Evento: Bruno Barani - Opere recenti: La ricerca lignea/Da un gomitolo di spago
09/04/2017 - 07/05/2017
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Data di inserimento: 04/04/2017 - 17:12
Luogo: Montecchio Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 09/04/2017
Data di fine 07/05/2017
Descrizione
All’interno del Progetto “Profeti in patria: Cammini d’artista a Montecchio Emilia”, nell’anno dedicato all’artista Omar Galliani, l’Amministrazione Comunale di Montecchio Emilia (RE) presenta la mostra collaterale “Bruno Barani - Opere recenti: La ricerca lignea/Da un gomitolo di spago” allestita al piano terra del Castello Medievale di Montecchio Emilia.
Si tratta di un’esposizione collegata al progetto “Atelier Galliani”, in cui Omar Galliani dialoga e si confronta con tante personalità del mondo culturale e artistico, a tutto tondo: incontri con artisti di vario genere che hanno ispirato Galliani, e hanno influenzato la sua poetica e la sua opera.
La mostra “Opere recenti” di Bruno Barani comprende due cicli, di undici opere ciascuno. Il primo ciclo “La ricerca lignea” pone al centro del lavoro il legno – tavola di quercia come supporto, bastoncini appuntiti – mentre il secondo ciclo “Da un gomitolo di spago” appunto il filo di spago. Questi materiali, prima non utilizzati sistematicamente, non impediscono a Bruno Barani di continuare ad usare anche altri materiali per lui particolarmente affascinanti (vecchi cartoni ondulati segnati dal tempo, carte vetrate, carte colorate, carte solcate da linee incise, oro in foglia) che fanno comprendere l’alimento segreto dell’artista: la grande lezione dell’astrattismo geometrico, e certe straordinarie esperienze quali i “papiers colleès” dei cubisti (Picasso, Braque, Gris, che ricorrevano a frammenti di carte da parati, di spartiti musicali, di giornali) e i collage di Magnelli degli anni Trenta. Linee nitide, rigorose, svettanti, a volte elegantemente tondeggianti; forme convergenti o divergenti che si sono insediate sulla superficie dando vita a equilibri e rime sottili, a pausati respiri e affollamenti. Il tutto ricoperto e “ibernato” da un velo trasparente ma tangibile di colla vinilica.
L’inaugurazione della mostra si terrà al Castello Medievale di Montecchio Emilia domenica 9 aprile, alle ore 17; interverranno l’Assessore alla cultura del Comune di Montecchio Angela Marchetti, Omar Galliani e Bruno Barani.
La mostra sarà visitabile dal 9 aprile al 7 maggio al piano terra del castello medievale di Montecchio, secondo questi orari: lunedì 9-13 e 15-18, martedì 15-18, mercoledì 9-13, giovedì 9-13 e 15-18, venerdì 15-18, sabato 9-12, domenica 15-19. L’ingresso gratuito. Per informazioni: Per informazioni e aggiornamenti: tel. 0522 861861 – 861864, biblioteca@comune.montecchio-emilia.re.it, www.ateliergalliani.com.
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Arte in Dono
11/12/2015 - 11/12/2015
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
“Arte in Dono”: il Circolo degli Artisti di Reggio Emilia per la Fondazione Guido Franzini Onlus.
Venerdì 11 dicembre 2015, alle ore 17.30, presso il Caffè Art É (via Battaglione Toscano, 1/A), nel cuore di Reggio Emilia, si terrà un’asta di beneficenza di opere d’arte, aperta al pubblico, a sostegno delle attività sanitarie offerte alle persone bisognose dalla Fondazione Guido Franzini Onlus.
Nel corso dell’evento, organizzato dal Circolo degli Artisti, saranno messi all’asta dipinti, sculture e fotografie realizzati da numerosi autori afferenti all’associazione reggiana, con base d’asta a partire da 50 euro. La presentazione delle opere sarà di Fabrizio Fontana, professore d’arte. Saranno presenti Fabrizio Franzini (Presidente Fondazione Guido Franzini) ed Enrico Manicardi (Presidente Circolo degli Artisti).
Tutte le opere – generosamente donate da Camilla Adorni, Franco Andreoli, Monica Benassi, Ivano Bolondi, Lucio Braglia, Luis Mario Borri, Marisa Bottazzi, Ermanno Canuti, Giacomina Caputo, Gianni Catellani, Loretta Costi, Silvio D'Amico, Guido Ferrari, Fabrizio Fontana, Nero Levrini, Roberta Lodi Rizzini, Vainer Marconi, Epifanio Mestica, Carmen Panciroli, Eugenio Paterlini, Federica Pigmei, Cesare Pinotti, Oscar Piovosi, Rodolfo Pisi, Sergio Rabitti, Claudio Salsi, eredi Nanda Tosi Truppi, Bruno Vagnini, Enzo Zanni – saranno esposte, fino al 10 dicembre 2015, presso la Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde (Viale Lelio Basso, 1), ormai stabile dimora di attività culturali.
In mostra, paesaggi e vedute cittadine, ritratti e nature morte, composizioni astratte, sculture realizzate con materiali di recupero, fotografie ed opere grafiche.
Le opere sono visionabili in anteprima sul sito web del Circolo degli Artisti (www.circolodegliarti.re.it), sul sito della Fondazione Guido Franzini Onlus (www.fondazioneguidofranzini.it) e sulla relativa pagina Facebook.
Al termine dell’asta verrà offerto un brindisi di ringraziamento e di auguri ai donatori delle opere, ai collaboratori e al gentile pubblico presente. Le opere invendute saranno disponibili fino al 24 dicembre 2015 presso La Bottega del Natale (Vicolo Trivelli, 4). L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di Associazione La Bottega del Natale Onlus, Binini Partners, Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde.
Per informazioni: Fondazione Guido Franzini (tel. 0522 328682, info@fondazioneguidofranzini.it), Circolo degli Artisti (tel. 0522 554711, info@circolodegliartisti.re.it).
La Fondazione Guido Franzini Onlus dal 2008 lavora per dare assistenza sanitaria gratuita a persone in evidente stato di povertà. Attraverso la collaborazione con la Caritas Diocesana di Reggio Emilia e Guastalla ed il Centro Famiglie Straniere dell’AUSL, nel 2014 ha accolto più di duecento persone per prestazioni ambulatoriali e in qualche caso per interventi chirurgici nella provincia di Reggio Emilia.
Il Circolo degli Artisti di Reggio Emilia si pone come fine l’avvicinamento delle persone all’arte mediante la programmazione di corsi, l’allestimento di mostre e l’approfondimento storico-artistico. L’attività è garantita da numerose sinergie, instaurate negli anni con le massime Istituzioni culturali, civili e religiose della città, con importanti realtà aziendali e con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
Giorgio Griffa / Riccardo Guarneri. Cambiare per rimanere se stessi
26/03/2022 - 11/06/2022
Legnago (VR) - Veneto
Inserito da CSArt Serri
La Galleria FerrarinArte di Legnago (VR) presenta, dal 26 marzo all’11 giugno 2022, una doppia esposizione personale dedicata agli artisti Giorgio Griffa e Riccardo Guarneri, esponenti di spicco della Pittura Analitica, una corrente artistica alla quale la Galleria ha sempre riservato grande attenzione, attestandosi tra gli operatori accreditati a livello italiano ed internazionale.
La mostra sarà inaugurata sabato 26 marzo alle ore 18.00 con una presentazione di Carlo Vanoni, in dialogo con Riccardo Guarneri e Luca Maggio, autore delle interviste pubblicate nel catalogo.
Il titolo dell’esposizione – “Cambiare per rimanere se stessi” – si riferisce ad una ricerca pittorica di grande attualità che, negli ultimi cinquant’anni, ha saputo cambiare, rimanendo tuttavia fedele a se stessa.
Il percorso espositivo comprende una quarantina di opere, molte delle quali storiche, realizzate dagli anni Sessanta ad oggi. Tre dipinti di Riccardo Guarneri provengono, inoltre, dalla 57. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia (2017), alla quale entrambi gli artisti, invitati da Christine Macel, avevano partecipato con una sala personale.
«In maniera diversa – scrive Carlo Vanoni – Griffa e Guarneri hanno fatto parte di quella che la storia dell’arte ha definito Pittura Analitica (più esattamente: quello che Filiberto Menna aveva identificato come “la linea analitica della pittura moderna”). Ci si poneva una semplice domanda: che cosa significa dipingere? A questa domanda, forse, i due avrebbero risposto in maniera diversa: per Griffa, dipingere significa lasciare un segno sulla superficie grezza della tela, un segno che porta con sé tutta l’eredità della storia dell’arte, dalle grotte di Lascaux alle avanguardie, un segno che dialoga con le pieghe della tela ora diventata parte integrante dell’opera stessa, in linea con i colleghi francesi del gruppo Support/Surface (Louis Cane, Noel Dolla, Claude Viallat, Daniel Dezeuze); Guarneri, invece, è più vicino alla poetica astrattista di Dorazio, ma con una “musicalità” diversa: colori tenui che arrivano da una tradizione tipicamente fiorentina, quattrocentesca direi, una pittura “angelica” nel senso che di fronte a quei verdi, rosa, arancio delicatissimi non si può non pensare al Beato Angelico del Convento di San Marco. […] Griffa e Guarneri, insieme ai loro compagni di viaggio, hanno indicato una nuova strada: dipingere al netto della distinzione figurativo/astratto; dipingere dialogando con il proprio tempo; dipingere, seppure ognuno in maniera diversa, per portare avanti la stessa battaglia. Infine, dipingere per aprire la porta a un nuovo orizzonte, dove la luce della pittura non si limiti a raffigurare un tramonto e neppure a concepirlo come fosse un cerchio giallo, ma, più analiticamente, si manifesti come segno, traccia e colore. Tre elementi che attraversano la storia dell’arte. Tre elementi intesi come strutture portanti che si uniscono al quarto e cioè allo spazio. Ma al netto dei ricordi e dei riferimenti, delle analisi concettuali e strutturali, quello che occorre ribadire oggi è l’attualità della loro pittura. Una pittura che negli ultimi cinquant’anni ha saputo cambiare, pur rimanendo – inesorabilmente, ostinatamente, puntigliosamente – se stessa».
«La pittura – dichiara Giorgio Griffa – rappresenta il mondo non solo ricoprendolo, ma anche simbolicamente, lasciando a ogni segno la sua identità. [...] L’opera non può essere riempita: non voglio certo arrivare alla fine, a un punto fermo e morto, gettando via la vita del dipinto, relegandolo nel passato. L’arte è tale perché è sempre viva ben oltre il proprio tempo».
«Mi considero un “bachiano”, nel senso del grande compositore – spiega Riccardo Guarneri. Tutto nasce nella variazione e la variazione non nasce dalla fantasia ma dal metodo. [...] Nel caso mio, venendo da un clima più esistenzialista, la mia attenzione era decisamente rivolta verso il dubbio più che alla certezza. Ed ecco nella mia pittura che un quadrato non è mai un vero quadrato e un colore è spesso indefinibile nel suo apparire».
L’esposizione sarà visitabile fino all’11 giugno 2022, lunedì ore 15.30-19.00, da martedì a sabato ore 9.00-12.30 e 15.30-19.00, chiuso nelle giornate festive, gradito l’appuntamento. L’accesso alla sala espositiva sarà regolato nel rispetto della normativa vigente. Nel corso dell’esposizione, sarà pubblicato un catalogo edito da vanillaedizioni con un testo di Carlo Vanoni, le interviste agli artisti a cura di Luca Maggio e un ricco apparato iconografico. Per informazioni e prenotazioni: T. +39 0442 20741, info@ferrarinarte.it, www.ferrarinarte.it.
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Enrico Magnani, Supernova. Birth to Life – Vita alla Vita
07/09/2017 - 06/10/2017
Legnago (VR) - Veneto
Inserito da CSArt Serri
Dopo la residenza artistica presso lo Zhou Brothers Art Center di Chicago e il grande successo della mostra antologica allestita a Reggio Emilia, Enrico Magnani presenta presso l’Istituto Italiano di Cultura di Chicago, dal 7 settembre al 6 ottobre 2017, una collezione di opere inedite.
“Supernova. Birth to Life – Vita alla Vita” è il titolo della mostra che raccoglie tredici grandi dipinti ad acrilico, tutti realizzati nel 2017 su un particolare pannello multistrato di cartone e alluminio. Opere in cui l’artista non tocca mai il supporto, né con le mani, né con i pennelli o altri strumenti, avvalendosi solo di getti d’aria e d’acqua che veicolano il colore.
Focalizzando l’attenzione sulla dualità di scienza e mistica, da sempre tema portante della sua ricerca, l’autore si ispira alle esplosioni nucleari che caratterizzano la fine della vita di una stella: la Supernova, simbolo di morte e rinascita, emblema della ciclicità dell’universo. «Opere in cui, si legge nel testo di presentazione, la perfezione delle linee geometriche del triangolo, del cerchio e della croce dialogano con il caos delle esplosioni di colore, creando un equilibrio tra ordine e disordine; geometrie queste che fanno parte del patrimonio culturale e spirituale dell’uomo, di quell’essenza che, riprendendo Platone, trascende la materia esistendo solo nel mondo delle idee».
«Attraverso l’esplosione dei colori, – aggiunge Alberta Lai, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Chicago – la geometria delle linee e delle forme, la danza dei riflessi di luce e delle ombre, l’artista trasmette all’osservatore l’energia cosmica primordiale, l’impulso a gioire del ciclo della vita e l’anelito alla continua palingenesi. L’invito è pertanto a immergersi nell’esperienza estetico-sensoriale, ma anche magico-mistica che la mostra “Supernova” di Enrico Magnani permette/promette al suo fruitore».
La personale, promossa e organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Chicago con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, sarà inaugurata giovedì 7 settembre alle ore 19.00, alla presenza del Console Generale d’Italia a Chicago, Giuseppe Finocchiaro. La galleria dell’Istituto Italiano di Cultura sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Ingresso libero. Catalogo disponibile in mostra.
Per informazioni: Istituto Italiano di Cultura (T. +1 312 822 9545, iicchicago@esteri.it). Per approfondimenti: www.enricomagnani-art.com.
DIGITAL CYRCUS. Design d’autore in digital fabrication
12/11/2016 - 31/12/2016
Legnago (VR) - Veneto
Inserito da CSArt Serri
Vicolo Folletto Art Factories di Reggio Emilia (Vicolo Folletto, 1) si apre al design contemporaneo presentando Cyrcus (www.cyrcus.it), un movimento/azienda, fondato dal designer Denis Santachiara e sviluppato con lo studio Coppa+Landini, che traccia una nuova utopia nelle arti e nel design industriale, perché la cultura e il fare digitale diventino una vera rivoluzione nel dibattito estetico, creativo e sociale.
L’esposizione “DIGITAL CYRCUS. Design d’autore in digital fabrication” sarà inaugurata sabato 12 novembre alle ore 18.00.
Grazie alla sua piattaforma online, Cyrcus produce e vende design autoriale, che si esprime nella forma e nei processi attraverso la digital fabrication professionale, una modalità produttiva che consente la massima possibilità di personalizzazione da parte del cliente.
Tutti gli oggetti esposti sono quindi stati realizzati grazie a macchine professionali come stampanti 3D, laser cut, frese CNC, da grandi autori come Alessandro Mendini, Ronen Kadushin, Sebastian Bergne, Michele De Lucchi, Paolo Deganello, Denis Santachiara, Alberto Meda, Giulio Iacchetti, Alberto Nason, Maria Christina Hamel, Paolo Ulian, Moreno Ratti, Odo Fioravanti, Anna Gili, Emilio Nanni e molti altri.
In mostra, anche la panchina in marmo di Carrara “Playpanca” di Denis Santachiara, vincitrice del premio Icon Award 2017 ed il vassoio “Rez”, appositamente creato da Denis Santachiara per Marta in Cucina.
A fianco di autori così internazionalmente riconosciuti, Cyrcus promuove anche giovani designer, inserendo i loro progetti nella sua collezione.
Cyrcus espone, inoltre, negli spazi di Vicolo Folletto Art Factories, opere uniche o numerate perché prodotte in piccola serie dai designer, progettate per questa complessa modalità produttiva al fine di indagare nuove estetiche e nuove empatie creative.
«Grazie alla digital fabrication», dice il designer Denis Santachiara, «il rapporto con il cliente torna ad essere più vivo e proattivo: è possibile richiedere personalizzazioni per forma, colore, dimensione, materiale di un progetto pensato appositamente dal designer per essere flessibile ed adattabile alle esigenze di chi lo acquista, come se il cliente diventasse anche committente, realizzando così l’utopia della mass customization».
Nella galleria sarà attivata, per questo motivo, anche una postazione internet collegata alla piattaforma Cyrcus per permettere agevolmente ai visitatori di scegliere, personalizzare e prenotare gli oggetti esposti.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 31 dicembre 2016, da martedì a venerdì ore 16.00-19.30, sabato ore 10.00-13.00 e 16.00-19.30, chiuso lunedì e giovedì. Ingresso libero. Per informazioni: tel. +39 366 4115803, gallery@vicolofolletto.it, www.vicolofolletto.it. Durante il periodo della mostra si terrà un incontro con Denis Santachiara. La data e l’orario saranno comunicati sul sito della galleria.

Studio Santachiara
Fondato da Denis Santachiara, da sempre indaga le potenzialità poetico-linguistiche del mondo artificiale, le nuove tecnologie e i processi estetici che ne possono nascere in ambito industriale. Ha collaborato e tuttora collabora con aziende e musei italiani e stranieri per il design e la ricerca di nuovi prodotti.
https://it.wikipedia.org/wiki/Denis_Santachiara

Coppa+Landini
È una società di consulenza sull’innovazione per brand, servizi e prodotti che adotta il design thinking, ovvero un approccio multidisciplinare che mette le persone al centro del progetto.
http://coppalandini.com/

Vicolo Folletto Art Factories
È un progetto che esplora il paesaggio culturale del nostro tempo, lo interpreta e lo ridisegna. Lo fa attraverso una visione immaginaria e umana, storica e contemporanea. Vicolo Folletto Art Factories è uno spazio di ricerca artistica contemporanea, è conservazione e restauro dell’arte esistente, è didattica; funzioni che seppur distinte sono interconnesse tra loro in maniera fluida ed interscambiabile, dove lo spazio del palazzo vede la compresenza di progetti e oggetti, materiali e idee che appartengono a logiche solo apparentemente diverse.
www.vicolofoletto.it