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Evento: Enrico Magnani, Supernova. Birth to Life – Vita alla Vita
07/09/2017 - 06/10/2017
Dettagli
Data di inserimento: | 24/07/2017 - 18:02 |
Luogo: | Chicago () - |
Data di inizio: | 07/09/2017 |
Data di fine | 06/10/2017 |
Descrizione
Dopo la residenza artistica presso lo Zhou Brothers Art Center di Chicago e il grande successo della mostra antologica allestita a Reggio Emilia, Enrico Magnani presenta presso l’Istituto Italiano di Cultura di Chicago, dal 7 settembre al 6 ottobre 2017, una collezione di opere inedite.
“Supernova. Birth to Life – Vita alla Vita” è il titolo della mostra che raccoglie tredici grandi dipinti ad acrilico, tutti realizzati nel 2017 su un particolare pannello multistrato di cartone e alluminio. Opere in cui l’artista non tocca mai il supporto, né con le mani, né con i pennelli o altri strumenti, avvalendosi solo di getti d’aria e d’acqua che veicolano il colore.
Focalizzando l’attenzione sulla dualità di scienza e mistica, da sempre tema portante della sua ricerca, l’autore si ispira alle esplosioni nucleari che caratterizzano la fine della vita di una stella: la Supernova, simbolo di morte e rinascita, emblema della ciclicità dell’universo. «Opere in cui, si legge nel testo di presentazione, la perfezione delle linee geometriche del triangolo, del cerchio e della croce dialogano con il caos delle esplosioni di colore, creando un equilibrio tra ordine e disordine; geometrie queste che fanno parte del patrimonio culturale e spirituale dell’uomo, di quell’essenza che, riprendendo Platone, trascende la materia esistendo solo nel mondo delle idee».
«Attraverso l’esplosione dei colori, – aggiunge Alberta Lai, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Chicago – la geometria delle linee e delle forme, la danza dei riflessi di luce e delle ombre, l’artista trasmette all’osservatore l’energia cosmica primordiale, l’impulso a gioire del ciclo della vita e l’anelito alla continua palingenesi. L’invito è pertanto a immergersi nell’esperienza estetico-sensoriale, ma anche magico-mistica che la mostra “Supernova” di Enrico Magnani permette/promette al suo fruitore».
La personale, promossa e organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Chicago con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, sarà inaugurata giovedì 7 settembre alle ore 19.00, alla presenza del Console Generale d’Italia a Chicago, Giuseppe Finocchiaro. La galleria dell’Istituto Italiano di Cultura sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Ingresso libero. Catalogo disponibile in mostra.
Per informazioni: Istituto Italiano di Cultura (T. +1 312 822 9545, iicchicago@esteri.it). Per approfondimenti: www.enricomagnani-art.com.
“Supernova. Birth to Life – Vita alla Vita” è il titolo della mostra che raccoglie tredici grandi dipinti ad acrilico, tutti realizzati nel 2017 su un particolare pannello multistrato di cartone e alluminio. Opere in cui l’artista non tocca mai il supporto, né con le mani, né con i pennelli o altri strumenti, avvalendosi solo di getti d’aria e d’acqua che veicolano il colore.
Focalizzando l’attenzione sulla dualità di scienza e mistica, da sempre tema portante della sua ricerca, l’autore si ispira alle esplosioni nucleari che caratterizzano la fine della vita di una stella: la Supernova, simbolo di morte e rinascita, emblema della ciclicità dell’universo. «Opere in cui, si legge nel testo di presentazione, la perfezione delle linee geometriche del triangolo, del cerchio e della croce dialogano con il caos delle esplosioni di colore, creando un equilibrio tra ordine e disordine; geometrie queste che fanno parte del patrimonio culturale e spirituale dell’uomo, di quell’essenza che, riprendendo Platone, trascende la materia esistendo solo nel mondo delle idee».
«Attraverso l’esplosione dei colori, – aggiunge Alberta Lai, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Chicago – la geometria delle linee e delle forme, la danza dei riflessi di luce e delle ombre, l’artista trasmette all’osservatore l’energia cosmica primordiale, l’impulso a gioire del ciclo della vita e l’anelito alla continua palingenesi. L’invito è pertanto a immergersi nell’esperienza estetico-sensoriale, ma anche magico-mistica che la mostra “Supernova” di Enrico Magnani permette/promette al suo fruitore».
La personale, promossa e organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Chicago con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, sarà inaugurata giovedì 7 settembre alle ore 19.00, alla presenza del Console Generale d’Italia a Chicago, Giuseppe Finocchiaro. La galleria dell’Istituto Italiano di Cultura sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Ingresso libero. Catalogo disponibile in mostra.
Per informazioni: Istituto Italiano di Cultura (T. +1 312 822 9545, iicchicago@esteri.it). Per approfondimenti: www.enricomagnani-art.com.
Altri eventi dell'inserzionista
Sonia Costantini. Absolute Color
19/09/2015 - 13/11/2015
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
Un colore assoluto, che è sostanza, materia, corpo opaco toccato dalla luce e trasformato in vibrazione luminosa. Con le opere pittoriche di Sonia Costantini si inaugura sabato 19 settembre, alle ore 18.00, la sede congiunta di CSArt - Comunicazione per l’Arte e ClubArt - the modern art community nel centro storico di Reggio Emilia (Via Emilia Santo Stefano, 54).
Curata da Chiara Serri e Paolo Barilli, l’esposizione s’intitola “Absolute Color” in riferimento ad un sapiente uso del colore, svincolato da riferimenti figurali o narrativi.
In mostra, una selezione di dipinti ad acrilico ed olio su tela di recente produzione, riconducibili all’ambito della pittura monocroma, sebbene da essa si distinguano per l’artigianalità di un processo creativo consolidato negli anni.
Colpi di spatola brevi e regolari alimentano una gestualità rituale che misura la superficie ricoprendo la tela e i bordi senza interruzioni, per alludere ad uno spazio “altro”, profondo e spirituale.
La personale sarà visitabile fino al 13 novembre 2015, da lunedì a venerdì ore 10.00-12.00 oppure su appuntamento. Sabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la mostra verrà straordinariamente aperta con orario 16.00-18.30. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 1715142, info@csart.it, www.csart.it, info@clubart.it, www.clubart.it.
Curata da Chiara Serri e Paolo Barilli, l’esposizione s’intitola “Absolute Color” in riferimento ad un sapiente uso del colore, svincolato da riferimenti figurali o narrativi.
In mostra, una selezione di dipinti ad acrilico ed olio su tela di recente produzione, riconducibili all’ambito della pittura monocroma, sebbene da essa si distinguano per l’artigianalità di un processo creativo consolidato negli anni.
Colpi di spatola brevi e regolari alimentano una gestualità rituale che misura la superficie ricoprendo la tela e i bordi senza interruzioni, per alludere ad uno spazio “altro”, profondo e spirituale.
La personale sarà visitabile fino al 13 novembre 2015, da lunedì a venerdì ore 10.00-12.00 oppure su appuntamento. Sabato 10 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, la mostra verrà straordinariamente aperta con orario 16.00-18.30. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 1715142, info@csart.it, www.csart.it, info@clubart.it, www.clubart.it.
Mirko Baricchi, Humus
27/06/2015 - 26/07/2015
Parma (PR) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
La Galleria San Ludovico di Parma (Borgo del Parmigianino, 2/a) ospita, dal 27 giugno al 26 luglio 2015, la personale dell’artista spezzino Mirko Baricchi, a cura di Chiara Canali. Patrocinata dal Comune di Parma, l’esposizione è organizzata dall’Associazione Culturale Art Company in collaborazione con le gallerie Cardelli & Fontana artecontemporanea (Sarzana, La Spezia) e Bonioni Arte (Reggio Emilia). Il vernissage si terrà sabato 27 giugno alle ore 18.00. Per tutta la durata della mostra, un’opera di Mirko Baricchi sarà inoltre esposta nella prima sala della Pinacoteca Stuard (Borgo del Parmigianino, 2/b), con oltre duecento opere dal XIV secolo al Novecento.
La mostra, intitolata “Humus”, presenta una decina di opere pittoriche, perlopiù di grandi dimensioni, realizzate nel 2014-2015. Dedicate al tema della natura e del paesaggio terrestre, esse si soffermano sul ruolo dell’Umano all’interno di un ciclo naturale legato alla terra. Una ricerca che si spinge oltre il paesaggio, scavando nelle sue radici profonde per parlare dell’immaginario che da sempre lo nutre e lo sostenta.
«Humus – spiega l’artista – è una sorta di pratica della contemplazione, della pausa, intesa proprio nella sua accezione più prosaica. Pausa mentale e fisica, sedersi e ascoltare. […] Dopo la prima germogliazione era tempo di assicurare al mio fare un terreno fertile per una “continuazione”. Un momento necessario di stasi per far decantare il pensiero e i mezzi pittorici».
Come scrive la curatrice, «Dopo un periodo più denso, di accumulo di segni, tracce e materie, Baricchi ha ricercato la strada della sottrazione, della riduzione, della riemersione, della rinascita (anche in coincidenza con un nuovo momento autobiografico) che si traduce in uno stile più libero, essenziale, aereo, che sa trattare le superfici pittoriche con la leggerezza e l’incanto della poesia. [...] Le sue opere sono come finestre aperte non sul paesaggio, tout court, ma sulla coscienza poetica del reale e del paesaggio o, meglio, su ciò che il reale e il paesaggio diventano passando attraverso la profondità che abita la coscienza di un pittore, in un rapporto con l’Umano che supera i limiti di ogni naturalismo».
L’allestimento, pensato per la sequenza di nicchie che caratterizza la chiesa sconsacrata, prevede l’alternanza di opere su tela e su carta che disegnano vuoti e pieni all’interno di uno spazio caratterizzato da forti accelerazioni e rallentamenti nella fruizione. Completa il progetto il video Making of “Germogli. e di stelle”, che presenta il lavoro in progressione, realizzato da Paolo Ranieri in occasione dell’omonima mostra.
La personale sarà visitabile fino al 26 luglio 2015. Ingresso libero. La Galleria San Ludovico è aperta di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì con orario 17.00-23.00, sabato e domenica ore 10.30-12.30 e 17.00-23.00, martedì chiuso. Catalogo Cardelli & Fontana artecontemporanea e Bonioni Arte con testi di Chiara Canali disponibile in sede. Per informazioni: www.artcompanyitalia.com, www.cardelliefontana.com, www.bonioniarte.it.
Mirko Baricchi nasce a La Spezia nel 1970. Dopo il liceo si trasferisce a Firenze, dove frequenta l’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. Parte quindi per il Messico, lavorando come illustratore per una nota agenzia di comunicazione americana, senza abbandonare tuttavia la sua passione per la pittura. In una delle sue numerose visite ai musei messicani, viene folgorato dall’artista Rufino Tamayo. Lascia il lavoro in agenzia e, poco dopo, partecipa ad una collettiva al Museo Siqueros, ricevendo riscontri positivi da parte della critica. Tornato in Italia, si trasferisce a Milano, dove sfrutta la sua abilità di disegnatore nel campo della pubblicità e dell’editoria. In questo periodo matura la decisione di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nel 1998 si stabilisce a La Spezia, avviando una proficua collaborazione con Cardelli & Fontana artecontemporanea. Prende parte a numerose esposizioni e fiere d’arte. Tra le recenti personali, si segnalano “Maculae” (Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2010), “De Rerum” (Galería Barcelona, Barcellona, Spagna, 2010), “Rendez-vous con Mirko Baricchi” (Galleria Bianconi, Milano, 2011), “De Rerum” (Galerie Fabrice Galvani, Toulouse, Francia, 2011) e “Germogli. e di stelle” (Cardelli & Fontana, Sarzana, La Spezia, 2012). Sue opere sono presenti nelle collezioni di CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea, collezione Battolini, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Civica Raccolta del Disegno - MuSa di Salò (BS).
La mostra, intitolata “Humus”, presenta una decina di opere pittoriche, perlopiù di grandi dimensioni, realizzate nel 2014-2015. Dedicate al tema della natura e del paesaggio terrestre, esse si soffermano sul ruolo dell’Umano all’interno di un ciclo naturale legato alla terra. Una ricerca che si spinge oltre il paesaggio, scavando nelle sue radici profonde per parlare dell’immaginario che da sempre lo nutre e lo sostenta.
«Humus – spiega l’artista – è una sorta di pratica della contemplazione, della pausa, intesa proprio nella sua accezione più prosaica. Pausa mentale e fisica, sedersi e ascoltare. […] Dopo la prima germogliazione era tempo di assicurare al mio fare un terreno fertile per una “continuazione”. Un momento necessario di stasi per far decantare il pensiero e i mezzi pittorici».
Come scrive la curatrice, «Dopo un periodo più denso, di accumulo di segni, tracce e materie, Baricchi ha ricercato la strada della sottrazione, della riduzione, della riemersione, della rinascita (anche in coincidenza con un nuovo momento autobiografico) che si traduce in uno stile più libero, essenziale, aereo, che sa trattare le superfici pittoriche con la leggerezza e l’incanto della poesia. [...] Le sue opere sono come finestre aperte non sul paesaggio, tout court, ma sulla coscienza poetica del reale e del paesaggio o, meglio, su ciò che il reale e il paesaggio diventano passando attraverso la profondità che abita la coscienza di un pittore, in un rapporto con l’Umano che supera i limiti di ogni naturalismo».
L’allestimento, pensato per la sequenza di nicchie che caratterizza la chiesa sconsacrata, prevede l’alternanza di opere su tela e su carta che disegnano vuoti e pieni all’interno di uno spazio caratterizzato da forti accelerazioni e rallentamenti nella fruizione. Completa il progetto il video Making of “Germogli. e di stelle”, che presenta il lavoro in progressione, realizzato da Paolo Ranieri in occasione dell’omonima mostra.
La personale sarà visitabile fino al 26 luglio 2015. Ingresso libero. La Galleria San Ludovico è aperta di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì con orario 17.00-23.00, sabato e domenica ore 10.30-12.30 e 17.00-23.00, martedì chiuso. Catalogo Cardelli & Fontana artecontemporanea e Bonioni Arte con testi di Chiara Canali disponibile in sede. Per informazioni: www.artcompanyitalia.com, www.cardelliefontana.com, www.bonioniarte.it.
Mirko Baricchi nasce a La Spezia nel 1970. Dopo il liceo si trasferisce a Firenze, dove frequenta l’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. Parte quindi per il Messico, lavorando come illustratore per una nota agenzia di comunicazione americana, senza abbandonare tuttavia la sua passione per la pittura. In una delle sue numerose visite ai musei messicani, viene folgorato dall’artista Rufino Tamayo. Lascia il lavoro in agenzia e, poco dopo, partecipa ad una collettiva al Museo Siqueros, ricevendo riscontri positivi da parte della critica. Tornato in Italia, si trasferisce a Milano, dove sfrutta la sua abilità di disegnatore nel campo della pubblicità e dell’editoria. In questo periodo matura la decisione di dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nel 1998 si stabilisce a La Spezia, avviando una proficua collaborazione con Cardelli & Fontana artecontemporanea. Prende parte a numerose esposizioni e fiere d’arte. Tra le recenti personali, si segnalano “Maculae” (Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2010), “De Rerum” (Galería Barcelona, Barcellona, Spagna, 2010), “Rendez-vous con Mirko Baricchi” (Galleria Bianconi, Milano, 2011), “De Rerum” (Galerie Fabrice Galvani, Toulouse, Francia, 2011) e “Germogli. e di stelle” (Cardelli & Fontana, Sarzana, La Spezia, 2012). Sue opere sono presenti nelle collezioni di CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea, collezione Battolini, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Civica Raccolta del Disegno - MuSa di Salò (BS).
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Maria Pellini, Cinque Opere sull'Amore
06/08/2017 - 27/08/2017
Parma (PR) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
“Cinque Opere sull’Amore” di Maria Pellini in mostra, dal 6 al 27 agosto 2017, all’interno del Centro Convegni del Castello di Sarzano (ex chiesa di San Bartolomeo) a Casina (Reggio Emilia).
Realizzata con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di Casina, la mostra verrà inaugurata domenica 6 agosto, alle ore 18.00. L’esposizione sarà accompagnata da un ricco calendario di incontri, conferenze e performance teatrali ad ingresso gratuito sul tema dell’amore.
In mostra, cinque opere a tecnica mista su tela di grandi dimensioni, realizzate nel 2016 e nel 2017. Un progetto, condiviso con Gianluca Montanari, che intende rappresentare l’universalità dell’amore, oltre i limiti precostituiti.
«Non solo dipinti, ma anche parole e momenti di condivisione – spiega Maria Pellini – per dare vita ad uno spazio in cui il visitatore si senta cullato ed amorevolmente protetto, dove possa trovare, provare, sentire il luogo sacro di sé. Uno spazio di pace, ma anche un momento di ricerca ed estensione, di espansione per sentirsi Amore».
I cinque dipinti, tutti di matrice informale, saranno allestiti rispettivamente ai lati della navata unica, nelle due cappelle laterali e nella zona absidale, a ridosso dell’altare paleocristiano, contestualmente a testi poetici scritti dall’artista per accompagnare le opere.
Come spiega la storica dell’arte Francesca Mora, «Maria Pellini incrocia con spavalderia i ferri con l’arte, lavorando nel colore e nella materia con una forza non comune, così maschile per la brutalità e il vigore in cui si manifesta, ma al tempo stesso femminile nella sensibilità che la muove. L’artista si mostra come nuda davanti ai nostri occhi, non ha bisogno di inutili decori o di ammorbidire quella verità che sente l’urgenza di rivelarci... È in grado, con grande umiltà ma anche con una solida preparazione, di indicarci le vie del sentire dell’animo umano che possiamo percorrere di fronte alle sue opere, permettendoci al tempo stesso di scegliere in quale desideriamo camminare».
La personale sarà visitabile fino al 27 agosto 2017, di venerdì, sabato, domenica e festivi con orario 16.00-22.00. Ingresso libero. Per informazioni: maria@mariapellini.com, www.mariapellini.com.
Nell’ambito della mostra si terranno sei eventi ad ingresso gratuito con inizio alle ore 18.30: lunedì 7 agosto, “Imparare ad amare noi stessi attraverso la terapia della risata”, conferenza esperienziale a cura di Caterina Pettinato (Laureata in Psicologia, specializzata in coaching, formazione e neuroscienze); mercoledì 9 agosto, “Cibo, amore e nutrimento”, conferenza a cura di Francesca Piccinini (consulente nutrizionale di alimentazione macromediterranea); venerdì 11 agosto, “Le radici dell’amore”, presentazione dell’omonimo libro a cura di Caterina Villani (autrice) e Stefano Nava (illustratore); venerdì 18 agosto, “Amore...”, conferenza a cura di Sergio Gaiffi (Psicologo clinico, Psicoterapeuta); sabato 19 agosto, “Esperienze di vita”, conferenza esperienziale a cura di Graziella Saccocci (Docente di Biodanza) e Alda Grassini (Master Reiki); sabato 26 agosto, “La realtà dell’amore”, performance teatrale di Roberta Bedogni (autrice ed interprete).
Maria Pellini nasce a Reggio Emilia nel 1963. Diplomata in arte del tessuto presso l’Istituto d’Arte Gaetano Chierici di Reggio Emilia, inizia ad operare come decoratrice nel settore delle giostre tradizionali per luna park, esportate principalmente nei paesi arabi e in Europa. Nel 1999 esordisce nel mondo dell’arte con una ricerca personale che tuttora porta avanti con mostre personali a livello nazionale. Ha collaborato con le scuole medie inferiori Italo Calvino e San Giovanni Bosco di Reggio Emilia nell’ambito di “Mus-e” (Musique Europe), progetto ideato dal violinista Yihudi Menuin per favorire l’integrazione sociale con l’aiuto dell’arte, e con l’Associazione Nondasola per l’aiuto del singolo bambino o del gruppo. Promuove nel proprio atelier, e non solo, corsi e laboratori per bambini ed adulti improntati al benessere e alla ricerca interiore, creativa, grafica e pittorica. Opera e collabora con la cooperativa Zora per laboratori pittorici nella disabilità. Attiva all’interno dell’associazione Andos per laboratori (LIC Donna- luoghi di prevenzione) e consulente artistica per mostre all’interno della sede, nonché vicepresidente dell’Associazione Insieme si Può, opera sinergicamente con la biodanza unita al colore, all’espressione artistica e alla musicalità del cuore. È inserita nel volume “Donne & donne sulle tracce di Matilde di Canossa”, promosso dalla Regione Emilia Romagna. Nel 2016 la rivista “Marie Claire Maison” ha pubblicato alcune sue opere, selezionate dall’Architetto Designer Bruno Tarsia di Milano. Il suo atelier si trova presso il “Borgo delle Querce” a Pieve Modolena, in provincia di Reggio Emilia.
Realizzata con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e del Comune di Casina, la mostra verrà inaugurata domenica 6 agosto, alle ore 18.00. L’esposizione sarà accompagnata da un ricco calendario di incontri, conferenze e performance teatrali ad ingresso gratuito sul tema dell’amore.
In mostra, cinque opere a tecnica mista su tela di grandi dimensioni, realizzate nel 2016 e nel 2017. Un progetto, condiviso con Gianluca Montanari, che intende rappresentare l’universalità dell’amore, oltre i limiti precostituiti.
«Non solo dipinti, ma anche parole e momenti di condivisione – spiega Maria Pellini – per dare vita ad uno spazio in cui il visitatore si senta cullato ed amorevolmente protetto, dove possa trovare, provare, sentire il luogo sacro di sé. Uno spazio di pace, ma anche un momento di ricerca ed estensione, di espansione per sentirsi Amore».
I cinque dipinti, tutti di matrice informale, saranno allestiti rispettivamente ai lati della navata unica, nelle due cappelle laterali e nella zona absidale, a ridosso dell’altare paleocristiano, contestualmente a testi poetici scritti dall’artista per accompagnare le opere.
Come spiega la storica dell’arte Francesca Mora, «Maria Pellini incrocia con spavalderia i ferri con l’arte, lavorando nel colore e nella materia con una forza non comune, così maschile per la brutalità e il vigore in cui si manifesta, ma al tempo stesso femminile nella sensibilità che la muove. L’artista si mostra come nuda davanti ai nostri occhi, non ha bisogno di inutili decori o di ammorbidire quella verità che sente l’urgenza di rivelarci... È in grado, con grande umiltà ma anche con una solida preparazione, di indicarci le vie del sentire dell’animo umano che possiamo percorrere di fronte alle sue opere, permettendoci al tempo stesso di scegliere in quale desideriamo camminare».
La personale sarà visitabile fino al 27 agosto 2017, di venerdì, sabato, domenica e festivi con orario 16.00-22.00. Ingresso libero. Per informazioni: maria@mariapellini.com, www.mariapellini.com.
Nell’ambito della mostra si terranno sei eventi ad ingresso gratuito con inizio alle ore 18.30: lunedì 7 agosto, “Imparare ad amare noi stessi attraverso la terapia della risata”, conferenza esperienziale a cura di Caterina Pettinato (Laureata in Psicologia, specializzata in coaching, formazione e neuroscienze); mercoledì 9 agosto, “Cibo, amore e nutrimento”, conferenza a cura di Francesca Piccinini (consulente nutrizionale di alimentazione macromediterranea); venerdì 11 agosto, “Le radici dell’amore”, presentazione dell’omonimo libro a cura di Caterina Villani (autrice) e Stefano Nava (illustratore); venerdì 18 agosto, “Amore...”, conferenza a cura di Sergio Gaiffi (Psicologo clinico, Psicoterapeuta); sabato 19 agosto, “Esperienze di vita”, conferenza esperienziale a cura di Graziella Saccocci (Docente di Biodanza) e Alda Grassini (Master Reiki); sabato 26 agosto, “La realtà dell’amore”, performance teatrale di Roberta Bedogni (autrice ed interprete).
Maria Pellini nasce a Reggio Emilia nel 1963. Diplomata in arte del tessuto presso l’Istituto d’Arte Gaetano Chierici di Reggio Emilia, inizia ad operare come decoratrice nel settore delle giostre tradizionali per luna park, esportate principalmente nei paesi arabi e in Europa. Nel 1999 esordisce nel mondo dell’arte con una ricerca personale che tuttora porta avanti con mostre personali a livello nazionale. Ha collaborato con le scuole medie inferiori Italo Calvino e San Giovanni Bosco di Reggio Emilia nell’ambito di “Mus-e” (Musique Europe), progetto ideato dal violinista Yihudi Menuin per favorire l’integrazione sociale con l’aiuto dell’arte, e con l’Associazione Nondasola per l’aiuto del singolo bambino o del gruppo. Promuove nel proprio atelier, e non solo, corsi e laboratori per bambini ed adulti improntati al benessere e alla ricerca interiore, creativa, grafica e pittorica. Opera e collabora con la cooperativa Zora per laboratori pittorici nella disabilità. Attiva all’interno dell’associazione Andos per laboratori (LIC Donna- luoghi di prevenzione) e consulente artistica per mostre all’interno della sede, nonché vicepresidente dell’Associazione Insieme si Può, opera sinergicamente con la biodanza unita al colore, all’espressione artistica e alla musicalità del cuore. È inserita nel volume “Donne & donne sulle tracce di Matilde di Canossa”, promosso dalla Regione Emilia Romagna. Nel 2016 la rivista “Marie Claire Maison” ha pubblicato alcune sue opere, selezionate dall’Architetto Designer Bruno Tarsia di Milano. Il suo atelier si trova presso il “Borgo delle Querce” a Pieve Modolena, in provincia di Reggio Emilia.
Cart’art. Orizzonti di carta
11/07/2014 - 20/07/2014
Parma (PR) - Emilia-Romagna
Inserito da Marta Santacatterina
Nella cornice del Museo Pier Maria Rossi di Berceto, a partire dall’11 luglio, si svolgerà la prima edizione di CART’ART. Orizzonti di carta. Undici artisti esporranno le loro opere, tutte di carta, appunto: tra scultura e pittura, abiti e installazioni, taccuini e incisioni, si potrà percorrere un viaggio che prende il via da un materiale leggero e quotidiano.
Declinata in sculture lievi, rielaborata, tagliata e incollata, infilata per formare gioielli, impressa o ricomposta, la carta è la protagonista della nuova mostra allestita presso il Museo Pier Maria Rossi di Berceto che, per l’occasione, ha invitato undici artisti a confrontarsi con un mezzo che offre profondi spunti creativi in molti ambiti.
Gli artisti, accomunati dalla predilezione verso un materiale quotidiano e naturale e a un’ispirazione che spesso è fonte di riflessione sul rispetto dell’ambiente e sul recupero degli “scarti”, sono stati selezionati attentamente e, con le loro opere, propongono un percorso coerente nel mondo della carta. Molti hanno un curriculum affermato – tra collaborazioni con il MART di Rovereto, con Biennale di Venezia ecc. – altri, più giovani, apportano una linfa particolarmente stimolante alla produzione artistica di questi anni.
Il percorso allestito tra le sale del Museo di Berceto si snoda quindi in varie tappe che illustrano molti dei possibili usi creativi della carta. La sua potenzialità a diventare scultura, con le opere ispirate alle piante di Maria Francesca Tassi e con le creazioni luminose di Giovanna Corsi che reinterpreta la lanterna orientale in chiave figurativa. Elvezia Allari costruisce invece vestiti sospesi, anch’essi di carta, recuperando materiali poveri e di scarto, mentre Angela Simone propone gioielli “cartacei” realizzati tramite raffinate tecniche antiche e orientali.
CART’ART espone anche dipinti veri e propri, come quelli del giovane Matteo Sclafani, oltre a installazioni contemporanee qui rappresentate da Eleonora Cumer con i suoi libri d’artista.
Gianluca Quaglia invece allarga il suo intervento all’ambiente che lo circonda, prendendo possesso degli spazi e Giorgio Tentolini e Babiscia propongono il primo intagli di carte sovrapposte che creano volumi vuoti in cui le sagome umane emergono e sembrano prendere vita; la seconda realizza stampe calcografiche, acqueforti in particolare, proponendo racconti che prendono spunto dagli oggetti d’uso.
Alla tradizione del quaderno si rifà Patrizia Peruffo che, lo reinterpreta in chiave attuale, e infine Renza Sciutto espone le Carte dell’ascolto, opere di carta che abbandonano la parola per farsi tattili e mute.
Sabato 12 luglio, inoltre, le artiste Maria Francesca Tassi ed Eleonora Cumer terranno un workshop destinato ad adulti e bambini: per informazioni su costi e iscrizioni telefonare al 393.6710042 entro lunedì 7 luglio.
Immagine: Renza Sciutto, Carte dell'ascolto
CART’ART. Orizzonti di carta
Dall’11 al 20 luglio 2014
Museo Pier Maria Rossi
Strada Romea, 5 – 43042 Berceto (Parma)
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Nei giorni 11-12-13 luglio la mostra sarà aperta fino a mezzanotte
Info: +393356237878
segreteria@museopiermariarossi.it
www.museopiermariarossi.it
Declinata in sculture lievi, rielaborata, tagliata e incollata, infilata per formare gioielli, impressa o ricomposta, la carta è la protagonista della nuova mostra allestita presso il Museo Pier Maria Rossi di Berceto che, per l’occasione, ha invitato undici artisti a confrontarsi con un mezzo che offre profondi spunti creativi in molti ambiti.
Gli artisti, accomunati dalla predilezione verso un materiale quotidiano e naturale e a un’ispirazione che spesso è fonte di riflessione sul rispetto dell’ambiente e sul recupero degli “scarti”, sono stati selezionati attentamente e, con le loro opere, propongono un percorso coerente nel mondo della carta. Molti hanno un curriculum affermato – tra collaborazioni con il MART di Rovereto, con Biennale di Venezia ecc. – altri, più giovani, apportano una linfa particolarmente stimolante alla produzione artistica di questi anni.
Il percorso allestito tra le sale del Museo di Berceto si snoda quindi in varie tappe che illustrano molti dei possibili usi creativi della carta. La sua potenzialità a diventare scultura, con le opere ispirate alle piante di Maria Francesca Tassi e con le creazioni luminose di Giovanna Corsi che reinterpreta la lanterna orientale in chiave figurativa. Elvezia Allari costruisce invece vestiti sospesi, anch’essi di carta, recuperando materiali poveri e di scarto, mentre Angela Simone propone gioielli “cartacei” realizzati tramite raffinate tecniche antiche e orientali.
CART’ART espone anche dipinti veri e propri, come quelli del giovane Matteo Sclafani, oltre a installazioni contemporanee qui rappresentate da Eleonora Cumer con i suoi libri d’artista.
Gianluca Quaglia invece allarga il suo intervento all’ambiente che lo circonda, prendendo possesso degli spazi e Giorgio Tentolini e Babiscia propongono il primo intagli di carte sovrapposte che creano volumi vuoti in cui le sagome umane emergono e sembrano prendere vita; la seconda realizza stampe calcografiche, acqueforti in particolare, proponendo racconti che prendono spunto dagli oggetti d’uso.
Alla tradizione del quaderno si rifà Patrizia Peruffo che, lo reinterpreta in chiave attuale, e infine Renza Sciutto espone le Carte dell’ascolto, opere di carta che abbandonano la parola per farsi tattili e mute.
Sabato 12 luglio, inoltre, le artiste Maria Francesca Tassi ed Eleonora Cumer terranno un workshop destinato ad adulti e bambini: per informazioni su costi e iscrizioni telefonare al 393.6710042 entro lunedì 7 luglio.
Immagine: Renza Sciutto, Carte dell'ascolto
CART’ART. Orizzonti di carta
Dall’11 al 20 luglio 2014
Museo Pier Maria Rossi
Strada Romea, 5 – 43042 Berceto (Parma)
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Nei giorni 11-12-13 luglio la mostra sarà aperta fino a mezzanotte
Info: +393356237878
segreteria@museopiermariarossi.it
www.museopiermariarossi.it