Evento: L'Ass.ne Fare Ambiente incontra Giovanna Fileccia
07/11/2016 - 07/11/2016
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Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: 16/10/2016 - 10:22
Luogo: Palermo (PA) - Sicilia
Data di inizio: 07/11/2016
Data di fine 07/11/2016
Descrizione
L'Associazione Fare Ambiente, presenta la seconda raccolta poetica di Giovanna Fileccia "La Giostra dorata del Ragno che tesse" edito da Simposium.
Relatori: prof.ssa Sandra V. Guddo e prof.ssa Maria Elena Mignosi.
Appuntamento Lunedì 7 novembre 2016 alle ore 17,00
presso la sede di Fare Ambiente, Via Mario Vaccaro, 11 Palermo.

Giovanna esporrà alcune sue opere tridimensionali di poesia sculturata.
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L'Ass.ne Fare Ambiente incontra Giovanna Fileccia
07/11/2016 - 07/11/2016
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Giovanna Fileccia
L'Associazione Fare Ambiente, presenta la seconda raccolta poetica di Giovanna Fileccia "La Giostra dorata del Ragno che tesse" edito da Simposium.
Relatori: prof.ssa Sandra V. Guddo e prof.ssa Maria Elena Mignosi.
Appuntamento Lunedì 7 novembre 2016 alle ore 17,00
presso la sede di Fare Ambiente, Via Mario Vaccaro, 11 Palermo.

Giovanna esporrà alcune sue opere tridimensionali di poesia sculturata.
Suoni sulla pelle recital di Giovanna Fileccia
27/05/2017 - 27/05/2017
Terrasini (PA) - Sicilia
Inserito da Giovanna Fileccia
Sabato 27 maggio dalle ore 17.15 presso la galleria d’arte Labirinti Ideali, via Palermo 76, Terrasini (Pa), va in scena il recital SUONI SULLA PELLE di Giovanna Fileccia.

Musiche del chitarrista e compositore Giuseppe Andolina

Ingresso libero

Le poesie recitate sono tratte dai libri dell’autrice editi da Edizioni Simposium: “Sillabe nel Vento” e “La Giostra dorata del Ragno che tesse”.

Recitano con Giovanna: Francesco Ferrante, Cristina Cucinella, Francesco Billeci, Veronica G. Billone, Cristina Nashed.

L’autrice esporrà alcune sue opere tridimensionali di Poesia sculturata.

Si vogliono ringraziare i due sponsor che sostengono questo evento:
“GRAFICHE GIESSE” di Maurizio Sucameli che ha contribuito con la stampa di locandine e brochure;
“SEGUI LA GIRAFFA” di Leo Di Mercurio che ha contribuito con una sorpresa artistica…

Si vuole ringraziare inoltre chi tra Voi sceglierà di passare il pomeriggio in nostra compagnia…
Vi aspettiamo
Giovanna.

Nota Biografica:
Giovanna Fileccia è un’artista palermitana che vive a Terrasini con il marito e i figli. Ella si divide tra lettura, scrittura e fabbrilità creativa; tra recital e mostre personali; tra silenzio e caos. Giovanna è alla costante ricerca dell’armonia di suoni, immagini e colori che poi, secondo un suo personale modo di vedere, trasforma in parole e forme.

Nel 2013 ha ideato il neologismo Poesia sculturata un concetto astratto che, partendo dal titolo e dai versi della poesia ispiratrice, si concretizza in opere d’arte tridimensionali create da lei stessa.

Ha donato l’opera Amore a due voci –tratta dall’omonima poesia– a “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” a chiusura della mostra personale EQUI-LI-BRIO? (2014)

Giovanna gestisce il sito Io e il tutto che mi attornia, nel quale si evidenzia l’ecclettismo che la contraddistingue in campo artistico\letterario. È membro della giuria del “Premio regionale Sicilianamente”. Pubblica saltuariamente articoli su “La Gru News”, “Il Bandolo” e “Unicult.it”, inoltre scrive presentazioni, prefazioni e recensioni di libri. Ha ricevuto il Riconoscimento alla Cultura “Silva Parthenia” (2015). Vincitrice di premi letterari e concorsi artistici, alcune sue opere sono inserite in antologie, raccolte poetiche, libri d’arte e tesi di specializzazione.

Due i libri che Edizioni Simposium ha pubblicato: Sillabe nel Vento (2012) che contiene la recensione di Veronica G. Billone; e La Giostra dorata del Ragno che tesse (2015) che contiene la prefazione di Pippo Oddo “Giovanna Fileccia e la Poesia sculturata come ricerca e tessitura del destino umano” e la postfazione di Francesca Currieri.

Prossimo appuntamento con Giovanna Fileccia: Domenica 18 giugno 2017, alle ore 19.30, l’autrice presenterà “La Giostra dorata del Ragno che tesse” presso Punta Spalmatore nell’ambito della rassegna culturale “Villaggio Letterario di Ustica”.

Giornalisti, artisti e critici letterari si sono espressi sulla sua arte poetica e Poesia sculturata:
“Giovanna è una poetessa originale, se vogliamo anche dotata di un pizzico di follia, di quel genio creativo che va sempre alla ricerca di nuove soluzioni; d’altra parte il Pensiero divergente non si accontenta di itinerari già tracciati, di strade già battute né di schemi prefigurati. Ella è una poetessa nuova che è sorretta da una solida intelaiatura filosofica in continua evoluzione anche da un punto di vista formale e non solo concettuale.” Sandra Guddo

“Tutto sommato, la Poesia sculturata di Giovanna, frutto di lunghe e attente ricerche, guarda con benevolenza al ragno che tesse; vede nella ragnatela la complessità del destino e la fragilità dei fili dorati che tengono sospesa in equilibrio precario la vita.“ Pippo Oddo

“Ciò che porta Giovanna Fileccia ad esprimersi attraverso questo originale genere artistico, “la poesia sculturata” è un affascinante e sensibile talento poetico. Come per magia, attraverso i materiali e gli oggetti più disparati, Giovanna riesce a fondere la sfera delle idee e dei sentimenti, con quella tangibile della realtà, dando vita in questo modo, ad un vero e proprio “mondo parlante”.” Maria Rita Mutolo

“Le sue poesie sono spazi privilegiati dove si scopre la ricchezza del suo linguaggio e la sua straordinaria capacità di comunicarci emozioni e sentimenti. Lo stile delle sue opere è avvolgente, armonioso, elegante e ricercato.” Maria Antonia Manzella

Visita il sito “Io e il Tutto che mi attornia”: https://giovannafileccia.wordpress.com/
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Alberto Manfredi, Petits plaisirs
24/04/2015 - 13/05/2015
Terrasini (PA) - Sicilia
Inserito da CSArt Serri
Con i “Petits Plaisirs” di Alberto Manfredi, la Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia (Viale dei Mille, 44/B) rende omaggio ad un grande artista della sua città.
La mostra, in programma dal 24 aprile al 13 maggio 2015, presenta una selezione di opere di piccolo formato, realizzate dal 1959 al 1995.
I dipinti scelti hanno come soggetti le donne, i paesaggi cittadini e gli interni tanto cari al Maestro. “Petits Plaisirs”, praline, piccoli momenti di piacere, da gustarsi poco a poco.
Nonostante Mino Maccari, di cui fu assistente all’Accademia di Roma, lo chiamasse ironicamente “l’emiliano”, Manfredi si è sempre distinto per un modo di dipingere scevro da ogni provincialismo e anzi permeato da una profonda cultura di matrice europea, tedesca e francese soprattutto.
Se la laurea in Lettere ha arricchito le sue opere di quelle atmosfere che si respirano nei romanzi di Kafka, La Fontaine, Baudelaire e Campana (che Manfredi ha anche illustrato), la conoscenza della Storia dell’Arte ha rivestito la sua pennellata con citazioni colte: le sue radici protonovecentesche si rivelano, infatti, in inevitabili rimandi a Modigliani, Beckmann e Grosz.
Erotismo e ironia, malinconia e disincanto, scomposizione e profondità emergono da tutte le opere selezionate dalla Galleria de’ Bonis, in un clima parigino anni ’30 che si ritrova sia nei soggetti femminili, con le loro atmosfere di bordelli e can-can, sia nei paesaggi, con quei tetti e comignoli da Ville Lumière e i tavolini da bistrot.
Una piacevole e insolita contraddizione, per finire, rende uniche le figure femminili di Manfredi, nelle quali si fondono sguardi duri, profili taglienti e pose sensuali.
La personale sarà visitabile fino al 13 maggio 2015, dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, giovedì dalle 10 alle 13, aperto 25 aprile, chiuso 1 maggio. Per informazioni: tel. 0522 580605, cell. 338 3731881, info@galleriadebonis.com, www.galleriadebonis.com.
Alberto Manfredi (Reggio Emilia, 1930-2001) è stato pittore ed incisore. Laureato in Lettere all’Università di Bologna ha detenuto per molti anni la cattedra di incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Numerosissime sono le mostre personali che hanno sancito la fama di questo artista anche fuori dai confini locali: alla Galleria del Milione e alla Galleria Il Mappamondo di Milano, alla Galleria Pananti di Firenze, al Palazzo del Parlamento Europeo di Strasburgo, alla Bouquinerie de l’Institut di Parigi, culminate pochi mesi prima della sua scomparsa in una grande mostra antologica di oltre cento dipinti, organizzata a Palazzo Magnani nella sua Reggio Emilia.
MOSTRA “PERCORSI DI MARE, FRA TERRA E CIELO. UNO SGUARDO INTERIORIZZATO AL TERRITORIO”, ESPOSIZIONE
14/07/2017 - 31/07/2017
Padova (PD) - Veneto
Inserito da Maria Palladino
Venerdì 14 luglio alle ore 19,00, nella Sala espositiva della Pescheria Vecchia di Este (PD), via Massimo D’Azeglio 11, inaugurerà la mostra collettiva di pittura, scultura e pittoscultura “Percorsi di mare, fra terra e cielo. Uno sguardo interiorizzato al territorio”. Espongono gli artisti Lino Legnaghi, Egle Piaser, Federica Pellegrino, Luca Zuliani, Massimo Fogarin.
A cura di Maria Palladino.
La collettiva raccoglie opere ispirate al paesaggio veneto, tema dell’esposizione, e alla contemporaneità, e si propone di essere un omaggio alla città di Este e a tutta la regione, le cui bellezze naturali e eccellenze artistiche informano di sé l’operato e la poetica degli autori in mostra.
Terra ricca di corsi d’acqua, il fascino della laguna e del mare, il senso del mito e della storia locale, divengono protagonisti dei dipinti e delle sculture, così come boschi, rilievi e pianure, in cui l’atmosfericità dell’aria e i giochi di luci, ombre e riflessi fanno da comprimari.
Ciascun artista manifesta il suo personale rapporto e studio sulla forma e la materia della propria disciplina, con uno sguardo costante al tempo attuale e alla sua problematicità, in un dialogo che intesse un interessante confronto fra passato e presente, fra la concretezza dell’esperienza quotidiana e il vissuto interiore.
Stimolante confronto tra conoscenze e trascorsi artistici molto diversi, scopo della collettiva è coinvolgere lo spettatore in una sorta di viaggio immaginario attraverso i luoghi noti e amati interpretati e tradotti secondo ottiche e punti di vista che nelle similitudini fanno tesoro delle differenze.
Notiamo quali fili conduttori uno studio comune sugli effetti e sul trattamento del colore, che si esplicita in stesure materiche o gocciolature o si dissolve in abili trasparenze, lasciando al disegno la giusta parte, ovvero quella di definire, senza ingabbiare, le forme e le fattezze delle cose, le quali prendono sembianza e al contempo si stemperano nelle tonalità e nell’aria, lì dove in scultura la forma plastica cerca un rapporto con l’ambiente, come proprio della tradizione.
Differenti punti di vista danno adito ad interrogarsi, sull’importanza della tutela del territorio e del patrimonio storico ed artistico, ovvero dell’identità locale in rapporto alla frenetica mutevolezza della realtà attuale, proiettata verso indefiniti confini tecnologici e di sensibilità.
Quello che emerge come importante è il profilo umano di ciascuna soggettività artistica, che a suo modo e secondo il suo particolare mondo poetico, abilità tecnica, segno espressivo, mette in evidenza gli aspetti salienti dell’ambiente vitale, che hanno informato di sé e lasciato un segno indelebile nella sua arte.
Tutto ciò senza tralasciare un certo aspetto romantico e surreale, concettuale nelle creazioni, elemento che consente alla mente di spaziare e di non fermarsi alla materialità della superficie, ma di penetrarvi con l’intelletto e col cuore, al fine di coglierne aspetti reconditi, immaginarne ulteriori e inesplorate possibilità e inoltre ipotizzare e congetturare nuove e desiderabili visioni future.
Osserviamo una cura della resa prospettica e della profondità visiva che si esplicita attraverso la materia e il colore, secondo il retaggio culturale e artistico dell’illustre passato, ma anche una volontà di innovazione e il configurarsi di specifiche e ben definite caratteristiche che testimoniano dell’entusiasmo e della dedizione che ognuno dei protagonisti di questa rassegna pone nel proprio operato.
Una esposizione di sicuro coinvolgimento quindi, che collega passato e presente in un dialogo muto e appassionato il quale si esplicita grazie alla manifestazione più alta dello spirito umano, ovvero l’arte e la cultura.
03.07.2017 Maria Palladino
La mostra resterà visitabile fino al 30 luglio.
Orario di apertura: lunedì – venerdì, dalle ore 17,00 alle 21,00.
Sabato: dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 17,00 alle 21,30.
Domenica: dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 17,00 alle 21,00. Ingresso libero.
Per informazioni:
Comune di Este - Piazza Maggiore 6, 35042 Este (PD)
Tel.: 0429 617511 // Fax: 0429 600632
polisportello@comune.este.pd.it

Maria Palladino
3341695479 audramsa@outlook.it