mostra per raccontare il dietro le quinte della realizzazione del terzo monumentale sipario del Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, dipinto da Omar Galliani nel 1991. In quelle settimane, uno dei più grandi fotografi italiani, Luigi Ghirri, documentò, da par suo, la nascita dell’opera. La presentazione ufficiale si terrà martedì 31 maggio, alle ore 18.30, nella Sala degli Specchi del Teatro Valli. Ospite d’eccezione, lo storico e critico d’arte Flavio Caroli. A seguire, visita in anteprima all’esposizione allestita presso Vicolo Folletto Art Factories.
Vicolo Folletto Art Factories e Corsiero Editore di Reggio Emilia celebrano i venticinque anni della realizzazione del sipario del Teatro Valli con la pubblicazione del volume di Luigi Ghirri “Spazio Siderale. Il sipario del teatro Valli dipinto da Omar Galliani”, contenente le fotografie scattate da Luigi Ghirri per raccontare la nascita del progetto (conservate nella fototeca della Biblioteca Panizzi), unitamente ad alcuni bozzetti ed opere coeve di Omar Galliani, reperite in collezioni pubbliche e private.
Martedì 31 maggio, alle ore 18.30, il libro sarà presentato nella Sala degli Specchi del Teatro Valli, attraverso le testimonianze delle persone che, nei primi anni ’90, sostennero e parteciparono alla realizzazione dell’opera. Dopo il saluto delle Istituzioni, Flavio Caroli parlerà delle fotografie di Luigi Ghirri che documentano il lavoro di Omar Galliani, in dialogo con l’artista stesso. Per l’occasione, sarà possibile ammirare il sipario nella sua magnificenza.
“Spazio Siderale” non è un libro di Luigi Ghirri – spiega l’editore – ma la pubblicazione del menabò sul quale il fotografo reggiano stava lavorando in vista di un eventuale progetto o libro. In mancanza di un titolo autografo, si è scelto di intersecare il soggetto del velario dipinto da Omar Galliani, “Siderea”, con certi temi cari a Luigi Ghirri. Il volume raccoglie 87 fotografie inedite con i relativi passepartout, sui quali sono riportate note autografe del fotografo sui tagli e sull’intensità dei colori in vista della stampa. Una lettura che corrisponde quasi all’ingresso nel laboratorio di Ghirri.
Come ricorda Omar Galliani, «Il tempo era sospeso nella Sala dei Pittori del grande teatro. La musica che ascoltavo si alternava al “clic” degli obiettivi che ogni giorno Luigi Ghirri scattava ai lati e dentro al grande cielo blu cobalto che cresceva tra il mio e il suo tempo. Ora il tempo è cambiato ma “Siderea” è sempre lì e ci guarda. Tante di queste foto non le avevo mai viste. Non ho mai chiesto di vederle in tanti anni per pudore e nostalgia… Oggi qualcuno l’ha fatto per me e Luigi. Grazie».
La mostra, visitabile presso Vicolo Folletto Art Factories (Vicolo Folletto, 1) dal 1 giugno al 17 luglio 2016, raccoglie una selezione di opere di Omar Galliani realizzate negli stessi anni del sipario, alcuni bozzetti preparatori e due lastre in zinco biffate, dalle quali erano state tratte due serie litografiche, anch’esse in esposizione, oltre ad alcune fotografie dal menabò di Luigi Ghirri.
Il libro di Luigi Ghirri “Spazio Siderale” (Corsiero Editore) è disponibile in galleria e presso l’editore in un cofanetto a tiratura limitata di 50 copie, contenente una litografia su pietra di Galliani ed una fotografia di Ghirri numerata. Il volume (40 euro) sarà invece nelle librerie a partire dal 9 giugno 2016.
L’esposizione è visitabile da martedì a giovedì ore 17.00-20.00, da venerdì a domenica ore 10.00-20.00. Ingresso libero. Visite guidate su prenotazione. Per informazioni: tel. +39 366 4115803, gallery@vicolofolletto.it, www.vicolofolletto.it.
Il progetto è realizzato da Vicolo Folletto Art Factories e Corsiero Editore in collaborazione con Fondazione I Teatri, Biblioteca Panizzi, Archivio Luigi Ghirri, Archivio Omar Galliani.
Un particolare ringraziamento a Laura Gasparini, Giuseppe Gherpelli, Anna Grisendi e Nadia Stefanel, nonché ad Omar Galliani, alla famiglia Veroni-Ferretti, alla Collezione Girefin SpA e agli altri collezionisti per la generosa disponibilità con cui hanno concesso le loro opere.
Francesco Menzio. Un maestro del Novecento. La qualità sensibile della pittura
16/09/2016 - 04/12/2016
Asti (AT) - Piemonte
Inserito da CSArt Serri
Dal 17 settembre al 4 dicembre 2016 Palazzo Mazzetti di Asti (Corso Vittorio Alfieri, 357) ospita la mostra “Francesco Menzio. Un maestro del Novecento. La qualità sensibile della pittura”.
L’esposizione, promossa da Fondazione Palazzo Mazzetti e Città di Asti, con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, è realizzata con il patrocinio di Regione Piemonte e Provincia di Asti e verrà inaugurata venerdì 16 settembre alle ore 18.00.
La recente mostra “Asti Contemporanea” ha segnato l’inizio di una stretta collaborazione tra la Fondazione Palazzo Mazzetti e il collezionismo privato del territorio; la passione per l’arte dei collezionisti astigiani e piemontesi si consolida con questa esposizione dedicata a Francesco Menzio.
Francesco Menzio (Tempio Pausania 1899 - Torino 1979) è uno dei protagonisti dell’arte piemontese e italiana del Novecento. Formatosi nell’ambiente culturale della Torino di Felice Casorati e Riccardo Gualino, dopo una prima fase classicheggiante casoratiana, soggiorna a Parigi e sviluppa una sua ricerca antinovecentista, influenzata dalle tendenze post-impressioniste francesi (Matisse, Derain, Modigliani, Bonnard). Dal 1929 al 1931 fa parte insieme a Gigi Chessa, Carlo Levi, Jessie Boswell, Enrico Paulucci e Nicola Galante del Gruppo dei Sei di Torino (sostenuto da critici come Lionello Venturi e Edoardo Persico) con cui espone in varie mostre.
Il suo raffinato linguaggio figurativo è caratterizzato da una moderna visione lirica intimistica della realtà quotidiana che prende corpo e si carica di tensione estetica attraverso una pittura di vibrante ma sommessa sensibilità luminosa e di meditate variazioni tonali, dove viene previlegiata la dimensione del frammento, inteso come messa in scena nello spazio della tela di figure in interni, di nature morte e di scorci paesaggistici spesso visti dalla finestra dello studio.
Menzio non è solo, insieme a Levi, l’esponente di maggior spicco del Gruppo dei Sei, ma anche e soprattutto un artista con una ben definita personalità e uno stile originale che raggiunge la piena maturità creativa negli anni Trenta e Quaranta (affermandosi in modo definitivo a livello nazionale) e che continua nel dopoguerra a sviluppare con grande coerenza nuove soluzioni compositive, formali e cromatiche, mantenendo sempre la freschezza inventiva della sua pittura fino alla fine.
Attraverso un’accurata selezione di circa cinquanta dipinti, questa mostra retrospettiva intende mettere in luce gli aspetti più significativi della sua ricerca di tutti i periodi.
L’esposizione sarà visitabile, acquistando lo smarTicket presso la biglietteria di Palazzo Mazzetti, negli orari di apertura del Museo (fino al 30 settembre da martedì a domenica ore 9.30-19.30, fino al 4 dicembre da martedì a domenica ore 10.30-18.30, ultimo ingresso un’ora prima della chiusura). Catalogo Sagep, Genova.
Per informazioni: tel. 0141530403, info@palazzomazzetti.it, www.palazzomazzetti.it.
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Merlino Bottega d'arte in collaborazione con ArtExpertise
curatrice Marina Volpi
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partecipo con queste opere
PRESEPI D’ARTISTA #2 Alessandro BAZAN | Francesco DE GRANDI
23/12/2015 - 09/01/2016
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Libera interpretazione della natività per una collezione di Eva e Giovanni Rizzuto
#2 Alessandro BAZAN | Francesco DE GRANDI

Sarà inaugurata mercoledì 23 dicembre 2015 alle ore 18.00 presso la RizzutoGallery (via Monte Cuccio 30, Palermo) - la seconda edizione dei PRESEPI D’ARTISTA ( Libera interpretazione della natività ).
L’iniziativa nasce dal desiderio di Eva Oliveri e Giovanni Rizzuto di creare una collezione di presepi realizzati da artisti contemporanei, investendo nell’arte come bene culturale di cui compiacersi, da possedere ma anche da esporre e condividere.

L’immagine della Natività è uno dei temi più rappresentati nella Storia dell’Arte, innumerevoli artisti si sono cimentati su questo soggetto in ogni tempo, in ogni luogo e con ogni tecnica. Il presepe poi, come prodotto culturale e artigianale, si è diffuso in ogni parte del mondo con innumerevoli varianti.
Per queste ragioni, e al di là del credo religioso, il tema proposto è probabilmente uno dei più difficili e rischiosi per un artista contemporaneo, forse proprio per questo uno dei più interessanti anche in virtù della assoluta libertà interpretativa lasciata agli artisti coinvolti nel progetto.
Le opere – acquisite dalla RizzutoGallery – entreranno a far parte della collezione privata di Eva e Giovanni Rizzuto, che - arricchendosi anno dopo anno - promette di diventare un viaggio nella sensibilità artistica, una riflessione che attraverso le opere indaga gli stati d'animo degli artisti protagonisti del progetto.

Dopo la prima edizione che ha visto protagonisti Daniele Franzella e Luigi Citarrella, gli artisti scelti per la seconda edizione dell’iniziativa sono ALESSANDRO BAZAN e FRANCESCO DE GRANDI, protagonisti della scena artistica palermitana degli ultimi vent’anni.

ALESSANDRO BAZAN (Palermo, 1966)
Alessandro Bazan elabora un linguaggio sintetico e fortemente espressivo che si rifà sia alla tradizione della pittura che ad altri territori della cultura visiva, fumetto e cinema in testa, riuscendo ad essere allo stesso tempo colto e popolare.
Protagonista insieme a Fulvio Di Piazza, Andrea Di Marco e Francesco De Grandi della cosidetta Scuola di Palermo degli anni ’90, ha all’attivo una serie di mostre personali e collettive in gallerie ed istituzioni pubbliche (Palazzo della Penna, Perugia; Quadriennale di Roma) oltre ad esser stato incluso nella lista degli artisti scelti dalla Farnesina per rappresentare l’arte contemporanea italiana. Nel 2012 la GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna di Palermo - ospita la sua personale “Moderna”.

FRANCESCO DE GRANDI (Palermo, 1968)
Francesco De Grandi con una pittura intensa ed eloquente stabilisce un rapporto emotivo di interiorizzazione con la condizione originaria del reale, attraverso la costruzione di paesaggi, di nature, di luoghi. I dipinti di De Grandi, apparentemente paesaggi tradizionali, possiedono elementi visionari di disorientamento capaci di spiazzare lo spettatore e di condurlo in un viaggio interiore che tocca corde psicologiche ed esistenziali.
Con Alessandro Bazan, Andrea Di Marco e Fulvio Di Piazza è un esponente della Nuova scuola palermitana, emersa tra la fine degli anni novanta e i primi anni duemila. Nel 2003 il Ministero degli Affari Esteri italiano lo invita alla mostra Futuro italiano al Parlamento Europeo di Bruxelles. Nel 2007 ha esposto in diverse mostre collettive alla Galleria Civica di Trento, al Palazzo Reale di Milano, al MAXXI, al Centro Cultural Borges di Buenos Aires e alla Galleria Hof & Huyser di Amsterdam. Nel 2008 ha partecipato alla XV Quadriennale di Roma. Nel 2010 ha esposto al Padiglione italiano dell'Expo 2010 di Shanghai. L'anno successivo è stato invitato alla 54ª Biennale di Venezia (Padiglione Italia) e nello stesso anno la Galleria d'Arte Moderna di Palermo ha esposto le sue opere nella mostra personale “Il passaggio difficile”. Sue opere sono conservate al Museo di Palazzo Riso e nella Collezione Farnesina Experimenta, istituita dal Ministero degli Esteri.



PRESEPI D’ARTISTA #2
Libera interpretazione della natività per una collezione di Eva e Giovanni Rizzuto
Alessandro BAZAN | Francesco DE GRANDI

Inaugurazione: mercoledì 23 dicembre 2015 ore 18.00
Fino al 9 gennaio 2016
Visitabile su appuntamento chiamando il 347 1769901
RizzutoGallery
Palermo - Via Monte Cuccio 30