Evento: Grazia Inserillo "Micro e macro visioni"
04/10/2016 - 06/10/2016
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Inserzionista
Altro , Palermo
Dettagli
Data di inserimento: 03/10/2016 - 20:13
Luogo: Palermo (PA) - Sicilia
Data di inizio: 04/10/2016
Data di fine 06/10/2016
Descrizione
Il 4 ottobre alle 18:00 si inaugura presso la Cappella dell’Incoronazione, spazio “out” del Museo Riso, “Micro e macro visioni”, la personale della giovane artista palermitana Grazia Inserillo, a cura dell’Osservatorio A.A.B.B. Palermo e della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, realizzata in collaborazione con il Polo Museale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo.
Grazia Inserillo, dopo essersi formata alla Scuola di Scultura dell'Accademia di Palermo, intraprende il suo percorso artistico indagando sulle sue radici, a partire dai tradizionali mestieri di famiglia, e ragionando sull’aspetto antropologico del suo essere e del suo abitare. Attraverso l’intreccio del filo dà origine a degli spazi, come dei dispiegamenti bidimensionali di mondi tridimensionali, che rimandano contemporaneamente sia al micro mondo degli organismi cellulari che al macro mondo di luoghi altri, visioni lontane di città utopiche, come ridotte in scala. L’intento dell’artista è quello di ampliare l’idea stessa di Scultura, grazie alle qualità tattili ed organiche intrinseche nel filo, riscoprendo le caratteristiche archetipiche, le qualità architettoniche e di costruzione dello spazio attraverso il medium tessile. Un filo che naviga sulle dimensioni parallele della topografia e della microbiologia, un viaggio tra il micro e il macro, verso l’esplorazione di nuovi luoghi lirici eppure interconnessi a una dimensione sociale.

Afferma la Direttrice del Polo Museale, Valeria Patrizia Li Vigni: “ Il Museo Riso, attraverso varie attività e collaborazioni rivolge uno sguardo attento alla promozione delle nuove generazioni di artisti siciliani. Dalla sinergia, oramai collaudata da anni, con l'Accademia di Belle Arti di Palermo, nascono questi eventi espositivi che consentono ai giovani di sperimentare l'arte in rapporto allo spazio e all'istituzione pubblica”.


Micro e macro visioni
Polo Museale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo
Cappella dell’Incoronazione
Via Incoronazione 13 - Palermo
A cura dell’Osservatorio A.A.B.B. Palermo e della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo
4/5/6 Ottobre 2016
Vernissage: 4 Ottobre ore 18:00
Mercoledì 5 e Giovedì 6 ottobre 2016 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.30
Altri eventi dell'inserzionista
Stefano Cumia - SCP 14
10/07/2014 - 09/08/2014
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
Stefano Cumia
SCP14
a cura di Helga Marsala
10 luglio 2014, ore 19
RizzutoGallery, Palermo

Giovedì 10 luglio alle ore 19 presso la Rizzuto Gallery (Palermo, via Monte Cuccio 30) verrà inaugurata SCP14, personale di Stefano Cumia, a cura di Helga Marsala.

Una mostra che segna un cambiamento importante nel percorso di Stefano Cumia, tra gli artisti siciliani più interessanti e raffinati delle ultime generazioni, esponente di una new wave pittorica radicata nella grande tradizione italiana ed isolana. Nato a Palermo nel 1980 e da qualche anno trasferitosi a Milano, Cumia è il protagonista di questa personale voluta e ospitata da RizzutoGallery, appuntamento che identifica l’inizio di una fase nuova, per certi versi sorprendente.

Il ciclo di tele esposte, prodotte nel corso di un recentissimo percorso di studio, sono il punto culminante di un’esperienza condotta tra ottobre e novembre 2013 al Kunstverein zur Verastaltungen von Kunstausstellungen di Düsseldorf: grazie a una borsa di studio, assegnatagli dal Museo Riso nell’ambito di una call internazionale, Stefano ha trascorso quarantacinque giorni nella città tedesca, concedendosi un momento di riflessione e di sperimentazione rivelatosi decisivo. Nei mesi subito seguenti il lavoro ha preso a crescere, spostandosi lungo traiettorie per lui del tutto nuove.
La mostra, che raccoglie alcuni degli ultimissimi lavori, in cui la figurazione lascia il posto all’astrazione, vuole indicare un passaggio chiave. Il senso di una svolta, l’apertura di una strada differente.












Stefano Cumia. SCP14
a cura di Helga Marsala
RizzutoGallery - Palermo, Via Monte Cuccio 30
Inaugurazione: giovedì 10 luglio 2014, ore 19.00
Fino al 9 agosto 2014
Orari: da giovedì a sabato, ore 16.00–20.00 - Ingresso libero
Per informazioni:
Eva Oliveri +39 348.3622577; evaoliveri@rizzutoarte.com
Tiziana Pantaleo +39 091 526843; tizianapantaleo@rizzutoarte.com
www.rizzutogallery.com


Lo strappo. Il senso di Stefano Cumia per l’astrazione
di Helga Marsala [estratto dal catalogo]

Questa mostra è una dichiarazione d’indipendenza. Rispetto al passato, agli ancoraggi certi, ai codici consumati. È il racconto di una sfida, al principio di un viaggio che prova a ridefinire la forma del proprio mondo, il senso stesso di una vocazione. Una mostra che segna un punto di rottura rispetto alla produzione precedente: nel solco di un’intelligenza pittorica viva, interfacciatasi costantemente con i movimenti dell’estetica più attuale, si definisce una linea radicale, incisiva, aguzza. L’origine di uno strappo.
Stefano Cumia ha alle spalle una solida storia di ricerca nel campo figurazione. I suoi piccoli teatri del quotidiano, restituiti con un segno pieno e vibrante, fra tinte brillanti e qualche volta acide, hanno unito spirito onirico e attitudine narrativa, sospendendo dentro bolle di inquietudine piccole scene enigmatiche, fantastiche, surreali. Una sensibilità per la potenza dell’ambiguo e del non detto, acuitasi progressivamente, fino a giungere alla penultima serie di tele e di collage, in cui l’immagine tendeva a dissolversi nel gioco della contaminazione: incipit d’astrazione, derive immaginifiche, innesti tra forme organiche e strutture solide, connessioni tra il piano della verità prosaica e il piano del concetto spaziale.
Le opere prodotte per “SCP14” raccontano il seguito di questa storia, l’ultima fase compiuta: una serie di tele, partorite nel corso di una gestazione travagliata, racconta il senso di un passaggio. Alla base c’è una rivoluzione di prospettiva, nel punto d’incontro tra una cesura e una ripartenza. L’universo iconografico frequentato fino a pochi mesi fa viene spazzato via. Con decisione. Per far posto a un lavoro di sintesi ed astrazione, che smette di indugiare sul reale, sulla narrazione, sulla mimesi, il simbolo o l’icona. Si disegnano così geometrie nette e cromatismi puri, protagonisti di una costruzione pittorica segnata da una classicità segreta, fatta di equilibri e ritmi aulici. L’oggetto principale resta la pittura, intesa come processo, indagine spaziale, studio del rapporto tra superficie, colore, gesto, forme assolute.
[…] Ma tutte quelle immagini, quella gestualità esplosiva e quell’abilità tecnica affinata negli anni, non spariscono. Non vengono negate. Resta tutto dietro, in fondo, intrappolato tra i margini, gli incastri, i molti strati sottili, i tremori del pennello e le increspature: nei punti in cui oggi si articolano incroci, angoli, rette, campiture monocrome, giustapposizioni. Tutta la pittura di un tempo è allora come implosa, condensata; mantenendo la potenza originaria, per farsi all’improvviso intuizione, substrato, ossatura. Nuova sensibilità epidermica, oltre il dato del reale. L’esigenza, allora, è quella di imparare daccapo a vedere, là dove la visione non è più rifugio, ma sfida.

STEFANO CUMIA è nato il 14 marzo 1980 a Palermo. Dopo la laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2009, si trasferisce a Milano d
Miracoli! - Katharina Maderthaner
09/06/2016 - 09/07/2016
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
Sarà inaugurata giovedì 9 giugno 2016 ore 19.00 alla RizzutoGallery (Palermo, via Monte Cuccio 30) Miracoli! – mostra personale di Katharina Maderthaner (Meerbusch, Germania, 1982) artista formatasi all’Università Bergischen di Wuppertal e all’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf come allieva di Richard Deacon.
La mostra, accompagnata da un testo di Alessandro Pinto, è realizzata con il Patrocinio del Comune di Palermo, in collaborazione con la associazione Düsseldorf-Palermo, e resterà visitabile fino al 9 luglio.

Il lavoro artistico di Katharina Maderthaner trova ispirazione in alcune bizzarre situazioni della vita quotidiana: le piante artificiali che si trovano all’interno degli uffici ammuffiti di certi funzionari, il finto marmo che ricopre pavimenti e banconi di locali pubblici che tentano di simulare un lusso inesistente, i siti web o i flyer pubblicitari con pattern di sfondo realizzati in Photoshop da grafici improvvisati che provano a riprodurre improbabili design tessili d’avanguardia …
Tutto questo innesca un corto circuito tra vero e simulato, tra originale e imitazione, tra buono e cattivo gusto, che fa scattare nell’Artista la necessità di rielaborare l’esperienza attraverso un lavoro di sintesi e di sublimazione, fino alla creazione di qualcosa di assolutamente nuovo del tutto privo di qualunque pretesa di critica sociale.

“L'atmosfera di situazioni come queste resta nella mia mente come un "suono" o un "gusto". Ma le mie opere non sono una illustrazione o rappresentazione di questi oggetti o situazioni; a me piuttosto interessa giocare con la particolarità, la stranezza o l'assurdità di queste cose. Oggetti, sculture, dipinti e disegni sono alla fine solo quello che vogliono essere. Essi risultano autonomi perché - nonostante la loro stranezza - io li prendo sul serio e non li giudico. Io non differenzio nella mia percezione tra alta e bassa cultura, ogni cosa ha un uguale valore. Io probabilmente gioco con il buono e il cattivo gusto e le mie opere hanno spesso entrambe le cose: qualcosa di piacevole e allo stesso tempo qualcosa di respingente.”

Le opere della Maderthaner suscitano così nell’osservatore un disagio di deja-vu, ricordando qualcosa che si crede di conoscere: il banale rispecchia il serio, la copia rispecchia l’originale, il falso e l’imitazione rispecchiano il reale, in una amalgama tra il bricolage quotidiano e una genialità nascosta, tra il capolavoro e il prodotto di massa, tra il design e il disastro.
L’artista realizza un passaggio tra i due mondi trasformando l’uno nell’altro e sfocando i confini. Nelle sue installazioni, nelle sue immagini e nei suoi oggetti si trovano referenze che a loro volta fanno capo ad altre referenze. Una lunga genealogia del gusto si dischiude davanti all’osservatore della sua arte. Come una simbolica corrente che trascina oggetti, immagini, idee e motivi, lasciando dietro di sé un ricco, eterogeneo e bizzarro deposito.
La Maderthaner apre così prodigiosamente una porta verso il nuovo, verso la percezione di una bellezza inaspettata, “perché la bellezza – dice Katharina – non è qualcosa che è NELLE cose, essa è TRA di loro - e tra loro e noi.”
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Desert Project
29/04/2017 - 24/05/2017
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da CSArt Serri
Dopo il successo riscosso all’Istituto Italiano di Cultura di Praga, “Desert Project” approda a Reggio Emilia in occasione di “Fotografia Europea”. Curata da Chiara Serri, l’esposizione di ADAMstudio11 (Francesca Consigli e William Santoleri) sarà inaugurata sabato 29 aprile, alle ore 17.00, alla Galleria 8,75 Artecontemporanea (Corso Garibaldi, 4).
«Due artisti sull’altopiano della Majella – scrive la curatrice – in un deserto di pietra ad oltre 2500 metri di altitudine, alla ricerca dell’ultima neve estiva. Decine di migliaia di passi. Cammino e ricerca. Mediata dal ricordo, la neve diviene epifania, accadimento, moderna Sainte-Victoire portata sino ai limiti dell’astrazione».
L’esposizione comprende fotografie, materiali documentari e videoinstallazioni, firmati come ADAMstudio11, che sottolineano l’importanza del camminare nella poetica dei due autori, unitamente ad opere pittoriche individuali.
I ricordi dell’altopiano della Majella affiorano a poco a poco sulle tele di Francesca Consigli sotto forma di residui di neve, curve di livello, segni incisi nella profondità delle paste. Nessuna mimesi fotografica, nessun intento descrittivo, piuttosto la volontà di riprodurre la sensazione di un deserto di sabbia e di vento. Senza avvalersi di disegni preparatori, l’artista sovrappone tratti a matita e strati di colore acrilico, lasciando campo al caso, alla memoria involontaria, al ricordo improvviso e spontaneo.
Tra le fotografie scattate sull’altopiano della Majella, l’attenzione di William Santoleri si concentra su un’immagine apparentemente semplice, con chiazze di neve e terreno sassoso. Senza essere distratto dalla bellezza dei luoghi, l’artista lavora sulle forme bianche, riprese in diversi momenti della giornata. Dagli schizzi a matita sino alla stesura del colore, attraverso un procedimento che porta l’opera ai limiti dell’astrazione. Parallelamente ai dipinti, Santoleri realizza anche alcune lastre in cui il colore è dato dall’ossidazione, la neve da frammenti di carta.
La mostra sarà visitabile fino al 24 maggio 2017, di martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 17.30-19.30, oppure su appuntamento; sabato 6 e domenica 7 maggio ore 10.30-12.30 e 17.30-19.30. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 340 3545183, ginodifrenna875arte@yahoo.it, www.csart.it/875, www.facebook.com/galleria875.
Francesca Consigli nasce a Londra e studia Graphic Design presso Hornsey College of Art e Middlesex University, ottenendo una laurea in Arte ed un successivo master al Royal College of Art di Londra. Lavora per diversi anni come illustratrice per importanti riviste ed aziende prima di trasferirsi in Italia e concentrarsi su pittura, scultura ed installazione.
William Santoleri nasce a Guardiagrele (Majella orientale), frequentata l’Accademia di Belle Arti e si laurea in Storia dell’Arte presso La Sapienza di Roma. Ottiene diversi riconoscimenti artistici nazionali ed internazionali. È membro del Collegio Guide Alpine d’Abruzzo. Oggi utilizza la pratica del camminare come fonte inesauribile del fare artistico.
ADAMstudio11 nasce nel 2011 dall’incontro di Francesca Consigli e William Santoleri, accomunati dall’interesse per l’arte e per il camminare nella natura. Nel 2012 realizzano il PineCube, studio-pensatoio sospeso tra i rami di un pino nelle montagne d’Abruzzo. Come collettivo realizzano diverse performance ed installazioni. Nel 2015 espongono presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
Bruno Barani - Opere recenti: La ricerca lignea/Da un gomitolo di spago
09/04/2017 - 07/05/2017
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da CSArt Serri
All’interno del Progetto “Profeti in patria: Cammini d’artista a Montecchio Emilia”, nell’anno dedicato all’artista Omar Galliani, l’Amministrazione Comunale di Montecchio Emilia (RE) presenta la mostra collaterale “Bruno Barani - Opere recenti: La ricerca lignea/Da un gomitolo di spago” allestita al piano terra del Castello Medievale di Montecchio Emilia.
Si tratta di un’esposizione collegata al progetto “Atelier Galliani”, in cui Omar Galliani dialoga e si confronta con tante personalità del mondo culturale e artistico, a tutto tondo: incontri con artisti di vario genere che hanno ispirato Galliani, e hanno influenzato la sua poetica e la sua opera.
La mostra “Opere recenti” di Bruno Barani comprende due cicli, di undici opere ciascuno. Il primo ciclo “La ricerca lignea” pone al centro del lavoro il legno – tavola di quercia come supporto, bastoncini appuntiti – mentre il secondo ciclo “Da un gomitolo di spago” appunto il filo di spago. Questi materiali, prima non utilizzati sistematicamente, non impediscono a Bruno Barani di continuare ad usare anche altri materiali per lui particolarmente affascinanti (vecchi cartoni ondulati segnati dal tempo, carte vetrate, carte colorate, carte solcate da linee incise, oro in foglia) che fanno comprendere l’alimento segreto dell’artista: la grande lezione dell’astrattismo geometrico, e certe straordinarie esperienze quali i “papiers colleès” dei cubisti (Picasso, Braque, Gris, che ricorrevano a frammenti di carte da parati, di spartiti musicali, di giornali) e i collage di Magnelli degli anni Trenta. Linee nitide, rigorose, svettanti, a volte elegantemente tondeggianti; forme convergenti o divergenti che si sono insediate sulla superficie dando vita a equilibri e rime sottili, a pausati respiri e affollamenti. Il tutto ricoperto e “ibernato” da un velo trasparente ma tangibile di colla vinilica.
L’inaugurazione della mostra si terrà al Castello Medievale di Montecchio Emilia domenica 9 aprile, alle ore 17; interverranno l’Assessore alla cultura del Comune di Montecchio Angela Marchetti, Omar Galliani e Bruno Barani.
La mostra sarà visitabile dal 9 aprile al 7 maggio al piano terra del castello medievale di Montecchio, secondo questi orari: lunedì 9-13 e 15-18, martedì 15-18, mercoledì 9-13, giovedì 9-13 e 15-18, venerdì 15-18, sabato 9-12, domenica 15-19. L’ingresso gratuito. Per informazioni: Per informazioni e aggiornamenti: tel. 0522 861861 – 861864, biblioteca@comune.montecchio-emilia.re.it, www.ateliergalliani.com.