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Evento: SGF & Friends
26/12/2015 - 06/01/2016
Dettagli
Data di inserimento: | 21/12/2015 - 16:17 |
Luogo: | Carrara (MS) - Toscana |
Data di inizio: | 26/12/2015 |
Data di fine | 06/01/2016 |
Descrizione
SGF & Friends
seconda edizione 2015 - sabato 19 dicembre ore 18.00 - Martinelli, via Santa Maria n. 13 – Carrara
Il Laboratorio di Scultura e Design SGF di Torano presenta la mostra collettiva di scultura e pittura dal titolo SGF & Friends - seconda edizione 2015 – sabato 19 dicembre ore 18.00 presso lo spazio espositivo di Martinelli, via Santa Maria n. 13 – Carrara, nell’ambito di PARKOUR l’arte in movimento, evento artistico organizzato dal Comune di Carrara.
Gli artisti-scultori presenti nella mostra collettiva di scultura dal titolo SGF & Friends - seconda edizione 2015 - sono: Francesca Bernardini, Simona De Lorenzo, Marta Fernandez, Mario Fruendi, Andrea Giusti, Stefano Grattarola, Karin Reichmuth, Filippo Rolla, Silvio Santini e Francesca Taliani.
I dieci artisti-scultori, con tematiche diverse e stili diversi, si incontrano e mostrano al pubblico un frammento della loro anima. Un frammento scolpito o dipinto che rappresenta la voglia di raccontare il tempo dell’interiorità, quello più intimo e segreto. Un tempo trasformato in opera d’arte che può esser così mostrato con sincerità al mondo e speranza per l’umanità.
La SGF, oggi Laboratorio di Scultura e Design, nasce nel 1971 a Torano, paese a monte di Carrara, dalla volontà di tre amici e compagni di scuola Silvio Santini, Paolo Grassi e Mario Fruendi.
Nei primi anni ‘70 la SGF è conosciuta come Scuola di Torano, una comunità informale di artisti, scultori ed artigiani del marmo che, proprio intorno a quel laboratorio, trovarono un luogo idoneo per far circolare liberamente pensieri, idee e progetti collegati al mondo dell’arte e della scultura.
Inaugurazione sabato 19 dicembre ore 18.00
Chiusura mercoledì 6 gennaio 2016
Spazio espositivo Martinelli
Via Santa Maria, n.13 – Carrara
Info Laboratorio di Scultura e Design SGF
Via Carriona, 47 Torano - Carrara (MS)
Tel. 0585 71454
www.sgfscultura.com
seconda edizione 2015 - sabato 19 dicembre ore 18.00 - Martinelli, via Santa Maria n. 13 – Carrara
Il Laboratorio di Scultura e Design SGF di Torano presenta la mostra collettiva di scultura e pittura dal titolo SGF & Friends - seconda edizione 2015 – sabato 19 dicembre ore 18.00 presso lo spazio espositivo di Martinelli, via Santa Maria n. 13 – Carrara, nell’ambito di PARKOUR l’arte in movimento, evento artistico organizzato dal Comune di Carrara.
Gli artisti-scultori presenti nella mostra collettiva di scultura dal titolo SGF & Friends - seconda edizione 2015 - sono: Francesca Bernardini, Simona De Lorenzo, Marta Fernandez, Mario Fruendi, Andrea Giusti, Stefano Grattarola, Karin Reichmuth, Filippo Rolla, Silvio Santini e Francesca Taliani.
I dieci artisti-scultori, con tematiche diverse e stili diversi, si incontrano e mostrano al pubblico un frammento della loro anima. Un frammento scolpito o dipinto che rappresenta la voglia di raccontare il tempo dell’interiorità, quello più intimo e segreto. Un tempo trasformato in opera d’arte che può esser così mostrato con sincerità al mondo e speranza per l’umanità.
La SGF, oggi Laboratorio di Scultura e Design, nasce nel 1971 a Torano, paese a monte di Carrara, dalla volontà di tre amici e compagni di scuola Silvio Santini, Paolo Grassi e Mario Fruendi.
Nei primi anni ‘70 la SGF è conosciuta come Scuola di Torano, una comunità informale di artisti, scultori ed artigiani del marmo che, proprio intorno a quel laboratorio, trovarono un luogo idoneo per far circolare liberamente pensieri, idee e progetti collegati al mondo dell’arte e della scultura.
Inaugurazione sabato 19 dicembre ore 18.00
Chiusura mercoledì 6 gennaio 2016
Spazio espositivo Martinelli
Via Santa Maria, n.13 – Carrara
Info Laboratorio di Scultura e Design SGF
Via Carriona, 47 Torano - Carrara (MS)
Tel. 0585 71454
www.sgfscultura.com
Altri eventi dell'inserzionista
Pescando epifanie
07/05/2016 - 08/05/2016
Montignoso (MS) - Toscana
Inserito da Filippo Rolla
Pescando epifanie personale di Andrea Giusti a cura di Filippo Rolla
Da Sabato 30 aprile 2016 a martedì 8 maggio 2016 |Villa Schiff-Giorgini Museo della Resistenza, via Fondaccio, 11 - Montignoso (MS)
Sabato 30 aprile alle ore 17.00 inaugura, presso Villa Schiff-Giorgini Museo della Resistenza, via Fondaccio, 11 - Montignoso (MS), la mostra personale di pittura dell’artista Andrea Giusti, dal titolo Pescando epifanie a cura di Filippo Rolla, visibile fino a domenica 8 maggio negli orari di apertura al pubblico: martedì e giovedì ore: 10.00 – 12.00 e venerdì, sabato e domenica ore: 16.30 – 19.30
Come scrive il curatore Filippo Rolla, Pescando epifanie è un viaggio nel vortice del tempo di Andrea Giusti che mostra e testimonia, nei quadri esposti a Villa Schiff – Giorgini di Montignoso, un suo nuovo atteggiamento e un’insolita predisposizione nei confronti del supporto, colori e temi rappresentati.
Andrea quando dipinge, percepisce il suo stato come un momento speciale dove una qualsiasi persona, oggetto e situazione della vita comune diventa rivelatore del vero significato del proprio vivere. È qui che pesca nei flussi della coscienza i collegamenti che si intrecciano nella sua esistenza, vissuta come mappa, e nel mondo, vissuto come territorio. Così pescare epifanie, diventa per Giusti un modo di rappresentare col colore le libere associazioni di idee che, manifestandosi nei continui flussi di coscienza, assumono sempre più quel verismo di pensiero che dà senso e valore al nostro comportamento.
Fin dall’inizio la sua vera scuola è il mondo contemporaneo, abbondante di stimoli ed immagini che si rivela nei dipinti come stratificazione, evidente nella polimatericità delle prime opere legate alla emotions dripping, per diventare adesso una pluralità di temi che generano un mix di espressione di storie differenti.
Alcune immagini composte e multiformi si offrono così alla percezione con immediatezza e superficialità altre si rivelano intense e profonde da indurre a riflessione, altre ancora sono capaci di descrivere e comunicare la sua intimità.
Questa mostra sconfina anche in un neoespressionismo emotivo, un insieme di simboli, codici e segni apparentemente semplici, che a volte si incarnano in vere e proprie presenze del passato e del presente rendendo il momento dipinto parte di un racconto.
Andrea Giusti
Nasce a Massa e si avvicina alla pittura di recente e completamente da autodidatta. Infatti inizia a dipingere quasi per gioco e curiosità, la sua pittura è istintiva, di getto, e deriva soltanto dalle sue più profonde emozioni che traducono stati d’animo vissuti in quel preciso momento, unico e irripetibile.
Dal 2011 ad oggi il suo genere pittorico emotions dripping - sgocciolamento d'emozioni - è passato all’astratto in tutte le sue varianti, con tela sul cavalletto e non più a terra, fino all’informale.
Esposizione realizzata con il patrocinio di Comune di Montignoso, Storia-Arte-Resistenza St.A.Re. con l'A.N.P.I., Galleria Duomo, La bottega di Adò e Vini Sodini.
Andrea Giusti ringrazia per la Direzione artistica il maestro Nino Camardo e Simona Veronica Verzichelli
Inaugurazione: sabato 30 aprile 2016, ore 17.00. Orari di apertura al pubblico fino a domenica 8 maggio 2016: martedì e giovedì ore: 10.00 – 12.00 e venerdì, sabato e domenica ore: 16.30 – 19.30 Per informazioni: cell. 339 74 13 740
Da Sabato 30 aprile 2016 a martedì 8 maggio 2016 |Villa Schiff-Giorgini Museo della Resistenza, via Fondaccio, 11 - Montignoso (MS)
Sabato 30 aprile alle ore 17.00 inaugura, presso Villa Schiff-Giorgini Museo della Resistenza, via Fondaccio, 11 - Montignoso (MS), la mostra personale di pittura dell’artista Andrea Giusti, dal titolo Pescando epifanie a cura di Filippo Rolla, visibile fino a domenica 8 maggio negli orari di apertura al pubblico: martedì e giovedì ore: 10.00 – 12.00 e venerdì, sabato e domenica ore: 16.30 – 19.30
Come scrive il curatore Filippo Rolla, Pescando epifanie è un viaggio nel vortice del tempo di Andrea Giusti che mostra e testimonia, nei quadri esposti a Villa Schiff – Giorgini di Montignoso, un suo nuovo atteggiamento e un’insolita predisposizione nei confronti del supporto, colori e temi rappresentati.
Andrea quando dipinge, percepisce il suo stato come un momento speciale dove una qualsiasi persona, oggetto e situazione della vita comune diventa rivelatore del vero significato del proprio vivere. È qui che pesca nei flussi della coscienza i collegamenti che si intrecciano nella sua esistenza, vissuta come mappa, e nel mondo, vissuto come territorio. Così pescare epifanie, diventa per Giusti un modo di rappresentare col colore le libere associazioni di idee che, manifestandosi nei continui flussi di coscienza, assumono sempre più quel verismo di pensiero che dà senso e valore al nostro comportamento.
Fin dall’inizio la sua vera scuola è il mondo contemporaneo, abbondante di stimoli ed immagini che si rivela nei dipinti come stratificazione, evidente nella polimatericità delle prime opere legate alla emotions dripping, per diventare adesso una pluralità di temi che generano un mix di espressione di storie differenti.
Alcune immagini composte e multiformi si offrono così alla percezione con immediatezza e superficialità altre si rivelano intense e profonde da indurre a riflessione, altre ancora sono capaci di descrivere e comunicare la sua intimità.
Questa mostra sconfina anche in un neoespressionismo emotivo, un insieme di simboli, codici e segni apparentemente semplici, che a volte si incarnano in vere e proprie presenze del passato e del presente rendendo il momento dipinto parte di un racconto.
Andrea Giusti
Nasce a Massa e si avvicina alla pittura di recente e completamente da autodidatta. Infatti inizia a dipingere quasi per gioco e curiosità, la sua pittura è istintiva, di getto, e deriva soltanto dalle sue più profonde emozioni che traducono stati d’animo vissuti in quel preciso momento, unico e irripetibile.
Dal 2011 ad oggi il suo genere pittorico emotions dripping - sgocciolamento d'emozioni - è passato all’astratto in tutte le sue varianti, con tela sul cavalletto e non più a terra, fino all’informale.
Esposizione realizzata con il patrocinio di Comune di Montignoso, Storia-Arte-Resistenza St.A.Re. con l'A.N.P.I., Galleria Duomo, La bottega di Adò e Vini Sodini.
Andrea Giusti ringrazia per la Direzione artistica il maestro Nino Camardo e Simona Veronica Verzichelli
Inaugurazione: sabato 30 aprile 2016, ore 17.00. Orari di apertura al pubblico fino a domenica 8 maggio 2016: martedì e giovedì ore: 10.00 – 12.00 e venerdì, sabato e domenica ore: 16.30 – 19.30 Per informazioni: cell. 339 74 13 740
la rivoluzione siamo noi
28/10/2017 - 12/11/2017
Carrara (MS) - Toscana
Inserito da Filippo Rolla
Galleria Duomo Carrara
Via Finelli, 22/b - 54033 Carrara (MS), Italy
tel. 0585 71839
email: info@galleriaduomo.it
website: www.galleriaduomo.it
presenta
La rivoluzione siamo noi
Mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo
a cura di Filippo Rolla
Da sabato 28 ottobre a domenica 12 novembre 2017
Sabato 28 ottobre alle ore 18.30 si inaugura, presso la Galleria Duomo in Via Finelli 22/b a Carrara, la mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo dal titolo “La rivoluzione siamo noi” curata da Filippo Rolla e sarà visibile fino a domenica 12 novembre 2017 - orari di apertura al pubblico sabato e domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00 oppure su appuntamento – info 334 14 44 065.
Gli artisti: Pier Giorgio Balocchi, Emiliano Barattini, Luigi Biagini, Andrea Giusti, Stefano Grattarola, Marta Fernàndez, Fabrizio Lorenzani, Manuele Mirabella, Graziano Pompili, Silvio Santini, Alfredo Sasso, Kenji Takahashi, Matteo Zeni e Smail Zizi.
Le opere della mostra collettiva La rivoluzione siamo noi a cura di Filippo Rolla fanno parte della Collezione Galleria Duomo e vogliono, nelle intenzioni del curatore, far riflettere su questa frase di Joseph Beuys che fu pubblicata sul manifesto della sua prima mostra in Italia, anno 1971, presso la Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli.
Joseph Beuys era un artista a tutto tondo, concepiva l’arte come vita, e la politica, l’economia, gli aspetti sociali e culturali, come arte. Vedeva l’uomo come l’artefice sommo di questa opera d’arte che è l’esistenza.
Tale forte legame tra arte e vita, generò in lui la volontà di indagare il senso dell´arte in relazione alla fruizione sociale.
Pertanto, concetti come responsabilità, autodeterminazione, partecipazione, uguaglianza e democrazia furono i capisaldi della sua ricerca che possiamo raccoglierli nella frase "La rivoluzione siamo noi". Così, prendeva forma quell’idea che in ogni gesto comune è insito un atto magico e un fatto d´arte, tanto quanto la vita stessa.
Questo nuovo modo di vivere e fare arte pone prima l’accento sull’uomo che è artista nella misura in cui pensa ed agisce rendendo visibile il suo pensare e il risultato delle sue azioni che edificano il sociale. Poi, sull’interiorità dell’uomo, su quel mondo non visibile e nascosto che, di momento in momento, ognuno di noi forgia dentro di sé, rispecchiando la propria esistenza.
Così i quattordici artisti in mostra raccontano, in sintonia con questa poetica, un frammento della propria esistenza con scultura pittura e fotografia, una ricerca che ci mette al centro dell’universo in un costante dialogo tra l’io e l’altro inteso come uomo-natura-mondo.
In questo senso, la Rivoluzione siamo noi si apre con due fotografie in bianco e nero di Luigi Biagini, Luci d’Agosto e Riflessi, dove è descritto il mondo delle cave di Carrara, un paesaggio incantato che diventa testimone della transitorietà dell’esistenza, di quell’esistenza che la scultura Autoritratto d’artista di Graziano Pompili attraversa con quella dignità di uomo che scolpisce per dar forma al quel particolare luogo in cui abitare poeticamente.
Proseguendo, incontriamo due disegni, acquerelli su carta, di Manuele Mirabella che rimandano all’Origine du monde di Gustave Courbet, dove la rivisitazione astratta dell’organo genitale così come di un nudo femminile sono audaci così come la scultura di Smail Zizi una tensione, densa di realismo e le conferisce un grande potere seduttivo ed erotico.
Nella seconda sala della mostra abbiamo quattro quadri, due di Marta Fernandez dove le sue sfumature su fondo nero raccontano dell’esistenza umana così come un fiore bianco, sempre su sfondo nero, diventa simbolo di rinascita culturale e sociale, come se fosse sorgente di vita, che è anche il titolo dell’opera di Andrea Giusti, dove la sorgente è simile all’energia sprigionata dallo sgocciolamento del colore sulla tela. A chiudere questa sala c’è il dipinto di Stefano Grattarola dal titolo pellegrini del vuoto che vivono nel presente e rappresentano l’individualismo contemporaneo alla ricerca, nella precarietà dei valori, di un senso.
Nell’ultima sala incontriamo Matteo Zeni con una scultura in legno di Cedro dal titolo Arianna con un gomitolo d’oro in mano, sguardo penetrante ed un lungo collo che ricorda quelli parigini di Amedeo Modigliani. Fantiscritti è la scultura di Kenji Takahashi che è composta da piccoli informi marmorei incollati tra loro e la sua arte scultorea non è quella del “cavare” ma quella del ricomporre il blocco spaccato, evidenziando con maestria ed eleganza i segni della ricomposizione.
Qui, incontriamo la scultura in statuario di Silvio Santini il cuore del cerchio che racchiude in sé l’emozione della vita con la rigorosa esecuzione della forma geometrica.
Via Finelli, 22/b - 54033 Carrara (MS), Italy
tel. 0585 71839
email: info@galleriaduomo.it
website: www.galleriaduomo.it
presenta
La rivoluzione siamo noi
Mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo
a cura di Filippo Rolla
Da sabato 28 ottobre a domenica 12 novembre 2017
Sabato 28 ottobre alle ore 18.30 si inaugura, presso la Galleria Duomo in Via Finelli 22/b a Carrara, la mostra collettiva / Collezione Galleria Duomo dal titolo “La rivoluzione siamo noi” curata da Filippo Rolla e sarà visibile fino a domenica 12 novembre 2017 - orari di apertura al pubblico sabato e domenica dalle ore 17.00 alle ore 20.00 oppure su appuntamento – info 334 14 44 065.
Gli artisti: Pier Giorgio Balocchi, Emiliano Barattini, Luigi Biagini, Andrea Giusti, Stefano Grattarola, Marta Fernàndez, Fabrizio Lorenzani, Manuele Mirabella, Graziano Pompili, Silvio Santini, Alfredo Sasso, Kenji Takahashi, Matteo Zeni e Smail Zizi.
Le opere della mostra collettiva La rivoluzione siamo noi a cura di Filippo Rolla fanno parte della Collezione Galleria Duomo e vogliono, nelle intenzioni del curatore, far riflettere su questa frase di Joseph Beuys che fu pubblicata sul manifesto della sua prima mostra in Italia, anno 1971, presso la Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli.
Joseph Beuys era un artista a tutto tondo, concepiva l’arte come vita, e la politica, l’economia, gli aspetti sociali e culturali, come arte. Vedeva l’uomo come l’artefice sommo di questa opera d’arte che è l’esistenza.
Tale forte legame tra arte e vita, generò in lui la volontà di indagare il senso dell´arte in relazione alla fruizione sociale.
Pertanto, concetti come responsabilità, autodeterminazione, partecipazione, uguaglianza e democrazia furono i capisaldi della sua ricerca che possiamo raccoglierli nella frase "La rivoluzione siamo noi". Così, prendeva forma quell’idea che in ogni gesto comune è insito un atto magico e un fatto d´arte, tanto quanto la vita stessa.
Questo nuovo modo di vivere e fare arte pone prima l’accento sull’uomo che è artista nella misura in cui pensa ed agisce rendendo visibile il suo pensare e il risultato delle sue azioni che edificano il sociale. Poi, sull’interiorità dell’uomo, su quel mondo non visibile e nascosto che, di momento in momento, ognuno di noi forgia dentro di sé, rispecchiando la propria esistenza.
Così i quattordici artisti in mostra raccontano, in sintonia con questa poetica, un frammento della propria esistenza con scultura pittura e fotografia, una ricerca che ci mette al centro dell’universo in un costante dialogo tra l’io e l’altro inteso come uomo-natura-mondo.
In questo senso, la Rivoluzione siamo noi si apre con due fotografie in bianco e nero di Luigi Biagini, Luci d’Agosto e Riflessi, dove è descritto il mondo delle cave di Carrara, un paesaggio incantato che diventa testimone della transitorietà dell’esistenza, di quell’esistenza che la scultura Autoritratto d’artista di Graziano Pompili attraversa con quella dignità di uomo che scolpisce per dar forma al quel particolare luogo in cui abitare poeticamente.
Proseguendo, incontriamo due disegni, acquerelli su carta, di Manuele Mirabella che rimandano all’Origine du monde di Gustave Courbet, dove la rivisitazione astratta dell’organo genitale così come di un nudo femminile sono audaci così come la scultura di Smail Zizi una tensione, densa di realismo e le conferisce un grande potere seduttivo ed erotico.
Nella seconda sala della mostra abbiamo quattro quadri, due di Marta Fernandez dove le sue sfumature su fondo nero raccontano dell’esistenza umana così come un fiore bianco, sempre su sfondo nero, diventa simbolo di rinascita culturale e sociale, come se fosse sorgente di vita, che è anche il titolo dell’opera di Andrea Giusti, dove la sorgente è simile all’energia sprigionata dallo sgocciolamento del colore sulla tela. A chiudere questa sala c’è il dipinto di Stefano Grattarola dal titolo pellegrini del vuoto che vivono nel presente e rappresentano l’individualismo contemporaneo alla ricerca, nella precarietà dei valori, di un senso.
Nell’ultima sala incontriamo Matteo Zeni con una scultura in legno di Cedro dal titolo Arianna con un gomitolo d’oro in mano, sguardo penetrante ed un lungo collo che ricorda quelli parigini di Amedeo Modigliani. Fantiscritti è la scultura di Kenji Takahashi che è composta da piccoli informi marmorei incollati tra loro e la sua arte scultorea non è quella del “cavare” ma quella del ricomporre il blocco spaccato, evidenziando con maestria ed eleganza i segni della ricomposizione.
Qui, incontriamo la scultura in statuario di Silvio Santini il cuore del cerchio che racchiude in sé l’emozione della vita con la rigorosa esecuzione della forma geometrica.
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Natale a Napoli 06 - 15 dicembre 2014
06/12/2014 - 15/12/2014
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Associazione Culturale Napoli Nostra
La S.V. è invitata all’inaugurazione della Mostra Collettiva di pittura, scultura, grafica e fotografia a tema libero dal titolo:
“NATALE A NAPOLI 2014”
Spazio espositivo:
Pinacoteca d’Arte Moderna “Le Porte” - via Chiatamone, 57 - 80132 Napoli
Inaugurazione con drink:
sabato 06 dicembre 2014 ore 17,30
Durata Mostra:
dal 06 al 15 dicembre 2014
Orari di apertura:
ore 10.00-13.00 : 16.30-19.30, domenica ore 10.00-13.00
Presentazione Mostra:
La Mostra sarà presentata dal critico e storico d’arte prof. Rosario Pinto che al vernissage terrà un dibattito sul tema della Mostra, a cui parteciperà come moderatore, il direttore artistico dell’Associazione “Napoli Nostra” ing. Gennaro Corduas.
Note: Durante l'inaugurazione il maestro Joe Ronca si esibirà con brani classici napoletani e inediti accompagnandosi con chitarra classica. Sarà offerto un cocktail di benvenuto.
Ingresso: gratuito
Brochure:
In occasione della Mostra è stata realizzata una brochure a colori presentata dal curatore della mostra prof. Rosario Pinto, distribuzione gratuita a tutti i visitatori nella Pinacoteca.
Evento ideato e realizzato da:
Associazione Culturale Napoli Nostra - Vico Berio 4, 80132 – Napoli (di fronte Galleria Umberto I)
tel 0814249786 telefax 081415123 ore 10.oo - 13.oo : 16.3o - 19.3o
info@napolinostra.com - www.napolinostra.com - www.facebook.com/napolinostra
Direzione Artistica ing. Gennaro Corduas, cell. 339 3218464, e-mail: direttore@napolinostra.com
Artisti partecipanti provenienti dall'intero territorio nazionale ed alcuni anche europeo:
Sabrina Barbagallo:Roma
Gisella Battistini:Fiorentino (RSM)
Manuel Benjumeda:Sevilla (Francia)
Valeria Bergami:Bologna
Sabrina Bertolelli:Roma
Sergio Boldrin:Venezia
Marco Bordieri:Tivoli (RM)
Anna Borgarelli:Torino
Nunzia Ciccarelli:Napoli
Maria Pia Contento:Udine
Graziella Conti Papuzza:Torrenova (ME)
Laura D'Addezio:Borgo Maggiore (RSM)
Piera Delfini:Roma (RM)
Rita Di Marcantonio:Bellante (TE)
Gino Di Prospero:Latina
Rachele Falcini:Prato (PO)
Cosimo Gatti:Vigliano D'Asti (AT)
Emanuele Giampaolo "Eg" :Napoli
Gianni Giannettino:Palermo
Giovanni Grigolini:Genova
Stefano Guadagnoli:Roma (RM)
Maria Teresa Guala:Torino
Elena Lebaci:Bonn (Germania)
Anella Maiuri "Antonella":Sorbara di Bomporto (MO)
Angela Marchionni:Loiano (BO)
Agata Marletta:Catania
Mattia Mascagni:Bologna
Pier Francesco Mastroberti:Salerno
Gabriella Mingardi:Porto Recanati (MC)
Rosanna Mutinelli:Villafranca di Verona (VR)
Vilfrido Paggiaro:Mogliano Veneto (TV)
Roberto Parrini:Roma
Bianca Maria Lina Paternò:Caltanissetta
Arnaldo Petrone:Padova
Mirella Raggi:La Spezia
Gisele Reisser:Suvereto (LI)
Pierluigi Ricci:Genova
Amelia G.G Romeo:Reggio Calabria
Anna Ronca:Napoli
Annamaria Ruocco:Santa Maria la Carità (NA)
Aniello Saravo:Sant'Agata de' Goti (BN)
Maria Luisa Scala:Roma
Franco Sedda:Bonavigo (VR)
Lionello Trabuio:S. Liberale Marcon (VE)
“NATALE A NAPOLI 2014”
Spazio espositivo:
Pinacoteca d’Arte Moderna “Le Porte” - via Chiatamone, 57 - 80132 Napoli
Inaugurazione con drink:
sabato 06 dicembre 2014 ore 17,30
Durata Mostra:
dal 06 al 15 dicembre 2014
Orari di apertura:
ore 10.00-13.00 : 16.30-19.30, domenica ore 10.00-13.00
Presentazione Mostra:
La Mostra sarà presentata dal critico e storico d’arte prof. Rosario Pinto che al vernissage terrà un dibattito sul tema della Mostra, a cui parteciperà come moderatore, il direttore artistico dell’Associazione “Napoli Nostra” ing. Gennaro Corduas.
Note: Durante l'inaugurazione il maestro Joe Ronca si esibirà con brani classici napoletani e inediti accompagnandosi con chitarra classica. Sarà offerto un cocktail di benvenuto.
Ingresso: gratuito
Brochure:
In occasione della Mostra è stata realizzata una brochure a colori presentata dal curatore della mostra prof. Rosario Pinto, distribuzione gratuita a tutti i visitatori nella Pinacoteca.
Evento ideato e realizzato da:
Associazione Culturale Napoli Nostra - Vico Berio 4, 80132 – Napoli (di fronte Galleria Umberto I)
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info@napolinostra.com - www.napolinostra.com - www.facebook.com/napolinostra
Direzione Artistica ing. Gennaro Corduas, cell. 339 3218464, e-mail: direttore@napolinostra.com
Artisti partecipanti provenienti dall'intero territorio nazionale ed alcuni anche europeo:
Sabrina Barbagallo:Roma
Gisella Battistini:Fiorentino (RSM)
Manuel Benjumeda:Sevilla (Francia)
Valeria Bergami:Bologna
Sabrina Bertolelli:Roma
Sergio Boldrin:Venezia
Marco Bordieri:Tivoli (RM)
Anna Borgarelli:Torino
Nunzia Ciccarelli:Napoli
Maria Pia Contento:Udine
Graziella Conti Papuzza:Torrenova (ME)
Laura D'Addezio:Borgo Maggiore (RSM)
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Rachele Falcini:Prato (PO)
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Giovanni Grigolini:Genova
Stefano Guadagnoli:Roma (RM)
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Elena Lebaci:Bonn (Germania)
Anella Maiuri "Antonella":Sorbara di Bomporto (MO)
Angela Marchionni:Loiano (BO)
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Mattia Mascagni:Bologna
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Anna Ronca:Napoli
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Aniello Saravo:Sant'Agata de' Goti (BN)
Maria Luisa Scala:Roma
Franco Sedda:Bonavigo (VR)
Lionello Trabuio:S. Liberale Marcon (VE)
AIDAN - PoP ReloaD!
17/09/2016 - 16/10/2016
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Raffaella Caruso
Mazzacurati Fine Art (Ferrara, Corso Martiri della Libertà 75) apre la stagione espositiva 2016/2017 (e non a caso subito dopo la mostra dedicata a Warhol in maggio 2016) con Pop Reload! un progetto site specific a cura di Raffaella A. Caruso. Protagonista Aidan, artista multimediale ormai conosciuta e apprezzata anche all'estero (suo uno dei video proiettati nel 2013 al MoMA PS1 in Abstract Generation: Now in Print) per i lavori in realtà aumentata, leggibili dallo spettatore semplicemente con l'utilizzo di uno smartphone. Mai come oggi ci viene in aiuto l'attualità: avete presente Pokemon Go? Ecco più di tante parole ci aiutano Pikachu, Bulbasaur and company. Questa è la realtà aumentata: vedere qui e adesso, nel nostro ambiente quello che non c'è, ad esempio un Pigeot sul nostro letto. Solo che Aidan lavora le sue tele in realtà aumentata dal 2011, ben prima che la mania globale della Nintendo facesse parlare ragazzini, adulti e sociologi, e dai suoi quadri non "escono" mostriciattoli, peraltro dalla grafica involuta, ma piume d'angelo, la luce inafferrabile delle stelle, i colori dei sogni e pensieri...
In questa esposizione, fortemente voluta da Roberto Mazzacurati -direttore artistico dell'omonima galleria che si sta distinguendo per scelte molto particolari sia nello storico, sia nel contemporaneo- Aidan interpreta alcuni classici del pop storico statunitense con la cifra stilistica sua propria (sovrapposizioni, sbavature, sfocature che introducono al movimento) penetrandone l'animus, riconfigurandone i simboli, ascoltando le assonanze ma soprattutto sovvertendo i limiti cronologici di una narrazione che avviene tutta qui e adesso, mai uguale a se stessa perchè diverso è l'ambiente in cui l'opera è collocata, perché diversi sono gli occhi e le mani degli spettatori. Un progetto pop non solo per la fonte "grafica" d'ispirazione, ma perché usa quello che è oggi lo strumento popular per antonomasia, lo smatphone, il vero media del terzo millennio. D'altronde -come ricorda Raffaella A. Caruso nel testo in catalogo in cui sono ripercorse velocemente le motivazioni del pop- i primi esperimenti di connubi possibili tra arte e tecnologia furono proprio del pop statunitense, nelle collaborazioni di Rauschenberg e di Warhol con l'ingegnere Billy Kluver. "Il pop dunque, in virtù della trasversalità dei linguaggi, usò media e tecnologia, ma da allora ad oggi la differenza la fa saper utilizzare la tecnologia in proprio, piegandola alla sensibilità dell'arte". Ed è questa la forza di Aidan: lavorare senza interposta persona, trasferendo alle sue opere una doppia anima che si fa una, portando il sensazionalismo del pop verso le più dolenti riflessioni del post human. Scrive ancora Caruso in catalogo: "Credo molto nei progetti site specific perché penso che possano meglio accompagnare lo spettatore a comprendere la vera anima di un lavoro. Sfogliando dunque questo catalogo il lettore vedrà immagini simbolo del pop “storico” servite di ispirazione all’artista e l’opera contemporanea che a sua volta ha una second life in realtà aumentata. Tre livelli di analisi dunque per ragionare sulla forza dell’icona, su come essa si sia sedimentata nell’immaginario collettivo riuscendo a trasformarsi in altro, portando lo spettatore verso letture personalissime, più lievi o più profonde a seconda della propria fantasia, personalità, umore. L’interazione (lasciata dall’artista possibile anche direttamente da alcune pagine del catalogo) è facile e talmente immediata da regalare quell’oh di stupore che ahimè tante opere d’arte, imbrigliate nei meandri di falsi intellettualismi hanno perduto. Qui dunque scoprirete i colori, il movimento, la musica, il sogno, simboli che pensavate di avere dimenticato, speranze che credevate non vi appartenessero, ma soprattutto Bellezza". Una chicca ancora: la copertina del catalogo che i visitatori troveranno in galleria è ideata dall'artista e puntando su di essa il proprio smartphone...PoP Reload!
PoP Reload!
Tipo mostra: personale
Artista: Aidan
Curatore: Raffaella A. Caruso
Galleria: Roberto Mazzacurati Fine Art
Ferrara- Corso Martiri della Libertà 75
Tel +39 0532207395 mob +39 347 4820312
Info: robyarte59@gmail.com
Direttore: Roberto Mazzacurati
Periodo: 17 settembre-16 ottobre
Inaugurazione: 17 settembre ore 18
Orari: 16.30-19.30; Sabato e Domenica 10.00-12.30/ 16.30-19.30
Giovedì chiuso-Ingresso libero
Catalogo: in galleria, Ita/Eng, ricco apparato iconografico
Testi: Raffaella A. Caruso
In questa esposizione, fortemente voluta da Roberto Mazzacurati -direttore artistico dell'omonima galleria che si sta distinguendo per scelte molto particolari sia nello storico, sia nel contemporaneo- Aidan interpreta alcuni classici del pop storico statunitense con la cifra stilistica sua propria (sovrapposizioni, sbavature, sfocature che introducono al movimento) penetrandone l'animus, riconfigurandone i simboli, ascoltando le assonanze ma soprattutto sovvertendo i limiti cronologici di una narrazione che avviene tutta qui e adesso, mai uguale a se stessa perchè diverso è l'ambiente in cui l'opera è collocata, perché diversi sono gli occhi e le mani degli spettatori. Un progetto pop non solo per la fonte "grafica" d'ispirazione, ma perché usa quello che è oggi lo strumento popular per antonomasia, lo smatphone, il vero media del terzo millennio. D'altronde -come ricorda Raffaella A. Caruso nel testo in catalogo in cui sono ripercorse velocemente le motivazioni del pop- i primi esperimenti di connubi possibili tra arte e tecnologia furono proprio del pop statunitense, nelle collaborazioni di Rauschenberg e di Warhol con l'ingegnere Billy Kluver. "Il pop dunque, in virtù della trasversalità dei linguaggi, usò media e tecnologia, ma da allora ad oggi la differenza la fa saper utilizzare la tecnologia in proprio, piegandola alla sensibilità dell'arte". Ed è questa la forza di Aidan: lavorare senza interposta persona, trasferendo alle sue opere una doppia anima che si fa una, portando il sensazionalismo del pop verso le più dolenti riflessioni del post human. Scrive ancora Caruso in catalogo: "Credo molto nei progetti site specific perché penso che possano meglio accompagnare lo spettatore a comprendere la vera anima di un lavoro. Sfogliando dunque questo catalogo il lettore vedrà immagini simbolo del pop “storico” servite di ispirazione all’artista e l’opera contemporanea che a sua volta ha una second life in realtà aumentata. Tre livelli di analisi dunque per ragionare sulla forza dell’icona, su come essa si sia sedimentata nell’immaginario collettivo riuscendo a trasformarsi in altro, portando lo spettatore verso letture personalissime, più lievi o più profonde a seconda della propria fantasia, personalità, umore. L’interazione (lasciata dall’artista possibile anche direttamente da alcune pagine del catalogo) è facile e talmente immediata da regalare quell’oh di stupore che ahimè tante opere d’arte, imbrigliate nei meandri di falsi intellettualismi hanno perduto. Qui dunque scoprirete i colori, il movimento, la musica, il sogno, simboli che pensavate di avere dimenticato, speranze che credevate non vi appartenessero, ma soprattutto Bellezza". Una chicca ancora: la copertina del catalogo che i visitatori troveranno in galleria è ideata dall'artista e puntando su di essa il proprio smartphone...PoP Reload!
PoP Reload!
Tipo mostra: personale
Artista: Aidan
Curatore: Raffaella A. Caruso
Galleria: Roberto Mazzacurati Fine Art
Ferrara- Corso Martiri della Libertà 75
Tel +39 0532207395 mob +39 347 4820312
Info: robyarte59@gmail.com
Direttore: Roberto Mazzacurati
Periodo: 17 settembre-16 ottobre
Inaugurazione: 17 settembre ore 18
Orari: 16.30-19.30; Sabato e Domenica 10.00-12.30/ 16.30-19.30
Giovedì chiuso-Ingresso libero
Catalogo: in galleria, Ita/Eng, ricco apparato iconografico
Testi: Raffaella A. Caruso