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Evento: Carte e cartoni
03/12/2016 - 14/01/2017
Dettagli
Data di inserimento: | 24/11/2016 - 11:33 |
Luogo: | Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna |
Data di inizio: | 03/12/2016 |
Data di fine | 14/01/2017 |
Descrizione
Per il periodo natalizio, dal 3 dicembre 2016 al 14 gennaio 2017, la Galleria de’ Bonis (viale dei Mille 44/B, Reggio Emilia) propone un’articolata collettiva di opere su carta e cartoncino dei maggiori artisti del Novecento italiano (con più di una puntata oltralpe): Afro, Pietro Annigoni, Antonio Bueno, Giuseppe Capogrossi, Nicola De Maria, Gianni Dova, Sam Francis, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Hans Hartung, Alberto Manfredi, Giorgio Morandi, Gino Severini, Mario Sironi.
La proposta spazia da disegni e schizzi preparatori fino a opere finite vere e proprie, da studi a matita a collage fino agli acquerelli, per indagare tutta la potenzialità del sorprendente supporto cartaceo.
Le opere scelte mettono a confronto la forza del segno propria dei disegni, che contengono tutta l’energia non ancora addomesticata dell’idea nascente dell’artista, con la delicatezza dell’acquerello o della china.
In galleria, anche molte opere insolite: il bozzetto in cartoncino dell’unica scultura mai realizzata da Guttuso: “L’edicola”, un’illustrazione satirica di Sironi per “Il Popolo d’Italia”, tre disegni di Morandi (una natura morta e due paesaggi), un collage di Capogrossi, un inusuale nudo femminile di Annigoni, una forte opera segnica di Hartung, un lavoro del 1970 di Sam Francis certificato direttamente dalla Sam Francis Foundation di Pasadena e diverse altre sorprese.
La mostra è un vero e proprio excursus attraverso il Novecento italiano, indagato a partire dagli autori che ne hanno scritto la storia. La scelta della carta permette selezionare opere particolari dei grandi della pittura in un percorso nuovo e stimolante. Le opere su carta sono, inoltre, un ottimo modo per accostarsi al collezionismo, scegliendo pezzi di grandi autori a prezzi più accessibili rispetto alle opere su tela.
L’esposizione sarà visitabile dal fino al 14 gennaio 2017, da martedì a sabato con orario 10.00-13.00 e 16.00-19.00, giovedì ore 10.00-13.00. Ingresso libero. Sabato 17 dicembre, alle ore 18.00, brindisi di auguri in galleria. Per le festività la galleria sarà chiusa i giorni 24-25-26 dicembre e dal 31 dicembre al 6 gennaio compresi.
Per informazioni: tel. 0522 580605, cell. 338 3731881, info@galleriadebonis.com, www.galleriadebonis.com.
La proposta spazia da disegni e schizzi preparatori fino a opere finite vere e proprie, da studi a matita a collage fino agli acquerelli, per indagare tutta la potenzialità del sorprendente supporto cartaceo.
Le opere scelte mettono a confronto la forza del segno propria dei disegni, che contengono tutta l’energia non ancora addomesticata dell’idea nascente dell’artista, con la delicatezza dell’acquerello o della china.
In galleria, anche molte opere insolite: il bozzetto in cartoncino dell’unica scultura mai realizzata da Guttuso: “L’edicola”, un’illustrazione satirica di Sironi per “Il Popolo d’Italia”, tre disegni di Morandi (una natura morta e due paesaggi), un collage di Capogrossi, un inusuale nudo femminile di Annigoni, una forte opera segnica di Hartung, un lavoro del 1970 di Sam Francis certificato direttamente dalla Sam Francis Foundation di Pasadena e diverse altre sorprese.
La mostra è un vero e proprio excursus attraverso il Novecento italiano, indagato a partire dagli autori che ne hanno scritto la storia. La scelta della carta permette selezionare opere particolari dei grandi della pittura in un percorso nuovo e stimolante. Le opere su carta sono, inoltre, un ottimo modo per accostarsi al collezionismo, scegliendo pezzi di grandi autori a prezzi più accessibili rispetto alle opere su tela.
L’esposizione sarà visitabile dal fino al 14 gennaio 2017, da martedì a sabato con orario 10.00-13.00 e 16.00-19.00, giovedì ore 10.00-13.00. Ingresso libero. Sabato 17 dicembre, alle ore 18.00, brindisi di auguri in galleria. Per le festività la galleria sarà chiusa i giorni 24-25-26 dicembre e dal 31 dicembre al 6 gennaio compresi.
Per informazioni: tel. 0522 580605, cell. 338 3731881, info@galleriadebonis.com, www.galleriadebonis.com.
Altri eventi dell'inserzionista
Desert Project
29/04/2017 - 24/05/2017
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
Dopo il successo riscosso all’Istituto Italiano di Cultura di Praga, “Desert Project” approda a Reggio Emilia in occasione di “Fotografia Europea”. Curata da Chiara Serri, l’esposizione di ADAMstudio11 (Francesca Consigli e William Santoleri) sarà inaugurata sabato 29 aprile, alle ore 17.00, alla Galleria 8,75 Artecontemporanea (Corso Garibaldi, 4).
«Due artisti sull’altopiano della Majella – scrive la curatrice – in un deserto di pietra ad oltre 2500 metri di altitudine, alla ricerca dell’ultima neve estiva. Decine di migliaia di passi. Cammino e ricerca. Mediata dal ricordo, la neve diviene epifania, accadimento, moderna Sainte-Victoire portata sino ai limiti dell’astrazione».
L’esposizione comprende fotografie, materiali documentari e videoinstallazioni, firmati come ADAMstudio11, che sottolineano l’importanza del camminare nella poetica dei due autori, unitamente ad opere pittoriche individuali.
I ricordi dell’altopiano della Majella affiorano a poco a poco sulle tele di Francesca Consigli sotto forma di residui di neve, curve di livello, segni incisi nella profondità delle paste. Nessuna mimesi fotografica, nessun intento descrittivo, piuttosto la volontà di riprodurre la sensazione di un deserto di sabbia e di vento. Senza avvalersi di disegni preparatori, l’artista sovrappone tratti a matita e strati di colore acrilico, lasciando campo al caso, alla memoria involontaria, al ricordo improvviso e spontaneo.
Tra le fotografie scattate sull’altopiano della Majella, l’attenzione di William Santoleri si concentra su un’immagine apparentemente semplice, con chiazze di neve e terreno sassoso. Senza essere distratto dalla bellezza dei luoghi, l’artista lavora sulle forme bianche, riprese in diversi momenti della giornata. Dagli schizzi a matita sino alla stesura del colore, attraverso un procedimento che porta l’opera ai limiti dell’astrazione. Parallelamente ai dipinti, Santoleri realizza anche alcune lastre in cui il colore è dato dall’ossidazione, la neve da frammenti di carta.
La mostra sarà visitabile fino al 24 maggio 2017, di martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 17.30-19.30, oppure su appuntamento; sabato 6 e domenica 7 maggio ore 10.30-12.30 e 17.30-19.30. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 340 3545183, ginodifrenna875arte@yahoo.it, www.csart.it/875, www.facebook.com/galleria875.
Francesca Consigli nasce a Londra e studia Graphic Design presso Hornsey College of Art e Middlesex University, ottenendo una laurea in Arte ed un successivo master al Royal College of Art di Londra. Lavora per diversi anni come illustratrice per importanti riviste ed aziende prima di trasferirsi in Italia e concentrarsi su pittura, scultura ed installazione.
William Santoleri nasce a Guardiagrele (Majella orientale), frequentata l’Accademia di Belle Arti e si laurea in Storia dell’Arte presso La Sapienza di Roma. Ottiene diversi riconoscimenti artistici nazionali ed internazionali. È membro del Collegio Guide Alpine d’Abruzzo. Oggi utilizza la pratica del camminare come fonte inesauribile del fare artistico.
ADAMstudio11 nasce nel 2011 dall’incontro di Francesca Consigli e William Santoleri, accomunati dall’interesse per l’arte e per il camminare nella natura. Nel 2012 realizzano il PineCube, studio-pensatoio sospeso tra i rami di un pino nelle montagne d’Abruzzo. Come collettivo realizzano diverse performance ed installazioni. Nel 2015 espongono presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
«Due artisti sull’altopiano della Majella – scrive la curatrice – in un deserto di pietra ad oltre 2500 metri di altitudine, alla ricerca dell’ultima neve estiva. Decine di migliaia di passi. Cammino e ricerca. Mediata dal ricordo, la neve diviene epifania, accadimento, moderna Sainte-Victoire portata sino ai limiti dell’astrazione».
L’esposizione comprende fotografie, materiali documentari e videoinstallazioni, firmati come ADAMstudio11, che sottolineano l’importanza del camminare nella poetica dei due autori, unitamente ad opere pittoriche individuali.
I ricordi dell’altopiano della Majella affiorano a poco a poco sulle tele di Francesca Consigli sotto forma di residui di neve, curve di livello, segni incisi nella profondità delle paste. Nessuna mimesi fotografica, nessun intento descrittivo, piuttosto la volontà di riprodurre la sensazione di un deserto di sabbia e di vento. Senza avvalersi di disegni preparatori, l’artista sovrappone tratti a matita e strati di colore acrilico, lasciando campo al caso, alla memoria involontaria, al ricordo improvviso e spontaneo.
Tra le fotografie scattate sull’altopiano della Majella, l’attenzione di William Santoleri si concentra su un’immagine apparentemente semplice, con chiazze di neve e terreno sassoso. Senza essere distratto dalla bellezza dei luoghi, l’artista lavora sulle forme bianche, riprese in diversi momenti della giornata. Dagli schizzi a matita sino alla stesura del colore, attraverso un procedimento che porta l’opera ai limiti dell’astrazione. Parallelamente ai dipinti, Santoleri realizza anche alcune lastre in cui il colore è dato dall’ossidazione, la neve da frammenti di carta.
La mostra sarà visitabile fino al 24 maggio 2017, di martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 17.30-19.30, oppure su appuntamento; sabato 6 e domenica 7 maggio ore 10.30-12.30 e 17.30-19.30. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 340 3545183, ginodifrenna875arte@yahoo.it, www.csart.it/875, www.facebook.com/galleria875.
Francesca Consigli nasce a Londra e studia Graphic Design presso Hornsey College of Art e Middlesex University, ottenendo una laurea in Arte ed un successivo master al Royal College of Art di Londra. Lavora per diversi anni come illustratrice per importanti riviste ed aziende prima di trasferirsi in Italia e concentrarsi su pittura, scultura ed installazione.
William Santoleri nasce a Guardiagrele (Majella orientale), frequentata l’Accademia di Belle Arti e si laurea in Storia dell’Arte presso La Sapienza di Roma. Ottiene diversi riconoscimenti artistici nazionali ed internazionali. È membro del Collegio Guide Alpine d’Abruzzo. Oggi utilizza la pratica del camminare come fonte inesauribile del fare artistico.
ADAMstudio11 nasce nel 2011 dall’incontro di Francesca Consigli e William Santoleri, accomunati dall’interesse per l’arte e per il camminare nella natura. Nel 2012 realizzano il PineCube, studio-pensatoio sospeso tra i rami di un pino nelle montagne d’Abruzzo. Come collettivo realizzano diverse performance ed installazioni. Nel 2015 espongono presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
Luminous phenomena: una nuova collana NFC Edizioni dedicata alla fotografia internazionale
11/11/2020 - 30/11/2020
Rimini (RN) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
NFC Edizioni di Rimini festeggia i dieci anni di attività con il lancio di una nuova collana dedicata alla fotografia internazionale: “Luminous phenomena”. Libri monografici che indagano il rapporto tra essere umano e corpo, tra corpo e spazio circostante, attraverso lo sguardo di fotografi affermati e giovani promesse. Non dei cataloghi d’arte, bensì dei racconti d’arte, nei quali ogni autore si è espresso in totale libertà, selezionando personalmente le immagini e coinvolgendo un curatore in linea con la propria ricerca.
Ispirata a “The Pencil of Nature” di William Henry Fox Talbot (il primo libro illustrato da fotografie che sia mai stato commercializzato), la collana si compone di volumi di piccolo formato, prodotti in basse tirature con materiali e lavorazioni di pregio.
A cadenza bimestrale verrà pubblicato un libro che racchiuderà una grande storia: verranno raccontati i corpi, le persone, le luci e l’oscurità. Ogni pubblicazione sarà tradotta in tre lingue – italiano, francese, inglese – per consentirne un’ampia distribuzione. Ne saranno disponibili due versioni: Light e Deluxe, la prima in tiratura di 200 copie numerate, la seconda in tiratura di 100 copie firmate e numerate con una fotografia in edizione limitata.
«Ogni giorno – spiegano Amedeo Bartolini, direttore editoriale e fondatore di Agenzia NFC e NFC Edizioni, e Guya Bacciocchi, direttrice della collana – veniamo bombardati da immagini, ogni giorno vediamo più immagini noi di quante ne vedevano i nostri antenati in una vita intera… Si stima che ogni giorno ci vengano sottoposte, tra media e social, più di 400.000 immagini artificiali, cioè prodotte dall’uomo. Viviamo in un mondo frenetico, fatto di attimi, dove tutto può cambiare e mutare in pochi secondi. In questo mondo così fugace, vorremmo che le persone si fermassero e riscoprissero il piacere di sfogliare un libro. Da qui l’idea dei “Luminous Phenomena”… perché di cosa son fatte le immagini se non di fenomeni luminosi? Con questa collana vogliamo raccontare storie, vogliamo celebrare il rapporto viscerale tra corpo e ambiente circostante, tra essere umano e sessualità, per riscoprire una sensibilità ormai perduta verso il proprio essere. Vogliamo che una piccola parte delle immagini che ci vengono sottoposte ogni giorno siano immagini pure e belle, che ci facciano fermare a riflettere. La collana nasce a dieci anni dalla fondazione di Agenzia NFC (agenzia di comunicazione e casa editrice), e nasce in un periodo storico complicato dagli effetti del Covid-19. Nel 2010 abbiamo deciso di aprire Agenzia NFC proprio in conseguenza della grave crisi che tra il 2008 e il 2009 aveva messo in ginocchio il mondo. Allo stesso modo, decidiamo oggi di investire in cultura, portando a compimento un progetto che era nei nostri piani da anni, perché riteniamo che anche nella crisi e nell’insicurezza si possano intravvedere preziose opportunità per il futuro».
Il primo volume, uscito a settembre 2020 e subito esaurito nella versione Light, è dedicato a Lady Tarin, tra i nomi più seguiti della fotografia contemporanea italiana, capace di tradurre in immagine le infinite sfumature dell’erotismo. Il libro è corredato dai testi critici di Nathalie Leleu e Denis Curti.
«Se tu lettore/trice di questo libro fai parte di quella metà del genere umano confinata in Europa tra il marzo e il maggio del 2020 – scrive Nathalie Leleu – la sequenza di immagini predisposta da Tarin stimolerà tra i tuoi sensi quello più frustrato da questo periodo d’isolamento, e che tuttora resta limitato: il tatto. Tanto più il corpo si trova a essere ostacolato, quanto più l’immagine parla allo spirito come fosse una sorta di matrice che ne alimenta il desiderio e il piacere».
«La prima volta che ho avuto sotto gli occhi le stampe di Tarin, riprodotte su una fanzine – conclude Denis Curti – in modo quasi automatico ho pulito gli occhiali e ho lisciato la carta, come per stirare la pagina o, forse, per limitare il diaframma che mi separava da quei soggetti cosi? sorprendenti e immediati. Credo proprio che lo spaiamento che ho provato la prima volta abbia molto a che fare con la fascinazione di questo progetto e sono certo in quello stracciamento, in quella sensazione di non capire dove siamo, risieda la forza vera di queste immagini».
Nata a Rimini, Tarin si laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna per poi trasferirsi a Milano, dove oggi vive e lavora. Inizia a fotografare per il mondo della moda mentre, dal 2008, intraprende un itinerario artistico che la conduce a realizzare opere fotografiche dedicate al mondo femminile, esaltandone la più intima essenza. Da quel momento, fedele allo scatto in pellicola, prende avvio quella ricerca personale al cui centro si situa l’idea di identificazione tra artista e soggetto che la conduce a rivelare la componente sensuale e psicologica del nudo femminile. Le sue opere sono state esposte in istituzioni italiane e internazionali. Ha pubblicato per NFC Edizioni “Stanze Private”, 2016.
Ispirata a “The Pencil of Nature” di William Henry Fox Talbot (il primo libro illustrato da fotografie che sia mai stato commercializzato), la collana si compone di volumi di piccolo formato, prodotti in basse tirature con materiali e lavorazioni di pregio.
A cadenza bimestrale verrà pubblicato un libro che racchiuderà una grande storia: verranno raccontati i corpi, le persone, le luci e l’oscurità. Ogni pubblicazione sarà tradotta in tre lingue – italiano, francese, inglese – per consentirne un’ampia distribuzione. Ne saranno disponibili due versioni: Light e Deluxe, la prima in tiratura di 200 copie numerate, la seconda in tiratura di 100 copie firmate e numerate con una fotografia in edizione limitata.
«Ogni giorno – spiegano Amedeo Bartolini, direttore editoriale e fondatore di Agenzia NFC e NFC Edizioni, e Guya Bacciocchi, direttrice della collana – veniamo bombardati da immagini, ogni giorno vediamo più immagini noi di quante ne vedevano i nostri antenati in una vita intera… Si stima che ogni giorno ci vengano sottoposte, tra media e social, più di 400.000 immagini artificiali, cioè prodotte dall’uomo. Viviamo in un mondo frenetico, fatto di attimi, dove tutto può cambiare e mutare in pochi secondi. In questo mondo così fugace, vorremmo che le persone si fermassero e riscoprissero il piacere di sfogliare un libro. Da qui l’idea dei “Luminous Phenomena”… perché di cosa son fatte le immagini se non di fenomeni luminosi? Con questa collana vogliamo raccontare storie, vogliamo celebrare il rapporto viscerale tra corpo e ambiente circostante, tra essere umano e sessualità, per riscoprire una sensibilità ormai perduta verso il proprio essere. Vogliamo che una piccola parte delle immagini che ci vengono sottoposte ogni giorno siano immagini pure e belle, che ci facciano fermare a riflettere. La collana nasce a dieci anni dalla fondazione di Agenzia NFC (agenzia di comunicazione e casa editrice), e nasce in un periodo storico complicato dagli effetti del Covid-19. Nel 2010 abbiamo deciso di aprire Agenzia NFC proprio in conseguenza della grave crisi che tra il 2008 e il 2009 aveva messo in ginocchio il mondo. Allo stesso modo, decidiamo oggi di investire in cultura, portando a compimento un progetto che era nei nostri piani da anni, perché riteniamo che anche nella crisi e nell’insicurezza si possano intravvedere preziose opportunità per il futuro».
Il primo volume, uscito a settembre 2020 e subito esaurito nella versione Light, è dedicato a Lady Tarin, tra i nomi più seguiti della fotografia contemporanea italiana, capace di tradurre in immagine le infinite sfumature dell’erotismo. Il libro è corredato dai testi critici di Nathalie Leleu e Denis Curti.
«Se tu lettore/trice di questo libro fai parte di quella metà del genere umano confinata in Europa tra il marzo e il maggio del 2020 – scrive Nathalie Leleu – la sequenza di immagini predisposta da Tarin stimolerà tra i tuoi sensi quello più frustrato da questo periodo d’isolamento, e che tuttora resta limitato: il tatto. Tanto più il corpo si trova a essere ostacolato, quanto più l’immagine parla allo spirito come fosse una sorta di matrice che ne alimenta il desiderio e il piacere».
«La prima volta che ho avuto sotto gli occhi le stampe di Tarin, riprodotte su una fanzine – conclude Denis Curti – in modo quasi automatico ho pulito gli occhiali e ho lisciato la carta, come per stirare la pagina o, forse, per limitare il diaframma che mi separava da quei soggetti cosi? sorprendenti e immediati. Credo proprio che lo spaiamento che ho provato la prima volta abbia molto a che fare con la fascinazione di questo progetto e sono certo in quello stracciamento, in quella sensazione di non capire dove siamo, risieda la forza vera di queste immagini».
Nata a Rimini, Tarin si laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna per poi trasferirsi a Milano, dove oggi vive e lavora. Inizia a fotografare per il mondo della moda mentre, dal 2008, intraprende un itinerario artistico che la conduce a realizzare opere fotografiche dedicate al mondo femminile, esaltandone la più intima essenza. Da quel momento, fedele allo scatto in pellicola, prende avvio quella ricerca personale al cui centro si situa l’idea di identificazione tra artista e soggetto che la conduce a rivelare la componente sensuale e psicologica del nudo femminile. Le sue opere sono state esposte in istituzioni italiane e internazionali. Ha pubblicato per NFC Edizioni “Stanze Private”, 2016.
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Sarà presentato martedì 9 febbraio alle ore 18.30 presso la RizzutoGallery di Palermo (via Monte Cuccio 30) il volume LE STANZE D’ARAGONA - Pratiche pittoriche in Italia all’alba del nuovo millennio, dedicato al progetto organizzato dalla RizzutoGallery e dall’associazione culturale “Le stanze d’Aragona”, sotto la cura di Helga Marsala e Andrea Bruciati, realizzato in collaborazione con il MIUR Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Soprintendenza Regionale dei Beni Culturali e Ambientali di Palermo, l’Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, il Comune di Palermo Assessorato Cultura, ed Ersu Palermo (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario), con il patrocinio dell’Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana della Regione Siciliana, e con il supporto di Elenk’Art.
Il progetto - nato con l’intento di avviare una ricognizione della scena pittorica italiana degli ultimi anni, con un’attenzione particolare rivolta alle nuove tendenze dell’astrazione e della pittura concettuale - si è articolato attraverso tre mostre divise in capitoli, due prime collettive, composte da otto artisti ciascuna e ospitate negli spazi di RizzutoGallery - a marzo e maggio 2015 - e infine il terzo e ultimo appuntamento di settembre al Villino Favaloro, dove si è data vita ad una grande mostra che ha coinvolto trentacinque artisti italiani di diverse generazioni, fra maestri e mid-career di livello internazionale, e giovani artisti emergenti del panorama contemporaneo, oltre a sancire la riconsegna alla cittadinanza dell’importante gioiello Liberty palermitano.
Il catalogo presenta un’ampia selezione di immagini e testi critici relativi all’intera trilogia.
INFO:
LE STANZE D’ARAGONA – Pratiche pittoriche all’alba del nuovo millennio - Catalogo a colori, 208 pagine
ARTISTI: Giuseppe Adamo, Paola Angelini, Stefano Arienti, Domenico Bianchi, Renata Boero, Jacopo Casadei, Antonio Catelani, Manuele Cerutti, Paolo Chiasera, Stefano Cumia, Matteo Fato, Giulio Frigo, Anna Gramaccia, Andrea Grotto, Gaia Fugazza, Tiziano Martini, Andrea Mastrovito, Cristiano Menchini, Maria Morganti, Lorenzo Morri, Nunzio, Paolo Parisi, Alessandro Pessoli, Lucio Pozzi, Barbara Prenka, Riccardo Previdi, Pietro Roccasalva, Alessandro Roma, Giovanni Sartori Braido, Vito Stassi, Massimo Stenta, Marco Tirelli, Sulltane Tusha, Marco Useli, Claudio Verna, Serena Vestrucci.
TESTI di: Andrea Cusumano, Maria Elena Volpes, Alberto Firenze, Davide Faraone, Andrea Bruciati, Helga Marsala.
Martedì 9 febbraio 2016, ore 18.30
RizzutoGallery – Palermo
Via Monte Cuccio 30
091.526843 | +39 347.1769901
Ingresso libero.
Il progetto - nato con l’intento di avviare una ricognizione della scena pittorica italiana degli ultimi anni, con un’attenzione particolare rivolta alle nuove tendenze dell’astrazione e della pittura concettuale - si è articolato attraverso tre mostre divise in capitoli, due prime collettive, composte da otto artisti ciascuna e ospitate negli spazi di RizzutoGallery - a marzo e maggio 2015 - e infine il terzo e ultimo appuntamento di settembre al Villino Favaloro, dove si è data vita ad una grande mostra che ha coinvolto trentacinque artisti italiani di diverse generazioni, fra maestri e mid-career di livello internazionale, e giovani artisti emergenti del panorama contemporaneo, oltre a sancire la riconsegna alla cittadinanza dell’importante gioiello Liberty palermitano.
Il catalogo presenta un’ampia selezione di immagini e testi critici relativi all’intera trilogia.
INFO:
LE STANZE D’ARAGONA – Pratiche pittoriche all’alba del nuovo millennio - Catalogo a colori, 208 pagine
ARTISTI: Giuseppe Adamo, Paola Angelini, Stefano Arienti, Domenico Bianchi, Renata Boero, Jacopo Casadei, Antonio Catelani, Manuele Cerutti, Paolo Chiasera, Stefano Cumia, Matteo Fato, Giulio Frigo, Anna Gramaccia, Andrea Grotto, Gaia Fugazza, Tiziano Martini, Andrea Mastrovito, Cristiano Menchini, Maria Morganti, Lorenzo Morri, Nunzio, Paolo Parisi, Alessandro Pessoli, Lucio Pozzi, Barbara Prenka, Riccardo Previdi, Pietro Roccasalva, Alessandro Roma, Giovanni Sartori Braido, Vito Stassi, Massimo Stenta, Marco Tirelli, Sulltane Tusha, Marco Useli, Claudio Verna, Serena Vestrucci.
TESTI di: Andrea Cusumano, Maria Elena Volpes, Alberto Firenze, Davide Faraone, Andrea Bruciati, Helga Marsala.
Martedì 9 febbraio 2016, ore 18.30
RizzutoGallery – Palermo
Via Monte Cuccio 30
091.526843 | +39 347.1769901
Ingresso libero.