Evento: Oscar Piovosi, Phone and… / Oltre il ponte
26/08/2016 - 25/09/2016
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Data di inserimento: 05/08/2016 - 12:11
Luogo: San Polo d'Enza (RE) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 26/08/2016
Data di fine 25/09/2016
Descrizione
“Phone and… / Oltre il ponte”: dal 26 agosto al 25 settembre 2016 le antiche sale del Castello e della Torre dell’Orologio di San Polo d’Enza (RE) ospiteranno la mostra personale dell’artista Oscar Piovosi, originario del luogo. Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di San Polo d’Enza, l’esposizione sarà inaugurata venerdì 26 agosto alle ore 18.00 nella Sala degli Affreschi, all’interno del Castello.
Il titolo della mostra è riconducibile al vissuto personale dell’autore e alla passione per il viaggio, divenuta nel tempo elemento fondante della sua ricerca. «Ho sempre amato viaggiare – spiega Piovosi – e, nella mia testa, c’è il ricordo di quando, da bambino, attraversavo con mia madre il ponte di San Polo d’Enza, dove sono nato, che divide le province di Reggio Emilia e Parma. In lontananza, vedevo le luci di un paese lontano e, poco a poco, è nata in me la curiosità di andare a scoprire cosa ci fosse laggiù».
Il percorso espositivo si articola nelle due sedi, presentando in tutto una cinquantina di opere ad acrilico su tela, realizzate dal 2010 ad oggi. Nel Castello, la serie “Phone and…” che evidenzia nuove forme di dipendenza generate dall’uso incontrollato della tecnologia. Opere che raccontano l’era degli smartphone e di una nuova incomunicabilità causata dallo strumento di comunicazione per eccellenza. Nella Torre dell’Orologio, lavori riferibili ai cicli “ViaggiaMente” ed “Up”, insieme ad alcune opere di matrice informale, nelle quali l’autore sperimenta senza regole, liberando la mano.
Come si legge in una nota critica scritta nel 2013 da Alberto Agazzani, scomparso recentemente, «La poetica pittorica di Oscar Piovosi si concentra principalmente sulla rappresentazione di quell’invisibile stato di assenza in una dimensione del quotidiano che sconfina con l’altrove. Attimi di un racconto che non è più e non è ancora, sospesi in non-luoghi nei quali il pensiero e l’animo umani diventano protagonisti. Stupori fulminei, inquietudini pensierose, financo il sovrappensiero sono i personaggi ai quali corpi e figure danno forma e sostanza. Una metafisica del visibile e del quotidiano che, lontana da ogni tentazione narrativa o letteraria, trasforma la pittura in uno strumento evocativo e suggestivo, per rappresentare ciò altrimenti impossibile da cogliere».
La personale sarà visibile nei seguenti orari: nel Castello (Piazza IV Novembre, 1) negli orari degli uffici comunali; nella Torre dell’Orologio (Piazzetta Torre dell’Orologio) giovedì ore 10.00-12.00, sabato 16.00-19.00, domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00. L’ingresso è gratuito. Sarà disponibile in mostra una pubblicazione monografica (Edizioni Bertani, 2016) dedicata alla ricerca di Oscar Piovosi. Nell’ambito dell’esposizione si terrà, inoltre, una conversazione con esperti del settore sulle dipendenze dalla tecnologia e dai social media. Per informazioni: Biblioteca comunale (tel. 0522 241729, biblioteca@comune.sanpolodenza.re.it, www.comune.sanpolodenza.re.it). Per approfondimenti: www.oscarpiovosi.it.
Oscar Piovosi nasce nel 1944 a San Polo d’Enza (RE). Apprendista in uno studio fotografico, acquisisce il gusto e il piacere dell’immagine. Dal 1960 al 1975 lavora creta e gessi in un laboratorio di ceramica artistica. Autodidatta, inizia a dipingere nel 1974 trovando la sua espressione ideale nella figura umana. Partecipa a concorsi e mostre fino al 1982, anno in cui intraprende una nuova attività professionale che lo porta a viaggiare, costringendolo ad interrompere la sua ricerca in ambito artistico. Riprende a dipingere nel 2007. Nel 2009 tiene la prima personale proprio a San Polo d’Enza, nella Torre dell’Orologio, iniziando ad esporre i nuovi lavori. Prende parte a mostre personali e collettive. Le sue ultime ricerche sono racchiuse in tre serie tra loro in dialogo: “ViaggiaMente”, “Up” e “Phone and...”. Il suo nuovo progetto, “Informale”, si allontana dall’ambito figurativo, liberando il gesto. Vive e lavora a Reggio Emilia.
Altri eventi dell'inserzionista
Mirko Baricchi, Archè, Ben prima del nome chiamato
09/06/2016 - 17/07/2016
Arzignano (VI) - Veneto
Inserito da CSArt Serri
“Archè, Ben prima del nome chiamato”: mostra personale di Mirko Baricchi dal 9 giugno al 17 luglio 2016 presso gli spazi di Atipografia ad Arzignano (VI).
Accompagnata da un giornale con testi di Luca Beatrice (storico e critico d’arte), Marco Mioli (critico d’arte) ed Elena Dal Molin (direttore artistico Atipografia), l’esposizione sarà inaugurata giovedì 9 giugno alle ore 18.30. La presentazione si terrà alle ore 19.30.
La mostra è parte di una programmazione annuale dedicata all’epochè, ovvero alla sospensione del giudizio, considerata come necessaria data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente la realtà esterna. Un tema precedentemente analizzato da Denis Riva con “Carte sospese” e da Elisa Bertaglia ed Enrica Casentini con “Erranza”.
Con “Archè” Mirko Baricchi ricerca un momento, un non-tempo, in cui galleggiano tutti gli ingredienti che improvvisamente costituiranno l’immagine. «L’epidermide della carta – spiega l’artista – lascia trasparire, avvilisce o evidenzia processi precedenti, alcuni dei quali ormai scomparsi, altri in potenza che diventano improvvisamente atto». In un momento storico segnato da una profonda assenza di valori, da fedi religiose contrapposte e da grande incertezza, l’autore sente l’esigenza di “porre tra parentesi il mondo” (Edmund Husserl), concentrandosi sulla pittura come medium, come materia ancor prima che linguaggio.
In esposizione, una decina di grandi opere a tecnica mista su carta, quasi tutte realizzate nel 2016, unitamente ad alcune tele in formato 30x40 cm, afferenti ad un ciclo dedicato alla natura morta e al paesaggio, oltre al video “De Rerum” (2015), realizzato in collaborazione con Uovo Quadrato, in cui una lepre, elemento ricorrente nella poetica di Baricchi, ruota in loop sul proprio asse, immersa in una sorta di nebbia, in un liquido amniotico che culla lo spettatore con una ninna nanna composta dall’artista a partire da carillon rallentato. L’allestimento, pensato nel rispetto dei muri di Atipografia, ricchi di storia e memoria, gioca con la luce, dando ampio respiro alle opere esposte.
Come spiega Elena Dal Molin, «L’anno dell’epochè non poteva che chiudere con Mirko Baricchi. La carta, resa trasparente, si apre a più piani pittorici: l’uso della grafite e della tempera separatamente danno una forte sensazione di tridimensionalità. Ci appare un paesaggio surreale, sospeso, dove ci si sente stranamente a proprio agio. Nei colori, quasi primari, e nei segni semplici in grafite riconosciamo forme primitive che si accordano immediatamente, forme archetipe».
La personale, realizzata grazie anche al supporto Cardelli & Fontana artecontemporanea e Bonioni Arte, sarà visitabile da venerdì a domenica con orario 11.00-19.00, gli altri giorni su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: T. +39 0444 1240019, info@atipografia.it, www.atipografia.it.
Identità alterate
11/06/2016 - 31/07/2016
Viareggio (LU) - Toscana
Inserito da CSArt Serri
Le “Identità alterate” dello scultore Emanuele Giannelli dall’11 giugno al 31 luglio 2016 nella storica sede di Villa Argentina a Viareggio (LU). Curata da Niccolò Bonechi, la mostra sarà inaugurata sabato 11 giugno alle ore 17.30.
La personale, promossa dalla Provincia di Lucca con il patrocinio dei Comuni di Lucca, Viareggio, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Seravezza e Camaiore, raccoglie una ventina di opere in resina, oltre ad alcune sculture in bronzo e terracotta, tutte realizzate dal 2009 al 2016.
Il titolo dell’esposizione – “Identità alterate” – fa riferimento alla ricerca dell’artista, tesa a rappresentare esseri dalle sembianze umane, ma appartenenti ad una realtà “altra”, futuribile. Le sue figure, infatti, presentano elementi di dissonanza, metafora della difficoltà dell’uomo d’oggi ad affrontare la propria contemporaneità.
«Identità alterate – spiega il curatore – è una mostra monografica dell’artista Emanuele Giannelli, non un’antologica, da cui peraltro si è cercato di prendere nettamente le distanze. Non vi è qui autoreferenzialità, tanto meno alcun intento celebrativo. Giannelli è un artista che non ha tempo per guardarsi alle spalle, ma punta deciso verso nuove opportunità: tramite il medium della scultura, intende indagare gli sviluppi della società contemporanea, avendo pur sempre come riferimento unico l’essere umano».
Il percorso espositivo si sviluppa al primo ed al secondo piano della villa liberty, recentemente restaurata ed adibita a sede espositiva. Dai lavori museali (“Mr Kiribaty”, 2016), allestiti nelle prime sale, ad “Haida” (2009), “I visionari” (2012), “Sospesi” (2014), “Dizzy two” (2014) e “Polaroid” (2015). Opere caratterizzate da un’anatomia mutante, gruppi scultorei in cui la figura umana viene replicata perché, dichiara l’autore, «l’uomo è produttore ed allo stesso tempo consumatore, oggetto che fa mostra di sé all’interno dello scaffale di un supermercato».
La mostra, realizzata con il contributo di Banca di Credito Cooperativo Versilia, Lunigiana e Garfagnana e La Stanza dei Bambini (Forte dei Marmi e Querceta), sarà visitabile fino al 31 luglio 2016, da martedì a sabato con orario 10.00-13.00 e 16.00-24.00, domenica orario 16.00-24.00, chiuso lunedì. Ingresso libero.
La presentazione del catalogo bilingue italiano / inglese con un testo di Niccolò Bonechi si terrà domenica 3 luglio con una performance di danza del gruppo Keos Dance Project.
Per contattare la sede espositiva: T. +39 0584 48881, musei@provincia.lucca.it. Per maggiori informazioni: T. +39 366 1843396, emanuele.giannelli@virgilio.it, www.emanuelegiannelli.it.
Emauele Giannelli nasce a Roma nel 1962. Nel 1981 si trasferisce in Toscana, dove si laurea all’Accademia di Belle Arti di Carrara, sezione Scultura. Nel suo lavoro ha espresso contenuti che vanno dalla pop art all’industriale, ripetizioni seriali dove l’uomo, ingranaggio, ha comunque il suo centro. In seguito la sua ricerca artistica si è indirizzata verso la cultura cibernetica: visioni aeree di città industriali, scenari alla Philip K. Dick dove l’uomo è costretto continuamente a ridiscutere il proprio ruolo e la propria esistenza. I materiali prediletti da Giannelli sono anche oggetti di recupero: scarti di una società industriale e consumistica che divora a ritmo vertiginoso i propri prodotti. Negli ultimi anni, a partire da “Sospesi” ed “Haida”, è ritornato alla figurazione classica. Lavora gesso, resina, bronzo e terracotta. Ha al suo attivo numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le recenti personali si segnalano “To lie or not to lie” (Galleria Emmeotto, Palazzo Taverna, Roma, 2015, a cura di Gianluca Marziani), “Piccole opere” (Marina di Carrara, 2015), “To lie or not to lie” (Palazzo Collicola, Spoleto, 2015). Tra le recenti collettive, “Collettiva” (Galleria Numero 38, Lucca, 2015), “Guerra e Pace” (La Spezia, 2015, a cura di Mara Borzone), “Imago Mundi” (Fabrica, Torino, 2015, a cura di Luca Beatrice), “La scultura è una cosa seria” (Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2016, a cura di Niccolò Bonechi). Vive e lavora nelle vicinanze di Pietrasanta.
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Veritas Feminae - Art Contest
24/03/2016 - 31/03/2016
Caserta (CE) - Campania
Inserito da Gina Affinito
Veritas Feminae è una open call per artisti per un Art Contest che trae spunto da un progetto dell’artista Alec Von Bargen, una serie di fotografie, ritratti-multimediali di donne emarginate.

Le donne: il loro 'Veritas' è un sussurro, un momento, un’ istanza, un respiro, la traccia di una carezza invisibile ... E’ la storia d'amore tra l'osservatore e l’osservato.
Donne isolate, ridicolizzate e abusate. Incomprese e impegnative, forti e guerriere,
provocatorie e rivoluzionarie, un po' per nascita, altre per fortuna, alcune addirittura per scelta.

L’artista è chiamato a confrontarsi con il tema rappresentando la “Donna” (o le “Donne”) ed il loro “Veritas”, il loro stato d’animo, le loro confessioni.

Alec Von Bargen
Artista, fotografo, tenta di catturare una collezione di momenti, sguardi fugaci sul viaggio solitario dell’uomo e sui modi in cui i suoi percorsi inevitabilmente si intersecano con il mondo esterno, in armonia con il contesto storico, politico e sociale. Di recente Alec ha esposto alla 56ma Biennale di Venezia, al Victoria and Albert Museum di Londra e al Festival Internazionale della Fotografia di Arles. Ha vinto numerosi premi internazionali e fa parte di collezioni pubbliche e private a livello mondiale. Il progetto ‘Veritas Feminae’, vedrà le sue immagini, installazioni e video esposti in tutto il mondo nel corso dei prossimi anni.
Alec lavora in tutto il mondo e la sua casa è nella giungla Maya.

Le sezioni e le date
Il progetto, sviluppato dopo attento sopralluogo delle sale o spazi espositivi, prevede l’esposizione di opere
pittoriche
scultoree
fotografiche
piccole installazioni (da concordare con il curatore)
le cui misure non eccedano di 1x1mt (cornice compresa per le opere pittoriche).
Saranno accettate le varie forme stilistiche e tecniche, purché corrispondenti al tema proposto.
Le opere d’arte saranno scelte in base ad una selezione che opererà il curatore della mostra, il critico designato e la Direzione artistica del Polo Culturale che ospiterà la mostra.
L’esposizione avverrà dal 24 al 31 marzo 2016, con inaugurazione il 25 marzo h 18.00
La Location
CasaCava, “Centro per la Creatività” del progetto Visioni Urbane della Regione Basilicata, è nel cuore dei Sassi di Matera, quei Sassi inseriti sin dal 1993 nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Polo culturale della città di Matera, Casa Cava è l’unico centro culturale ipogeo del mondo! L’auditorium di cui scrivono le riviste internazionali di architettura, il simbolo della parabola storica e della rinascita culturale di Matera; un luogo nato come cava di tufo, poi abbandonato e usato come discarica, infine trasformato in centro per la creatività giovanile. (www.casacava.it)
ORARI DI APERTURA
tutti i giorni, tranne i mercoledì non festivi 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00

I Patrocini
L’organizzazione farà richiesta del Patrocinio Morale del Comune di Matera, Fondazione Matera 2019, Regione Basilicata.
Siamo aperti ad una vostra richiesta di inserimento Patrocinio e/o auspicio Istituzionale.

Allestimento e disallestimento
L’allestimento ed il disallestimeto è a totale cura dell’organizzazione, sotto la direzione artistica e la curatela di Gina Affinito. Etichette descrittive, cataloghi, rassegna stampa e materiale informativo e divulgativo sarà reso disponibile per meglio presentare gli artisti in esposizione.

Struttura della rassegna
La mostra sarà curata dalla dott.ssa Gina Affinito in tutte le sue fasi, in accordo con la struttura ospitante attraverso la sinergia con le maestranze impiegate al progetto. Il servizio di curatela comprende:

Presentazione del Progetto e supervisione e scelta della location
Presentazione degli artisti selezionati alle Istituzioni locali, attraverso vari canali media
* Progettazione Grafica Invito, locandina e catalogo
Allestimento e disallestimento
Rassegna stampa nazionale a cura di un giornalista iscritto all’albo con
invio comunicato stampa ed invito ad una mailing list di:
120 redattori del settore
110 galleristi e curatori,
35 Istituzioni ed Enti Nazionali
570 appassionati d'arte e artlovers
1000 artisti
30 Associazioni artistico-culturale
* Documentazione per immagini della manifestazione
* videoclip delle opere
Testo del Curatore comprendente una cartella
Pergamena di partecipazione agli artisti

Domanda di ammissione
L’artista che vorrà inviare domanda di partecipazione dovrà inviare entro e non oltre la data del 10 marzo 2016 (deadline) all’indirizzo: veritas.matera@gmail.com

foto dell’opera
scheda di partecipazione compilata
eventuale sinossi

Il vernissage
il vernissage avrà luogo venerdì 25 marzo alle ore 18.00 presso la sede del Centro Casa Cava alla presenza degli artisti, appassionati d’arte, addetti del settore e le Istituzioni locali.

Per richiedere il regolamento scrivere a veritas.matera@gmail.com
phone 327.3463882
La Chiave Contemporanea del Liberty
16/05/2014 - 08/06/2014
Como (CO) - Lombardia
Inserito da Roberta Macchia
INAUGURAZIONE Venerdì 16 MAGGIO dalle ore 20.30
il Bouffet sarà offerto da Pasticceria Mignon di Lurate Caccivio in collaborazione con gli studenti del corso di Pasticceria del Centro Formazione Professionale di MonteOlimpino (CO).

ORARI DI APERTURA:
lunedì 14.00 – 19.00
martedì – mercoledì – giovedì e domenica 10.30 – 13.00 / 14.00 – 19.00
venerdì e sabato10.30 – 13.00 / 17.00 – 23.00

INGRESSO LIBERO

Con questa mostra vorremmo dar vita ad un RINNOVAMENTO DELLA FRUIZIONE di Villa Bernasconi.
Chi deciderà di visitarla, infatti, si accorgerà facilmente di quanto l’intero percorso espositivo rimandi, seppur in chiave contemporanea, al periodo storico in cui venne edificata la location a noi concessa.
Il progetto, dunque, è mirato all’accostamento delle scoperte che gli stessi artisti hanno avuto modo di fare studiando lo stile Liberty e "vivendo" la villa nei momenti precedenti all’esposizione.
Essi, infatti, si sono lasciati ispirare da essa e da ciò che in essa è contenuto, non riproducendone fedelmente i dettagli, ma curandone soltanto alcuni elementi con la piena libertà di andare oltre il periodo storico a cui la villa appartiene.
Villa Bernasconi è il gioiello ARTISTICO, TECNICO, STORICO e SOCIALE del Liberty.
Per questo abbiamo portato avanti il progetto al fine di realizzare una mostra d’arte in cui esporranno affermate personalità, le quali usano innovative tecniche pittoriche, in un contesto storico che si potrà rispecchiare nelle particolarità delle loro opere e che, proprio per questi motivi, potrebbe suscitare vasto interesse sociale.

Aprire le grandi porte della storia alla contemporaneità ci permetterà di pensare all’iniziativa anche in chiave turistico-culturale, data l’intima coerenza presente tra l’odierno progetto artistico, lo storico progetto architettonico ed il contesto sociale in cui è nato ed oggi continua ad esistere.

Potrete scoprire i dettagli e le novità sull’evento tramite la pagina facebook https://www.facebook.com/lachiavecontemporaneadelliberty

LA ONLUS A CUI DAREMO IL RICAVATO DELLA MOSTRA SARA’ FONDAZIONE PUPI
SPONSOR: Deutsche Bank
Crotto dei Platani
Associazione Agenti Immobiliari di Forte
dei Marmi
NEWMUST
ARS RESTAURO

CON IL CONTRIBUTI TECNICO DI:
Imat Felco
Associazione guide e Accompagnatori turistici di Como e Provincia
Gioielleria Lopez & Jewellery museum
Pasticceria Mignon di Lurate Caccivio
Mariela Manca – realizzazione grafica
Pet Garden di Leonardo Magatti

IN COLLABORAZIONE CON:
Galleria Estense Arte di Cernobbio

MEDIA PARTNER:Sistema Como 2015
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