Evento: Federica Rossi, The living cell
05/08/2017 - 24/09/2017
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Data di inserimento: 19/07/2017 - 16:43
Luogo: Rimini (RN) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 05/08/2017
Data di fine 24/09/2017
Descrizione
“The living cell”: la nuova produzione pittorica di Federica Rossi in mostra, dal 5 agosto al 24 settembre 2017, nella Manica Lunga del Museo della Città “Luigi Tonini” di Rimini.
Curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei, la personale sarà inaugurata sabato 5 agosto alle ore 18.00. L’esposizione è promossa dal Comune di Rimini con il patrocinio della Biennale del Disegno, in collaborazione con la Galleria Annovi di Sassuolo (MO).
Dedicata alla cellula, nel suo divenire vita pulsante in viaggio verso l’eternità, la serie “The living cell”, da cui trae il titolo la mostra stessa, raccoglie una quarantina di opere inedite su tela e su carta che, rispetto alle precedenti ricerche, si differenziano per la significativa sottrazione di materia e per una scelta concettuale tesa a sviscerare pregnanti tematiche sul femminile e sulla maternità.
L’indagine di Federica Rossi – scrive Massimo Pulini, Assessore alle Arti del Comune di Rimini – «tenta di esasperare quel crinale che sta tra la determinazione dell’artista e la constatazione del combinato di elementi e fattori coinvolti. Federica conduce la barca dell’opera fino al centro del lago per poi lasciarsi guidare dalla corrente. Il risultato di quel viaggio, la traccia lasciata dal pigmento sulla superficie dopo che il lago si è prosciugato, evoca sia il minuscolo che l’immenso».
Come spiega Francesca Baboni, «Giocando su cromatismi che rispecchiano le tinte naturali della terra, sublimati dall’impasto di colori miscelati e inchiostri, e dall’atto creatore che assume forma e consistenza diversificate a seconda che l’autrice operi sulla carta o sulla tela, Federica Rossi ci trasporta all’interno del suo universo fluido e luminoso, in cui le cellule si muovono e si avvicendano pulsanti di vitalità come se fluttuassero nel liquido amniotico, lasciando le tracce del loro viaggio infinito e quindi ancora più sorprendente».
«Nelle sue opere – conclude Stefano Taddei – è la cellula la protagonista. Non solo però. Tale centralità non blocca il magma creativo proposto dall’autrice, che si dipana in numerosi rivoli e pare amplificarsi ulteriormente, non limitandosi assolutamente e meramente nello spazio dell’elaborazione. La profondità coloristica delle composizioni lascia trasparire vari fenomeni cellulari che prendono vita, manifestandosi in tutta la loro estrinseca potenzialità vigorosa ed energica. Grazie all’indagine creativa di Federica Rossi la vita ci scorre davanti, la possiamo cogliere o solo osservare. Tutto ciò ci rimanda al nostro fluire al mondo, una potenza in atto che nessuno può evitare e cancellare».
L’esposizione sarà visitabile fino al 24 settembre 2017, nel mese di agosto da martedì a sabato ore 10.00-19.00, mercoledì ulteriore apertura serale ore 21.00-23.00, domenica e festivi ore 10.00-13.00 e 16.00-19.00, chiuso il lunedì; nel mese di settembre da martedì a sabato ore 9.30-13.00 e 16.00-19.00, domenica e festivi ore 10.00-19.00, chiuso il lunedì. Ingresso libero. Catalogo in mostra con prefazione di Massimo Pulini e testi critici di Francesca Baboni e Stefano Taddei. Per informazioni: tel. +39 0541 793851/704414/704416, musei@comune.rimini.it, www.museicomunalirimini.it.
Federica Rossi nasce a Parma nel 1972. Si diploma al Liceo d’Arte di Parma e successivamente frequenta l’Accademia di Comunicazione di Milano. La prima svolta decisiva nel compiersi della sua identità di artista avviene nel 2004. Già dagli esordi ha avuto la fortuna di collaborare con importanti esponenti del mondo artistico, grazie ai quali, dal 2006 inizia a partecipare a diverse mostre collettive e personali, dapprima a livello locale e nazionale e, ben presto, a livello internazionale. Dal 2009 comincia, infatti, un’intensa attività espositiva che la vede protagonista in mostre personali a Londra, Miami, Ankara, Copenaghen, Bruxelles, Vienna, Stoccarda presso Gallerie, Istituti Italiani di Cultura e Musei. In collettive espone in Europa, America ed Emirati Arabi Uniti. Attualmente le sue opere trovano spazio in collezioni pubbliche e private. Le sue opere sono caratterizzate, come spiega Philippe Daverio, da un gesto “sciamanico”, che sa percepire “gli esordi del mondo creato” e che “percorre fisicamente il paesaggio, dal magma primordiale alla prima genesi della vita”. Per approfondimenti: www.federicarossi.it.
Altri eventi dell'inserzionista
Phone and… / Informale
09/04/2016 - 25/04/2016
Guastalla (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
“Phone and… / Informale”: mostra personale di Oscar Piovosi dal 9 al 25 aprile 2016 nella Galleria del Palazzo Ducale di Guastalla (RE). Promossa dalla Pro Loco, con il patrocinio del Comune di Guastalla, l’esposizione è curata da Sergio Zanichelli. Il vernissage si terrà sabato 9 aprile, alle ore 17.30, alla presenza dei autorità cittadine, dell’artista e del curatore.
In mostra, una quarantina di opere tratte da due recenti serie realizzate dall’artista: “Phone and… / Distanze”, ciclo esposto nel 2015 alla Galleria L’Ottagono di Bibbiano (RE), ed “Informale”, un percorso inedito attraverso il quale il pittore abbandona temporaneamente la figura, lasciandosi andare alla libertà del gesto.
I dipinti della serie “Phone and… / Distanze” descrivono, come spiega l’artista, «l’era del tutti con il telefonino, l’era degli smartphone, dei telefonini intelligenti […], l’era di una nuova incomunicabilità causata dallo strumento di comunicazione per eccellenza». «Se la pittura, nel suo aspetto espressivo dipende dal proprio tempo – aggiunge Sergio Zanichelli – il lavoro di Piovosi esprime in modo diretto i comportamenti e le azioni della nostra società».
Le opere di matrice informale nascono, a livello pratico, dal tentativo di recuperare il colore acrilico che rimane sulla tavolozza, steso il giorno successivo su tele anch’esse di recupero. Una ricerca che, a livello concettuale, rivela il desiderio di sperimentare senza regole, liberando la mano.
Due cicli, tra loro molto distanti, che trovano un punto d’incontro nel colore.
Nell’ambito della mostra si terrà una conversazione sulle dipendenze dalla tecnologia e dai social media, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’Ufficio Cultura, Teatro, Museo del Comune di Guastalla. Saranno presenti il dott. Luigi Petazzini, Psicologo-Psicoterapeuta presso il Sert dell’AUSL di Reggio Emilia (Distretto Correggio-Guastalla), l’artista, il curatore e i rappresentanti della Pro Loco e delle Istituzioni. Data e orario saranno comunicati in occasione del vernissage.

L’esposizione sarà visitabile fino al 25 aprile 2016 presso il Palazzo Ducale di Guastalla (Via Gonzaga, 16), mercoledì ore 10.30-12.30, sabato e domenica ore 10.30-12.30 e 15.30-18.30. Ingresso gratuito. Per informazioni: Pro Loco Guastalla (cell. 328 7943204 / 340 8547295, www.prolocoguastalla.com, info@prolocoguastalla.com). Per contattare l’artista: Oscar Piovosi (cell. 338 4906665, www.oscarpiovosi.it, info@oscarpiovosi.it).
Oscar Piovosi nasce nel 1944 a San Polo d’Enza (RE). Apprendista in uno studio fotografico, acquisisce il gusto e il piacere dell’immagine. Dal 1960 al 1975 lavora creta e gessi in un laboratorio di ceramica artistica. Autodidatta, inizia a dipingere nel 1974 trovando la sua espressione ideale nella figura umana. Partecipa a concorsi e mostre fino al 1982, anno in cui intraprende una nuova attività professionale che lo porta a viaggiare, costringendolo ad interrompere la sua ricerca in ambito artistico. Riprende a dipingere nel 2007. Nel 2009 tiene la prima personale, iniziando ad esporre i nuovi lavori. Prende parte a mostre personali e collettive. Le sue ultime ricerche sono racchiuse in tre serie tra loro in dialogo: “ViaggiaMente”, “Up” e “Phone and... distanze”. Il suo nuovo progetto, “Informale”, si allontana dall’ambito figurativo, liberando il gesto. Vive e lavora a Reggio Emilia.
La Linea Continua. Disegni dei Musei Civici di Reggio Emilia. Da Lelio Orsi a Omar Galliani
19/12/2015 - 28/03/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
Omar Galliani, artista che ha portato la grande tradizione del disegno italiano nel mondo, è stato invitato a dialogare con la collezione di disegni antichi dei Musei Civici di Reggio Emilia. Trecento opere dal Cinquecento ad oggi, esposte dal 19 dicembre 2015 al 28 marzo 2016 nel Palazzo dei Musei e raccolte nel volume “La linea continua. Disegni antichi dei Musei Civici di Reggio Emilia” (ed. Skira), promosso dalla Fondazione Manodori in collaborazione con i Musei Civici.
Nel Palazzo dei Musei (via Spallanzani 1, Reggio Emilia), dal 19 dicembre 2015 al 28 marzo 2016, una grande mostra dal titolo “La Linea Continua. Disegni dei Musei Civici di Reggio Emilia. Da Lelio Orsi a Omar Galliani” per scoprire circa 300 disegni di diversi autori, dal Cinquecento ai giorni nostri, in un ideale dialogo tra opere antiche, opere del XIX secolo e del Novecento e disegni contemporanei. L’esposizione sarà inaugurata sabato 19 dicembre alle ore 17.00, alla presenza dei promotori, dei curatori Alessandra Bigi Iotti, Elisabetta Farioli, Alessandro Gazzotti, Giulio Zavatta e dell’artista Omar Galliani.
All’interno del ricco corpus di disegni conservati negli archivi del Museo, Omar Galliani ha selezionato un foglio a matita su carta di Antonio Fontanesi, dal quale ha tratto ispirazione per realizzare alcune opere originali. La sezione dedicata all’autore propone, inoltre, una selezione di carte realizzate negli anni Settanta che si pongono in serrato dialogo con alcuni disegni antichi e dieci tavole tratte dal libro in poesia di Gian Ruggero Manzoni “Nel vortice delle acque superiori” (Raffaelli Editore, Rimini, 2015).
«Cosa avrà letto – si chiede Omar Galliani – la fanciulla seduta con in mano un libro nel piccolo disegno di Antonio Fontanesi? Forse aspettava qualcuno? Lo stesso Antonio che poi l’avrà fatta posare per qualche istante prima di chiudere il cavalletto sul tocco di biacca dell’ultimo paesaggio della sera? Quale era il suo nome? Non lo sapremo mai. Antonio non ha dipinto molte figure preferendo paesaggi, paesaggi dell'anima, direi, più che en plein air. Forse tra le mani stringeva l’album di schizzi di Antonio? Un’amante segreta? Una figlia senza nome? Forse l’avrà dipinta a Tokyo ed è oggi appesa in qualche collezione di quel lontano paese dove la pittura era d’inchiostro e le donne vestivano di sete fiorite e i fiori di pesco si sostituivano ai pioppi della sua grande pianura? I disegni a volte nel tempo restano muti per sempre e nel loro siderale silenzio compiono viaggi straordinari che non riusciremo mai a ricostruire. La rivisitazione dell’opera esige rispetto. Il suo silenzio chiede rispetto. Sta a noi cercare quel piano inclinato tra ieri e oggi che possa rigenerarsi all’interno dell’opera stessa».
Nei Musei di Reggio Emilia è conservato un tesoro nascosto: una raccolta di disegni, studi preparatori per dipinti, bozzetti d’architettura e di scenografia che coprono l’arco cronologico che va dal Cinquecento al Novecento. “La linea continua” è il concetto che unifica l’esposizione, poiché una caratteristica peculiare del collezionismo e della pratica del disegno a Reggio Emilia è, fin dai secoli trascorsi, quella di ispirarsi alla grande tradizione per creare opere moderne.
La Fondazione Manodori, in collaborazione con i Musei Civici, ha promosso la realizzazione di un volume, edito da Skira, dal titolo “La linea continua. Disegni antichi dei Musei Civici di Reggio Emilia”, che analizza, in particolare, il fondo dei disegni antichi dal XVI al XVII secolo, formato da duecento fogli di notevole pregio, quasi del tutto sconosciuti; un “tesoro nascosto” che finalmente viene proposto all’attenzione del pubblico e della critica. Il libro sarà presentato sabato 19 dicembre, alle ore 11.00, nell’Aula Magna dell’Università di Reggio Emilia. Interverranno Gianni Borghi, presidente della Fondazione Manodori, Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, Marzia Faietti, direttore del Gabinetto delle Stampe degli Uffizi, Elisabetta Farioli, direttore dei Musei Civici. Ad illustrare l’opera sarà Giulio Zavatta, che ha curato il volume insieme ad Alessandra Bigi Iotti.
La mostra sarà visitabile da martedì a venerdì con orario 9.00-12.00, sabato, domenica e festivi ore 9.00-12.00 e 16.00-19.00; 1 gennaio 2016 apertura solo al pomeriggio ore 16.00-19.00. Ingresso gratuito. Sono in programma visite guidate e laboratori didattici. Per informazioni: www.musei.re.it, www.omargalliani.com.
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09/04/2016 - 25/04/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
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I dipinti della serie “Phone and… / Distanze” descrivono, come spiega l’artista, «l’era del tutti con il telefonino, l’era degli smartphone, dei telefonini intelligenti […], l’era di una nuova incomunicabilità causata dallo strumento di comunicazione per eccellenza». «Se la pittura, nel suo aspetto espressivo dipende dal proprio tempo – aggiunge Sergio Zanichelli – il lavoro di Piovosi esprime in modo diretto i comportamenti e le azioni della nostra società».
Le opere di matrice informale nascono, a livello pratico, dal tentativo di recuperare il colore acrilico che rimane sulla tavolozza, steso il giorno successivo su tele anch’esse di recupero. Una ricerca che, a livello concettuale, rivela il desiderio di sperimentare senza regole, liberando la mano.
Due cicli, tra loro molto distanti, che trovano un punto d’incontro nel colore.
Nell’ambito della mostra si terrà una conversazione sulle dipendenze dalla tecnologia e dai social media, organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’Ufficio Cultura, Teatro, Museo del Comune di Guastalla. Saranno presenti il dott. Luigi Petazzini, Psicologo-Psicoterapeuta presso il Sert dell’AUSL di Reggio Emilia (Distretto Correggio-Guastalla), l’artista, il curatore e i rappresentanti della Pro Loco e delle Istituzioni. Data e orario saranno comunicati in occasione del vernissage.

L’esposizione sarà visitabile fino al 25 aprile 2016 presso il Palazzo Ducale di Guastalla (Via Gonzaga, 16), mercoledì ore 10.30-12.30, sabato e domenica ore 10.30-12.30 e 15.30-18.30. Ingresso gratuito. Per informazioni: Pro Loco Guastalla (cell. 328 7943204 / 340 8547295, www.prolocoguastalla.com, info@prolocoguastalla.com). Per contattare l’artista: Oscar Piovosi (cell. 338 4906665, www.oscarpiovosi.it, info@oscarpiovosi.it).
Oscar Piovosi nasce nel 1944 a San Polo d’Enza (RE). Apprendista in uno studio fotografico, acquisisce il gusto e il piacere dell’immagine. Dal 1960 al 1975 lavora creta e gessi in un laboratorio di ceramica artistica. Autodidatta, inizia a dipingere nel 1974 trovando la sua espressione ideale nella figura umana. Partecipa a concorsi e mostre fino al 1982, anno in cui intraprende una nuova attività professionale che lo porta a viaggiare, costringendolo ad interrompere la sua ricerca in ambito artistico. Riprende a dipingere nel 2007. Nel 2009 tiene la prima personale, iniziando ad esporre i nuovi lavori. Prende parte a mostre personali e collettive. Le sue ultime ricerche sono racchiuse in tre serie tra loro in dialogo: “ViaggiaMente”, “Up” e “Phone and... distanze”. Il suo nuovo progetto, “Informale”, si allontana dall’ambito figurativo, liberando il gesto. Vive e lavora a Reggio Emilia.
La Chiave Contemporanea del Liberty
16/05/2014 - 08/06/2014
Como (CO) - Lombardia
Inserito da Roberta Macchia
INAUGURAZIONE Venerdì 16 MAGGIO dalle ore 20.30
il Bouffet sarà offerto da Pasticceria Mignon di Lurate Caccivio in collaborazione con gli studenti del corso di Pasticceria del Centro Formazione Professionale di MonteOlimpino (CO).

ORARI DI APERTURA:
lunedì 14.00 – 19.00
martedì – mercoledì – giovedì e domenica 10.30 – 13.00 / 14.00 – 19.00
venerdì e sabato10.30 – 13.00 / 17.00 – 23.00

INGRESSO LIBERO

Con questa mostra vorremmo dar vita ad un RINNOVAMENTO DELLA FRUIZIONE di Villa Bernasconi.
Chi deciderà di visitarla, infatti, si accorgerà facilmente di quanto l’intero percorso espositivo rimandi, seppur in chiave contemporanea, al periodo storico in cui venne edificata la location a noi concessa.
Il progetto, dunque, è mirato all’accostamento delle scoperte che gli stessi artisti hanno avuto modo di fare studiando lo stile Liberty e "vivendo" la villa nei momenti precedenti all’esposizione.
Essi, infatti, si sono lasciati ispirare da essa e da ciò che in essa è contenuto, non riproducendone fedelmente i dettagli, ma curandone soltanto alcuni elementi con la piena libertà di andare oltre il periodo storico a cui la villa appartiene.
Villa Bernasconi è il gioiello ARTISTICO, TECNICO, STORICO e SOCIALE del Liberty.
Per questo abbiamo portato avanti il progetto al fine di realizzare una mostra d’arte in cui esporranno affermate personalità, le quali usano innovative tecniche pittoriche, in un contesto storico che si potrà rispecchiare nelle particolarità delle loro opere e che, proprio per questi motivi, potrebbe suscitare vasto interesse sociale.

Aprire le grandi porte della storia alla contemporaneità ci permetterà di pensare all’iniziativa anche in chiave turistico-culturale, data l’intima coerenza presente tra l’odierno progetto artistico, lo storico progetto architettonico ed il contesto sociale in cui è nato ed oggi continua ad esistere.

Potrete scoprire i dettagli e le novità sull’evento tramite la pagina facebook https://www.facebook.com/lachiavecontemporaneadelliberty

LA ONLUS A CUI DAREMO IL RICAVATO DELLA MOSTRA SARA’ FONDAZIONE PUPI
SPONSOR: Deutsche Bank
Crotto dei Platani
Associazione Agenti Immobiliari di Forte
dei Marmi
NEWMUST
ARS RESTAURO

CON IL CONTRIBUTI TECNICO DI:
Imat Felco
Associazione guide e Accompagnatori turistici di Como e Provincia
Gioielleria Lopez & Jewellery museum
Pasticceria Mignon di Lurate Caccivio
Mariela Manca – realizzazione grafica
Pet Garden di Leonardo Magatti

IN COLLABORAZIONE CON:
Galleria Estense Arte di Cernobbio

MEDIA PARTNER:Sistema Como 2015
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