Evento: Mirko Baricchi, Humus
27/06/2015 - 26/07/2015
0 0
Effettua l'accesso per inserire un commento
0/0 Commenti
Inserzionista
Altro
Dettagli
Data di inserimento: 12/06/2015 - 17:05
Luogo: Parma (PR) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 27/06/2015
Data di fine 26/07/2015
Descrizione
La Galleria San Ludovico di Parma (Borgo del Parmigianino, 2/a) ospita, dal 27 giugno al 26 luglio 2015, la personale dell’artista spezzino Mirko Baricchi, a cura di Chiara Canali. Patrocinata dal Comune di Parma, l’esposizione è organizzata dall’Associazione Culturale Art Company in collaborazione con le gallerie Cardelli & Fontana artecontemporanea (Sarzana, La Spezia) e Bonioni Arte (Reggio Emilia). Il vernissage si terrà sabato 27 giugno alle ore 18.00. Per tutta la durata della mostra, un’opera di Mirko Baricchi sarà inoltre esposta nella prima sala della Pinacoteca Stuard (Borgo del Parmigianino, 2/b), con oltre duecento opere dal XIV secolo al Novecento.
La mostra, intitolata “Humus”, presenta una decina di opere pittoriche, perlopiù di grandi dimensioni, realizzate nel 2014-2015. Dedicate al tema della natura e del paesaggio terrestre, esse si soffermano sul ruolo dell’Umano all’interno di un ciclo naturale legato alla terra. Una ricerca che si spinge oltre il paesaggio, scavando nelle sue radici profonde per parlare dell’immaginario che da sempre lo nutre e lo sostenta.
«Humus – spiega l’artista – è una sorta di pratica della contemplazione, della pausa, intesa proprio nella sua accezione più prosaica. Pausa mentale e fisica, sedersi e ascoltare. […] Dopo la prima germogliazione era tempo di assicurare al mio fare un terreno fertile per una “continuazione”. Un momento necessario di stasi per far decantare il pensiero e i mezzi pittorici».
Come scrive la curatrice, «Dopo un periodo più denso, di accumulo di segni, tracce e materie, Baricchi ha ricercato la strada della sottrazione, della riduzione, della riemersione, della rinascita (anche in coincidenza con un nuovo momento autobiografico) che si traduce in uno stile più libero, essenziale, aereo, che sa trattare le superfici pittoriche con la leggerezza e l’incanto della poesia. [...] Le sue opere sono come finestre aperte non sul paesaggio, tout court, ma sulla coscienza poetica del reale e del paesaggio o, meglio, su ciò che il reale e il paesaggio diventano passando attraverso la profondità che abita la coscienza di un pittore, in un rapporto con l’Umano che supera i limiti di ogni naturalismo».
L’allestimento, pensato per la sequenza di nicchie che caratterizza la chiesa sconsacrata, prevede l’alternanza di opere su tela e su carta che disegnano vuoti e pieni all’interno di uno spazio caratterizzato da forti accelerazioni e rallentamenti nella fruizione. Completa il progetto il video Making of “Germogli. e di stelle”, che presenta il lavoro in progressione, realizzato da Paolo Ranieri in occasione dell’omonima mostra.
La personale sarà visitabile fino al 26 luglio 2015. Ingresso libero. La Galleria San Ludovico è aperta di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì con orario 17.00-23.00, sabato e domenica ore 10.30-12.30 e 17.00-23.00, martedì chiuso. Catalogo Cardelli & Fontana artecontemporanea e Bonioni Arte con testi di Chiara Canali disponibile in sede. Per informazioni: www.artcompanyitalia.com, www.cardelliefontana.com, www.bonioniarte.it.
Mirko Baricchi nasce a La Spezia nel 1970. Dopo il liceo si trasferisce a Firenze, dove frequenta l’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. Parte quindi per il Messico, lavorando come illustratore per una nota agenzia di comunicazione americana, senza abbandonare tuttavia la sua passione per la pittura. In una delle sue numerose visite ai musei messicani, viene folgorato dall’artista Rufino Tamayo. Lascia il lavoro in agenzia e, poco dopo, partecipa ad una collettiva al Museo Siqueros, ricevendo riscontri positivi da parte della critica. Tornato in Italia, si trasferisce a Milano, dove sfrutta la sua abilità di disegnatore nel campo della pubblicità e dell’editoria. In questo periodo matura la decisione di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nel 1998 si stabilisce a La Spezia, avviando una proficua collaborazione con Cardelli & Fontana artecontemporanea. Prende parte a numerose esposizioni e fiere d’arte. Tra le recenti personali, si segnalano “Maculae” (Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2010), “De Rerum” (Galería Barcelona, Barcellona, Spagna, 2010), “Rendez-vous con Mirko Baricchi” (Galleria Bianconi, Milano, 2011), “De Rerum” (Galerie Fabrice Galvani, Toulouse, Francia, 2011) e “Germogli. e di stelle” (Cardelli & Fontana, Sarzana, La Spezia, 2012). Sue opere sono presenti nelle collezioni di CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea, collezione Battolini, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Civica Raccolta del Disegno - MuSa di Salò (BS).
Altri eventi dell'inserzionista
Iridescenze - Patrizia Atti
10/06/2017 - 28/06/2017
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
Dal “Ritratto di Baldassarre Castiglione” dipinto da Raffaello Sanzio, un progetto pittorico di Patrizia Atti che, attraverso luci iridescenti e moltiplicazione dello sguardo, pone lo spettatore dinanzi ad un enigma in cui si fondono scienza e arte.
La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, dal 10 al 28 giugno 2017, le “Iridescenze” di Patrizia Atti. Curata da Federico Bonioni, la mostra sarà inaugurata sabato 10 giugno alle ore 18.00.
In esposizione, cento opere ad olio su tela di piccole dimensioni (13x13 centimetri), tutte realizzate nel 2016 e nel 2017, che ritraggono fedelmente l’occhio sinistro di Baldassarre Castiglione. Unica variante, la colorazione dell’iride, esito di un’approfondita ricerca cromatica.
«Cento occhi. Stessa forma, diverso colore. Impercettibili mutamenti del segno – si legge nel testo di presentazione – che si traducono in moti dell’animo. L’arco del sopracciglio come lancetta dei cambiamenti del cuore. Cromatismi dell’iride affidati alle Rune Nordiche. Misteriosi processi alchemici dispiegano le loro tassidermie su latitudini e longitudini di “Mundus Imaginalis”, criptate nelle tonalità dell’iride. Pagine di occhi in proporzioni auree, dove la pupilla diventa il centro della spirale della conchiglia di un Nautilus. Iridescenze: unioni della natura con l’arte, della scienza con l’arte. Un lavoro, quello di Patrizia Atti, che trae ispirazione dallo sguardo di Baldassarre Castiglione dipinto da Raffaello, la cui iride azzurra, collocata dall’artista nell’angolo esterno dell’occhio, instaura con lo spettatore un rapporto di scambio, profondo, che cela un mistero, una consapevolezza segreta condivisa da pittore e scrittore. È uno sguardo in cui l’anima emana un enigma, presente ma inaccessibile. L’osservatore viene seguito, abbracciato dallo sguardo dipinto in qualunque posizione si trovi. L’artista opera come la natura, che nel suo riprodursi non è mai uguale a se stessa. Ripetizione del gesto che trasforma il linguaggio in poesia».
La personale sarà visitabile fino al 28 giugno 2017, da martedì a domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00, chiuso il lunedì. Mercoledì 21 giugno 2017 apertura serale con orario 21.00-23.00 in occasione del primo Mercoledì Rosa promosso dal Tavolo Unico di Coordinamento del Commercio di Reggio Emilia. Per informazioni: tel. 0522 435765, www.bonioniarte.it, info@bonioniarte.it, www.facebook.com/bonioniarte.
Patrizia Atti nasce a Bologna, dove attualmente vive e lavora. Nel 1982 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna, sezione pittura, con Concetto Pozzati. Dal 1982 al 1990 compie una serie di viaggi con permanenze all’estero: Camargue, Isole Canarie, Messico e Brasile, dove svolge attività di ritrattista. Dal 1990 al 1994, rientrata in Italia, sposta la sua attenzione dall’antropologia alla botanica: la galleria dei ritratti diventa allora il giardino dei giardini, ovvero l’Eden, e le rose, soggetto privilegiato della sua ricerca, ne caratterizzano la fisionomia. Dal 1996 collabora con la casa di moda Gucci per l’ideazione e la realizzazione pittorica di soggetti per foulard. Tra le opere da lei create, tra il 1994 e il 1996, lo stilista Tom Ford individua i soggetti ideali per le collezioni del 1996 e del 1997. Nel 1997 l’impollinazione della rosa, regina dei fiori, conquista gli Stati Uniti. Patrizia Atti presenta le sue opere in New Mexico (“The land of enchantment”, Houshang Gallery, Santa Fe), dove la sua ricerca si carica di suggestioni ispirate dalla luce iridescente del luogo. Dal 1998 al 2005 si susseguono numerosi viaggi nel sud-ovest americano con varie esposizioni. “Marbles” è una serie di dipinti eseguiti nel 2005 e nel 2006, ispirata a “Il giuoco delle perle di vetro” di Herman Hesse: una ricerca sulla luce in cui la riflessione dei cristalli genera nuovi universi specchianti, in un caleidoscopio di colori. La sua ricerca artistica si sviluppa quindi nella fotografia e nella rappresentazione di “Mundus Imaginalis”, ovvero di “Giardini delle Meraviglie” in cui Jack, un elfo giullare, appare in un contesto floreale costruito ad arte. Nel 2016 ha inizio la realizzazione di una serie di dipinti ad olio su tela di piccole dimensioni dedicati all’occhio umano. Cento opere che, nel 2017, costituiscono la mostra “Iridescenze”, presentata allo Studio Oculistico d’Azeglio di Bologna in occasione di Art City White Night e successivamente alla Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia.
Incontri
29/09/2015 - 30/10/2015
Ragogna (UD) - Friuli-Venezia Giulia
Inserito da CSArt Serri
Il Castello di San Pietro di Ragogna (UD) ospita, dal 29 agosto al 30 ottobre 2015, la mostra “Incontri”, promossa dal Comune di Ragogna, dall'Associazione Arte Comelico Ladino, dalla Pro Loco di Ragogna e dall'Associazione Ragogna Aiuta Ragogna.
Coordinata da Aldo Drigo (Presidente Associazione Arte Comelico Ladino), Mario Clara (Presidente Associazione Ragogna Aiuta Ragogna) e Marco Pascoli (Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Ragogna), e diretta da Gianluca Glerean (Associazione GiocArti), la manifestazione sarà presentata al pubblico sabato 19 settembre alle ore 18.00.
Il titolo del progetto – spiega Aldo Drigo – vuole sintetizzare in una sola parola «la disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Ragogna, le potenzialità del sito storico monumentale del Castello di Ragogna, la qualità del dialogo instaurato, la disponibilità delle strutture culturali ed associative che si sono incontrate […]. Una semplice parola: incontri».
In mostra, dipinti, oggetti di artigianato artistico e fotografie realizzati da Carlo Baggio, Marinella Baggio, Claudio Biason, Gianberto Centis, Giusto De Bettin, Ebe De Monte, Annamaria De Zolt, Mario Fait, Nadia Fantini, Sergio Ferraro, Donatella Fioranzato, Mauro Gentile, Gianluca Glerean, Sonia Luce, Renata Olivotto, Alfio Piccolo, Renzo Pomarè, Fosca Sacco Sonador, una ventina di artisti provenienti da Comelico e Cadore, Friuli collinare, Veneto ed Emilia Romagna.
Unica fotografa, Nadia Fantini, che presenta una selezione di opere tratte dalla mostra “Nature”, presentata a Palazzo Casotti di Reggio Emilia nel 2013 con un testo di Sandro Parmiggiani. Immagini scattate negli untimi vent’anni a partire da un’attenta osservazione della natura, che ha trovato terreno favorevole nel corso di numerosi viaggi. Visioni ravvicinate (fori, foglie, frammenti di tronchi), a volte paesaggi, diario di un personale viaggio alla scoperta del bello e del perenne mistero delle cose.
La collettiva sarà visitabile fino al 30 ottobre 2015, sabato ore 14.30-17.30, domenica ore 10.30-12.30 e 14.30-17.30. Ingresso libero. Per informazioni: www.comune.ragogna.ud.it.
Nadia Fantini nasce a Rimini, consegue studi classici a Bologna e si laurea in Architettura a Firenze. Parallelamente all’attività professionale, che la vede impegnata in ristrutturazioni, arredamenti e progettazione di giardini, indirizza il suo interesse all’osservazione della natura. Nascono, così, numerosi reportage fotografici, realizzati in orti botanici, parchi naturali, prati, boschi, aiuole cittadine e foreste pluviali. Tra le principali esposizioni, “Fiori dall’Australia” (Galleria Angelo Fabbri, Ravenna, 2004; Torre civica e Biblioteca, Molinella, 2004), “Floressence” (Orto Botanico Giardino dei Semplici, Firenze, 2005-2006), “Telinfiore” (Palazzo Ex Borsa, Ferrara, 2006), “Dal mondo naturale” (Museo di Storia Naturale, Ferrara, 2006), “I colori del verde” (Sala Viscontea, Bergamo, 2006), “Fiori & Verdi” (Centro Culturale Mercato, Argenta, 2009), “Oltre la siepe” (Galleria Comunale S. Croce, Cattolica, 2010), “Parliamo di palme” (Orto Botanico Giardino dei Semplici, Firenze, 2011), “Immagini dagli Orti Botanici” (Archivio Storico, Minerbio, 2011), “Nature” (Palazzo Casotti, Reggio Emilia, 2013, testo di Sandro Parmiggiani). Ha inoltre realizzato l’apparato fotografico per il libro “Terra nata specula Dei” di Paolo Luzzi, presentato a Firenze (2010), Lucca (2010), Boston (2011) ed all’interno dei Musei Vaticani (Città del Vaticano, 2012) con contestuale evento espositivo. Attualmente vive e lavora in provincia di Bologna.
Eventi che potrebbero interessarti
Wespace Talent Art Show
13/01/2017 - 25/01/2017
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Giovanni Nappa
Wespace Talent Art Show
Collettiva
Angelo Abbondandolo/Alessandro Ciambrone/Alessandro Viglione/Anna Esposito/Barbara Karwowska/Beatrice Zappia/Cristina Cianci/Francesca Confessore/Gabriella Gorini/Giancarlo Frezza/Gian Infante/Paola Lambitelli/Paola Paesano/Luciano Romualdo/Luigi Tirrino/Raffaele Miscione/Raimondo Castronuovo/Rosalba Conte/Salvatore Ciauro/Rea Silvia/Stelvio Gambardella/Tonia Erbino/Marcella Simonelli
Un luogo che offre l'incontro, la convivialità e mette in rete gli aspetti diversi della creatività sotto le forme e linguaggi dell'arte, e il curatore Gianni Nappa che ha scelto 23 artisti per incontrare le diverse facce della produzione contemporanea. In Vico del Vasto a Chiaja, 52 si incontrano moda e stilisti, libri e musica, persone e le produzioni eno gastronomiche dell'eccellenza campana a km zero. Willy Santangelo, il creativo dell'alta moda nelle calzature con il sapore dell'antica e mai dimenticata artigianalità che fa di una scarpa un unicum figlio dell'esperienza e del gusto. Alta moda che interagisce con l'arte contemporanea e con un sentimento di appartenenza alla nostra terra e le sue radici profonde, fatte di storia e di una città capitale che lo rimane anche contro i libri di storia dei vincitori. Una scelta curatoriale che ha inteso presentare lavori di generazioni del contemporaneo a Napoli, provenienti da anni e formazioni diverse per mettere in confronto esperienze pittoriche e scultoree che in questi anni hanno interpretato il superamento delle istanze pop a favore di una ricostruita coscienza della qualità nell’operare dell’artista, con la prevalenza della precisione di linguaggi strutturati e riconoscibili degli artisti più conosciuti e le sperimentazioni dei giovani, che in un incontro/confronto del talento espresso sono al passo con le ipotesi dell’ultima figurazione. Anche gli artisti che hanno nella materia la loro operosità entrano di diritto nella collettiva dove il curatore Gianni Nappa ha voluto sottolineare l’importanza di un periodo storico dove il recupero dell’artigianalità nel fare arte sia imprescindibile nel solco delle sperimentazioni che dagli anni settanta ad oggi in una mancata continuità, ha mantenuto nella stesura di linguaggi attuali la commistione dei generi tra il visuale e il superamento dell’oggettuale. Non si tratta di esaltare un passo indietro nella storia, ma di saper presentare i linguaggi nella pluralità delle esperienze che sono il dato saliente di una ricostruzioni dei saperi tecnici accoppiati alle esigenze del superamento delle mode che anche nelle scuole, spesso seguono le tendenze estemporanee di neo movimenti riconducibili a matrici vecchie. Quindi senza retorica i talenti che si esprimono con la sapienza pittorica e quella delle mani a saper interpretare le materie per una visione contemporanea al passo con i giorni vissuti.

Gianni Nappa
Suoni sulla pelle recital di Giovanna Fileccia
27/05/2017 - 27/05/2017
Terrasini (PA) - Sicilia
Inserito da Giovanna Fileccia
Sabato 27 maggio dalle ore 17.15 presso la galleria d’arte Labirinti Ideali, via Palermo 76, Terrasini (Pa), va in scena il recital SUONI SULLA PELLE di Giovanna Fileccia.

Musiche del chitarrista e compositore Giuseppe Andolina

Ingresso libero

Le poesie recitate sono tratte dai libri dell’autrice editi da Edizioni Simposium: “Sillabe nel Vento” e “La Giostra dorata del Ragno che tesse”.

Recitano con Giovanna: Francesco Ferrante, Cristina Cucinella, Francesco Billeci, Veronica G. Billone, Cristina Nashed.

L’autrice esporrà alcune sue opere tridimensionali di Poesia sculturata.

Si vogliono ringraziare i due sponsor che sostengono questo evento:
“GRAFICHE GIESSE” di Maurizio Sucameli che ha contribuito con la stampa di locandine e brochure;
“SEGUI LA GIRAFFA” di Leo Di Mercurio che ha contribuito con una sorpresa artistica…

Si vuole ringraziare inoltre chi tra Voi sceglierà di passare il pomeriggio in nostra compagnia…
Vi aspettiamo
Giovanna.

Nota Biografica:
Giovanna Fileccia è un’artista palermitana che vive a Terrasini con il marito e i figli. Ella si divide tra lettura, scrittura e fabbrilità creativa; tra recital e mostre personali; tra silenzio e caos. Giovanna è alla costante ricerca dell’armonia di suoni, immagini e colori che poi, secondo un suo personale modo di vedere, trasforma in parole e forme.

Nel 2013 ha ideato il neologismo Poesia sculturata un concetto astratto che, partendo dal titolo e dai versi della poesia ispiratrice, si concretizza in opere d’arte tridimensionali create da lei stessa.

Ha donato l’opera Amore a due voci –tratta dall’omonima poesia– a “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” a chiusura della mostra personale EQUI-LI-BRIO? (2014)

Giovanna gestisce il sito Io e il tutto che mi attornia, nel quale si evidenzia l’ecclettismo che la contraddistingue in campo artistico\letterario. È membro della giuria del “Premio regionale Sicilianamente”. Pubblica saltuariamente articoli su “La Gru News”, “Il Bandolo” e “Unicult.it”, inoltre scrive presentazioni, prefazioni e recensioni di libri. Ha ricevuto il Riconoscimento alla Cultura “Silva Parthenia” (2015). Vincitrice di premi letterari e concorsi artistici, alcune sue opere sono inserite in antologie, raccolte poetiche, libri d’arte e tesi di specializzazione.

Due i libri che Edizioni Simposium ha pubblicato: Sillabe nel Vento (2012) che contiene la recensione di Veronica G. Billone; e La Giostra dorata del Ragno che tesse (2015) che contiene la prefazione di Pippo Oddo “Giovanna Fileccia e la Poesia sculturata come ricerca e tessitura del destino umano” e la postfazione di Francesca Currieri.

Prossimo appuntamento con Giovanna Fileccia: Domenica 18 giugno 2017, alle ore 19.30, l’autrice presenterà “La Giostra dorata del Ragno che tesse” presso Punta Spalmatore nell’ambito della rassegna culturale “Villaggio Letterario di Ustica”.

Giornalisti, artisti e critici letterari si sono espressi sulla sua arte poetica e Poesia sculturata:
“Giovanna è una poetessa originale, se vogliamo anche dotata di un pizzico di follia, di quel genio creativo che va sempre alla ricerca di nuove soluzioni; d’altra parte il Pensiero divergente non si accontenta di itinerari già tracciati, di strade già battute né di schemi prefigurati. Ella è una poetessa nuova che è sorretta da una solida intelaiatura filosofica in continua evoluzione anche da un punto di vista formale e non solo concettuale.” Sandra Guddo

“Tutto sommato, la Poesia sculturata di Giovanna, frutto di lunghe e attente ricerche, guarda con benevolenza al ragno che tesse; vede nella ragnatela la complessità del destino e la fragilità dei fili dorati che tengono sospesa in equilibrio precario la vita.“ Pippo Oddo

“Ciò che porta Giovanna Fileccia ad esprimersi attraverso questo originale genere artistico, “la poesia sculturata” è un affascinante e sensibile talento poetico. Come per magia, attraverso i materiali e gli oggetti più disparati, Giovanna riesce a fondere la sfera delle idee e dei sentimenti, con quella tangibile della realtà, dando vita in questo modo, ad un vero e proprio “mondo parlante”.” Maria Rita Mutolo

“Le sue poesie sono spazi privilegiati dove si scopre la ricchezza del suo linguaggio e la sua straordinaria capacità di comunicarci emozioni e sentimenti. Lo stile delle sue opere è avvolgente, armonioso, elegante e ricercato.” Maria Antonia Manzella

Visita il sito “Io e il Tutto che mi attornia”: https://giovannafileccia.wordpress.com/