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Evento: Un logo per la biennale di Napoli
11/04/2014 - 14/09/2014
Dettagli
Data di inserimento: | 11/04/2014 - 7:09 |
Luogo: | Napoli (NA) - Campania |
Data di inizio: | 11/04/2014 |
Data di fine | 14/09/2014 |
Descrizione
Un logo per la biennale di Napoli, prorogati i termini di scadenza
C’è ancora tempo per partecipare al concorso internazionale che decreterà il simbolo dell’evento partenopeo dedicato al mondo dell’arte.
Prorogato al 15 settembre il termine utile per partecipare al concorso internazionale di idee “Un logo per la Biennale di Napoli” indetto dal DAMA Museum di Capua, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Design di Napoli e con il patrocinio della Regione Campania. Scopo del concorso è scegliere, tra le proposte che saranno presentate, l’immagine istituzionale di riferimento per l’evento nato per raccontare l’arte partendo da Napoli al fine di riqualificare la città quale capitale di un’antica cultura che si proiettata verso la modernità. La Biennale di Napoli sarà un ciclo di eventi, rassegne d’arte, mostre e convegni che aggregherà artisti, linguaggi e movimenti culturali diversi in una kermesse capace di integrare più culture dell’arte nel contesto partenopeo ricco di vulcanica creatività. Il logo della Biennale di Napoli dovrà essere in grado di rappresentare tutto ciò, esprimendo a pieno i principi di responsabilità sociale e di diffusione della cultura dell’arte che caratterizzano il DAMA Museum sin dalla sua fondazione. Ogni artista potrà presentare fino a un massimo di tre loghi, realizzati in piena libertà stilistica e con qualsiasi tecnica. Il marchio dovrà rispondere, inoltre, alle seguenti caratteristiche generali: essere distintivo e originale; essere riproducibile e flessibile, mantenendo la sua efficacia espressiva e comunicativa nelle applicazioni su diverse dimensioni, nella riproduzione in positivo e negativo, a colori e in bianco e nero, nell’uso verticale e orizzontale e nelle due come nelle tre dimensioni; essere versatile e applicabile in più forme sui principali supporti di comunicazione e nei diversi settori merceologici. La Commissione giudicatrice, composta da artisti ed esperti d’arte, selezionerà i loghi vincitori tra 30 opere finaliste selezionate dagli Organizzatori, le quali saranno esposte all’interno di una collettiva finale che si terrà presso una sede scelta dal DAMA Museum. Il vincitore, oltre ai premi e riconoscimenti previsti dal bando di concorso, avrà la possibilità di esporre nell’ambito di una personale, della durata di sette giorni, presso il DAMA Museum di Capua.
Per partecipare è possibile scaricare il bando ufficiale dal sito web: www.biennaledinapoli.com.
L'evento è organizzato dal DAMA Museum di Capua, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Design di Napoli e con il patrocinio della Regione Campania.
C’è ancora tempo per partecipare al concorso internazionale che decreterà il simbolo dell’evento partenopeo dedicato al mondo dell’arte.
Prorogato al 15 settembre il termine utile per partecipare al concorso internazionale di idee “Un logo per la Biennale di Napoli” indetto dal DAMA Museum di Capua, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Design di Napoli e con il patrocinio della Regione Campania. Scopo del concorso è scegliere, tra le proposte che saranno presentate, l’immagine istituzionale di riferimento per l’evento nato per raccontare l’arte partendo da Napoli al fine di riqualificare la città quale capitale di un’antica cultura che si proiettata verso la modernità. La Biennale di Napoli sarà un ciclo di eventi, rassegne d’arte, mostre e convegni che aggregherà artisti, linguaggi e movimenti culturali diversi in una kermesse capace di integrare più culture dell’arte nel contesto partenopeo ricco di vulcanica creatività. Il logo della Biennale di Napoli dovrà essere in grado di rappresentare tutto ciò, esprimendo a pieno i principi di responsabilità sociale e di diffusione della cultura dell’arte che caratterizzano il DAMA Museum sin dalla sua fondazione. Ogni artista potrà presentare fino a un massimo di tre loghi, realizzati in piena libertà stilistica e con qualsiasi tecnica. Il marchio dovrà rispondere, inoltre, alle seguenti caratteristiche generali: essere distintivo e originale; essere riproducibile e flessibile, mantenendo la sua efficacia espressiva e comunicativa nelle applicazioni su diverse dimensioni, nella riproduzione in positivo e negativo, a colori e in bianco e nero, nell’uso verticale e orizzontale e nelle due come nelle tre dimensioni; essere versatile e applicabile in più forme sui principali supporti di comunicazione e nei diversi settori merceologici. La Commissione giudicatrice, composta da artisti ed esperti d’arte, selezionerà i loghi vincitori tra 30 opere finaliste selezionate dagli Organizzatori, le quali saranno esposte all’interno di una collettiva finale che si terrà presso una sede scelta dal DAMA Museum. Il vincitore, oltre ai premi e riconoscimenti previsti dal bando di concorso, avrà la possibilità di esporre nell’ambito di una personale, della durata di sette giorni, presso il DAMA Museum di Capua.
Per partecipare è possibile scaricare il bando ufficiale dal sito web: www.biennaledinapoli.com.
L'evento è organizzato dal DAMA Museum di Capua, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Design di Napoli e con il patrocinio della Regione Campania.
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Fiera Arte Padova
14/11/2013 - 18/11/2013
Padova (PD) - Veneto
Inserito da ExpoArt Magazine
Venite a trovarci presso il nostro stand per toccare con mano il nuovo numero della rivista.
Sarà una occasione per conoscerci, scambiare quattro chiacchiere e scoprire tutti i nostri servizi!
Padiglione 1
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EXPOART PHOTO AWARD- Concorso
29/05/2014 - 16/06/2014
Caserta (CE) - Campania
Inserito da ExpoArt Magazine
EXPOART PHOTO AWARD
Iscrizione al concorso Gratuita | Free
Invia la Tua miglior opera e vinci l’ExpoArt Photo Award.
Il premio consiste nella pubblicazione gratis di 5 opere sul sito del magazine ExpoArt (www.expoartcc.it) e una targa Premio.
VOTING-FACEBOOK: la foto che, entro il 4 Luglio alle ore 23.00, ha accumulato il maggior numero di “Mi piace” di Facebook nella Photo Gallery del concorso, vince il Premio.
I partecipanti possono incentivare i voti per le loro foto condividendo il concorso sui loro profili personali di Facebook e/o invitando i loro amici di Facebook a votare, così come condividendo il concorso in altri canali di comunicazione.
IL TEMA
Libero
DESTINATARI
Il concorso è rivolto ad artisti italiani e stranieri, di età compresa tra 18 e 90 anni.
ISCRIZIONE
I partecipanti dovranno inviare il seguente materiale a expoart@email.it con Oggetto CONCORSO 2014 on line ExpoArt photo Award
Nome Cognome (Autore opera)
Email – Cellulare-
Foto dell’opera in formato jpg o tif
(titolo dell’opera, tecnica )
DATE
Il concorso inizia il 29 Maggio 2014 alle ore 10:00
Il termine ultimo per l’invio dell’immagine è il giorno 16 Giugno 2014 ore 20
Tutte le opere pervenute saranno pubblicate il 18 Giugno
Dal 18 Giugno Al 4 Luglio e possibile votare le opere fino alle ore 23:00
Il vincitore sarà annunciato il 5 Luglio 2014 ore 18:30
ACCETTAZIONE DEL REGOLAMENTO E DELLE CONDIZIONI:
I partecipanti accettano, attraverso la loro partecipazione ad una promozione su Facebook, che i loro nomi e cognomi siano pubblicati sui diversi supporti, e che siano condivisi e visualizzati dal resto degli utenti di Facebook senza violare la loro privacy. Allo stesso tempo la partecipazione ad un concorso di questa natura suppone l’accettazione della normativa di Facebook, attraverso il quale si realizza il concorso. La partecipazione alla promozione implica l’accettazione del presente regolamento e condizioni, così come il criterio di ExpoArt in quanto alla risoluzione di una qualsiasi interpretazione degli stessi.
Iscrizione al concorso Gratuita | Free
Invia la Tua miglior opera e vinci l’ExpoArt Photo Award.
Il premio consiste nella pubblicazione gratis di 5 opere sul sito del magazine ExpoArt (www.expoartcc.it) e una targa Premio.
VOTING-FACEBOOK: la foto che, entro il 4 Luglio alle ore 23.00, ha accumulato il maggior numero di “Mi piace” di Facebook nella Photo Gallery del concorso, vince il Premio.
I partecipanti possono incentivare i voti per le loro foto condividendo il concorso sui loro profili personali di Facebook e/o invitando i loro amici di Facebook a votare, così come condividendo il concorso in altri canali di comunicazione.
IL TEMA
Libero
DESTINATARI
Il concorso è rivolto ad artisti italiani e stranieri, di età compresa tra 18 e 90 anni.
ISCRIZIONE
I partecipanti dovranno inviare il seguente materiale a expoart@email.it con Oggetto CONCORSO 2014 on line ExpoArt photo Award
Nome Cognome (Autore opera)
Email – Cellulare-
Foto dell’opera in formato jpg o tif
(titolo dell’opera, tecnica )
DATE
Il concorso inizia il 29 Maggio 2014 alle ore 10:00
Il termine ultimo per l’invio dell’immagine è il giorno 16 Giugno 2014 ore 20
Tutte le opere pervenute saranno pubblicate il 18 Giugno
Dal 18 Giugno Al 4 Luglio e possibile votare le opere fino alle ore 23:00
Il vincitore sarà annunciato il 5 Luglio 2014 ore 18:30
ACCETTAZIONE DEL REGOLAMENTO E DELLE CONDIZIONI:
I partecipanti accettano, attraverso la loro partecipazione ad una promozione su Facebook, che i loro nomi e cognomi siano pubblicati sui diversi supporti, e che siano condivisi e visualizzati dal resto degli utenti di Facebook senza violare la loro privacy. Allo stesso tempo la partecipazione ad un concorso di questa natura suppone l’accettazione della normativa di Facebook, attraverso il quale si realizza il concorso. La partecipazione alla promozione implica l’accettazione del presente regolamento e condizioni, così come il criterio di ExpoArt in quanto alla risoluzione di una qualsiasi interpretazione degli stessi.
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la rivoluzione siamo noi
28/10/2017 - 12/11/2017
Carrara (MS) - Toscana
Inserito da Filippo Rolla
Galleria Duomo Carrara
Via Finelli, 22/b - 54033 Carrara (MS), Italy
tel. 0585 71839
email: info@galleriaduomo.it
website: www.galleriaduomo.it
presenta
La rivoluzione siamo noi
Mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo
a cura di Filippo Rolla
Da sabato 28 ottobre a domenica 12 novembre 2017
Sabato 28 ottobre alle ore 18.30 si inaugura, presso la Galleria Duomo in Via Finelli 22/b a Carrara, la mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo dal titolo “La rivoluzione siamo noi” curata da Filippo Rolla e sarà visibile fino a domenica 12 novembre 2017 - orari di apertura al pubblico sabato e domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00 oppure su appuntamento – info 334 14 44 065.
Gli artisti: Pier Giorgio Balocchi, Emiliano Barattini, Luigi Biagini, Andrea Giusti, Stefano Grattarola, Marta Fernàndez, Fabrizio Lorenzani, Manuele Mirabella, Graziano Pompili, Silvio Santini, Alfredo Sasso, Kenji Takahashi, Matteo Zeni e Smail Zizi.
Le opere della mostra collettiva La rivoluzione siamo noi a cura di Filippo Rolla fanno parte della Collezione Galleria Duomo e vogliono, nelle intenzioni del curatore, far riflettere su questa frase di Joseph Beuys che fu pubblicata sul manifesto della sua prima mostra in Italia, anno 1971, presso la Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli.
Joseph Beuys era un artista a tutto tondo, concepiva l’arte come vita, e la politica, l’economia, gli aspetti sociali e culturali, come arte. Vedeva l’uomo come l’artefice sommo di questa opera d’arte che è l’esistenza.
Tale forte legame tra arte e vita, generò in lui la volontà di indagare il senso dell´arte in relazione alla fruizione sociale.
Pertanto, concetti come responsabilità, autodeterminazione, partecipazione, uguaglianza e democrazia furono i capisaldi della sua ricerca che possiamo raccoglierli nella frase "La rivoluzione siamo noi". Così, prendeva forma quell’idea che in ogni gesto comune è insito un atto magico e un fatto d´arte, tanto quanto la vita stessa.
Questo nuovo modo di vivere e fare arte pone prima l’accento sull’uomo che è artista nella misura in cui pensa ed agisce rendendo visibile il suo pensare e il risultato delle sue azioni che edificano il sociale. Poi, sull’interiorità dell’uomo, su quel mondo non visibile e nascosto che, di momento in momento, ognuno di noi forgia dentro di sé, rispecchiando la propria esistenza.
Così i quattordici artisti in mostra raccontano, in sintonia con questa poetica, un frammento della propria esistenza con scultura pittura e fotografia, una ricerca che ci mette al centro dell’universo in un costante dialogo tra l’io e l’altro inteso come uomo-natura-mondo.
In questo senso, la Rivoluzione siamo noi si apre con due fotografie in bianco e nero di Luigi Biagini, Luci d’Agosto e Riflessi, dove è descritto il mondo delle cave di Carrara, un paesaggio incantato che diventa testimone della transitorietà dell’esistenza, di quell’esistenza che la scultura Autoritratto d’artista di Graziano Pompili attraversa con quella dignità di uomo che scolpisce per dar forma al quel particolare luogo in cui abitare poeticamente.
Proseguendo, incontriamo due disegni, acquerelli su carta, di Manuele Mirabella che rimandano all’Origine du monde di Gustave Courbet, dove la rivisitazione astratta dell’organo genitale così come di un nudo femminile sono audaci così come la scultura di Smail Zizi una tensione, densa di realismo e le conferisce un grande potere seduttivo ed erotico.
Nella seconda sala della mostra abbiamo quattro quadri, due di Marta Fernandez dove le sue sfumature su fondo nero raccontano dell’esistenza umana così come un fiore bianco, sempre su sfondo nero, diventa simbolo di rinascita culturale e sociale, come se fosse sorgente di vita, che è anche il titolo dell’opera di Andrea Giusti, dove la sorgente è simile all’energia sprigionata dallo sgocciolamento del colore sulla tela. A chiudere questa sala c’è il dipinto di Stefano Grattarola dal titolo pellegrini del vuoto che vivono nel presente e rappresentano l’individualismo contemporaneo alla ricerca, nella precarietà dei valori, di un senso.
Nell’ultima sala incontriamo Matteo Zeni con una scultura in legno di Cedro dal titolo Arianna con un gomitolo d’oro in mano, sguardo penetrante ed un lungo collo che ricorda quelli parigini di Amedeo Modigliani. Fantiscritti è la scultura di Kenji Takahashi che è composta da piccoli informi marmorei incollati tra loro e la sua arte scultorea non è quella del “cavare” ma quella del ricomporre il blocco spaccato, evidenziando con maestria ed eleganza i segni della ricomposizione.
Qui, incontriamo la scultura in statuario di Silvio Santini il cuore del cerchio che racchiude in sé l’emozione della vita con la rigorosa esecuzione della forma geometrica.
Via Finelli, 22/b - 54033 Carrara (MS), Italy
tel. 0585 71839
email: info@galleriaduomo.it
website: www.galleriaduomo.it
presenta
La rivoluzione siamo noi
Mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo
a cura di Filippo Rolla
Da sabato 28 ottobre a domenica 12 novembre 2017
Sabato 28 ottobre alle ore 18.30 si inaugura, presso la Galleria Duomo in Via Finelli 22/b a Carrara, la mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo dal titolo “La rivoluzione siamo noi” curata da Filippo Rolla e sarà visibile fino a domenica 12 novembre 2017 - orari di apertura al pubblico sabato e domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00 oppure su appuntamento – info 334 14 44 065.
Gli artisti: Pier Giorgio Balocchi, Emiliano Barattini, Luigi Biagini, Andrea Giusti, Stefano Grattarola, Marta Fernàndez, Fabrizio Lorenzani, Manuele Mirabella, Graziano Pompili, Silvio Santini, Alfredo Sasso, Kenji Takahashi, Matteo Zeni e Smail Zizi.
Le opere della mostra collettiva La rivoluzione siamo noi a cura di Filippo Rolla fanno parte della Collezione Galleria Duomo e vogliono, nelle intenzioni del curatore, far riflettere su questa frase di Joseph Beuys che fu pubblicata sul manifesto della sua prima mostra in Italia, anno 1971, presso la Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli.
Joseph Beuys era un artista a tutto tondo, concepiva l’arte come vita, e la politica, l’economia, gli aspetti sociali e culturali, come arte. Vedeva l’uomo come l’artefice sommo di questa opera d’arte che è l’esistenza.
Tale forte legame tra arte e vita, generò in lui la volontà di indagare il senso dell´arte in relazione alla fruizione sociale.
Pertanto, concetti come responsabilità, autodeterminazione, partecipazione, uguaglianza e democrazia furono i capisaldi della sua ricerca che possiamo raccoglierli nella frase "La rivoluzione siamo noi". Così, prendeva forma quell’idea che in ogni gesto comune è insito un atto magico e un fatto d´arte, tanto quanto la vita stessa.
Questo nuovo modo di vivere e fare arte pone prima l’accento sull’uomo che è artista nella misura in cui pensa ed agisce rendendo visibile il suo pensare e il risultato delle sue azioni che edificano il sociale. Poi, sull’interiorità dell’uomo, su quel mondo non visibile e nascosto che, di momento in momento, ognuno di noi forgia dentro di sé, rispecchiando la propria esistenza.
Così i quattordici artisti in mostra raccontano, in sintonia con questa poetica, un frammento della propria esistenza con scultura pittura e fotografia, una ricerca che ci mette al centro dell’universo in un costante dialogo tra l’io e l’altro inteso come uomo-natura-mondo.
In questo senso, la Rivoluzione siamo noi si apre con due fotografie in bianco e nero di Luigi Biagini, Luci d’Agosto e Riflessi, dove è descritto il mondo delle cave di Carrara, un paesaggio incantato che diventa testimone della transitorietà dell’esistenza, di quell’esistenza che la scultura Autoritratto d’artista di Graziano Pompili attraversa con quella dignità di uomo che scolpisce per dar forma al quel particolare luogo in cui abitare poeticamente.
Proseguendo, incontriamo due disegni, acquerelli su carta, di Manuele Mirabella che rimandano all’Origine du monde di Gustave Courbet, dove la rivisitazione astratta dell’organo genitale così come di un nudo femminile sono audaci così come la scultura di Smail Zizi una tensione, densa di realismo e le conferisce un grande potere seduttivo ed erotico.
Nella seconda sala della mostra abbiamo quattro quadri, due di Marta Fernandez dove le sue sfumature su fondo nero raccontano dell’esistenza umana così come un fiore bianco, sempre su sfondo nero, diventa simbolo di rinascita culturale e sociale, come se fosse sorgente di vita, che è anche il titolo dell’opera di Andrea Giusti, dove la sorgente è simile all’energia sprigionata dallo sgocciolamento del colore sulla tela. A chiudere questa sala c’è il dipinto di Stefano Grattarola dal titolo pellegrini del vuoto che vivono nel presente e rappresentano l’individualismo contemporaneo alla ricerca, nella precarietà dei valori, di un senso.
Nell’ultima sala incontriamo Matteo Zeni con una scultura in legno di Cedro dal titolo Arianna con un gomitolo d’oro in mano, sguardo penetrante ed un lungo collo che ricorda quelli parigini di Amedeo Modigliani. Fantiscritti è la scultura di Kenji Takahashi che è composta da piccoli informi marmorei incollati tra loro e la sua arte scultorea non è quella del “cavare” ma quella del ricomporre il blocco spaccato, evidenziando con maestria ed eleganza i segni della ricomposizione.
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Mostra in occasione dell'anniversario della morte dell'artista e Maestro Rivolese Antonio Carena (Rivoli 29 aprile 1925 - 1 febbraio 2010)
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