Evento: "Amore e Psiche"
18/09/2021 - 02/10/2021
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Altro , Padova
Dettagli
Data di inserimento: 07/09/2021 - 0:11
Luogo: Venezia (VE) - Veneto
Data di inizio: 18/09/2021
Data di fine 02/10/2021
Descrizione
Mostra Collettiva Internazionale
Presentazione dello Storico e Critico d'Arte Prof. Giorgio Grasso
Evento a cura del Critico d'Arte Maria Palladino
L'evento “Amore e Psiche” trae ispirazione dal mito omonimo, narrato nell'XI libro delle “Metamorfosi”, o “Asino d'oro” di Lucio Apuleio, unico romanzo in lingua latina arrivato fino a noi, e datato al tardo II d.C. Il protagonista del romanzo è Lucio, un numida, cittadino di Madauro (come Lucio Apuleio stesso), che viaggiando in Tessaglia, terra di magia, spinto dalla curiosità, decide di intraprendere l'apprendimento delle arti magiche. Il peccato della curiosità lo condurrà ad un lungo travaglio di colpa ed espiazione, alla fine del quale, riacquistando le fattezze di uomo, si dedicherà al culto dei misteri di Iside e Osiride, e per volere di Osiride si trasferirà a Roma, dove eserciterà la professione dell'avvocatura.
Un “romazo di formazione” pertanto, incentrato sul tema della “curiositas”, cardine anche nella leggenda di “Amore e Psiche” che la rispecchia in tal senso: la dea Venere, mossa ad invidia dalla bellezza straordinaria della fanciulla, invia suo figlio Amore a scoccarle una freccia, perché essa possa innamorarsi dell'uomo più brutto e avaro della terra. Ma il dio sbaglia la mira, e la freccia colpisce il suo stesso piede, così si innamora perdutamente di Psiche e, con uno stratagemma, la fa condurre da Zefiro nel suo palazzo, dove consuma con lei un'ardente passione, sempre però al buio, al fine di non essere riconosciuto, e non incorrere nelle ire di sua madre. Ma Psiche, istigata dalle invidiose sorelle, che l'hanno raggiunta al palazzo, guarda Amore di nascosto alla luce di una candela, e rimane folgorata dalla sua bellezza. Una goccia di cera cade sul volto del dio, che si sveglia ed allontana Psiche dal palazzo. Solo dopo innumerevoli traversie, messa alla prova da Venere, Psiche viene salvata da Amore, con l'aiuto del padre Giove e, divenuta dea, delle fanciulle e dell'anima, potrà ricongiungersi al suo sposo.
La curiosità, la colpa e l'espiazione, grazie alle quali l'anima, attraverso l'amore, o la spiritualità, raggiunge l'immortalità, sono inoltre il filo conduttore che ci collega al Libro della Genesi ed all'origine dei progenitori, Adamo ed Eva, e altresì al mito di Orfeo ed Euridice: Orfeo, simbolo dell'Arte e dell'Artista, ama ed è riamato da Euridice, simbolo dell'anima. Sarà anche in questo caso la curiosità, a determinare il peccato e la dannazione.
Lo slancio creativo che dà impulso al gesto dell'Artista, e lo ispira, diviene la “curiositas”, la quale attraverso l'espressione e l'esternazione del suo genio, lo sostiene e lo conduce all'elevazione, al di là dei limiti umani. Questo il soggetto e l'intendimento di questa mostra collettiva, nel celebrare il ruolo spirituale fondamentale della cultura e dell'arte.
In esposizione opere degli artisti:
Alda Delledonne, Alexandra Van Der Leeuw, Anna Tedone, Annarita Micheli, Elisa Cattin-Reiser, Floriana Pace, Germana Bedont, Gianfranco Montessoro, Letizia Novelli, Lisa Sabbadini, Manuela Lecis, Marino Salvador, Monica Isabella Bonaventura, Nadia Ferrari, Pablo T., Piergiorgio Dessì, Roberto Molteni, Sara Gusberti, Val, Vesna Faiazza.

Durante l'inaugurazione, avrà luogo la presentazione del romanzo “L'intreccio Amore e Psiche” della scrittrice Anna Giuliano, con la presenza dell'autrice.
Verranno inoltre esposte e presentate in personale, le sette opere illustrative del libro, ad opera del pittore e poeta Roberto Molteni. Sarà presente l'artista.
Per l'occasione, il gruppo musicale “Saturno Contro” eseguirà il brano “Amore e Sesso”, composto su ispirazione del romanzo.

Venice Art Gallery, Calle del Tragheto 2799, Dorsoduro (fra Campo San Barnaba e Ca' Rezzonico).
La mostra resterà visitabile fino al 2 Ottobre.
Orari di apertura: giovedì – domenica 16:00 – 19:00. Ingresso libero nel rispetto delle attuali norme anti-Covid.
Per informazioni:
Maria Palladino
3341695479
audramsa@outlook.it
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MOSTRA PERSONALE DI PITTURA " ????? ??? Panta rei" DELL’ARTISTA MARINO NAGRO
26/09/2015 - 14/10/2015
Altichiero (PD)
Inserito da Maria Palladino
COMUNICATO STAMPA
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA PERSONALE DI PITTURA " ????? ??? Panta rei" DELL’ARTISTA MARINO NAGRO

Sabato 26 settembre alle ore 17,30, presso il MAAAP – Museo Archeologico Ambientale delle Acque di Padova, via Querini 84, Altichiero (PD), si inaugurerà la mostra " ????? ??? Panta rei" del pittore Marino Nagro.
Il fiume Brenta, la sua rappresentazione pittorica e la sua storia sono al centro di questa mostra, che raccoglie i dipinti dell’artista padovano Marino Nagro ispirati al paesaggio fluviale e alla campagna circostante il nucleo urbano di Altichiero, dove l’artista ha trascorso la sua infanzia e tuttora risiede.
L’esposizione vuole essere un dovuto e voluto omaggio al fiume, compagno di giochi da bambino e nell’adolescenza per il pittore, e luogo deputato alla meditazione e alla riflessione naturalistica per la sua ricerca.
Al centro del percorso artistico di Marino Nagro, nell’arco di una carriera più che trentennale, vi è infatti la natura, intesa in senso rinascimentale quale sede di elezione per la creatura umana, forza romanticamente soverchiante, e rifugio dello spirito, in cui la raffigurazione realistica di stampo tonale e atmosferico, nel rispetto della tradizione veneta, cede il passo alla fantasia e al sogno, al recupero di temi e motivi di stampo antichizzante che si inseriscono perfettamente nel contesto dello spazio espositivo.
Sempre presente è l’attenzione ai temi dell’ecologia e della conservazione dei beni ambientali, che sola ci permette di preservare uno stile di vita più sano e consono alla nostra specie.
" ????? ??? Panta rei", ovvero “tutto scorre” secondo il pensiero del filosofo greco presocratico Eraclito, ben si addice alla poetica di Marino Nagro, al senso del suo fare arte: ovvero un’indagine in continua evoluzione, sempre passibile di mutamenti, che diventa cifra distintiva di un’intera esistenza, ciclo in perenne movimento: come l’acqua, fonte di vita, e come la vita stessa.
Cornice dell’evento lo splendido Museo Archeologico Ambientale delle Acque di Padova, sito nell’ex chiesa di Sant’Eufemia, in via Querini 84 ad Altichiero: il santuario, risalente ad epoca protostorica e romana, raccoglie reperti archeologici rinvenuti in Brenta e databili dal 750 a.c. al 400 d.c. ed una pregevole collezione di ceramiche rinascimentali risalenti al 1400 – 1700 d.c.: un’occasione da non perdere per ammirare una parte importante del patrimonio storico ed artistico della città di Padova.
Durante l’inaugurazione avrà luogo una degustazione di prodotti alimentari biologici.
La mostra resterà visitabile fino al 14 ottobre, in orario:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 16,30 – 19,00.
Domenica 10,00 – 12,00 e 16,30 – 19,00.
Ingresso libero.

Per informazioni:
Marino Nagro
+39 349 834 6744
marino.nagro@gmx.com
http://www.marinonagro.tk

Maria Palladino
+39 334 169 5479
audramsa@outlook.it

MOSTRA “METAMORFOSI TRA REALTA’ E SOGNO”, PERSONALE DEL FOTOGRAFO LORENZO BETTIO
06/02/2016 - 29/02/2016
Padova (PD) - Veneto
Inserito da Maria Palladino
Sabato 6 febbraio alle ore 18,00, presso l’Hotel Plaza Padova, Corso Milano 40, inaugurerà la mostra personale “Metamorfosi tra realtà e sogno” del fotografo Lorenzo Bettio.
A cura di Maria Palladino.
La particolare serie di opere fotografiche ospitate in mostra nasce da un incontro casuale fra chimica e natura, una combinazione fortuita – ma sapientemente seguita in tutte le sue fasi - di elementi di sostanze diverse che genera un’imprevisto stravolgimento, rappresentativo e cromatico, nel materiale d’origine, aprendo la strada a nuove possibilità e sperimentazioni.
Per Lorenzo Bettio la fotografia è evocazione, ancor più che rappresentazione, rifugge da qualsiasi esito puramente documentaristico per cercare, con costanza e passione, l’effetto: ovvero la sintesi di quel microcosmo emozionale che nasce allorché l’immagine s’imprime, sul supporto e ancora prima, fisicamente, al nostro organo visivo e produce un impatto sostanziale a livello sensoriale ed affettivo. E’ un arte delle emozioni quella che egli persegue: cioè un raffinato abbinamento dell’attimo necessario a cogliere l’essenzialità dello scatto - nelle opportune condizioni ambientali e tecniche che concorrono a renderlo ottimale – e l’infinito dipanarsi degli universi percorribili dal pensiero e dal sentimento personale dell’osservatore posto in rapporto ravvicinato col soggetto.
Sono paesaggi metafisici, ampie distese di colori e forme, in cui sembrano aprirsi improvvisamente squarci, nascere soli e astri inaspettati, mescolarsi campiture come magmatiche distese di colore, che richiamano all’astrattismo informale e ad una surrealtà che è più propriamente definibile quale percorso ideale in una dimensione parallela che renda irreale il reale, lasciando così campo libero all’”oltre”. Questo al fine di produrre, al di là dello stupore e della sorpresa iniziali, una forma di “riconoscimento” in chi guarda: come un riappropriarsi non soltanto di spazi, dettagli e figure note e familiari perché appartenenti al proprio luogo d’origine, ma anche una “universalizzazione” degli stessi. Alla ricerca di quelle categorie comuni dello spirito umano che permettono di rendere generale la nostra particolare visione delle cose per creare “unità”.
Tutto questo induce nello spettatore una condizione interiore di serena sospensione intellettuale e contemplativa che consente di godere appieno il piacere estetico altresì dell’oggetto ritratto quanto della sua trasfigurazione poetica ed artistica. 29.01.16 Maria Palladino
Curriculum di Lorenzo Bettio
La sua passione per la fotografia nasce guardando i libri del fotografo Fulvio Roiter.
Dal 1980 inizia a scattare le prime immagini e frequenta il Fotoclub Padova apprendendo la tecnica e le prime nozioni di fotografia.
Nel 1983 con altri amici appassionati di arte fotografica, fonda il Fotoclub Rubano.
Nel 1985 frequenta una scuola di fotografia professionale a Firenze, dove affina la tecnica di still life e fotografia industriale.
Successivamente comincia ad esporre in mostre fotografiche collettive e realizza la prima mostra personale nel Comune di Rubano PD.
Nel 1991 la fotografia diventa una professione.
Nel 2014 la prima importante mostra al RUBANO ART FESTIVAL, con “METAMORFOSI”.
Nel settembre 2015 partecipa alla “BIENNALE MILANO” International Art Meeting allo Spazio Tadini con il prof. Vittorio Sgarbi e il promoter Salvo Nugnes.
Nell’ottobre 2015 partecipa alla mostra collettiva “SPOLETO INCONTRA VENEZIA” nella prestigiosa sede di Palazzo Giustinian VE, con il prof. Vittorio Sgarbi e il promoter Salvo Nugnes.
Nel novembre 2015 è presente ad ART PADOVA FIERE.
Nel dicembre 2015 partecipa alla manifestazione “ROVOLON FOTOGRAFIA”.
Nel dicembre 2015 partecipa alla mostra d'arte collettiva:”ENERGIA CREATIVA” con Salvo Nugnes e il prof. Vittorio Sgarbi, esponendo ai “NAVIGLI” di Padova.
Nel febbraio 2016 mostra personale “METAMORFOSI” all' Hotel Plaza di Padova.
La mostra resterà visitabile fino al 29 febbraio in orario: lunedì – domenica 16,00 – 23,00. Ingresso libero.
Per informazioni:
Lorenzo Bettio:
3489112728 lorenzobettio@libero.it
https://www.facebook.com/lorenzo.bettio.5
Maria Palladino:
3341695479 audramsa@outlook.it
Hotel Plaza Padova: 049656822
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ReArt Arte Contemporanea e Belle Arti di Reggio Emilia (Viale Umberto I, 42/B) presenta, dal 16 settembre al 7 ottobre 2017, “La pelle che abito”, doppia personale di Marco Arduini ed Anna Barbara Olszewska.
Curata da Michael Peddio, l’esposizione sarà inaugurata sabato 16 settembre alle ore 18.00 alla presenza degli artisti. In mostra, una quindicina di opere pittoriche il cui comune denominatore è l’interesse per la figura femminile.
Marco Arduini presenta una selezione di dipinti ad inchiostro ed acrilico su tavola di matrice Pop, in cui il tema del viaggio viene restituito allo spettatore per momenti non consecutivi e fermo immagine.
Anna Barbara Olszewska propone un excursus attraverso la sua produzione pittorica degli ultimi dieci anni. Opere a tecnica mista che esplorano l’infinito universo femminile, dal ritratto al nudo, prendendo spunto anche dai disegni degli abiti creati per le case di moda ed indossati dalle modelle.
La mostra sarà visitabile fino al 7 ottobre 2017, da martedì a sabato con orario 9.30-13.00 e 16.30-19.30, oppure su appuntamento. Ingresso libero. Per informazioni: cell. 370 3462813, spazioreart@gmail.com, www.belleartisupplies.com, www.facebook.com/ReArtBelleArti.
Marco Arduini nasce a Reggio Emilia. È pittore e incisore. La sua formazione artistica avviene all’Istituto d’Arte Gaetano Chierici di Reggio Emilia. Attualmente lavora su tavola, tela e carta antica. La sua ricerca, di matrice figurativa, presenta chiari riferimenti alla Pop Art americana. Esperienze rivisitate nei “Racconti di Viaggio” degli anni 60-70, ambientati anche nell’attualità. Usa tempera e acrilico, ottenendo dipinti di forte impatto emotivo e cromatico. Nelle carte antiche, molte delle quali risalenti all’800, si snodano racconti realistici, con piloti, macchine da corsa e aerei. Numerose le mostre personali e collettive. Ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra i quali la selezione al Premio Arte Mondadori (Milano, 2010). Ha esposto alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Emilia Romagna (Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro, 2011).
Anna Barbara Olszewska nasce in Polonia, dove consegue la maturità artistica. A diciotto anni fa visita ad alcuni parenti a Cavriago (RE) ed incontra Mariella Burani che la ingaggia come modella. Il suo interesse però è rivolto alla creazione. Frequenta quindi la scuola di Maramotti e inizia a fare la modellista, diventando successivamente stilista. Per vent’anni è stata stilista di prima linea di Mariella Burani. Parallelamente all’attività professionale, ha coltivato l’interesse per la pittura con mostre e riconoscimenti da parte della critica e del pubblico.
ReArt Arte Contemporanea e Belle Arti nasce nel 2017 a Reggio Emilia (Viale Umberto I, 42/B) per iniziativa di Barbara Nicoletto e Michael Peddio, accomunati dalla passione per la pittura e le belle arti. Accanto alla galleria, attrezzata per mostre personali e collettive, si trova la sezione belle arti, con prodotti e marchi selezionati. L’attività espositiva si è aperta nel febbraio 2017 con la personale “Frammenti” di Nicla Ferrari. A seguire, mostre collettive, giornate di lavoro e full immersion con gli artisti.