Evento: Omar Galliani, Souls – Anime. La seduzione del Disegno Italiano
01/12/2017 - 28/01/2018
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Data di inserimento: 29/11/2017 - 12:54
Luogo: Treviso (TV) - Veneto
Data di inizio: 01/12/2017
Data di fine 28/01/2018
Descrizione
La seduzione del disegno italiano di Omar Galliani in mostra a Treviso. Nell’ambito della rassegna “Artisti del XXI Secolo. Realtà del contemporaneo”, il Museo Civico Casa Robegan (Via A. Canova 38, Treviso) presenta, dal 2 dicembre 2017 al 28 gennaio 2018, “Souls – Anime”, esposizione personale di Omar Galliani, a cura di Daniel Buso.
Ideata e progettata da Giorgio Russi, la mostra sarà inaugurata venerdì 1 dicembre, alle ore 18.00, alla presenza di Giovanni Manildo (Sindaco di Treviso), Luciano Franchin (Assessore alla Cultura) ed Emilio Lippi (Direttore dei Musei Civici).
Il percorso espositivo comprende una ventina di opere su tavola, alcune delle quali di dimensioni monumentali, realizzate dagli anni Novanta ad oggi.
«Galliani ventenne – ricorda Flavio Caroli – era perso principalmente in due ambizioni. In una ricerca di magia, di seduzione, di fascino che è l’ossessione primaria di ogni grande artista, in qualsiasi tempo, sia egli tragico (Caravaggio), classico (Ingres) o fondamentalmente realista (Degas). Tutto cambia e tutto corre, ma non c’è grande artista quando non ci sia ricerca di Bellezza; di qualche forma di Bellezza. La seconda ossessione di Galliani era infatti la qualità esecutiva, proprio tecnica nel senso antichissimo del termine, della pittura e dei suoi misteri: cosa non facile in un tempo in cui i balbettii e la cattiva pittura parvero la chiave della modernità. Galliani otteneva risultati straordinari grazie ai miracoli realizzativi di una matita forse veramente fra le più dotate del secondo dopoguerra. Nei trenta e più anni che ci separano da quei giorni, il miracolo non ha fatto che approfondirsi».
«La ricerca di Omar Galliani – aggiunge Teodolinda Coltellaro – affonda nelle densità figurali del passato, nelle estensioni storiche dell’arte, di cui evoca modelli culturali e motivi linguistici che coniuga in una originale sintassi espressiva. La sua sensibilità, pienamente contemporanea, sa cogliere gli aspetti di transitorietà e complessità del nostro tempo, gli scenari mobili che ne connotano la dimensione sistemica, ma li traduce in modi e forme che sollecitano lo sguardo a percorsi interpretativi più profondi che non si esauriscano nel “qui ed ora”, proponendo il ricorso alla memoria e alla citazione come processo di rinascita creativa nell’alchimia della forma. […] Per Galliani, l’opera è, in modo prioritario, disegno: dalla dimensione fisica del tracciare (di esercizio muscolare protratto fino allo stremo), del coprire di segni una superficie al suo essere fenomeno articolato, fluttuante, vivente, animato da una propria biologia memoriale che ne determina l’esistenza e in cui si compenetrano mirabilmente e dialogano mondi di tenebra e luce».
L’esposizione, organizzata da Artika, è accompagnata da un catalogo bilingue italiano / inglese (Quaderni d’arte di Casa Robegan, 2017) con la riproduzione fotografica di alcune opere, una nota dello storico dell’arte Flavio Caroli ed una conversazione-intervista con il critico d’arte Teodolinda Coltellaro.
Il Museo Civico Casa Robegan è aperto al pubblico da martedì a venerdì con orario 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato, domenica e festivi ore 10.00-20.00, lunedì chiuso. Ingresso Euro 6,00 (ridotto Euro 4,00). Per informazioni: tel. 0422 544895, mostre@artikaeventi.com, www.artikaeventi.com.
Omar Galliani, nato a Montecchio Emilia (RE) nel 1954, dove vive e lavora, è uno tra i più significativi artisti italiani di riconosciuta fama internazionale. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. A partire dai suoi esordi, già nel 1978, Enrico Crispolti evidenziava le sue straordinarie capacità disegnative e la sua forza evocativa invitandolo al Premio Michetti con l’installazione “Ritratto di dama con unicorno”. Invitato poi nel 1979 da Giovanni Maria Accame a “Le Alternative del Nuovo”, nello stesso anno Flavio Caroli lo invita a “Il Nuovo contesto” allo Studio Marconi di Milano e successivamente in “Magico Primario” a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Partecipa inoltre ad “Arte e critica 1980”, presentato ancora da Giovanni Maria Accame, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma a cura di Giorgio De Marchis e Ida Panicelli e, nel 1981, a “Linee della Ricerca Artistica in Italia” da Nello Ponente. Sarà negli anni successivi un susseguirsi di inviti a manifestazioni nazionali ed internazionali che porteranno l’artista, oltre ad essere invitato a tre consecutive Biennali di Venezia (1982, 1984, 1986), ad essere anche tra gli artisti selezionati per la Biennale di Pechino di quest’anno e a misurarsi sulla scena artistica non solo con i più importanti autori del contemporaneo, ma anche a confrontarsi con i grandi nomi della storia dell’arte del passato. Valga per tutti la partecipazione a mostre quali: “Galliani incontra Morandi” presso la Fondazione Giorgio Morandi nella sua casa natale nel 2014, “Omar Galliani – Lorenzo Puglisi. Caravaggio, la verità nel buio” a Palermo nel 2
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In Contemporanea a Palazzo Magnani
17/11/2017 - 01/12/2017
Reggio Emilia
Inserito da CSArt Serri
A partire da novembre 2017 “In Contemporanea” si trasforma e passa dall’essere un evento annuale a strutturarsi in una rete di Gallerie d’Arte Contemporanea di Reggio Emilia attiva tutto l’anno con mostre incontri ed eventi.
Patrocinata come di consueto dal Comune di Reggio Emilia, la manifestazione si arricchirà nel 2017 con una nuova collaborazione istituzionale con la Fondazione Palazzo Magnani.
Una sinergia che il presidente della Fondazione, Davide Zanichelli, vede nell’ottica di un potenziamento delle attività culturali a partire dal coinvolgimento, più ampio e intenso, tra i soggetti che operano nel campo dell’arte, quindi gallerie e istituzioni, al fine di contribuire allo sviluppo delle iniziative del territorio, fondamentali per la crescita culturale e la salute del corpo sociale. La Fondazione inaugura così le attività raccolte sotto il programma “Art Around”, dialoghi e incontri con chi sul territorio si occupa di arte per professione.
Nei mesi di novembre e dicembre proprio a Palazzo Magnani, si terranno tre incontri con i galleristi della rete sul tema del mestiere di gallerista, sul mercato dell’arte e il suo funzionamento e sulle professioni che ruotano intorno alle gallerie d’arte.
Il ciclo di incontri “Art Around”, declinato nello specifico “In Contemporanea a Palazzo Magnani”, è realizzato con il sostegno di Miselli, accessories for hydraulic components e Zuliani Impresa Edile. Le serate si terranno ogni venerdì alle 18.30, dal 17 novembre al 1 dicembre 2017, nella sala A. Gualdi al secondo piano di Palazzo Magnani (Corso Giuseppe Garibaldi 29). A moderare gli incontri sarà Marta Santacatterina, giornalista e storica dell’arte.
Primo appuntamento, il 17 novembre, con la Galleria de’ Bonis. Stanislao de’ Bonis e Margherita Fontanesi con l’incontro “Il gallerista, una guida nel mercato dell’Arte” illustreranno come il gallerista possa aiutare il collezionista o l’aspirante tale a districarsi nella giungla del mercato dell’Arte, evitando di incappare in incauti acquisti e strutturando una collezione che possa anche diventare un piccolo o grande investimento.
Venerdì 24 novembre sarà poi la volta di 1.1_ZENONEcontemporanea e di Galleria 8,75 Artecontemporanea con il tema “Esordienti & Esorditi”. Antonio Malagoli, Sebastiano Simonini e Gino Di Frenna racconteranno le loro esperienze vissute con artisti emergenti, illustrando come si lavora con giovani che si affacciano sul mercato, magari anche per la prima volta, e come ci si possa avvicinare, da collezionisti, al loro lavoro. Parteciperanno all’incontro anche alcuni giovani artisti che potranno suggerire il loro punto di vista, le aspirazioni, le difficoltà e le modalità usate per approcciare il mercato dell’arte.
Venerdì 1 dicembre saranno a Palazzo Magnani Bonioni Arte e Vicolo Folletto Art Factories. Federico Bonioni tratterà il tema “La Galleria fuori dalla Galleria. Mostre pubbliche e progetti curatoriali”, mentre lo staff di Vicolo Folletto con “Think Different: un approccio diverso all’arte contemporanea”, racconterà quale possa essere lo spazio di movimento per una galleria che solo in tempi molto recenti si è presentata alla città.
Sabato 16 e domenica 17 dicembre farà seguito al ciclo di incontri a Palazzo Magnani un weekend in cui le gallerie resteranno aperte con orario continuato dalle 10.00 alle 20.00 per accogliere i visitatori nei propri spazi e raccontare i dietro le quinte del proprio lavoro. Si tratterà di una ideale “fiera diffusa” il cui contenitore sarà il centro di Reggio Emilia e gli stand le gallerie partecipanti.
Nei diversi spazi espositivi aderenti il pubblico si potranno trovare le seguenti mostre:
Galleria de’ Bonis (viale dei Mille 44, www.galleriadebonis.com), “La Pittura in Italia, anni ’30 - anni ’50” (Guttuso, Sironi, Morandi, Birolli, Gianquinto, Maccari, Morlotti, Sughi, Vespignani). Fino al 13 gennaio 2018.
Bonioni Arte (Corso Garibaldi 43, www.bonioniarte.it), “Frammenti. Venti artisti dagli anni ’50 ai giorni nostri” (Accardi, Angeli, Baricchi, Biasi, Boetti, Bonzanos Art Group, Capogrossi, Cosi, Cotani, Festa, Fontana, Freschi, Gilardi, Habicher, Minoli, Pellegrini, Pomodoro, Pulcinelli, Vermi, Veronesi). Dal 24 novembre 2017 al 31 gennaio 2018.
Galleria 8,75 Artecontemporanea (Corso G. Garibaldi 4, www.csart.it/875), “Formazione visiva” (Arcangelo, Bornefeld, Bramante, Ferrari, Forgioli, Stefanini e altri). Dal 9 dicembre 2017 al 13 gennaio 2018.
1.1_ZENONEcontemporanea (Via San Zenone 11, www.zenonecontemporanea.it), Alessandro Turoni, “Alterazioni Naturali”, fino al 26 novembre 2017. La mostra rimarrà anche aperta il 16 ed il 17 dicembre 2017.
Vicolo Folletto Art Factories (Vicolo del Folletto 1, www.vicolofolletto.it), Mimmo Paladino, “Opera Grafica 1984 - 2008”, fino al 14 gennaio 2018.
Tutte le informazioni sul progetto, le gallerie, le mostre e gli eventi sono disponibili sul sito www.incontemporanea.eu. Sono attivi anche i social della rete: www.facebook.com/InContemporaneaRE, http://tw
Claudio Gaddini, Lucide trasparenze
01/10/2016 - 29/10/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
La Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 4) presenta, dal 1 al 29 ottobre 2016, “Lucide trasparenze”, mostra dell’artista toscano Claudio Gaddini che, partendo dal dato naturale, sintetizza il segno per “entrare” nella materia e vedere ciò che essa sottende. Curata da Chiara Serri, la personale sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle ore 17.00.
In esposizione, una quindicina di opere pittoriche tratte dalla serie “Arborescenze”, riferibile al periodo 2014-2016. Lavori in cui alla “trasparenza” della superficie si associa la “lucidità” (ovvero la consapevolezza) dell’autore che, dopo un lungo periodo di ricerca, si propone di trasferire sul supporto l’essenza stessa del segno.
Come scrive la curatrice, «La recente produzione di Claudio Gaddini nasce da uno strato di polietilene semitrasparente, sul quale interviene con pennarelli acrilici, dando vita a forme lineari, a schemi ed arborescenze che, seppur vicini all’astratto, evocano la natura, le foglie e i rami da cui sono tratti. La visione diretta dell’opera è, tuttavia, negata da una successiva velatura (a volte da un ulteriore strato di polietilene) che ricopre i segni appena tracciati con ritagli di nastro adesivo di carta. Un’operazione che assume un doppio valore simbolico: da un lato l’invito a cercare ciò che è nascosto, ad andare dentro la materia per scoprire diagrammi di forze e vettori direzionali; dall’altro la ricerca dell’equilibrio tra la plastica (chimica) e la carta (natura), necessario per salvaguardare un ambiente che si sta via via disgregando».
La personale sarà visitabile fino al 29 ottobre 2016, di martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 17.30-19.30, oppure su appuntamento. Ingresso libero. Sabato 8 ottobre, alle ore 17.00, si terrà in galleria una narrazione per bambini a cura di Galline Volanti (www.gallinevolanti.com). Per informazioni: tel. 340 3545183, ginodifrenna875arte@yahoo.it, www.csart.it/875.
“Lucide trasparenze” è parte della terza edizione della rassegna “In Contemporanea” che vede l’apertura congiunta della stagione espositiva autunnale in sette gallerie d’arte di Reggio Emilia. Realizzata in collaborazione con il Comune e i Musei Civici di Reggio Emilia, la manifestazione prevede anche l’esposizione collettiva “In Contemporanea al Museo”, dal 1 al 30 ottobre 2016 presso il Palazzo dei Musei (Via Spallanzani, 1). L’inaugurazione della mostra museale si terrà venerdì 30 settembre 2016 alle ore 18.00.
Claudio Gaddini nasce nel 1973 a Lucca, vive e lavora a Nozzano Castello (LU). Tra le mostre principali, “Arte contemporanea italiana 3” (Burgersaal st. Sthephans platz, Konstanz, 2013), “Art Collection” (Galleria Emmediarte, Milano, 2014), “Art Collection” (Galleria Emmediarte, S. Stefano Belbo, 2014), “Sigismund, anno dell’incontro europeo” (Burgersaal st. Sthephans platz, Konstanz, 2014), “Arte e sociodramma collettivo” (Rivadavia, Buenos Aires, 2015), “Claudio Gaddini” (Studio 73, Lucca, 2015), “Per Giorgio, Arte a Massa e Cozzile” (Massa e Cozzile, 2016). Con la Galleria Emmediarte ha partecipato ad Arte Fiera Padova (2014) e BAF – Bergamo Arte Fiera (2015). Vincitore del Premio Ora, terrà nel 2017 una mostra personale presso Menhir Arte Contemporanea di La Spezia.
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Dieci anni di Galleria
18/09/2016 - 16/10/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
Dal 18 settembre al 16 ottobre 2016 la Galleria Marcantoni Arte Contemporanea di Pedaso (FM) presenta “Dieci anni di Galleria (2006-2016)”. Una selezionata scelta di opere di artisti che si sono alternati con esposizioni personali e collettive nei dieci anni di attività.
La sede espositiva nasce nel settembre 2006 a Pedaso, un piccolo borgo marinaro sulla costa sud delle Marche, da un progetto consequenziale all’avveduto ed instancabile collezionismo del suo patron, Gabriele Marcantoni. Proprio dall’aver cercato con sagacia e sicuro istinto i nomi e i pezzi offerti dal mercato si è con il tempo formato quel patrimonio di esperienza e di cognizione che conferisce oggi alla Galleria Marcantoni la patina gratificante della garanzia. Queste scelte hanno comportato sforzi e vera passione, oltre a un lungo lavoro di sensibilizzazione e una partecipazione a valorizzare tutte le esperienze utili ad aprire nuove occasioni di dialogo, di reciproco arricchimento culturale. Scevra da ogni condizionamento di mercato e di moda la collezione della Galleria si presenta come una delle poche associazioni nazionali che ha saputo costruire una propria raccolta attraverso una selezione di opere mirata e attenta alla storia dell’arte. L’orientamento scelto nelle varie esposizioni di questi primi dieci anni di attività è il frutto di tre grandi aree collezionistiche creatisi nel tempo: il verbo visuale, l’esperienza della pittura cosiddetta “sociale” e la grafica d’autore. Scelte di sicuro prestigio storico-culturale, ma di altrettanta difficoltà di affermazione nel sistema dell’arte. Sistema spesso scollegato dal binomio arte e storia e proiettato invece nella richiesta domanda e offerta proveniente dal mercato.
Gli artisti ospitati hanno sempre risposto con grande entusiasmo sia artistico che personale nel proporre le loro opere in galleria. L’alternanza di verbo-visualità e pittura sociale ha fatto sì che si instaurasse un dialogo tra due mondi apparentemente lontani, ma molto affini dal punto di vista delle idee e dei fini comunicativi. Si è così definito nel tempo l’orientamento e la scelta decisa e puntuale delle varie esposizioni proposte. Si sono avvicendati: Paolo Baratella, Umberto Mariani, Eriberto Guidi, Lamberto Pignotti, Lugi Tola, Anna Boschi, Fernando Andolcetti, David Pompili, Arnoldo Ciarrocchi, Alberto Manfredi, Claudio D’angelo, Giovanni Fontana, Fausto Luzi, Paolo Maccari, Paolo Albani, William e Gionata Xerra, Benedetta Montini. La grafica d’autore ricopre, inoltre, uno spazio molto importante nel curriculum della galleria. Passione primogenita, quella delle “carte”, impreziositasi negli anni di nomi di prestigio internazionale. Con il tempo si è potuto dar vita a collettive di firme di sicuro richiamo storico-artistico tra le quali: Vedova, Capogrossi, Mirò, Fontana, Bartolini, Sutherland, Marini, Carrà, Magnelli, Picasso, Castellani, Bonalumi, Leger, Santomaso, Richter e molti altri.
Gli appuntamenti artistici proposti dalla Galleria sono inoltre impreziositi da eventi culturali che gravitano attorno all’arte con la cadenzata proposizione di pomeriggi dedicati alla musica, alla poesia e al teatro. Un luogo quindi non solo dedito all’arte visiva, ma alla cultura a trecentosessanta gradi.
La mostra, che sarà inaugurata domenica 18 settembre dalle ore 18.00, sarà visitabile fino al 16 ottobre 2016, tutti i giorni con orario 17.00-20.00. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 349 4306492, info@galleriamarcantoni.it, www.galleriamarcantoni.it, www.facebook.com/galleria marcantoni.
White Flag
07/09/2016 - 27/09/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da Lara Adinolfi
Eccellenze italiane, anzi salernitane, alla prima Biennale di Design di Londra “Utopia by Design”. La Ceramica Francesco De Maio di Nocera Superiore, sarà da domani fino al 27 settembre, partner tecnico dell’installazione White Flag ideata dalla Triennale Design Museum di Milano.
Le piastrelle italiane per rappresentare il mondo in un prestigioso evento mondiale a Londra con 35 nazioni. E’ il progetto italiano dal titolo “White Flag” curato dalla Triennale Design Museum di Milano che ha scelto per l’installazione la Francesco de Maio per rappresentare la ceramica italiana nel mondo.
Le piastrelle in formato 10x10 bianco lucido e pennellato nero lucido, realizzate dalla Ceramica Francesco De Maio saranno così protagoniste a Londra del “White Flag” ideato da Silvana Annicchiarico e Giorgio Camuffo in sinergia con venti giovani designer ed architetti.
I progettisti hanno infatti ripensato la simbolica bandiera bianca come emblema utopico di tregua globale. Le bandiere verranno inizialmente posizionate sulla mappa del mondo al cuore dell'installazione, ma ogni giorno della Biennale, uno dei flag sarà rimosso e sostituito da un oggetto scelto o creato dal progettista. Tutto ciò per infondere un senso di urgenza, anche di emergenza, per i luoghi scelti segnati sulla mappa.