Accedi
Evento: Ode to food - Milano Art Week: gli artisti selezionati
27/06/2015 - 09/07/2015
Dettagli
Data di inserimento: | 21/06/2015 - 14:05 |
Luogo: | Milano (MI) - Lombardia |
Data di inizio: | 27/06/2015 |
Data di fine | 09/07/2015 |
Descrizione
Milano - Cibo da mangiare con gli occhi: E’ Ode to food, l’esposizione collettiva, composta dalle opere di ben 32 artisti, inserita nella Milano art Week.
Un’ode al cibo ed all’arte contemporanea con lavori appartenenti alla categoria della pittura, della scultura, della fotografia, una installazione ed un’opera di video-arte.
Doppia esposizione a Milano: da sabato 27 giugno a sabato 4 luglio 2015 presso la Chie Art Gallery di viale Premuda 27 (l’inaugurazione è in programma per sabato 27 giugno alle ore 19.00) e da giovedì 2 luglio a giovedì 9 luglio 2015 presso la Galleria Pisacane Arte di via Carlo Pisacane 36 (l’inaugurazione è in programma per giovedì 2 luglio alle ore 19.00).
La mostra, ad ingresso libero, è promossa dall’Associazione Centro Culturale Arianna, con la curatela dell’esperta d’arte Gina Affinito.
Il presupposto
Il filosofo Ludwig Feurbach sostiene che l’uomo sia ciò che mangia, mentre l’antropologo Claude Levi Strauss, recentemente scomparso, sostiene che l’uomo mangia non solo ciò che è buono da mangiare ma anche e soprattutto ciò che è buono (ed opportuno) da pensare. Quindi ciò che è conforme alla sua struttura sociale di riferimento, alla sua affettività ed al suo credo. In definitiva si nutre di idee oltre che di cibo.
Il cibo è vita, non solo perché è essenziale al suo mantenimento, ma anche perché è fiammella di sentimenti come la felicità ed il dolore. Il cibo è vita, così come la sua assenza o penuria, o al contrario il suo eccesso, è foriero di malattie e morte.
Le lancette del cibo segnano l’ora di momenti di convivialità ed aggregazione, dove si intrecciano amori e lievi capricci, o si concludono affari, perché, come recita un vecchio adagio, a tavola non si invecchia”.
Cibo che unisce, come succede per l’olio, simbolo della cultura e della saggezza contadina, usato per condire un semplice pezzo di pane. Cibo che divide, portando con sè odio e morte, come accade per il cosiddetto olio nero, il petrolio, re e signore di tanti conflitti, che arricchisce pochi e affama molti.
Il cibo nutre i rapporti umani, così come la sua assenza o scarsità, li depriva, fino ad atrofizzarli irrimediabilmente. Perché per cibo intendiamo non solo quello che dalla gola arriva allo stomaco, ma anche quello che si dimostra capace di arricchire l’anima di emozioni ed esperienze.
Quindi è il momento di “cibarci d’arte”, alimentando la mente e facendo respirare l’anima, gustando a piccoli e saporiti sorsi il “bello da mangiare”, il cibo buono da mangiare e bello da vedere, come lo definisce Ave Appiano, esperta di semiotica dell’arte, nel suo omonimo libro.
Il cibo, da sempre, è indissolubilmente legato alla storia dell’arte. Si pensi solo all’excursus dalle nature morte, presenti sin dall’antichità, ai floridi corpi boteriani, che del cibo si fanno rappresentanti.
Il cibo per l’arte è come il dio Mercurio per l’Olimpo: colui a cui è affidato il delicato compito di comunicare numerosi messaggi.
Il Progetto
Ode To food è un progetto nato dall’incontro con la fotografa americana Beth Galton, che con il suo obiettivo puntato su tutto quello che nutre la vita e un portfolio ideale per gustare still life saporiti, odi alla patata, texture commestibili e la singolare prospettiva offerta dal Cut Food, indaga sugli aspetti estetici ed artistici del cibo, attraverso lo svelamento di quelle prospettive interne, invisibili allo sguardo affamato, ed attraverso la realizzazione di opere che sono una vera e propria poesia visuale.
Gli artisti selezionati
Un’apposita commissione di esperti ha selezionato 32 artisti. Ecco l’elenco completo:
Maria Luisa Acciaioli, Maria Grazia Algisi, Nicola Ancona , Anna De Rosa, Marilena Di Gianvito, Amedeo Esposito, Francesco Fai, Cristina Flaviano, Antonio Franchi, Marisa Fusco, Shakar Galajian, Tommaso Infè , Zaklina Jacoby, Laura Longhitano, Gabriella Lusignani, Giovanna Magugliani, Leonardo Martellucci, Chiara Margherita Mazza, Tittina Mirra, Antonella Modaffari Bartoli, Maurizio Muscettola, Gaia Pasini, Michele Salvatore Pellegrino, Marco Perini, Ivan Pili, Federico Pisciotta, Tina Racioppi, Piero Roca, Maria Antonietta Scala, Marina Taroni, Orlando Tocco, Raffaella Vaira.
Guest artist: Beth Galton Food Photographer.
Patrocini
La Rassegna è realizzata con l’Alto Patrocinio Morale UNESCO Napoli, sotto gli auspici di EXPO in città 2015 e rientra tra le iniziative artistiche sponsorizzate e supportate dalla Camera di Commercio di Milano.
Infatti sin da subito è risultato nevralgico ai fini della promozione e del sostegno morale del progetto il partenariato con le due Istituzioni depositarie delle iniziative legate all’Esposizione Universale 2015, Camera di Commercio di Milano ed EXPO in CITTA’. L’esposizione è stata ufficialmente inserita tra gli eventi ritenuti “più meritevoli” nell'incrementare l'attrattività della città durante il periodo Expo.
Le Location
Due Gallerie milanesi:
Galleria “Chie Art Gallery” e "Pisacane Arte"
Un’ode al cibo ed all’arte contemporanea con lavori appartenenti alla categoria della pittura, della scultura, della fotografia, una installazione ed un’opera di video-arte.
Doppia esposizione a Milano: da sabato 27 giugno a sabato 4 luglio 2015 presso la Chie Art Gallery di viale Premuda 27 (l’inaugurazione è in programma per sabato 27 giugno alle ore 19.00) e da giovedì 2 luglio a giovedì 9 luglio 2015 presso la Galleria Pisacane Arte di via Carlo Pisacane 36 (l’inaugurazione è in programma per giovedì 2 luglio alle ore 19.00).
La mostra, ad ingresso libero, è promossa dall’Associazione Centro Culturale Arianna, con la curatela dell’esperta d’arte Gina Affinito.
Il presupposto
Il filosofo Ludwig Feurbach sostiene che l’uomo sia ciò che mangia, mentre l’antropologo Claude Levi Strauss, recentemente scomparso, sostiene che l’uomo mangia non solo ciò che è buono da mangiare ma anche e soprattutto ciò che è buono (ed opportuno) da pensare. Quindi ciò che è conforme alla sua struttura sociale di riferimento, alla sua affettività ed al suo credo. In definitiva si nutre di idee oltre che di cibo.
Il cibo è vita, non solo perché è essenziale al suo mantenimento, ma anche perché è fiammella di sentimenti come la felicità ed il dolore. Il cibo è vita, così come la sua assenza o penuria, o al contrario il suo eccesso, è foriero di malattie e morte.
Le lancette del cibo segnano l’ora di momenti di convivialità ed aggregazione, dove si intrecciano amori e lievi capricci, o si concludono affari, perché, come recita un vecchio adagio, a tavola non si invecchia”.
Cibo che unisce, come succede per l’olio, simbolo della cultura e della saggezza contadina, usato per condire un semplice pezzo di pane. Cibo che divide, portando con sè odio e morte, come accade per il cosiddetto olio nero, il petrolio, re e signore di tanti conflitti, che arricchisce pochi e affama molti.
Il cibo nutre i rapporti umani, così come la sua assenza o scarsità, li depriva, fino ad atrofizzarli irrimediabilmente. Perché per cibo intendiamo non solo quello che dalla gola arriva allo stomaco, ma anche quello che si dimostra capace di arricchire l’anima di emozioni ed esperienze.
Quindi è il momento di “cibarci d’arte”, alimentando la mente e facendo respirare l’anima, gustando a piccoli e saporiti sorsi il “bello da mangiare”, il cibo buono da mangiare e bello da vedere, come lo definisce Ave Appiano, esperta di semiotica dell’arte, nel suo omonimo libro.
Il cibo, da sempre, è indissolubilmente legato alla storia dell’arte. Si pensi solo all’excursus dalle nature morte, presenti sin dall’antichità, ai floridi corpi boteriani, che del cibo si fanno rappresentanti.
Il cibo per l’arte è come il dio Mercurio per l’Olimpo: colui a cui è affidato il delicato compito di comunicare numerosi messaggi.
Il Progetto
Ode To food è un progetto nato dall’incontro con la fotografa americana Beth Galton, che con il suo obiettivo puntato su tutto quello che nutre la vita e un portfolio ideale per gustare still life saporiti, odi alla patata, texture commestibili e la singolare prospettiva offerta dal Cut Food, indaga sugli aspetti estetici ed artistici del cibo, attraverso lo svelamento di quelle prospettive interne, invisibili allo sguardo affamato, ed attraverso la realizzazione di opere che sono una vera e propria poesia visuale.
Gli artisti selezionati
Un’apposita commissione di esperti ha selezionato 32 artisti. Ecco l’elenco completo:
Maria Luisa Acciaioli, Maria Grazia Algisi, Nicola Ancona , Anna De Rosa, Marilena Di Gianvito, Amedeo Esposito, Francesco Fai, Cristina Flaviano, Antonio Franchi, Marisa Fusco, Shakar Galajian, Tommaso Infè , Zaklina Jacoby, Laura Longhitano, Gabriella Lusignani, Giovanna Magugliani, Leonardo Martellucci, Chiara Margherita Mazza, Tittina Mirra, Antonella Modaffari Bartoli, Maurizio Muscettola, Gaia Pasini, Michele Salvatore Pellegrino, Marco Perini, Ivan Pili, Federico Pisciotta, Tina Racioppi, Piero Roca, Maria Antonietta Scala, Marina Taroni, Orlando Tocco, Raffaella Vaira.
Guest artist: Beth Galton Food Photographer.
Patrocini
La Rassegna è realizzata con l’Alto Patrocinio Morale UNESCO Napoli, sotto gli auspici di EXPO in città 2015 e rientra tra le iniziative artistiche sponsorizzate e supportate dalla Camera di Commercio di Milano.
Infatti sin da subito è risultato nevralgico ai fini della promozione e del sostegno morale del progetto il partenariato con le due Istituzioni depositarie delle iniziative legate all’Esposizione Universale 2015, Camera di Commercio di Milano ed EXPO in CITTA’. L’esposizione è stata ufficialmente inserita tra gli eventi ritenuti “più meritevoli” nell'incrementare l'attrattività della città durante il periodo Expo.
Le Location
Due Gallerie milanesi:
Galleria “Chie Art Gallery” e "Pisacane Arte"
Altri eventi dell'inserzionista
Premio d'Arte TERRA FURORIS
26/09/2015 - 11/10/2015
Furore (SA) - Campania
Inserito da Gina Affinito
Il Centro per la promozione e le divulgazioni delle arti Ars Docet
è lieto di presentare la prima edizione del
PREMIO D'ARTE TERRA FURORIS
LA PROPOSTA ESPOSITIVA
Con l’intento di favorire l’approccio consapevole all’arte contemporanea, la promozione di giovani artisti e la consuetudine alla frequentazione dei musei e spazi espositivi, nasce il progetto artistico dal titolo ”Terra Furoris”
La proposta espositiva è avallata e patrocinata da:
Provincia di Salerno
Comune di Furore
Comune di Caserta
Club Unesco Napoli
Club Unesco Caserta
e gode della collaborazione attiva di
FURORè e Balconata Furitana
MAC Museo d’Arte Contemporanea di Capua
Centro Culturale Arianna
Rassegna Furore Paese Dipinto
ArtRooms
Hostaria di Bacco Furore
LE SEZIONI
Il Premio ospiterà le sezioni di pittura, scultura ed installazione.
La selezione è aperta ad artisti meritevoli del panorama artistico contemporaneo. Possono partecipare al Premio gli Artisti di nazionalità Italiana o stranieri che operano stabilmente sul territorio italiano, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione.
Le opere saranno valutate dal curatore della mostra e dal Direttore del Centro Ars Docet e del Centro Culturale Arianna.
Sarà designato un Critico e Storico dell’Arte per la recensione critica alle opere.
LE DATE E LA LOCATION
La mostra espositiva che riguarderà gli artisti selezionati e quindi finalisti si svilupperà nel mese di settembre, con inaugurazione il giorno Sabato 26 settembre 2015 h 18.30 ed avrà una durata di due settimane di esposizione, fino al giorno 11 ottobre 2015.
Due le location deputate per l’evento:
La Chiesa di Santa Maria della Pietà in Furore (SA), sede dell’attuale Museo della Ceramica e dell’esclusiva e preziosa collezione di rosari “Regina Pacis” di Simone Pedrelli Carpi, dove saranno allocate le opere pittoriche e la Chiesa di S. Giacomo, o Santo Jaco, sempre in Furore, dove saranno allocate le opere scultoree e le installazioni site specific.
Le opere resteranno in esposizione per la durata di 14 gg visibili durante le visite al Museo.
E’ prevista l’inaugurazione in data 26 settembre h 18.30 con presentazione critica da parte dello Storico dell’Arte, Saluti Istituzionali da parte del sindaco del comune di Furore Raffaele Ferraioli, documentazione per immagini del vernissage a cura del fotografo ufficiale.
I PREMI
Le decisioni della Giuria saranno inoppugnabili ed insindacabili in qualsiasi sede.
Ai vincitori delle tre sezioni (pittura, scultura, installazione) verrà assegnato dalla giuria deputata e dal Centro ArsDocet un Trofeo di merito artistico in ceramica, “La Pistrice Immane” (o Volpe Pescatrice), raffigurazione simbolo della Costa d’Amalfi e del territorio dei monti Lattari, a simboleggiare la consumata abilità, sia per terra che per mare, degli uomini di questo territorio, ed una pergamena di partecipazione.
Il secondo e terzo classificato di ogni sezione riceveranno una targa di merito con pergamena di partecipazione. Tutti gli altri concorrenti riceveranno un attestato di partecipazione.
DEADLINE E VOTAZIONE
L’ultimo giorno di presentazione della candidatura è fissato entro il giorno 16 settembre 2015.
La giuria sarà convocata dal giorno 18 settembre 2015 e si riunirà per la votazione, assegnando un voto da 1 a 5 per ogni opera presentata nelle diverse categorie. Le opere che risulteranno avere un punteggio maggiore risulteranno vincitrici del concorso. Allo stesso modo si procederà per l’assegnazione del 2° e 3° classificato.
Il Team Ars Docet
Curatore Gina Affinito
Direzione artistica Ivan Pili
Ufficio stampa e social media Lara Adinolfi
Progettazione grafica Mariano Cervone.
ArsDocet centro di promozione e divulgazione delle arti
www.arsdocet.it | gina.affinito@gmail.com
Per candidarsi compilare il form sul sito www.arsdocet.it oppure fare richiesta del regolamento integrale scrivendo a gina.affinito@gmail.com
phone 327.3463882
è lieto di presentare la prima edizione del
PREMIO D'ARTE TERRA FURORIS
LA PROPOSTA ESPOSITIVA
Con l’intento di favorire l’approccio consapevole all’arte contemporanea, la promozione di giovani artisti e la consuetudine alla frequentazione dei musei e spazi espositivi, nasce il progetto artistico dal titolo ”Terra Furoris”
La proposta espositiva è avallata e patrocinata da:
Provincia di Salerno
Comune di Furore
Comune di Caserta
Club Unesco Napoli
Club Unesco Caserta
e gode della collaborazione attiva di
FURORè e Balconata Furitana
MAC Museo d’Arte Contemporanea di Capua
Centro Culturale Arianna
Rassegna Furore Paese Dipinto
ArtRooms
Hostaria di Bacco Furore
LE SEZIONI
Il Premio ospiterà le sezioni di pittura, scultura ed installazione.
La selezione è aperta ad artisti meritevoli del panorama artistico contemporaneo. Possono partecipare al Premio gli Artisti di nazionalità Italiana o stranieri che operano stabilmente sul territorio italiano, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione.
Le opere saranno valutate dal curatore della mostra e dal Direttore del Centro Ars Docet e del Centro Culturale Arianna.
Sarà designato un Critico e Storico dell’Arte per la recensione critica alle opere.
LE DATE E LA LOCATION
La mostra espositiva che riguarderà gli artisti selezionati e quindi finalisti si svilupperà nel mese di settembre, con inaugurazione il giorno Sabato 26 settembre 2015 h 18.30 ed avrà una durata di due settimane di esposizione, fino al giorno 11 ottobre 2015.
Due le location deputate per l’evento:
La Chiesa di Santa Maria della Pietà in Furore (SA), sede dell’attuale Museo della Ceramica e dell’esclusiva e preziosa collezione di rosari “Regina Pacis” di Simone Pedrelli Carpi, dove saranno allocate le opere pittoriche e la Chiesa di S. Giacomo, o Santo Jaco, sempre in Furore, dove saranno allocate le opere scultoree e le installazioni site specific.
Le opere resteranno in esposizione per la durata di 14 gg visibili durante le visite al Museo.
E’ prevista l’inaugurazione in data 26 settembre h 18.30 con presentazione critica da parte dello Storico dell’Arte, Saluti Istituzionali da parte del sindaco del comune di Furore Raffaele Ferraioli, documentazione per immagini del vernissage a cura del fotografo ufficiale.
I PREMI
Le decisioni della Giuria saranno inoppugnabili ed insindacabili in qualsiasi sede.
Ai vincitori delle tre sezioni (pittura, scultura, installazione) verrà assegnato dalla giuria deputata e dal Centro ArsDocet un Trofeo di merito artistico in ceramica, “La Pistrice Immane” (o Volpe Pescatrice), raffigurazione simbolo della Costa d’Amalfi e del territorio dei monti Lattari, a simboleggiare la consumata abilità, sia per terra che per mare, degli uomini di questo territorio, ed una pergamena di partecipazione.
Il secondo e terzo classificato di ogni sezione riceveranno una targa di merito con pergamena di partecipazione. Tutti gli altri concorrenti riceveranno un attestato di partecipazione.
DEADLINE E VOTAZIONE
L’ultimo giorno di presentazione della candidatura è fissato entro il giorno 16 settembre 2015.
La giuria sarà convocata dal giorno 18 settembre 2015 e si riunirà per la votazione, assegnando un voto da 1 a 5 per ogni opera presentata nelle diverse categorie. Le opere che risulteranno avere un punteggio maggiore risulteranno vincitrici del concorso. Allo stesso modo si procederà per l’assegnazione del 2° e 3° classificato.
Il Team Ars Docet
Curatore Gina Affinito
Direzione artistica Ivan Pili
Ufficio stampa e social media Lara Adinolfi
Progettazione grafica Mariano Cervone.
ArsDocet centro di promozione e divulgazione delle arti
www.arsdocet.it | gina.affinito@gmail.com
Per candidarsi compilare il form sul sito www.arsdocet.it oppure fare richiesta del regolamento integrale scrivendo a gina.affinito@gmail.com
phone 327.3463882
Italian Soul Contemporary Art in UAE II Edition
20/03/2015 - 04/04/2015
Dubai ed Abu Dhabi
Inserito da Gina Affinito
IL PROGETTO
L’esposizione Italian Soul (II Edizione) nasce dall'intento di far convogliare l'Arte Visiva Italiana negli Emirati Arabi, terra dalle grandi potenzialità espositive (inaugurato nel dicembre 2014 il Louvre Museum e nei prossimi mesi del 2015 saranno inaugurati il Guggenheim Museum e lo Sheikh Zayed Museum).
Ciò rende questa terra un polo attrattivo di sicuro interesse per collezionisti, facoltosi
appassionati d'arte e turismo dagli alti standard.
Era necessario e doveroso da parte del Centro Culturale Arianna nella persona dell’Art Curator Gina Affinito, prendere in considerazione l'idea di una esposizione di Artisti Italiani in UAE (Emirati Arabi Uniti).
Con grande disponibilità il progetto è stato accolto e supportato dalle Istituzioni italiane estere, Rete Consolare e Ambasciata, Camera di Commercio Esteri ed Ente Italiano per il Turismo. Per la seconda edizione della rassegna il progetto prevede due esposizioni, una in Dubai, l’altra in Abu Dhabi, pur avendo un unico leitmotiv ed un unico format.
LE DATE
L’inaugurazione in Dubai è prevista per il 20 Marzo 2015 alle ore 18.00
L’inaugurazione in Abu Dhabi è prevista per il 28 Marzo 2015 alle ore 18.00
Entrambe le inaugurazioni prevedono presenza e l’intervento augurale delle Istituzioni estere: Consolato Italiano e Camera di Commercio in Dubai, Ambasciata in Abu Dhabi.
L'ALLESTIMENTO E LE LOCATION
La mostra in Dubai sarà ubicata nella prestigiosa sala del
Don Alfonso 1890 Restaurant nostro sponsor e partner (www.donalfonso.ae)
La mostra in Abu Dhabi sarà ubicata nella Galleria Art Hub, polo culturale e galleristico di Abu Dhabi (www.adah.ae)
Gli allestimenti saranno curati da Gina Affinito.
La mostra in Art Hub è nata in collaborazione con la Repubblica della Lettonia che presenta il “Latvia Art Month” nella medesima giornata di inaugurazione. Questo per permettere alle due Nazioni, Italia e Lettonia un confronto ed uno scambio artistico proficuo. Le opere resteranno in mostra per due settimane in Dubai e per una settimana in Abu Dhabi.
Artista Ospite dell'evento in Abu Dhabi sarà Todd Williamson, artista contemporaneo di Los Angeles (USA), che ha esposto in Giappone, Cina, Italia, Germania, Francia, Corea, Spagna, e Stati Uniti. Todd è stato nominato come uno dei migliori artisti contemporanei da Art & Living Magazine, ed è stato nel 2010 destinatario del prestigioso premio Pollock Krasner Foundation. Ha ricevuto due Premi astratti da Artslant Online, un Merito Artistico da 1307 Art-Napoli Italia, ed un Premio dai curatori del Micro Museum di Brooklyn NY.
Italian Soul team:
Immacolata Maddaloni, Presidente Centro Culturale Arianna
Gina Affinito, Art Curator
Grazia Nuzzi, Storico e Critico dell’Arte
Artrooms, Web Gallery Partner
Majid Rais, traduzioni in lingua araba
Tania Sabatino, Ufficio Stampa
Mariano Cervone, impaginazione grafica
Aleksandra Mandic, fotografo ufficiale
Emanuele Antonio, supporter
Ruzanna Poghosyan, supporter and spedizioni internazionali
Karen Elizabeth Hart, art director Abu Dhabi Art Hub
Gli Artisti selezionati
Marialuisa Acciaioli
Anna Avossa
Diego Caicedo
Mina Cappussi
Federica Costantino
Pino De Carlo
Alessandra De Zan
Cristina Flaviano
Stefania Fragano
Antonio Franchi
Sandro Frinolli Puzzilli
Tommaso Infè
Egidio Iovanna
Tina Lattarulo
Livio Lopedote
Gabriella Lusignani
Maria G. Maddaluno
Silvia Magistro
Lia Maglione
Leonardo Martellucci
Chiara Mazza
Lara Messina
Carlo Moretti
Vincenzo Musardo
Enrico Pambianchi
Ivan Pili
Mario Pizzi
Ciro Pompeo
Simone Rosti
Giovanni Salvati
Elena Savokhina
Maria Antonietta Scala
Gianfranco Schifano
Marina Taroni
Orlando Tocco
Maria Zimari
Per richiedere ulteriori informazioni che non siano indicate nel presente comunicato contattare la curatrice Gina Affinito ai numeri 327.3463882 (Italia) – 971.554732207 (Emirati Arabi) o scrivere a gina.affinito@gmail.com
L’esposizione Italian Soul (II Edizione) nasce dall'intento di far convogliare l'Arte Visiva Italiana negli Emirati Arabi, terra dalle grandi potenzialità espositive (inaugurato nel dicembre 2014 il Louvre Museum e nei prossimi mesi del 2015 saranno inaugurati il Guggenheim Museum e lo Sheikh Zayed Museum).
Ciò rende questa terra un polo attrattivo di sicuro interesse per collezionisti, facoltosi
appassionati d'arte e turismo dagli alti standard.
Era necessario e doveroso da parte del Centro Culturale Arianna nella persona dell’Art Curator Gina Affinito, prendere in considerazione l'idea di una esposizione di Artisti Italiani in UAE (Emirati Arabi Uniti).
Con grande disponibilità il progetto è stato accolto e supportato dalle Istituzioni italiane estere, Rete Consolare e Ambasciata, Camera di Commercio Esteri ed Ente Italiano per il Turismo. Per la seconda edizione della rassegna il progetto prevede due esposizioni, una in Dubai, l’altra in Abu Dhabi, pur avendo un unico leitmotiv ed un unico format.
LE DATE
L’inaugurazione in Dubai è prevista per il 20 Marzo 2015 alle ore 18.00
L’inaugurazione in Abu Dhabi è prevista per il 28 Marzo 2015 alle ore 18.00
Entrambe le inaugurazioni prevedono presenza e l’intervento augurale delle Istituzioni estere: Consolato Italiano e Camera di Commercio in Dubai, Ambasciata in Abu Dhabi.
L'ALLESTIMENTO E LE LOCATION
La mostra in Dubai sarà ubicata nella prestigiosa sala del
Don Alfonso 1890 Restaurant nostro sponsor e partner (www.donalfonso.ae)
La mostra in Abu Dhabi sarà ubicata nella Galleria Art Hub, polo culturale e galleristico di Abu Dhabi (www.adah.ae)
Gli allestimenti saranno curati da Gina Affinito.
La mostra in Art Hub è nata in collaborazione con la Repubblica della Lettonia che presenta il “Latvia Art Month” nella medesima giornata di inaugurazione. Questo per permettere alle due Nazioni, Italia e Lettonia un confronto ed uno scambio artistico proficuo. Le opere resteranno in mostra per due settimane in Dubai e per una settimana in Abu Dhabi.
Artista Ospite dell'evento in Abu Dhabi sarà Todd Williamson, artista contemporaneo di Los Angeles (USA), che ha esposto in Giappone, Cina, Italia, Germania, Francia, Corea, Spagna, e Stati Uniti. Todd è stato nominato come uno dei migliori artisti contemporanei da Art & Living Magazine, ed è stato nel 2010 destinatario del prestigioso premio Pollock Krasner Foundation. Ha ricevuto due Premi astratti da Artslant Online, un Merito Artistico da 1307 Art-Napoli Italia, ed un Premio dai curatori del Micro Museum di Brooklyn NY.
Italian Soul team:
Immacolata Maddaloni, Presidente Centro Culturale Arianna
Gina Affinito, Art Curator
Grazia Nuzzi, Storico e Critico dell’Arte
Artrooms, Web Gallery Partner
Majid Rais, traduzioni in lingua araba
Tania Sabatino, Ufficio Stampa
Mariano Cervone, impaginazione grafica
Aleksandra Mandic, fotografo ufficiale
Emanuele Antonio, supporter
Ruzanna Poghosyan, supporter and spedizioni internazionali
Karen Elizabeth Hart, art director Abu Dhabi Art Hub
Gli Artisti selezionati
Marialuisa Acciaioli
Anna Avossa
Diego Caicedo
Mina Cappussi
Federica Costantino
Pino De Carlo
Alessandra De Zan
Cristina Flaviano
Stefania Fragano
Antonio Franchi
Sandro Frinolli Puzzilli
Tommaso Infè
Egidio Iovanna
Tina Lattarulo
Livio Lopedote
Gabriella Lusignani
Maria G. Maddaluno
Silvia Magistro
Lia Maglione
Leonardo Martellucci
Chiara Mazza
Lara Messina
Carlo Moretti
Vincenzo Musardo
Enrico Pambianchi
Ivan Pili
Mario Pizzi
Ciro Pompeo
Simone Rosti
Giovanni Salvati
Elena Savokhina
Maria Antonietta Scala
Gianfranco Schifano
Marina Taroni
Orlando Tocco
Maria Zimari
Per richiedere ulteriori informazioni che non siano indicate nel presente comunicato contattare la curatrice Gina Affinito ai numeri 327.3463882 (Italia) – 971.554732207 (Emirati Arabi) o scrivere a gina.affinito@gmail.com
Eventi che potrebbero interessarti
Betty Bee: Doppio Sogno
28/01/2016 - 01/02/2016
Dubai ed Abu Dhabi
Inserito da Raffaella Caruso
Il 2016 rappresenta per Arte Fiera una scadenza speciale, perché corrisponde al quarantesimo anno dalla sua fondazione, un anniversario che ha spinto i direttori artistici Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni a valorizzare l'arte italiana dalle prime avanguardie del Novecento fino ad oggi. Una scelta “tematica” che si inquadra in quella più generale di proseguire nella decisione di fare di Arte Fiera in evento “curatoriale”.
Ecco dunque nella sezione solo show, presentata da Eidos Immagini Contemporanee, la personale di Betty Bee Doppio sogno a cura di Ciro Delfino e Raffaella A. Caruso. Betty Bee si presenta al pubblico di Arte Fiera nella sua originale vena performativa con un raffinatissimo lavoro concettuale (anche nella ricostruzione consapevole e dolente, autoironica e lucida del proprio fare artistico e del proprio vissuto) espresso dai due video Gilda e Incantesimo Lunare e dal lavoro fotografico e pittorico da essi estratto.
Come nel romanzo di Arthur Schnitzler Betty Bee gioca tra finzione e realtà, vestendo di atmosfera onirica il tema a lei assai caro della femminilità e del suo corollario di emozioni e pulsioni: amore violenza incomunicabilità sensualità carnalità.
Da ognuno dei due video, che la vedono protagonista come performer, l'artista ha infatti tratto lavori fotografici in pezzo unico sui cui è intervenuta pittoricamente.
Incantesimo lunare è un video del 2004 in cui Betty Bee interpreta i mille volti del femminile. Tema dunque la mutevolezza della donna, l’essere percepita come umorale, la possibilità di essere sempre diversa, la capacità di interpretare se stessa per difendersi e costruire una vita diversa. Un lavoro sull’incomunicabilità, girato in bianco e nero e muto, come se l'artista fosse una diva anni 20. Il lavoro fotografico che Betty Bee ne ha tratto nel 2015 restituisce la protagonista al colore, la isola e fissa in alcune pose drammatiche, delimita il corpo con un segno pittorico d’interferenza fisico e semantico: un filo spinato prezioso (oro o argento), che è limite, confine e protezione.
Gilda, video girato nel 1995, è la scoperta confessione di una donna che si offre al desiderio (maschile, femminile?) ma che in una danza sensualissima e quasi tribale usata come schermo riesce a proteggere la propria anima. La brocca con cui l’artista mette in scena la propria danza è il simbolo di quella femminilità da cui tutti hanno attinto ma che nessuno è riuscito a colmare: è il vuoto esistenziale dell’artista che offre se stesso nell’opera senza ricevere, l’auto-rappresentazione della persona-oggetto. Anche in questo caso l'artista ha isolato e tratto dal video singoli frame su cui è intervenuta pittoricamente con il suo repertorio più carnale, isolando ogni volta un particolare, facendolo diventare il focus compositivo, oppure la chiave interpretativa, oppure l'elemento di distrazione, prendendosi quasi gioco dello spettatore irretito dal colore e dall'ossessiva sensualità del lavoro. Le figure stilizzate, in forme elementari a colori forti e contrastati, in trasparenza, rappresentano quindi i quadri/racconti della sua storia di violenze e soprusi, che qui l’artista narra, ma al contempo esorcizza definitivamente, nella piena presa di coscienza del proprio io. E come Gilda nell’omonimo film del 1946, usata da tutti per la propria bellezza, realizza la fuga finale verso la libertà e la felicità, Betty opera la propria catarsi nell’arte, emancipandosi finalmente dalla sua condizione di vittima.
Gilda nella sua elaborazione fotografica e pittorica è un lavoro assolutamente inedito, prodotto appositamente per Arte Fiera.
La complessità dei due lavori è resa più evidente dalla contemporanea proiezione dei video “matrice” .
Le due serie di lavori dialogheranno permettendo allo spettatore chiavi di lettura incrociate, contrappuntate dai due famosissimi scatti Pluff (1997) e Split (1995), animate in parte da una raffinatissima atmosfera mitteleuropea, in parte da una sensualità mediterranea e fintamente naif. Doppio sogno e doppio gioco...
Dove
Quartiere Fieristico di Bologna
Ingresso Ovest Costituzione
Pad 32 C20
Data
29 gennaio/1 febbraio 2016
PREVIEW A INVITO
giovedì 28 gennaio dalle 12 alle 21
ORARI
da venerdì 29 a domenica 31 dalle 11 alle 19
lunedì 1 febbraio dalle 11 alle 17
TITOLI D'INGRESSO
Biglietto giornaliero: € 20,00
Abbonamento 4 giorni: € 35,00
Abbonamento 3 giorni: € 33,00
Abbonamento 2 giorni: € 30,00
Ingresso gratuito per i ragazzi fino a 10 anni compresi
Ingresso ridotto per gruppi (minimo 15 persone): € 15,00
Info:
www.galleriaeidos.com
galleria.eidos@gmail.com
tel/fax 0141 354176
Ecco dunque nella sezione solo show, presentata da Eidos Immagini Contemporanee, la personale di Betty Bee Doppio sogno a cura di Ciro Delfino e Raffaella A. Caruso. Betty Bee si presenta al pubblico di Arte Fiera nella sua originale vena performativa con un raffinatissimo lavoro concettuale (anche nella ricostruzione consapevole e dolente, autoironica e lucida del proprio fare artistico e del proprio vissuto) espresso dai due video Gilda e Incantesimo Lunare e dal lavoro fotografico e pittorico da essi estratto.
Come nel romanzo di Arthur Schnitzler Betty Bee gioca tra finzione e realtà, vestendo di atmosfera onirica il tema a lei assai caro della femminilità e del suo corollario di emozioni e pulsioni: amore violenza incomunicabilità sensualità carnalità.
Da ognuno dei due video, che la vedono protagonista come performer, l'artista ha infatti tratto lavori fotografici in pezzo unico sui cui è intervenuta pittoricamente.
Incantesimo lunare è un video del 2004 in cui Betty Bee interpreta i mille volti del femminile. Tema dunque la mutevolezza della donna, l’essere percepita come umorale, la possibilità di essere sempre diversa, la capacità di interpretare se stessa per difendersi e costruire una vita diversa. Un lavoro sull’incomunicabilità, girato in bianco e nero e muto, come se l'artista fosse una diva anni 20. Il lavoro fotografico che Betty Bee ne ha tratto nel 2015 restituisce la protagonista al colore, la isola e fissa in alcune pose drammatiche, delimita il corpo con un segno pittorico d’interferenza fisico e semantico: un filo spinato prezioso (oro o argento), che è limite, confine e protezione.
Gilda, video girato nel 1995, è la scoperta confessione di una donna che si offre al desiderio (maschile, femminile?) ma che in una danza sensualissima e quasi tribale usata come schermo riesce a proteggere la propria anima. La brocca con cui l’artista mette in scena la propria danza è il simbolo di quella femminilità da cui tutti hanno attinto ma che nessuno è riuscito a colmare: è il vuoto esistenziale dell’artista che offre se stesso nell’opera senza ricevere, l’auto-rappresentazione della persona-oggetto. Anche in questo caso l'artista ha isolato e tratto dal video singoli frame su cui è intervenuta pittoricamente con il suo repertorio più carnale, isolando ogni volta un particolare, facendolo diventare il focus compositivo, oppure la chiave interpretativa, oppure l'elemento di distrazione, prendendosi quasi gioco dello spettatore irretito dal colore e dall'ossessiva sensualità del lavoro. Le figure stilizzate, in forme elementari a colori forti e contrastati, in trasparenza, rappresentano quindi i quadri/racconti della sua storia di violenze e soprusi, che qui l’artista narra, ma al contempo esorcizza definitivamente, nella piena presa di coscienza del proprio io. E come Gilda nell’omonimo film del 1946, usata da tutti per la propria bellezza, realizza la fuga finale verso la libertà e la felicità, Betty opera la propria catarsi nell’arte, emancipandosi finalmente dalla sua condizione di vittima.
Gilda nella sua elaborazione fotografica e pittorica è un lavoro assolutamente inedito, prodotto appositamente per Arte Fiera.
La complessità dei due lavori è resa più evidente dalla contemporanea proiezione dei video “matrice” .
Le due serie di lavori dialogheranno permettendo allo spettatore chiavi di lettura incrociate, contrappuntate dai due famosissimi scatti Pluff (1997) e Split (1995), animate in parte da una raffinatissima atmosfera mitteleuropea, in parte da una sensualità mediterranea e fintamente naif. Doppio sogno e doppio gioco...
Dove
Quartiere Fieristico di Bologna
Ingresso Ovest Costituzione
Pad 32 C20
Data
29 gennaio/1 febbraio 2016
PREVIEW A INVITO
giovedì 28 gennaio dalle 12 alle 21
ORARI
da venerdì 29 a domenica 31 dalle 11 alle 19
lunedì 1 febbraio dalle 11 alle 17
TITOLI D'INGRESSO
Biglietto giornaliero: € 20,00
Abbonamento 4 giorni: € 35,00
Abbonamento 3 giorni: € 33,00
Abbonamento 2 giorni: € 30,00
Ingresso gratuito per i ragazzi fino a 10 anni compresi
Ingresso ridotto per gruppi (minimo 15 persone): € 15,00
Info:
www.galleriaeidos.com
galleria.eidos@gmail.com
tel/fax 0141 354176
IN ART Obiettivo Fotografia
08/09/2017 - 01/10/2017
Dubai ed Abu Dhabi
Inserito da CSArt Serri
A Villa Genesio di San Polo d’Enza (RE), dall’8 settembre al 1 ottobre 2017, un viaggio attraverso la fotografia contemporanea con “IN ART Obiettivo Fotografia”, esposizione collettiva curata da Elisabetta Margini con un testo di Toni Contiero.
La mostra, che per il terzo anno consecutivo porterà l’arte nelle stanze seicentesche di Villa Genesio, è realizzata in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza. Il vernissage si terrà venerdì 8 settembre alle ore 18.00, alla presenza degli artisti, della curatrice e dei rappresentanti delle Istituzioni.
In esposizione, le ricerche fotografiche di Fabrizio Artoni, Achille Ascani, Alle Basso, Eduardo Becchimanzi, Marco Borciani, Alessandro Brintazzoli, Alessandra Calò, Francesca Catellani, Antonio Cavicchioni, Toni Contiero (in collaborazione con Laura Cadelo, Corrado Costa, Compagnia Teatrale Pietribiasi Tedeschi), Daniele Corradini, Enzo Crispino, Marcello Grassi, Massimo Mantovani, Franco Monari, Marco Montanari, Carlo Vannini, Riccardo Varini. Nel giardino saranno inoltre presentate le sculture in ferro zincato di Oscar Accorsi.
«Scatti svelati – spiega Elisabetta Margini – dove stile e tecnica non sono lo scopo o il fine, ma un mezzo per realizzare immagini che nascono ben prima della ripresa. Negativi e positivi che riassumono una visione personale e originale della realtà a prescindere dal soggetto che, a sua volta, si trasforma in espressione d’arte e momento di storia. Obiettivi in movimento, desiderosi di scoprire, emozionare, catturare. Soggetti, luoghi, ambientazioni, geometrie, prospettive reali o surreali, ispiratrici di un progetto artistico da perpetuare nel tempo».
«Il Fotografo ai tempi della Rete – aggiunge Toni Contiero – è un essere bulimico, onnivoro, multimediale, contaminato, che non può più limitarsi e deve osare, talvolta restringendo il campo d’azione, limitando, fedele al proprio diktat interiore, la propria ricerca a ciò che conosce veramente, cioè le proprie ossessioni. Per assurdo, porsi dei limiti significa aprirsi a nuove prospettive, “alla calma, al lusso e alla voluttà” di prendersi il tempo per riflettere e capire. Ammirare la Luce: the inmost light, una luce intima, che ha a che fare con la parte più segreta e nascosta dello spirito di un artista».
Il percorso espositivo si snoderà dalle cantine di Villa Genesio sino al solaio, attraverso il salone al piano terra e le stanze del primo e del secondo piano. Una seconda parte della mostra sarà allestita all’interno dell’ex casa del custode e nell’annesso giardino.
Villa Genesio (Via Don P. Borghi 14, San Polo d’Enza, Reggio Emilia) sarà aperta al pubblico il venerdì con orario 15.00-22.00, sabato e domenica ore 10.00-22.00. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 241729, biblioteca@comune.sanpolodenza.re.it, www.comune.sanpolodenza.re.it, www.facebook.com/villagenesio.
Villa Genesio è un’antica dimora residenziale con giardino risalente al XVII secolo di proprietà della famiglia Margini-Villa, il cui cognome ha origine dal luogo di provenienza “Villa delle Ville”. Tommaso Villa e successivamente il figlio Genesio modificarono in piccola parte, nel corso del XIX secolo, l’impianto originale. L’attuale configurazione risale ad ulteriori interventi eseguiti nel XX secolo ad opera degli eredi. La grande cantina con il pozzo e la raccolta di reperti lapidei sono documento storico di notevole interesse. Dal 2015 Villa Genesio ha aperto le sue porte all’arte contemporanea: nel 2015 l’Associazione Culturale Merende d’Artista, in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza, ha presentato “Who Où. Arte fuori luogo”; nel 2016 Villa Genesio, in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza, ha presentato “IN ART nel segno del contemporaneo”, a cura di Lia Bedogni, Elisabetta Margini, Riccardo Varini. Nel 2016, in concomitanza con la mostra, sono state inoltre recuperate e aperte al pubblico le stanze dell’ex casa del custode.
La mostra, che per il terzo anno consecutivo porterà l’arte nelle stanze seicentesche di Villa Genesio, è realizzata in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza. Il vernissage si terrà venerdì 8 settembre alle ore 18.00, alla presenza degli artisti, della curatrice e dei rappresentanti delle Istituzioni.
In esposizione, le ricerche fotografiche di Fabrizio Artoni, Achille Ascani, Alle Basso, Eduardo Becchimanzi, Marco Borciani, Alessandro Brintazzoli, Alessandra Calò, Francesca Catellani, Antonio Cavicchioni, Toni Contiero (in collaborazione con Laura Cadelo, Corrado Costa, Compagnia Teatrale Pietribiasi Tedeschi), Daniele Corradini, Enzo Crispino, Marcello Grassi, Massimo Mantovani, Franco Monari, Marco Montanari, Carlo Vannini, Riccardo Varini. Nel giardino saranno inoltre presentate le sculture in ferro zincato di Oscar Accorsi.
«Scatti svelati – spiega Elisabetta Margini – dove stile e tecnica non sono lo scopo o il fine, ma un mezzo per realizzare immagini che nascono ben prima della ripresa. Negativi e positivi che riassumono una visione personale e originale della realtà a prescindere dal soggetto che, a sua volta, si trasforma in espressione d’arte e momento di storia. Obiettivi in movimento, desiderosi di scoprire, emozionare, catturare. Soggetti, luoghi, ambientazioni, geometrie, prospettive reali o surreali, ispiratrici di un progetto artistico da perpetuare nel tempo».
«Il Fotografo ai tempi della Rete – aggiunge Toni Contiero – è un essere bulimico, onnivoro, multimediale, contaminato, che non può più limitarsi e deve osare, talvolta restringendo il campo d’azione, limitando, fedele al proprio diktat interiore, la propria ricerca a ciò che conosce veramente, cioè le proprie ossessioni. Per assurdo, porsi dei limiti significa aprirsi a nuove prospettive, “alla calma, al lusso e alla voluttà” di prendersi il tempo per riflettere e capire. Ammirare la Luce: the inmost light, una luce intima, che ha a che fare con la parte più segreta e nascosta dello spirito di un artista».
Il percorso espositivo si snoderà dalle cantine di Villa Genesio sino al solaio, attraverso il salone al piano terra e le stanze del primo e del secondo piano. Una seconda parte della mostra sarà allestita all’interno dell’ex casa del custode e nell’annesso giardino.
Villa Genesio (Via Don P. Borghi 14, San Polo d’Enza, Reggio Emilia) sarà aperta al pubblico il venerdì con orario 15.00-22.00, sabato e domenica ore 10.00-22.00. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 241729, biblioteca@comune.sanpolodenza.re.it, www.comune.sanpolodenza.re.it, www.facebook.com/villagenesio.
Villa Genesio è un’antica dimora residenziale con giardino risalente al XVII secolo di proprietà della famiglia Margini-Villa, il cui cognome ha origine dal luogo di provenienza “Villa delle Ville”. Tommaso Villa e successivamente il figlio Genesio modificarono in piccola parte, nel corso del XIX secolo, l’impianto originale. L’attuale configurazione risale ad ulteriori interventi eseguiti nel XX secolo ad opera degli eredi. La grande cantina con il pozzo e la raccolta di reperti lapidei sono documento storico di notevole interesse. Dal 2015 Villa Genesio ha aperto le sue porte all’arte contemporanea: nel 2015 l’Associazione Culturale Merende d’Artista, in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza, ha presentato “Who Où. Arte fuori luogo”; nel 2016 Villa Genesio, in collaborazione con il Comune di San Polo d’Enza, ha presentato “IN ART nel segno del contemporaneo”, a cura di Lia Bedogni, Elisabetta Margini, Riccardo Varini. Nel 2016, in concomitanza con la mostra, sono state inoltre recuperate e aperte al pubblico le stanze dell’ex casa del custode.