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Evento: Lo spettacolo dell'arte
20/02/2016 - 27/02/2016
Dettagli
Data di inserimento: | 19/02/2016 - 3:09 |
Luogo: | Savona (SV) - Liguria |
Data di inizio: | 20/02/2016 |
Data di fine | 27/02/2016 |
Descrizione
Mostra d'arte contemporanea, tenuta presso Palazzo Nervi, a Savona, col patrocinio della circolo culturale VaraggioArt, di Varazze.
Altri eventi dell'inserzionista
Lo spettacolo dell'arte
20/02/2016 - 27/02/2016
Savona (SV) - Liguria
Inserito da Elena Izzo
Mostra d'arte contemporanea, tenuta presso Palazzo Nervi, a Savona, col patrocinio della circolo culturale VaraggioArt, di Varazze.
Art Rome Contemporary CExhibitiony Exhibition February 2016
19/02/2016 - 19/02/2016
Roma, via Palermo
Inserito da Elena Izzo
Mostra collettiva d'arte contemporanea presso FlyerArt Gallery
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LEONARDO SCIASCIA E LE ARTI VISIVE. UN SISTEMA DI CONOSCENZA DAL FISICO AL METAFISICO. RIFLESSI DI C
24/06/2015 - 30/06/2015
Roma, via Palermo
Inserito da Desirée Maida
LEONARDO SCIASCIA E LE ARTI VISIVE. UN SISTEMA DI CONOSCENZA DAL FISICO AL METAFISICO. RIFLESSI DI CRITICA D’ARTE SUL NOVECENTO
CONFERENZA STAMPA: 24 GIUGNO 2015 ORE 11,30, RACALMUTO - Fondazione Leonardo Sciascia
INAUGURAZIONE MOSTRA: 24 GIUGNO 2015 ORE 18,00, AGRIGENTO - Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo
A venticinque anni dalla sua scomparsa, il genio dello scrittore di Racalmuto, Leonardo Sciascia in una mostra dal titolo “Leonardo Sciascia e le arti visive. Un sistema di conoscenze, dal fisico al metafisico. Riflessi di critica d’arte sul Novecento” che verrà inaugurata il 24 giugno 2015 alle ore 18,00 presso il Museo Archeologico Regionale ‘Pietro Griffo’ ad Agrigento e sarà visitabile fino al 30 giugno 2015.
«Mi piacciono i pittori che nel loro immediato rapporto con la realtà, le forme, i colori, la luce, sottendono la ricerca di una mediazione intellettuale, culturale, letteraria. I pittori di memoria. I pittori riflessivi. I pittori speculativi. Un sistema di conoscenza che va dalla realtà alla surrealtà, dal fisico al metafisico» (L. Sciascia 1985). Si potrebbe partire da questa dichiarazione per comprendere l'intricato e per molti versi misterioso universo artistico dello scrittore di Racalmuto, Leonardo Sciascia. L’ambiziosa mostra presenterà un aspetto insolito dell’attività extraletteraria del grande scrittore siciliano. Dalla passione per le stampe e la grafica in genere, alla vasta produzione di scritti sull’arte, Sciascia ha mantenuto questo inestricabile rapporto con le arti figurative, attraverso la critica d’arte militante in presentazioni, cataloghi di mostre, stampa periodica e riviste d'arte, attraversando argomenti quali scultura, pittura, disegno, incisione, architettura e fotografia.
Grande attenzione dedicava all'arte contemporanea, presentando le mostre dei suoi artisti più apprezzati a cui fu legato da sincera amicizia, quasi tutti accomunati da un anti-astrattismo di base che caratterizza il gusto estetico sciasciano. In generale i suoi interessi nell’arte novecentesca vertono su tematiche e ambiti in cui prevalgono reminiscenze letterarie e una sostanziale attenzione alle denuncie sociali, non priva di ironico e satirico senso critico. Tra i numerosi artisti cui lo scrittore dedicò scritti significativi si possono ricordare: Fausto Pirandello, Francesco Trombadori, Ugo Attardi, Mino Maccari, Tono Zancanaro, Giuseppe Migneco, Gianbecchina, Aldo e Mario Pecoraino, Giuseppe Mazzullo, Emilio Greco, Renato Guttuso, Alberto Savinio, Giorgio De Chirico , Fabrizio Clerici, Bruno Caruso e Piero Guccione. L’arte dunque come mezzo di conoscenza della realtà e strumento di verità.
AUTORI IN MOSTRA: Ugo Attardi, Mario Bardi, Luigi Bartolini, Beppe Bongi, Corrado Cagli, Momò Calascibetta, Arturo Carmassi, Bruno Caruso, Eustachio Catalano, Giancarlo Cazzaniga, Fabrizio Clerici, Giorgio De Chirico, Renzo Collura, Gianbecchina, Emilio Greco, Piero Guccione, Renato Guttuso, Carla Horat, Edo Janich, Carlo Levi, Mino Maccari, Mario Mafai, Santo Marino, Carlo Mattioli, Marino Mazzacurati, Giuseppe Mazzullo, Giuseppe Migneco, Aldo Pecoraino, Mario Pecoraino, Fausto Pirandello, Stefano Rapisarda, Salvatore Rizzuti, Alberto Savinio, Francesco Trombadori, Renzo Vespignani, Tono Zancanaro, Alberto Ziveri.
La mostra, finanziata nell’ambito delle iniziative direttamente promosse dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e progettata dalla direttrice del Museo Archeologico Regionale P. Griffo di Agrigento Gabriella Costantino, con la collaborazione scientifica di Giuseppe Cipolla e Gaetano Bongiovanni, e la collaborazione del direttore dell’Ente Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento Arch. Giuseppe Parello con la collaborazione dell’arch. Giuseppe Presti, verrà inaugurata il 24 giugno 2015 alle ore 18,00 presso il Museo Archeologico Regionale ‘Pietro Griffo’ ad Agrigento. La mostra rientra nel circuito delle “Vie degli Scrittori”, promossa dall’Assessorato Regionale al Turismo. Saranno presenti il Prof. Gianni Carlo Sciolla, presidente della Società Italiana di Storia della Critica d’Arte (S.I.S.C.A.), la Prof. Caterina Zappia, dell’Università degli Studi di Perugia, Emilio Messana, Sindaco di Racalmuto e Presidente della Fondazione Sciascia, Maria Concetta Di Natale, Coordinatrice del Dipartimento di Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, Mario Zito, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
La conferenza stampa, patrocinata dal Comune di Racalmuto e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Racalmuto, si terrà il 24 giugno alle ore 11,30 presso la Fondazione ‘Leonardo Sciascia’ a Racalmuto (Agrigento).
Dal 24/06/2015 al 30/06/2015
Inaugurazione: Mercoledì 24 giugno ore 18:00
Orari mostra: Tutti i giorni 9:00/13:00 - 15:00/18:00 - Lunedì chiuso
INFO MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE DI AGRIGENTO C.da S. Nicola – 92100 – AG Tel. 0922401565 FONDAZIONE L. SCIASCIA Viale della Vittoria , 3 – Racalmuto Tel. 0922 941993
CONFERENZA STAMPA: 24 GIUGNO 2015 ORE 11,30, RACALMUTO - Fondazione Leonardo Sciascia
INAUGURAZIONE MOSTRA: 24 GIUGNO 2015 ORE 18,00, AGRIGENTO - Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo
A venticinque anni dalla sua scomparsa, il genio dello scrittore di Racalmuto, Leonardo Sciascia in una mostra dal titolo “Leonardo Sciascia e le arti visive. Un sistema di conoscenze, dal fisico al metafisico. Riflessi di critica d’arte sul Novecento” che verrà inaugurata il 24 giugno 2015 alle ore 18,00 presso il Museo Archeologico Regionale ‘Pietro Griffo’ ad Agrigento e sarà visitabile fino al 30 giugno 2015.
«Mi piacciono i pittori che nel loro immediato rapporto con la realtà, le forme, i colori, la luce, sottendono la ricerca di una mediazione intellettuale, culturale, letteraria. I pittori di memoria. I pittori riflessivi. I pittori speculativi. Un sistema di conoscenza che va dalla realtà alla surrealtà, dal fisico al metafisico» (L. Sciascia 1985). Si potrebbe partire da questa dichiarazione per comprendere l'intricato e per molti versi misterioso universo artistico dello scrittore di Racalmuto, Leonardo Sciascia. L’ambiziosa mostra presenterà un aspetto insolito dell’attività extraletteraria del grande scrittore siciliano. Dalla passione per le stampe e la grafica in genere, alla vasta produzione di scritti sull’arte, Sciascia ha mantenuto questo inestricabile rapporto con le arti figurative, attraverso la critica d’arte militante in presentazioni, cataloghi di mostre, stampa periodica e riviste d'arte, attraversando argomenti quali scultura, pittura, disegno, incisione, architettura e fotografia.
Grande attenzione dedicava all'arte contemporanea, presentando le mostre dei suoi artisti più apprezzati a cui fu legato da sincera amicizia, quasi tutti accomunati da un anti-astrattismo di base che caratterizza il gusto estetico sciasciano. In generale i suoi interessi nell’arte novecentesca vertono su tematiche e ambiti in cui prevalgono reminiscenze letterarie e una sostanziale attenzione alle denuncie sociali, non priva di ironico e satirico senso critico. Tra i numerosi artisti cui lo scrittore dedicò scritti significativi si possono ricordare: Fausto Pirandello, Francesco Trombadori, Ugo Attardi, Mino Maccari, Tono Zancanaro, Giuseppe Migneco, Gianbecchina, Aldo e Mario Pecoraino, Giuseppe Mazzullo, Emilio Greco, Renato Guttuso, Alberto Savinio, Giorgio De Chirico , Fabrizio Clerici, Bruno Caruso e Piero Guccione. L’arte dunque come mezzo di conoscenza della realtà e strumento di verità.
AUTORI IN MOSTRA: Ugo Attardi, Mario Bardi, Luigi Bartolini, Beppe Bongi, Corrado Cagli, Momò Calascibetta, Arturo Carmassi, Bruno Caruso, Eustachio Catalano, Giancarlo Cazzaniga, Fabrizio Clerici, Giorgio De Chirico, Renzo Collura, Gianbecchina, Emilio Greco, Piero Guccione, Renato Guttuso, Carla Horat, Edo Janich, Carlo Levi, Mino Maccari, Mario Mafai, Santo Marino, Carlo Mattioli, Marino Mazzacurati, Giuseppe Mazzullo, Giuseppe Migneco, Aldo Pecoraino, Mario Pecoraino, Fausto Pirandello, Stefano Rapisarda, Salvatore Rizzuti, Alberto Savinio, Francesco Trombadori, Renzo Vespignani, Tono Zancanaro, Alberto Ziveri.
La mostra, finanziata nell’ambito delle iniziative direttamente promosse dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e progettata dalla direttrice del Museo Archeologico Regionale P. Griffo di Agrigento Gabriella Costantino, con la collaborazione scientifica di Giuseppe Cipolla e Gaetano Bongiovanni, e la collaborazione del direttore dell’Ente Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento Arch. Giuseppe Parello con la collaborazione dell’arch. Giuseppe Presti, verrà inaugurata il 24 giugno 2015 alle ore 18,00 presso il Museo Archeologico Regionale ‘Pietro Griffo’ ad Agrigento. La mostra rientra nel circuito delle “Vie degli Scrittori”, promossa dall’Assessorato Regionale al Turismo. Saranno presenti il Prof. Gianni Carlo Sciolla, presidente della Società Italiana di Storia della Critica d’Arte (S.I.S.C.A.), la Prof. Caterina Zappia, dell’Università degli Studi di Perugia, Emilio Messana, Sindaco di Racalmuto e Presidente della Fondazione Sciascia, Maria Concetta Di Natale, Coordinatrice del Dipartimento di Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, Mario Zito, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
La conferenza stampa, patrocinata dal Comune di Racalmuto e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Racalmuto, si terrà il 24 giugno alle ore 11,30 presso la Fondazione ‘Leonardo Sciascia’ a Racalmuto (Agrigento).
Dal 24/06/2015 al 30/06/2015
Inaugurazione: Mercoledì 24 giugno ore 18:00
Orari mostra: Tutti i giorni 9:00/13:00 - 15:00/18:00 - Lunedì chiuso
INFO MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE DI AGRIGENTO C.da S. Nicola – 92100 – AG Tel. 0922401565 FONDAZIONE L. SCIASCIA Viale della Vittoria , 3 – Racalmuto Tel. 0922 941993
Francesca Catellani - Celeste Terrestre
28/10/2017 - 26/11/2017
Roma, via Palermo
Inserito da CSArt Serri
S’intitola “Celeste Terrestre” la mostra fotografica di Francesca Catellani, allestita dal 28 ottobre al 26 novembre 2017 nella Sala Putti di Palazzo dei Principi a Correggio (RE). Curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei, la personale sarà inaugurata sabato 28 ottobre alle ore 17.00.
«Lo studio di Francesca Catellani – scrive Francesca Baboni – parte da una visione ritrovata in super8, filmini e pellicole di differenti esistenze, per arrivare a contemplare, attraverso un processo di trasformazione fotografico, la realtà quotidiana di un vissuto che da particolare si fa universale, perdendo ogni tipo di descrittività per lasciare posto soltanto alle sensazioni e alle emozioni che costellano la nostra condizione profondamente umana e che ci collegano con l’ambito trascendentale».
Il progetto nasce dal ritrovamento nella soffitta di casa di alcune vecchie pellicole Super8: una scoperta che porta l’autrice a una riscrittura per immagini dell’album di famiglia. Da qui la ricerca e il reperimento di altro materiale, interamente amatoriale, spedito da più parti d’Italia e d’Europa che le consente un viaggio negli anni Settanta, nella visione di luoghi, ricorrenze e persone sconosciute, nonché alla successiva raccolta di oltre 10.000 scatti, effettuati in presa diretta tramite l’utilizzo di un vecchio proiettore Super8, ancora funzionante.
Da una prima selezione di 600 provini, è stata effettuata una seconda selezione di 40 scatti che sintetizzano il pensiero di “Celeste Terrestre”, maturato nell’osservazione di tante vite sconosciute, in momenti importanti o quotidiani, nello scorrere del tempo. L’autrice ha compiuto un’azione di recupero, togliendo i segni del tempo di una pellicola usurata, per accedere al presente, alla sua coscienza e conoscenza. Un lavoro che ha inteso ripulire, eliminare il superfluo, restituire l’essenziale.
«I codici visivi personali – conclude Stefano Taddei – s’implementano continuamente con quelli di altri o della collettività. In nome di una comunicazione efficace tutto s’immedesima in altro, pena un’informazione sul proprio vissuto che rimane ancorata ad un personalismo che sa d’esclusione sociale. Ecco quindi che il famigliare s’insinua nel collettivo e viceversa. Il tempo scorre, le esistenze lasciano un lascito visivo per i posteri che può essere interpretato in differenti manifestazioni ulteriori. [...] Cercare di riportare nell’attualità la memoria vuole anche dire ripresentarla in una nuova luce, come ad annullare il passato e quindi renderlo di nuovo presente».
La mostra è visitabile fino al 26 novembre 2017, di sabato ore 15.30-18.30 e domenica ore 10.00-12.30 e 15.30-18.30. Ingresso libero. Catalogo con prefazione di Ilenia Malavasi (Sindaco di Correggio), testi critici di Francesca Baboni e Stefano Taddei e ricco apparato iconografico. Per informazioni: Museo Il Correggio (tel. 0522.691806, museo@comune.correggio.re.it, www.museoilcorreggio.org).
Francesca Catellani nasce a Reggio Emilia nel 1971, città in cui vive e lavora. Si avvicina al linguaggio fotografico nel 2010. Dall’attenzione al paesaggio esteriore quale rispecchiamento del mondo interiore nasce la prima mostra personale, “Rodriguez Mon Amour”, presentata con successo a Fotografia Europea 2016. Nel 2017 il nuovo progetto, “Celeste Terrestre”, con un’anteprima a Villa Genesio (RE). La tappa intermedia del progetto, “Memorie in super8 – Distillare il tempo”, ha ricevuto una segnalazione della giuria del Premio Combat 2017.
«Lo studio di Francesca Catellani – scrive Francesca Baboni – parte da una visione ritrovata in super8, filmini e pellicole di differenti esistenze, per arrivare a contemplare, attraverso un processo di trasformazione fotografico, la realtà quotidiana di un vissuto che da particolare si fa universale, perdendo ogni tipo di descrittività per lasciare posto soltanto alle sensazioni e alle emozioni che costellano la nostra condizione profondamente umana e che ci collegano con l’ambito trascendentale».
Il progetto nasce dal ritrovamento nella soffitta di casa di alcune vecchie pellicole Super8: una scoperta che porta l’autrice a una riscrittura per immagini dell’album di famiglia. Da qui la ricerca e il reperimento di altro materiale, interamente amatoriale, spedito da più parti d’Italia e d’Europa che le consente un viaggio negli anni Settanta, nella visione di luoghi, ricorrenze e persone sconosciute, nonché alla successiva raccolta di oltre 10.000 scatti, effettuati in presa diretta tramite l’utilizzo di un vecchio proiettore Super8, ancora funzionante.
Da una prima selezione di 600 provini, è stata effettuata una seconda selezione di 40 scatti che sintetizzano il pensiero di “Celeste Terrestre”, maturato nell’osservazione di tante vite sconosciute, in momenti importanti o quotidiani, nello scorrere del tempo. L’autrice ha compiuto un’azione di recupero, togliendo i segni del tempo di una pellicola usurata, per accedere al presente, alla sua coscienza e conoscenza. Un lavoro che ha inteso ripulire, eliminare il superfluo, restituire l’essenziale.
«I codici visivi personali – conclude Stefano Taddei – s’implementano continuamente con quelli di altri o della collettività. In nome di una comunicazione efficace tutto s’immedesima in altro, pena un’informazione sul proprio vissuto che rimane ancorata ad un personalismo che sa d’esclusione sociale. Ecco quindi che il famigliare s’insinua nel collettivo e viceversa. Il tempo scorre, le esistenze lasciano un lascito visivo per i posteri che può essere interpretato in differenti manifestazioni ulteriori. [...] Cercare di riportare nell’attualità la memoria vuole anche dire ripresentarla in una nuova luce, come ad annullare il passato e quindi renderlo di nuovo presente».
La mostra è visitabile fino al 26 novembre 2017, di sabato ore 15.30-18.30 e domenica ore 10.00-12.30 e 15.30-18.30. Ingresso libero. Catalogo con prefazione di Ilenia Malavasi (Sindaco di Correggio), testi critici di Francesca Baboni e Stefano Taddei e ricco apparato iconografico. Per informazioni: Museo Il Correggio (tel. 0522.691806, museo@comune.correggio.re.it, www.museoilcorreggio.org).
Francesca Catellani nasce a Reggio Emilia nel 1971, città in cui vive e lavora. Si avvicina al linguaggio fotografico nel 2010. Dall’attenzione al paesaggio esteriore quale rispecchiamento del mondo interiore nasce la prima mostra personale, “Rodriguez Mon Amour”, presentata con successo a Fotografia Europea 2016. Nel 2017 il nuovo progetto, “Celeste Terrestre”, con un’anteprima a Villa Genesio (RE). La tappa intermedia del progetto, “Memorie in super8 – Distillare il tempo”, ha ricevuto una segnalazione della giuria del Premio Combat 2017.