Evento: L'Ass.ne Fare Ambiente incontra Giovanna Fileccia
07/11/2016 - 07/11/2016
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Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: 16/10/2016 - 10:22
Luogo: Palermo (PA) - Sicilia
Data di inizio: 07/11/2016
Data di fine 07/11/2016
Descrizione
L'Associazione Fare Ambiente, presenta la seconda raccolta poetica di Giovanna Fileccia "La Giostra dorata del Ragno che tesse" edito da Simposium.
Relatori: prof.ssa Sandra V. Guddo e prof.ssa Maria Elena Mignosi.
Appuntamento Lunedì 7 novembre 2016 alle ore 17,00
presso la sede di Fare Ambiente, Via Mario Vaccaro, 11 Palermo.

Giovanna esporrà alcune sue opere tridimensionali di poesia sculturata.
Altri eventi dell'inserzionista
Presentazione del libro di Vera Basnia "I miei racconti psicofantasiosi"
21/01/2017 - 21/01/2017
Terrasini (PA) - Sicilia
Inserito da Giovanna Fileccia
Sabato 21 gennaio 2017
Presso la Galleria Labirinti Ideali, via Palermo, 76 a Terrasini
Alle ore 18.30
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI VERA BASNIA
“I MIEI RACCONTI”
Presenteranno il libro:
Veronica Billone, editrice Simposium;
Maria Rita Mutolo, poetessa e pittrice;
Giovanna Fileccia, scrittrice.
Verranno letti dei passi tratti dai racconti

DALLA PREFAZIONE di GIOVANNA FILECCIA
“Vera Basnia e i suoi racconti psicofantasiosi”

Le parole sono piccoli frammenti che si accostano gli uni sugli altri per raccontare storie-come-montagne-da-superare: questa è la prima impressione che si avverte nel leggere i racconti di Vera Basnia, un concentrato di fantasia frammisto a gesti quotidiani in cui gli elementi comuni sono lo sdoppiamento e la dualità dei protagonisti, che è anche la dualità, se non addirittura duplicità, dell’autrice.
Dietro la firma si cela una scrittrice dalle molteplici sfumature, ella è infatti anche un’apprezzata poetessa e scrittrice di narrativa. La particolarità della Nostra è il voler separare ogni suo genere di scrittura con uno pseudonimo diverso. Ma preferisco lasciar parlare lei: «Quando scrivo poesia sono Valentina Grazia Harè, quando scrivo romanzi di narrativa divento Valentina Cucuzzella e per le favole sono Vera Basnia». E Basnia, ci tiene a precisare, in russo vuol dire favola.
A me che scrivo, piace sottolineare come la lettera ‘V’ sia una costante nella firma dell’autrice, quasi un punto fermo nell’estesa frammentarietà del suo esprimersi, un punto che le è necessario per non perdersi, un punto solido dal quale ella dipana i suoi racconti ‘psicofantasiosi’.
I miei racconti, un titolo semplice ma ben diverso dal contenuto che, viceversa, è ricercato e originale. A una prima lettura sembrerebbe che i racconti contengano quegli elementi che possano far pensare a un libro per ragazzi: molti dei protagonisti, infatti, sono giovani adolescenti oppure piccoli infanti che si muovono tra realtà e fantasia con piena consapevolezza di sé. Ed è proprio questa consapevolezza di sé che rende il libro adatto anche, e soprattutto, a un pubblico adulto. La ricerca di sé come conoscenza dell’intimo di ognuno, come anello di congiunzione tra sé e gli altri, tra sé e la famiglia, tra sé e la madre. La madre è uno dei punti focali dei racconti di Vera Basnia, nucleo d’origine dal quale scaturisce la paura, la solitudine, la mancanza d’amore dei protagonisti che cercano di risolvere con le proprie forze i disagi di cui sono affetti andando alla conquista del proprio “io”.
È intrigante entrare in ogni favola senza alcun preconcetto e poi lasciarsi trasportare......"
Continua al LINK: https://giovannafileccia.wordpress.com/2017/01/13/vera-basnia-e-i-suoi-racconti-psicofantasiosi-prefazione-di-giovanna-fileccia/
Suoni sulla pelle recital di Giovanna Fileccia
27/05/2017 - 27/05/2017
Terrasini (PA) - Sicilia
Inserito da Giovanna Fileccia
Sabato 27 maggio dalle ore 17.15 presso la galleria d’arte Labirinti Ideali, via Palermo 76, Terrasini (Pa), va in scena il recital SUONI SULLA PELLE di Giovanna Fileccia.

Musiche del chitarrista e compositore Giuseppe Andolina

Ingresso libero

Le poesie recitate sono tratte dai libri dell’autrice editi da Edizioni Simposium: “Sillabe nel Vento” e “La Giostra dorata del Ragno che tesse”.

Recitano con Giovanna: Francesco Ferrante, Cristina Cucinella, Francesco Billeci, Veronica G. Billone, Cristina Nashed.

L’autrice esporrà alcune sue opere tridimensionali di Poesia sculturata.

Si vogliono ringraziare i due sponsor che sostengono questo evento:
“GRAFICHE GIESSE” di Maurizio Sucameli che ha contribuito con la stampa di locandine e brochure;
“SEGUI LA GIRAFFA” di Leo Di Mercurio che ha contribuito con una sorpresa artistica…

Si vuole ringraziare inoltre chi tra Voi sceglierà di passare il pomeriggio in nostra compagnia…
Vi aspettiamo
Giovanna.

Nota Biografica:
Giovanna Fileccia è un’artista palermitana che vive a Terrasini con il marito e i figli. Ella si divide tra lettura, scrittura e fabbrilità creativa; tra recital e mostre personali; tra silenzio e caos. Giovanna è alla costante ricerca dell’armonia di suoni, immagini e colori che poi, secondo un suo personale modo di vedere, trasforma in parole e forme.

Nel 2013 ha ideato il neologismo Poesia sculturata un concetto astratto che, partendo dal titolo e dai versi della poesia ispiratrice, si concretizza in opere d’arte tridimensionali create da lei stessa.

Ha donato l’opera Amore a due voci –tratta dall’omonima poesia– a “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” a chiusura della mostra personale EQUI-LI-BRIO? (2014)

Giovanna gestisce il sito Io e il tutto che mi attornia, nel quale si evidenzia l’ecclettismo che la contraddistingue in campo artistico\letterario. È membro della giuria del “Premio regionale Sicilianamente”. Pubblica saltuariamente articoli su “La Gru News”, “Il Bandolo” e “Unicult.it”, inoltre scrive presentazioni, prefazioni e recensioni di libri. Ha ricevuto il Riconoscimento alla Cultura “Silva Parthenia” (2015). Vincitrice di premi letterari e concorsi artistici, alcune sue opere sono inserite in antologie, raccolte poetiche, libri d’arte e tesi di specializzazione.

Due i libri che Edizioni Simposium ha pubblicato: Sillabe nel Vento (2012) che contiene la recensione di Veronica G. Billone; e La Giostra dorata del Ragno che tesse (2015) che contiene la prefazione di Pippo Oddo “Giovanna Fileccia e la Poesia sculturata come ricerca e tessitura del destino umano” e la postfazione di Francesca Currieri.

Prossimo appuntamento con Giovanna Fileccia: Domenica 18 giugno 2017, alle ore 19.30, l’autrice presenterà “La Giostra dorata del Ragno che tesse” presso Punta Spalmatore nell’ambito della rassegna culturale “Villaggio Letterario di Ustica”.

Giornalisti, artisti e critici letterari si sono espressi sulla sua arte poetica e Poesia sculturata:
“Giovanna è una poetessa originale, se vogliamo anche dotata di un pizzico di follia, di quel genio creativo che va sempre alla ricerca di nuove soluzioni; d’altra parte il Pensiero divergente non si accontenta di itinerari già tracciati, di strade già battute né di schemi prefigurati. Ella è una poetessa nuova che è sorretta da una solida intelaiatura filosofica in continua evoluzione anche da un punto di vista formale e non solo concettuale.” Sandra Guddo

“Tutto sommato, la Poesia sculturata di Giovanna, frutto di lunghe e attente ricerche, guarda con benevolenza al ragno che tesse; vede nella ragnatela la complessità del destino e la fragilità dei fili dorati che tengono sospesa in equilibrio precario la vita.“ Pippo Oddo

“Ciò che porta Giovanna Fileccia ad esprimersi attraverso questo originale genere artistico, “la poesia sculturata” è un affascinante e sensibile talento poetico. Come per magia, attraverso i materiali e gli oggetti più disparati, Giovanna riesce a fondere la sfera delle idee e dei sentimenti, con quella tangibile della realtà, dando vita in questo modo, ad un vero e proprio “mondo parlante”.” Maria Rita Mutolo

“Le sue poesie sono spazi privilegiati dove si scopre la ricchezza del suo linguaggio e la sua straordinaria capacità di comunicarci emozioni e sentimenti. Lo stile delle sue opere è avvolgente, armonioso, elegante e ricercato.” Maria Antonia Manzella

Visita il sito “Io e il Tutto che mi attornia”: https://giovannafileccia.wordpress.com/
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In nome dell'Uomo, l'arte contro la violenza
12/11/2017 - 02/12/2017
Padova (PD) - Veneto
Inserito da Angela Forin
Per la prima volta a Treviso l’arte contemporanea fa il suo ingresso nella lotta contro la violenza sulle donne. E lo fa attraverso un’importante mostra d’arte dal titolo evocativo “In nome dell’Uomo” che si terrà dal 12 novembre al 2 dicembre 2017 a Villa Guidini (Zero Branco, Treviso). Un manifesto di denuncia che, grazie ad un importante lavoro di ricerca della curatrice Barbara Codogno, si propone come momento di riflessione sociale e culturale che suggerisca soluzione e speranza.

“In nome dell’Uomo” è un progetto d’arte contemporanea fortemente voluto e realizzato grazie al sostengo della Commissione Intercomunale Pari Opportunità (CPOI), presieduta da Simona Guardati, e i Comuni di Casale sul Sile, Casier, Preganziol e Zero Branco. Si avvale dei patrocini della Commissione per la Realizzazione delle Pari Opportunità tra Uomo e Donna della Regione del Veneto, Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Treviso e dell’Associazione Italiana Donne Medico – Sezione di Treviso; della collaborazione di Cambiamento Maschile Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti di Montebelluna e dell’associazione culturale Cittadellarte; e del contributo di BHR Treviso Hotel, in qualità di main sponsor. “In nome dell’Uomo” è realizzata anche grazie al supporto tecnico di EtnoFilm, InPrint Pubblicità e Tanis Root.

La mostra sarà inaugurata sabato 11 novembre alle ore 17.00 e rimarrà aperta il martedì, mercoledì e giovedì ore 9.00-13.00 e 15.00-18.00; venerdì e sabato ore 9.00-13.00; domenica ore 15.00-18.00. Ingresso libero.

Si potrebbe quasi dire che alla violenza siamo stati abituati: quotidianamente la cronaca ci mostra immagini terribili davanti alle quali, addomesticati all'orrore, non sappiamo più reagire. La donna però è e resta il centro dal quale si dipanano tutte le altre riflessioni sulla violenza. Che la donna subisca violenza è purtroppo assodato. Che sia l'uomo a infliggerla è purtroppo dato di fatto. Ma di che uomo stiamo parlando?

Ecco quindi un titolo importate: In nome dell’Uomo. Dove Uomo con la lettera maiuscola diventa l'Uomo che sceglie di stare al fianco delle donne, dei bambini, dei fragili, incoraggia la bellezza il talento la giustizia, combatte insieme alle donne per un mondo senza violenza.
Ma Uomo è anche la somma di “uomo e donna”, è il genere umano che fortemente deve lottare contro la violenza su bambini, animali, ambiente, omofobia.
«In nome dell'Uomo fa un passo in più - spiega la curatrice Barbara Codogno - non solo rifuggo, condanno e non pratico la violenza, ma in nome dell'Uomo sono chiamato sulla Terra per fare il bene, per fare il meglio che può fare un Uomo. Se cambiasse l'atteggiamento violento che in molti assumono, quella violenza subdola e diffusa - una consuetudine che ormai ci ha anestetizzato - allora saremo di fronte ad un cambiamento culturale epocale, che includerebbe necessariamente anche la fine della violenza sul corpo della donna».

L'Uomo di domani è un Uomo nuovo. E dice no alla violenza.


ARTISTI

Sedici artisti, tra le eccellenze locali e nazionali che lavorano specificatamente sul tema della violenza, sono stati chiamati a presentare una loro riflessione che non vuole essere gridata ma proporre soluzioni, superamento e speranza. Tra installazioni, opere di fotografia, pittura, scultura e videoarte, “In nome dell’Uomo” affronta il tema affidandosi all'interpretazione di ogni singolo artista, con particolare attenzione alla sua ricaduta sociale.

Emanuela CALLEGARIN / Adolfina DE STEFANI / KETRA / Antonello MANTOVANI / Stefano REOLON / Carla RIGATO / Alberto SAKA / Gabriella SANTUARI / Bärbel SCHMIDTMANN / Elisabetta SGOBBI / Felice TAGLIAFERRI / Andrea TAGLIAPIETRA / Giovanni Oscar URSO / Marco VECCHIATO / Mariarosa VIO / Grazia ZATTARIN.

IN NOME DELL’UOMO / L’arte contro la violenza
a cura di Barbara Codogno
Villa Guidini a Zero Branco (TV)
12 novembre – 2 dicembre 2017
martedì, mercoledì e giovedì ore 9.00-13.00 e 15.00-18.00
venerdì e sabato ore 9.00-13.00
domenica ore 15.00-18.00
ingresso libero, chiuso lunedì
The GIFT
20/12/2015 - 07/01/2016
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
Spazio Kappa è lieto di presentare The GIFT, una mostra collettiva che sarà inaugurata domenica 20 dicembre, e resterà aperta fino al 7 gennaio 2016. Saranno esposti i lavori di Monica Alletto, Sabrina Annaloro, Block Design, Hernàn Chavar, Chrome Surgery, Marco Make, Martina Di Trapani, Mind Madeindesign e Sam Punzina. Inoltre, durante l’inaugurazione, l’architetto e designer saccenze Paolo Gulotta presenterà il progetto IGLOO_, una seduta indoor/outdoor, che nasce come modulo costituito da un unico blocco di cemento.

Accuratamente selezionati da Katia Licari - fondatrice dello Spazio Kappa - i nove artisti, pur muovendosi su diversi piani ed esplorando espressioni eterogenee, sono accomunati da qualcosa che può essere percepito come un valore o un’attitudine, un legame con un analogo strumento o un’affinità con una particolare poetica. Dall’illustrazione, alla grafica, al disegno, alla pittura; utilizzano vernici, ecoline, matite, acquerelli, pastelli, uniposca, stencil e spray, per realizzare delle opere preziose, sovente dal piccolo formato, che diventano opera-oggetto, fino all’oggetto vero e proprio col design dalla sensibile inclinazione all’arte.
Il titolo della mostra, semplice e sintetico, nasce da un approfondimento sulla pluralità dei significati di una parola: il regalo, inteso come presente - oggetto concreto e tangibile - ma anche come dono invisibile, di cui godiamo nel nostro essere intellettuale, morale e sentimentale, e che possiamo esperire nei pregi e nelle qualità di ognuno di noi.

Spazio Kappa nasce nell’agosto 2015 all’interno della “Cadda”, l’antico quartiere ebraico di Sciacca, caratterizzato da un intreccio di strette viuzze e da minute abitazioni di edilizia popolare, con l’intento di portare nuova vita attraverso la riscoperta e la riqualificazione. Contemporaneamente Katia Licari diventa ‘Urban Farmer’, un ambasciatore di Farm Cultural Park, che prendendo spunto dalla esperienza di Farm, opera in modo creativo e come istituzione culturale lavorando sul territorio e muovendosi nelle medesime aree di interesse di Farm, come il public design, la rigenerazione urbana e la cultura del contemporaneo. Spazio Kappa è dunque uno di quei luoghi deputati a ricostruire relazioni sociali nell’ambito del tessuto urbano per immaginare un futuro migliore per noi e per le future generazioni.