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Evento: la rivoluzione siamo noi
28/10/2017 - 12/11/2017
Dettagli
Data di inserimento: | 24/10/2017 - 21:39 |
Luogo: | Carrara (MS) - Toscana |
Data di inizio: | 28/10/2017 |
Data di fine | 12/11/2017 |
Descrizione
Galleria Duomo Carrara
Via Finelli, 22/b - 54033 Carrara (MS), Italy
tel. 0585 71839
email: info@galleriaduomo.it
website: www.galleriaduomo.it
presenta
La rivoluzione siamo noi
Mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo
a cura di Filippo Rolla
Da sabato 28 ottobre a domenica 12 novembre 2017
Sabato 28 ottobre alle ore 18.30 si inaugura, presso la Galleria Duomo in Via Finelli 22/b a Carrara, la mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo dal titolo “La rivoluzione siamo noi” curata da Filippo Rolla e sarà visibile fino a domenica 12 novembre 2017 - orari di apertura al pubblico sabato e domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00 oppure su appuntamento – info 334 14 44 065.
Gli artisti: Pier Giorgio Balocchi, Emiliano Barattini, Luigi Biagini, Andrea Giusti, Stefano Grattarola, Marta Fernàndez, Fabrizio Lorenzani, Manuele Mirabella, Graziano Pompili, Silvio Santini, Alfredo Sasso, Kenji Takahashi, Matteo Zeni e Smail Zizi.
Le opere della mostra collettiva La rivoluzione siamo noi a cura di Filippo Rolla fanno parte della Collezione Galleria Duomo e vogliono, nelle intenzioni del curatore, far riflettere su questa frase di Joseph Beuys che fu pubblicata sul manifesto della sua prima mostra in Italia, anno 1971, presso la Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli.
Joseph Beuys era un artista a tutto tondo, concepiva l’arte come vita, e la politica, l’economia, gli aspetti sociali e culturali, come arte. Vedeva l’uomo come l’artefice sommo di questa opera d’arte che è l’esistenza.
Tale forte legame tra arte e vita, generò in lui la volontà di indagare il senso dell´arte in relazione alla fruizione sociale.
Pertanto, concetti come responsabilità, autodeterminazione, partecipazione, uguaglianza e democrazia furono i capisaldi della sua ricerca che possiamo raccoglierli nella frase "La rivoluzione siamo noi". Così, prendeva forma quell’idea che in ogni gesto comune è insito un atto magico e un fatto d´arte, tanto quanto la vita stessa.
Questo nuovo modo di vivere e fare arte pone prima l’accento sull’uomo che è artista nella misura in cui pensa ed agisce rendendo visibile il suo pensare e il risultato delle sue azioni che edificano il sociale. Poi, sull’interiorità dell’uomo, su quel mondo non visibile e nascosto che, di momento in momento, ognuno di noi forgia dentro di sé, rispecchiando la propria esistenza.
Così i quattordici artisti in mostra raccontano, in sintonia con questa poetica, un frammento della propria esistenza con scultura pittura e fotografia, una ricerca che ci mette al centro dell’universo in un costante dialogo tra l’io e l’altro inteso come uomo-natura-mondo.
In questo senso, la Rivoluzione siamo noi si apre con due fotografie in bianco e nero di Luigi Biagini, Luci d’Agosto e Riflessi, dove è descritto il mondo delle cave di Carrara, un paesaggio incantato che diventa testimone della transitorietà dell’esistenza, di quell’esistenza che la scultura Autoritratto d’artista di Graziano Pompili attraversa con quella dignità di uomo che scolpisce per dar forma al quel particolare luogo in cui abitare poeticamente.
Proseguendo, incontriamo due disegni, acquerelli su carta, di Manuele Mirabella che rimandano all’Origine du monde di Gustave Courbet, dove la rivisitazione astratta dell’organo genitale così come di un nudo femminile sono audaci così come la scultura di Smail Zizi una tensione, densa di realismo e le conferisce un grande potere seduttivo ed erotico.
Nella seconda sala della mostra abbiamo quattro quadri, due di Marta Fernandez dove le sue sfumature su fondo nero raccontano dell’esistenza umana così come un fiore bianco, sempre su sfondo nero, diventa simbolo di rinascita culturale e sociale, come se fosse sorgente di vita, che è anche il titolo dell’opera di Andrea Giusti, dove la sorgente è simile all’energia sprigionata dallo sgocciolamento del colore sulla tela. A chiudere questa sala c’è il dipinto di Stefano Grattarola dal titolo pellegrini del vuoto che vivono nel presente e rappresentano l’individualismo contemporaneo alla ricerca, nella precarietà dei valori, di un senso.
Nell’ultima sala incontriamo Matteo Zeni con una scultura in legno di Cedro dal titolo Arianna con un gomitolo d’oro in mano, sguardo penetrante ed un lungo collo che ricorda quelli parigini di Amedeo Modigliani. Fantiscritti è la scultura di Kenji Takahashi che è composta da piccoli informi marmorei incollati tra loro e la sua arte scultorea non è quella del “cavare” ma quella del ricomporre il blocco spaccato, evidenziando con maestria ed eleganza i segni della ricomposizione.
Qui, incontriamo la scultura in statuario di Silvio Santini il cuore del cerchio che racchiude in sé l’emozione della vita con la rigorosa esecuzione della forma geometrica.
Via Finelli, 22/b - 54033 Carrara (MS), Italy
tel. 0585 71839
email: info@galleriaduomo.it
website: www.galleriaduomo.it
presenta
La rivoluzione siamo noi
Mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo
a cura di Filippo Rolla
Da sabato 28 ottobre a domenica 12 novembre 2017
Sabato 28 ottobre alle ore 18.30 si inaugura, presso la Galleria Duomo in Via Finelli 22/b a Carrara, la mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo dal titolo “La rivoluzione siamo noi” curata da Filippo Rolla e sarà visibile fino a domenica 12 novembre 2017 - orari di apertura al pubblico sabato e domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00 oppure su appuntamento – info 334 14 44 065.
Gli artisti: Pier Giorgio Balocchi, Emiliano Barattini, Luigi Biagini, Andrea Giusti, Stefano Grattarola, Marta Fernàndez, Fabrizio Lorenzani, Manuele Mirabella, Graziano Pompili, Silvio Santini, Alfredo Sasso, Kenji Takahashi, Matteo Zeni e Smail Zizi.
Le opere della mostra collettiva La rivoluzione siamo noi a cura di Filippo Rolla fanno parte della Collezione Galleria Duomo e vogliono, nelle intenzioni del curatore, far riflettere su questa frase di Joseph Beuys che fu pubblicata sul manifesto della sua prima mostra in Italia, anno 1971, presso la Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli.
Joseph Beuys era un artista a tutto tondo, concepiva l’arte come vita, e la politica, l’economia, gli aspetti sociali e culturali, come arte. Vedeva l’uomo come l’artefice sommo di questa opera d’arte che è l’esistenza.
Tale forte legame tra arte e vita, generò in lui la volontà di indagare il senso dell´arte in relazione alla fruizione sociale.
Pertanto, concetti come responsabilità, autodeterminazione, partecipazione, uguaglianza e democrazia furono i capisaldi della sua ricerca che possiamo raccoglierli nella frase "La rivoluzione siamo noi". Così, prendeva forma quell’idea che in ogni gesto comune è insito un atto magico e un fatto d´arte, tanto quanto la vita stessa.
Questo nuovo modo di vivere e fare arte pone prima l’accento sull’uomo che è artista nella misura in cui pensa ed agisce rendendo visibile il suo pensare e il risultato delle sue azioni che edificano il sociale. Poi, sull’interiorità dell’uomo, su quel mondo non visibile e nascosto che, di momento in momento, ognuno di noi forgia dentro di sé, rispecchiando la propria esistenza.
Così i quattordici artisti in mostra raccontano, in sintonia con questa poetica, un frammento della propria esistenza con scultura pittura e fotografia, una ricerca che ci mette al centro dell’universo in un costante dialogo tra l’io e l’altro inteso come uomo-natura-mondo.
In questo senso, la Rivoluzione siamo noi si apre con due fotografie in bianco e nero di Luigi Biagini, Luci d’Agosto e Riflessi, dove è descritto il mondo delle cave di Carrara, un paesaggio incantato che diventa testimone della transitorietà dell’esistenza, di quell’esistenza che la scultura Autoritratto d’artista di Graziano Pompili attraversa con quella dignità di uomo che scolpisce per dar forma al quel particolare luogo in cui abitare poeticamente.
Proseguendo, incontriamo due disegni, acquerelli su carta, di Manuele Mirabella che rimandano all’Origine du monde di Gustave Courbet, dove la rivisitazione astratta dell’organo genitale così come di un nudo femminile sono audaci così come la scultura di Smail Zizi una tensione, densa di realismo e le conferisce un grande potere seduttivo ed erotico.
Nella seconda sala della mostra abbiamo quattro quadri, due di Marta Fernandez dove le sue sfumature su fondo nero raccontano dell’esistenza umana così come un fiore bianco, sempre su sfondo nero, diventa simbolo di rinascita culturale e sociale, come se fosse sorgente di vita, che è anche il titolo dell’opera di Andrea Giusti, dove la sorgente è simile all’energia sprigionata dallo sgocciolamento del colore sulla tela. A chiudere questa sala c’è il dipinto di Stefano Grattarola dal titolo pellegrini del vuoto che vivono nel presente e rappresentano l’individualismo contemporaneo alla ricerca, nella precarietà dei valori, di un senso.
Nell’ultima sala incontriamo Matteo Zeni con una scultura in legno di Cedro dal titolo Arianna con un gomitolo d’oro in mano, sguardo penetrante ed un lungo collo che ricorda quelli parigini di Amedeo Modigliani. Fantiscritti è la scultura di Kenji Takahashi che è composta da piccoli informi marmorei incollati tra loro e la sua arte scultorea non è quella del “cavare” ma quella del ricomporre il blocco spaccato, evidenziando con maestria ed eleganza i segni della ricomposizione.
Qui, incontriamo la scultura in statuario di Silvio Santini il cuore del cerchio che racchiude in sé l’emozione della vita con la rigorosa esecuzione della forma geometrica.
Altri eventi dell'inserzionista
Equilibrio
03/06/2017 - 16/07/2017
Carrara (MS) - Toscana
Inserito da Filippo Rolla
Equilibrio
mostra personale di Matteo Zeni
a cura di Filippo Rolla
3 giugno – 16 luglio 2017
Galleria Duomo Carrara
La Galleria Duomo di Carrara presenta la mostra personale dell'artista Matteo Zeni – Equilibrio, a cura di Filippo Rolla. Aperta al pubblico da sabato 3 giugno a domenica 16 luglio 2017 presso la Galleria Duomo, Via Finelli 22 Carrara.
Il titolo dell'esposizione deriva dall'omonima scultura di Zeni, Equilibrio con la quale ha vinto nel 2016 la II edizione del Concorso Nazionale “Laboratorio di giovani scultori a Carrara. Le voci dell’arte: pace, fratellanza e solidarietà”, ideato e progettato dal Club Unesco di Massa Carrara e promosso dalla Federazione Italiana dei Club e Centri per l’Unesco (FICLU), col patrocinio ed un contributo del Comune di Carrara, in collaborazione con la Galleria Duomo di Carrara e l’Associazione Industriale di MassaCarrara ed infine con l’importante patrocinio del MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) e del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).
Zeni, presentando il bozzetto dell’opera alla commissione del Concorso con disegni ed altra documentazione, lo descrive in questo modo: rappresenta una figura dal volto allungato con lo sguardo fisso nel vuoto che osserva un pubblico assente, impassibile alla richiesta di dignità dell’umano. La scultura vuole essere una ricerca interiore, una riflessione sulla società odierna che va sfumando verso l’indifferenza. Il volto prolungato rappresenta una connessione diretta tra il mondo terreno e quello delle idee che coesistono, avendo abbattuto quel muro che l’uomo stesso si è creato. Da qui nasce il titolo Equilibrio perché pace, fratellanza e solidarietà possono viaggiare solamente tenendosi per mano e sostenendosi nel cammino, e la mancanza anche solo di una escluderebbe le altre.
L'esposizione comprende 26 opere tra sculture (in legno e in marmo), pannelli in legno e disegni che descrivono l'evoluzione dell'artista dal 2013 ad oggi con l’opera realizzata in pietra galalla e legno dal titolo Maia, una reminiscenza del viaggio compiuto da Zeni in Brasile.
Per l'artista il legno è un materiale morbido, elastico e compatto che si presta ad una lavorazione veloce ed istintiva, e con il suo occhio attento riesce facilmente a riconoscere le venature da seguire e i nodi da evitare.
A essere rappresentati i temi cari a Zeni, dove il soggetto principale è l'umanità nei suoi vari aspetti del sentimento, delle inquietudini, dei vissuti tragici, della comunicazione che caratterizzano l'uomo e la donna al giorno d’oggi.
Matteo Zeni nasce a Feltre, in provincia di Belluno, e l’arte di intagliare e scolpire il legno l’ha respirata, fin da piccolo, in famiglia dal padre e dallo zio che sono intagliatori e scultori. L'influenza dell'ambiente natio della montagna e di quello familiare lo porta a frequentare l’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa e l’Istituto professionale di Ortisei dove, nel 2010, ha conseguito il diploma di maestro scultore.
Nel 2011 e 2012 prosegue gli studi presso l’Accademia di Monaco di Baviera col professor Olaf Metzel. Ritorna in Italia e la curiosità lo porta a Carrara, capitale del marmo e della scultura, dove frequenta la Scuola del marmo che oggi è diventata l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato del Marmo “Pietro Tacca” che forma specialisti e tecnici per la lavorazione dei materiali lapidei. Qui la formazione, nel laboratorio di scultura, è sotto la direzione del professor Fabrizio Lorenzani. Una volta diplomato, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara, che tutt’oggi frequenta, dove nella sezione scultura è seguito dal professor Pier Giorgio Balocchi.
Già nel 2015 ha vinto il primo premio con l'opera dal titolo "Aquae in Dolomiti" durante la prima edizione del concorso di scultura “Andrea Brustolon, il Michelangelo del legno”, andato di scena a San Tomaso Agordino. Inoltre ha partecipato a numerosi simposi sia in Italia che all’estero e tra le mostre collettive si segnalano "Luci e ombre del legno" del 2015, presentata in cinque Comuni italiani, "Ars in loci" presso il Palazzo Scopoli di Tonadico (Trento), e "Prove d’artista" a Calestano in provincia di Parma, nel 2016.
Scheda Tecnica:
Mostra: Equilibrio
Artista: Matteo Zeni
Curatore: Filippo Rolla
Periodo espositivo: Sabato 3 giugno 2017 - Domenica 16 luglio 2017
Inaugurazione: Sabato 3 giugno, ore 18.00
Luogo: Galleria Duomo – via Finelli, 22 Carrara
Catalogo: Equilibrio, con testi di Filippo Rolla e introduzione di Maria Grazia Passani (Presidente Club per l’Unesco di Massa Carrara) - Galleria Duomo
Orario: 21.00/24.00 da venerdì a domenica oppure su appuntamento
Contatti: tel. 0585 / 71839
mailto:info@galleriaduomo.it
Ufficio stampa:
info@galleriaduomo.it
tel. 334 1444065
Informazioni:
www.galleriaduomo.it
mostra personale di Matteo Zeni
a cura di Filippo Rolla
3 giugno – 16 luglio 2017
Galleria Duomo Carrara
La Galleria Duomo di Carrara presenta la mostra personale dell'artista Matteo Zeni – Equilibrio, a cura di Filippo Rolla. Aperta al pubblico da sabato 3 giugno a domenica 16 luglio 2017 presso la Galleria Duomo, Via Finelli 22 Carrara.
Il titolo dell'esposizione deriva dall'omonima scultura di Zeni, Equilibrio con la quale ha vinto nel 2016 la II edizione del Concorso Nazionale “Laboratorio di giovani scultori a Carrara. Le voci dell’arte: pace, fratellanza e solidarietà”, ideato e progettato dal Club Unesco di Massa Carrara e promosso dalla Federazione Italiana dei Club e Centri per l’Unesco (FICLU), col patrocinio ed un contributo del Comune di Carrara, in collaborazione con la Galleria Duomo di Carrara e l’Associazione Industriale di MassaCarrara ed infine con l’importante patrocinio del MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) e del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).
Zeni, presentando il bozzetto dell’opera alla commissione del Concorso con disegni ed altra documentazione, lo descrive in questo modo: rappresenta una figura dal volto allungato con lo sguardo fisso nel vuoto che osserva un pubblico assente, impassibile alla richiesta di dignità dell’umano. La scultura vuole essere una ricerca interiore, una riflessione sulla società odierna che va sfumando verso l’indifferenza. Il volto prolungato rappresenta una connessione diretta tra il mondo terreno e quello delle idee che coesistono, avendo abbattuto quel muro che l’uomo stesso si è creato. Da qui nasce il titolo Equilibrio perché pace, fratellanza e solidarietà possono viaggiare solamente tenendosi per mano e sostenendosi nel cammino, e la mancanza anche solo di una escluderebbe le altre.
L'esposizione comprende 26 opere tra sculture (in legno e in marmo), pannelli in legno e disegni che descrivono l'evoluzione dell'artista dal 2013 ad oggi con l’opera realizzata in pietra galalla e legno dal titolo Maia, una reminiscenza del viaggio compiuto da Zeni in Brasile.
Per l'artista il legno è un materiale morbido, elastico e compatto che si presta ad una lavorazione veloce ed istintiva, e con il suo occhio attento riesce facilmente a riconoscere le venature da seguire e i nodi da evitare.
A essere rappresentati i temi cari a Zeni, dove il soggetto principale è l'umanità nei suoi vari aspetti del sentimento, delle inquietudini, dei vissuti tragici, della comunicazione che caratterizzano l'uomo e la donna al giorno d’oggi.
Matteo Zeni nasce a Feltre, in provincia di Belluno, e l’arte di intagliare e scolpire il legno l’ha respirata, fin da piccolo, in famiglia dal padre e dallo zio che sono intagliatori e scultori. L'influenza dell'ambiente natio della montagna e di quello familiare lo porta a frequentare l’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa e l’Istituto professionale di Ortisei dove, nel 2010, ha conseguito il diploma di maestro scultore.
Nel 2011 e 2012 prosegue gli studi presso l’Accademia di Monaco di Baviera col professor Olaf Metzel. Ritorna in Italia e la curiosità lo porta a Carrara, capitale del marmo e della scultura, dove frequenta la Scuola del marmo che oggi è diventata l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato del Marmo “Pietro Tacca” che forma specialisti e tecnici per la lavorazione dei materiali lapidei. Qui la formazione, nel laboratorio di scultura, è sotto la direzione del professor Fabrizio Lorenzani. Una volta diplomato, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara, che tutt’oggi frequenta, dove nella sezione scultura è seguito dal professor Pier Giorgio Balocchi.
Già nel 2015 ha vinto il primo premio con l'opera dal titolo "Aquae in Dolomiti" durante la prima edizione del concorso di scultura “Andrea Brustolon, il Michelangelo del legno”, andato di scena a San Tomaso Agordino. Inoltre ha partecipato a numerosi simposi sia in Italia che all’estero e tra le mostre collettive si segnalano "Luci e ombre del legno" del 2015, presentata in cinque Comuni italiani, "Ars in loci" presso il Palazzo Scopoli di Tonadico (Trento), e "Prove d’artista" a Calestano in provincia di Parma, nel 2016.
Scheda Tecnica:
Mostra: Equilibrio
Artista: Matteo Zeni
Curatore: Filippo Rolla
Periodo espositivo: Sabato 3 giugno 2017 - Domenica 16 luglio 2017
Inaugurazione: Sabato 3 giugno, ore 18.00
Luogo: Galleria Duomo – via Finelli, 22 Carrara
Catalogo: Equilibrio, con testi di Filippo Rolla e introduzione di Maria Grazia Passani (Presidente Club per l’Unesco di Massa Carrara) - Galleria Duomo
Orario: 21.00/24.00 da venerdì a domenica oppure su appuntamento
Contatti: tel. 0585 / 71839
mailto:info@galleriaduomo.it
Ufficio stampa:
info@galleriaduomo.it
tel. 334 1444065
Informazioni:
www.galleriaduomo.it
INVASIONI PORTRAITS
15/06/2014 - 30/06/2014
Marina di Massa
Inserito da Filippo Rolla
INVASIONI PORTRAITS
Mostra-Azione Fotografica
a cura di Francesca GIOVANELLI
foto di Simone CONTI
Artisti:
Giovanna AMBROGI Umberto ANTONELLI Michela BRONDI Peter CAPRA Ciro FORMISANO Fabio MAESTRELLI Cesare ODDERA Filippo ROLLA Cinzia ROSSI GHION Maurizio VANOLI
PORTRAITS non è soltanto un’esposizione di ritratti di artisti, come suggeriscono il titolo e l’elenco delle persone coinvolte, ma una serie di azioni singole, fissate durante il loro compiersi negli scatti fotografici di Simone Conti, che rappresentano l’atto conclusivo di un evento collettivo, ideato dal GruppoLeFalene all’interno di INVASIONI per la rete Toscanaincontemporanea2013.
Lo scorso anno gli stessi artisti hanno occupato, con dieci manifesti ciascuno, gli spazi urbani su cui quotidianamente sono affissi comuni messaggi pubblicitari compiendo un’estesa azione ambientale, al tempo stesso creativa e concettuale.
La sfida è consistita nell’utilizzo del solo linguaggio scritto: un ridotto numero di caratteri alfanumerici e segni di interpunzione, per comporre un massimo di dieci parole, stampate con caratteri bianchi su supporti cartacei di colore rosso, nel formato standard del manifesto (cm.140x200 e cm. 200x140), padroneggiando tali "strumenti verbali" come fossero colore, materia, suono, immagine.
I manifesti, oltre a costituire opere d'arte in sé, sono stati allo stesso tempo elemento pubblicitario della mostra stessa: il concetto, veicolato dal pensiero creativo, si è fatto arte attraverso la parola e questa, occupando in modo effimero i luoghi deputati alla pubblicità, non ha avuto l'obiettivo di informare, comunicare, pubblicizzare, creare subdolamente bisogni consumistici sempre nuovi.
Si è trattato dunque di un'invasione creativa, cerebrale, impegnata, ironica nel “qui ed ora”, di messaggi potentemente ammalianti (Antonelli) o energicamente incalzanti (Vanoli), di successioni numeriche che regolano il mondo (Maestrelli), di ricerca crudamente concreta di sogni non del tutto perduti (Formisano), di inviti a condividere sentimenti (Capra) o a riflettere sulle pause di silenzio (Ambrogi), di ragionamenti sul potere figurativo della parola (Rolla) al di là delle barriere fisiche (Oddera), di limiti immaginati o reali (Rossi Ghion), di eterne domande esistenziali (Brondi).
I risultati finali sono stati fruiti sia da coloro che ne hanno fatto esperienza inconsapevolmente durante un transito frettoloso tra un’occupazione e l’altra, sia da coloro che li sono andati a cercare con la stessa cura e pazienza di un pellegrino che si prende tutto il tempo necessario per raggiungere l’agognata meta finale, dopo un percorso costellato di preziose e imperdibili tappe intermedie.
Quest’anno, per realizzare la mostra-azione fotografica INVASIONI -- P O R T R A I TS, otto degli autori dei ”manifesti d’artista” della precedente “mostra-azione ambientale” si sono resi protagonisti di una serie di operazioni concettuali estremamente diverse l’una dall’altra, sia nella prassi artistica e creativa, sia per la formazione professionale individuale.
Un unico obiettivo ha guidato ciascuno di loro nel posare in studio davanti alla macchina fotografica: l’interpretazione personale, attraverso il proprio corpo, ritratto in bianco e nero, del messaggio precedentemente proposto a caratteri bianchi su fondo rosso.
Interagendo creativamente con stimoli concreti provenienti dal mondo esterno, quotidiano e concreto, hanno saputo costruire metafore, attivare sinergie, sfiorare concetti.
Una volta decostruite, le parole hanno potuto fluire liberamente fino a generare nuove composizioni di forme e pensieri, racchiuse poi in un nuovo spazio: quello della fotografia.
Francesca Giovanelli, 2014
Inaugurazione domenica 15 giugno ore 18.00
con “A Corde Libere”, improvvisazione per voce (Ivana MENICHINI) e piano (Sergio CHIERICI)
Luogo: Villa Cuturi (sede APT) - Marina di Massa (MS)
Lungomare Vespucci 24 - 54100 Marina di Massa (MS)
Inaugurazione domenica 15 giugno ore 18.00
Durata: dal 15 al 30 giugno 2014
Orario: tutti i giorni 9-13.00 / 15.00-19.00
Tel: +39 0585 240063 - info@turismomassacarrara.it
Regione Toscana - Provincia di Massa Carrara - Rete Toscanaincontemporanea2013 - GruppoLeFalene -
Mostra-Azione Fotografica
a cura di Francesca GIOVANELLI
foto di Simone CONTI
Artisti:
Giovanna AMBROGI Umberto ANTONELLI Michela BRONDI Peter CAPRA Ciro FORMISANO Fabio MAESTRELLI Cesare ODDERA Filippo ROLLA Cinzia ROSSI GHION Maurizio VANOLI
PORTRAITS non è soltanto un’esposizione di ritratti di artisti, come suggeriscono il titolo e l’elenco delle persone coinvolte, ma una serie di azioni singole, fissate durante il loro compiersi negli scatti fotografici di Simone Conti, che rappresentano l’atto conclusivo di un evento collettivo, ideato dal GruppoLeFalene all’interno di INVASIONI per la rete Toscanaincontemporanea2013.
Lo scorso anno gli stessi artisti hanno occupato, con dieci manifesti ciascuno, gli spazi urbani su cui quotidianamente sono affissi comuni messaggi pubblicitari compiendo un’estesa azione ambientale, al tempo stesso creativa e concettuale.
La sfida è consistita nell’utilizzo del solo linguaggio scritto: un ridotto numero di caratteri alfanumerici e segni di interpunzione, per comporre un massimo di dieci parole, stampate con caratteri bianchi su supporti cartacei di colore rosso, nel formato standard del manifesto (cm.140x200 e cm. 200x140), padroneggiando tali "strumenti verbali" come fossero colore, materia, suono, immagine.
I manifesti, oltre a costituire opere d'arte in sé, sono stati allo stesso tempo elemento pubblicitario della mostra stessa: il concetto, veicolato dal pensiero creativo, si è fatto arte attraverso la parola e questa, occupando in modo effimero i luoghi deputati alla pubblicità, non ha avuto l'obiettivo di informare, comunicare, pubblicizzare, creare subdolamente bisogni consumistici sempre nuovi.
Si è trattato dunque di un'invasione creativa, cerebrale, impegnata, ironica nel “qui ed ora”, di messaggi potentemente ammalianti (Antonelli) o energicamente incalzanti (Vanoli), di successioni numeriche che regolano il mondo (Maestrelli), di ricerca crudamente concreta di sogni non del tutto perduti (Formisano), di inviti a condividere sentimenti (Capra) o a riflettere sulle pause di silenzio (Ambrogi), di ragionamenti sul potere figurativo della parola (Rolla) al di là delle barriere fisiche (Oddera), di limiti immaginati o reali (Rossi Ghion), di eterne domande esistenziali (Brondi).
I risultati finali sono stati fruiti sia da coloro che ne hanno fatto esperienza inconsapevolmente durante un transito frettoloso tra un’occupazione e l’altra, sia da coloro che li sono andati a cercare con la stessa cura e pazienza di un pellegrino che si prende tutto il tempo necessario per raggiungere l’agognata meta finale, dopo un percorso costellato di preziose e imperdibili tappe intermedie.
Quest’anno, per realizzare la mostra-azione fotografica INVASIONI -- P O R T R A I TS, otto degli autori dei ”manifesti d’artista” della precedente “mostra-azione ambientale” si sono resi protagonisti di una serie di operazioni concettuali estremamente diverse l’una dall’altra, sia nella prassi artistica e creativa, sia per la formazione professionale individuale.
Un unico obiettivo ha guidato ciascuno di loro nel posare in studio davanti alla macchina fotografica: l’interpretazione personale, attraverso il proprio corpo, ritratto in bianco e nero, del messaggio precedentemente proposto a caratteri bianchi su fondo rosso.
Interagendo creativamente con stimoli concreti provenienti dal mondo esterno, quotidiano e concreto, hanno saputo costruire metafore, attivare sinergie, sfiorare concetti.
Una volta decostruite, le parole hanno potuto fluire liberamente fino a generare nuove composizioni di forme e pensieri, racchiuse poi in un nuovo spazio: quello della fotografia.
Francesca Giovanelli, 2014
Inaugurazione domenica 15 giugno ore 18.00
con “A Corde Libere”, improvvisazione per voce (Ivana MENICHINI) e piano (Sergio CHIERICI)
Luogo: Villa Cuturi (sede APT) - Marina di Massa (MS)
Lungomare Vespucci 24 - 54100 Marina di Massa (MS)
Inaugurazione domenica 15 giugno ore 18.00
Durata: dal 15 al 30 giugno 2014
Orario: tutti i giorni 9-13.00 / 15.00-19.00
Tel: +39 0585 240063 - info@turismomassacarrara.it
Regione Toscana - Provincia di Massa Carrara - Rete Toscanaincontemporanea2013 - GruppoLeFalene -
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Il pavimento si vestirà quindi con i colori blu e azzurro ed il decoro, emblema d’eleganza,
sintetizza tutti i valori di un HandMade in Italy d’eccellenza Napoletana.
Il pavimento si vestirà quindi con i colori blu e azzurro ed il decoro, emblema d’eleganza,
sintetizza tutti i valori di un HandMade in Italy d’eccellenza Napoletana.