Evento: Calligrafia d'acqua_Stevens Vaughn
04/11/2015 - 30/11/2015
0 0
Effettua l'accesso per inserire un commento
0/0 Commenti
Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: 28/10/2015 - 9:44
Luogo: Torino (TO) - Piemonte
Data di inizio: 04/11/2015
Data di fine 30/11/2015
Descrizione
The Hafnia Foundation ha il piacere di presentare la seconda mostra personale dell’artista americano
Stevens Vaughn in Italia. Con questa esposizione negli ampi spazi della Galleria Innerspace17 di Torino
l’artista presenta una serie di lavori elaborati nell’ultimo periodo con il titolo di “Calligrafia d’acqua”,
curata da Massimo Scaringella.
“Un quadro non è qualcosa che riguarda un’esperienza: è un’esperienza”. Questo pensiero di Mark Rothko
riflette il lavoro di Stevens Vaughn, che esprime il senso di una essenzialita visiva, strutturalmente legata
alla visione ironica e colorata della vita, con il suo incontenibile segno una depistante linea gestuale,
guidata da una manuale irruenza, identita piena di un espressionismo emotivo e culturale inserito in una
solida realta . Stevens Vaughn utilizza la tecnica del “dripping”, che non significa tirare il colore in modo
casuale, ma una “ritualita ” che in ogni opera e composta come l’espressione di un pensiero non verbale,
trasformato in una struttura articolata e consolidata nella rivelazione della realta : macchie, colature veloci,
prepotenze cromatiche, si contengono la definizione dello spazio, contendendo alla natura e alla poesia la
ricerca delle soluzioni formali dell’opera, risolte in un uso inquietante di un elemento primordiale come e
l’acqua.
Stevens Vaughn con queste opere ci vuole persuadere che l’idea stimolante e allo stesso tempo
provocatoria di fare arte e entrare nell’anarchia dell’assenza della struttura. Ma incredibilmente, questi
lavori, pieni di luce e di colore, rinviano a una visione concreta del mondo dell’oggi, in cui l’artista ha ben
presente le assimilazioni che gli derivano dei diversi incroci culturali incontrati durante il suo percorso
formativo e creativo.
La mostra e accompagnata da un catalogo con testi di Massimo Scaringella, Qin Jian e Stevens Vaughn (in
inglese, cinese e italiano).
Ufficio
Altri eventi dell'inserzionista
Calligrafia d'acqua_Stevens Vaughn
04/11/2015 - 30/11/2015
Torino (TO) - Piemonte
Inserito da Laura Scaringella
The Hafnia Foundation ha il piacere di presentare la seconda mostra personale dell’artista americano
Stevens Vaughn in Italia. Con questa esposizione negli ampi spazi della Galleria Innerspace17 di Torino
l’artista presenta una serie di lavori elaborati nell’ultimo periodo con il titolo di “Calligrafia d’acqua”,
curata da Massimo Scaringella.
“Un quadro non è qualcosa che riguarda un’esperienza: è un’esperienza”. Questo pensiero di Mark Rothko
riflette il lavoro di Stevens Vaughn, che esprime il senso di una essenzialita visiva, strutturalmente legata
alla visione ironica e colorata della vita, con il suo incontenibile segno una depistante linea gestuale,
guidata da una manuale irruenza, identita piena di un espressionismo emotivo e culturale inserito in una
solida realta . Stevens Vaughn utilizza la tecnica del “dripping”, che non significa tirare il colore in modo
casuale, ma una “ritualita ” che in ogni opera e composta come l’espressione di un pensiero non verbale,
trasformato in una struttura articolata e consolidata nella rivelazione della realta : macchie, colature veloci,
prepotenze cromatiche, si contengono la definizione dello spazio, contendendo alla natura e alla poesia la
ricerca delle soluzioni formali dell’opera, risolte in un uso inquietante di un elemento primordiale come e
l’acqua.
Stevens Vaughn con queste opere ci vuole persuadere che l’idea stimolante e allo stesso tempo
provocatoria di fare arte e entrare nell’anarchia dell’assenza della struttura. Ma incredibilmente, questi
lavori, pieni di luce e di colore, rinviano a una visione concreta del mondo dell’oggi, in cui l’artista ha ben
presente le assimilazioni che gli derivano dei diversi incroci culturali incontrati durante il suo percorso
formativo e creativo.
La mostra e accompagnata da un catalogo con testi di Massimo Scaringella, Qin Jian e Stevens Vaughn (in
inglese, cinese e italiano).
Ufficio
CALLIGRAFIA D’ACQUA opere di Stevens Vaughn
18/05/2015 - 30/09/2015
Venezia (VE) - Veneto
Inserito da Laura Scaringella
THE HAFNIA FUNDATION
presenta
CALLIGRAFIA D’ACQUA
OPERE DI Stevens Vaughn

a cura di Massimo Scaringella

INAUGURAZIONE: mercoledi 6 maggio 2015 - 18 h

Negli splendidi ambienti del quattrocentesco palazzo Dolfin Bollani che domina Campo Marina e in occasione della 56° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, l’artista americano Stevens Vaughn presenta la sua prima mostra personale in Italia dal titolo “Calligrafia d’acqua” curata da Massimo Scaringella.

L’esperienza artistica di Stevens Vaughn retaggio delle sue esperienze in Cina e Giappone, evolve il modo di vedere oltre l’espressione estetica in una condizione di privilegio fantastico. Perche non guarda fuori, ma dentro. Dentro alle sue origini, dentro al suo essere, scegliendo il gesto ideale, la forma ideale, tra proporzioni da contraddire, colori da esibire e segni onirici da sublimare. L’artista afferma: <“Ho un fascino per i rituali. I rituali creano un senso dell’ordine nella mia esistenza Il mistero è l’essenza del mio essere”>.

“Un quadro non è qualcosa che riguarda un’esperienza: è un’esperienza”. Si potrebbe partire da questo pensiero di Mark Rothko per descrivere il lavoro di Stevens Vaughn che esprime il senso di una essenzialità visiva, solo apparentemente confusa, ma strutturalmente legata alla visione ironica e colorata della vita, che esprime con il suo incontenibile segno una depistante linea gestuale, guidata da una manuale irruenza, identità piena di un espressionismo emotivo e culturale inserito in una solida realtà. La struttura, forse meglio dire la “ritualità” di ogni opera è composta quindi come l’espressione di un pensiero non verbale, trasformato in una struttura articolata e consolidata nella rivelazione della realtà, dove si raccoglie un esercizio stilistico capace di trasformare il desiderio nell’ironia della creatività, in una dilatazione differita del tempo e dello spazio. Macchie, colature veloci, prepotenze cromatiche, si contengono la definizione dello spazio, contendendo alla natura e alla poesia la ricerca delle soluzioni formali dell’opera, risolte in un uso inquietante di un elemento primordiale come è l’acqua.

Nel fare arte Stevens Vaughn utilizza sempre, come un rituale, la tecnica del “dripping” che non significa tirare il colore in modo casuale. Al contrario, significa con una ricerca sperimentata, distribuire ogni goccia di pigmento con un suo ordine relativo dove l’instabilità del getto fluido libero può dare origine a figure diverse: può rompersi in gocce, può schizzare a seconda dell’impatto con la superficie ma sempre in maniera bilanciata o, come in una parte degli lavori più recenti, la piegatura del foglio determina la superficie cromatica. Sia come sia, non concede mai nulla allo stile ne alle esigenze dello spettatore, ma solo al tenace e paziente rincorrersi del colore, spesso diluito con acqua che lo rende più veloce, sui fogli immacolati di carta, esprimendo una ricerca di qualcosa che c’è che esiste. Spesso non c’è nemmeno una storia da descrivere e si arriva direttamente all’interno dell’immagine piegando la tecnica all’esigenza espressiva della visione.

La mostra è accompagnata da un catalogo con testi di Massimo Scaringella, Qin Jian e Stevens Vaughn (in inglese, cinese e italiano).


dal 7 maggio al 30 settembre del 2015


PALAZZO DOLFIN BOLLANI
CAMPO SANTA MARINA 6073/6074 – SESTIERE DI CASTELLO - VENEZIA

Presso Office: Laura Scaringella T +39 3381081088 scaringella.laura@gmail.com http://www.stevensvaughn.com
Orario: 11-19. Chiuso il martedi.
Eventi che potrebbero interessarti
Summer
22/06/2014 - 22/06/2014
lucera (FG) - Puglia
Inserito da Antonio D'antini
Esposizione collettiva: due opere per artista più esecuzioni in estemporanea
Indizi contemporanei
23/12/2020 - 30/01/2021
lucera (FG) - Puglia
Inserito da CSArt Serri
Dopo l’interesse riscosso con la mostra personale di Giorgio Griffa, che ha inaugurato la sede veronese di Kromya Art Gallery, dal 23 dicembre 2020 al 30 gennaio 2021, negli spazi di via Oberdan n. 11c, sarà allestita la collettiva “Indizi contemporanei”, con opere di Marco Casentini, Fabrizio Corneli, Federico Ferrarini, Emanuela Fiorelli, Paola Pezzi, Alex Pinna, Paolo Radi e Paolo Scirpa.
L’esposizione ruota attorno ad una selezione di artisti nati negli anni Sessanta e Settanta, conosciuti ed apprezzati nel panorama italiano, ai quali si aggiungono le ricerche di due maestri della luce: Fabrizio Corneli e Paolo Scirpa.
In esposizione, le sculture in bronzo patinato di Alex Pinna, gli orditi di Emanuela Fiorelli che sondano e scandiscono gli spazi, le strutture essenziali e pulsanti di Paola Pezzi, le estroflessioni di Paolo Radi, i colori del mondo di Marco Casentini ed il prototipo di un progetto di Federico Ferrarini (realizzato in collaborazione con la scultrice italo americana Cristina Carusi) che segna l’inizio di un nuovo percorso attraverso la sperimentazione e la lavorazione del marmo.
Luci ed ombre sono, infine, protagoniste nelle installazioni di Fabrizio Corneli, che nascono da uno studio approfondito dell’ottica e della geometria, e nelle vibrazioni luminose di Paolo Scirpa, che ha fatto della luce la materia prima della sua ricerca.
La sede veronese di Kromya Art Gallery è aperta al pubblico da martedì a sabato con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Nel rispetto della normativa vigente, gli accessi sono contingentati ed è richiesto l’uso di dispositivi di protezione individuale. Eventuali variazioni agli orari di apertura saranno tempestivamente comunicate sul sito web e sui social media della Galleria.
In contemporanea, la sede di Kromya Art Gallery a Lugano ospita la personale di Giovanni Campus, “Tempo in processo. Rapporti misure connessioni”, prorogata fino al 29 gennaio 2021.
Per informazioni e appuntamenti: T. +39 045 9788842, riccardo@kromyartgallery.com, info@kromyartgallery.com, www.kromyartgallery.com, www.instagram.com/kromya_art_gallery, www.facebook.com/Kromyartgallery.

Kromya Art Gallery nasce a Lugano nel maggio 2018. Accanto alla sede storica, diretta da Tecla Riva, nel novembre 2020 è stata inaugurata, con una mostra personale di Giorgio Griffa, una nuova sede a Verona, diretta da Riccardo Steccanella. L’attività espositiva è distinta nelle sezioni denominate “Camere” e “•YOUNG”. La prima si focalizza sui maestri degli anni Sessanta, con particolare attenzione dedicata a Pittura Analitica e Optical Art, ma anche ad artisti già affermati, in modo da poter offrire una visione personale e completa sugli ultimi sviluppi dell’arte contemporanea. La seconda è rivolta a giovani artisti emergenti, affinché possano essere introdotti ad un pubblico dinamico ed esperto. Kromya ha già proposto dieci mostre nella sezione “Camere”, inaugurando la galleria con “Le Geometrie della Luce”, la collettiva dedicata a tre grandi nomi dell’Op Art come Alberto Biasi, Hugo Demarco e Francisco Sobrino. La sezione “•YOUNG” ha visto il suo debutto nel maggio 2019 con la personale di Andreas Waldmeier, artista di Zurigo che ha trasformato la galleria in un ambiente pittorico complessivo. Oltre alla partecipazione a varie fiere d’arte nazionali ed internazionali (ultime delle quali Wopart 2020 ed ArtVerona Digital), Kromya Art Gallery ospita eventi artistici e culturali come presentazioni di libri, interviste con gli artisti e incontri con organizzazioni no-profit.