Evento: Tra forma e suono - Ion Koman, Mikhail Roshnyak, Mikhail Tzarush
25/11/2017 - 10/02/2018
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Data di inserimento: 16/11/2017 - 12:42
Luogo: Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 25/11/2017
Data di fine 10/02/2018
Descrizione
In linea con la mostra “Kandinsky?Cage: Musica e Spirituale nell’Arte”, allestita a Palazzo Magnani, la Galleria RezArte Contemporanea di Reggio Emilia (Via Emilia Ospizio, 34/D), in collaborazione con il Centro Culturale MIR di Novara, presenta “Tra forma e suono”, esposizione collettiva con opere di Ion Koman, Mikhail Roshnyak e Mikhail Tzarush.
Accompagnata da un testo critico di Vitaly Patsyukov, Direttore del Dipartimento Progetti Sperimentali per l’Arte Contemporanea del Ministero della Cultura della Federazione Russa, la mostra sarà inaugurata sabato 25 novembre alle ore 17.00.
In esposizione, una ventina di opere di matrice astratto informale e materico figurativa, realizzate dal 1993 al 2017. Dopo i positivi riscontri ottenuti nella primavera del 2017 con la panoramica “Dal Mar Nero agli Urali”, la Galleria propone ora un approfondimento dedicato a tre artisti – Ion Koman, Mikhail Roshnyak e Mikhail Tzarush – tutti nati negli anni ’40 e ’50 e accomunati da esperienza storica, appartenenza geografica, interesse per forma e suono.
«Acquisendo il loro spazio personale e distanziandosi allo stesso tempo da esso – scrive Vitaly Patsyukov – i tre artisti fissano nelle loro opere quella zona in continua crescita in cui domina il silenzio di John Cage. Cercano, infatti, di creare nuove armonie lineari che consentano di riempire i mutevoli vuoti e le pause, considerando gli strumenti culturali, ivi compresa la tecnologia, come un mezzo per ampliare il territorio dell’arte».
Ion Koman è nato a Garaghish (Moldova) nel 1954. Dopo gli studi presso la facoltà di pittura e disegno all’Istituto d’Arte “I.E. Repin” di Kishinev, nel 1978 si è trasferito a Mosca, dove ha lavorato come grafico politico e ha frequentato il gruppo dei pittori “anticonformisti” della Malaya Gruzinskaya. Dal 1987 è membro dell’Unione dei Pittori e dei grafici di Mosca e dal 1991 svolge la sua attività artistica in Italia e a Mosca.
Mikhail Roshnyak è nato nel 1958 a Sterlitamak (Bashkiria, URSS) e ha studiato a Mosca, all’Istituto di Arti grafiche. Nel 1992 ha fondato il gruppo Miros-Yggs a Lipsia e nel 1993 a Mosca ha pubblicato la rivista “All-Manach”, dedicata ai problemi dell’arte alternativa. È membro dell’Unione dei Pittori della Russia. Vive e lavora a Mosca.
Mikhail Tzarush è nato nel 1948 a Ungeni (Moldova), ha studiato a Kishinev, all’Istituto d’Arte “E.I. Repin”, quindi ha completato la sua formazione a Leningrado, presso l’Accademia di Belle Arti. Dal 1971 ha adottato il sistema Sterligov, ispirato ai principi plastici dell’Impressionismo e del Cubismo, alla teoria del colore di Matjushin e alla cupola sferica di V. Sterligov. È membro dell’Unione dei Pittori della Moldova. Vive e lavora a San Pietroburgo e a Kishinev.
La mostra sarà visitabile fino al 10 febbraio 2018, di martedì, venerdì e sabato con orario 9.00-12.30 e 16.00-19.30, mercoledì e giovedì ore 9.00-12.30, domenica ore 16.00-19.30, oppure su appuntamento, chiuso lunedì e festivi. Ingresso libero. Catalogo disponibile in galleria con testi di Vitaly Patsyukov e ricco apparato iconografico. Per informazioni: tel. 0522 333351, cell. 338 1305698, www.galleriarezarte.it, info@galleriarezarte.it.
Contemporaneamente a “Tra forma e suono”, RezArte Contemporanea ospita anche la mostra “Grand Tour, Luoghi e atmosfere di un Paese incantato”, curata da Antonio Brighi con opere realizzate dai protagonisti dell’Ottocento italiano ed europeo.
Altri eventi dell'inserzionista
Achille Ascani, Consolazioni
01/10/2016 - 30/10/2016
Reggio nell'Emilia (RE) - Emilia-Romagna
Inserito da CSArt Serri
Il Museo dei Frati Cappuccini di Reggio Emilia presenta, dal 1 al 30 ottobre 2016, la mostra fotografica di Achille Ascani, a cura di Andreina Pezzi. Allestita nella biblioteca, in occasione della “Settimana della salute mentale”, l’esposizione sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle ore 10.00.
Il titolo della mostra – “Consolazioni” – è tratto dal nuovo progetto del fotografo emiliano, per la prima volta presentato al pubblico.
Come spiega la curatrice, «Achille Ascani ha un rapporto privilegiato con la meccanica e i materiali, che mette in dialogo con la fotografia per creare installazioni. La sua ricerca mostra attenzione verso l’ambiente e, soprattutto, interesse alla persona, testimoniato dalla sua ultima produzione, in cui lo sguardo fotografico si posa su alcune delle più importanti piazze italiane, portando a riflettere sulle abitudini, gli svaghi e le consolazioni dell’uomo, di cui questi luoghi diventano teatro».
Ogni opera fotografica è accompagnata da manufatti in metallo che “guidano” la visione, trasportando lo spettatore in una sorta di camera ottica. Oggetti che sono scelti personalmente dall’autore come chiavi di lettura del proprio lavoro.
L’immagine fotografica nasce da continue sovrapposizioni, a ripresa diretta, in campo aperto, senza lavoro di postproduzione e senza la minima manipolazione digitale in studio.
«La magia di questa mostra, conclude Andreina Pezzi, è la perfetta fusione tra ispirazione, tecnica e arte e la capacità di entrare con discrezione in alcuni aspetti della fragilità e solitudine umana».
La personale sarà visitabile fino al 30 ottobre 2016, di sabato e domenica con orario 16.00-19.00. Sabato 15 ottobre 2016, alle ore 11.00, visita guidata gratuita condotta dalla curatrice. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 580720, www.museocappuccini.it, segreteria@museocappuccini.it. Per approfondimenti: http://progettoeikon.it/achille-ascani/.
Achille Ascani nasce a Parma, vive e lavora a Reggio Emilia. Si avvicina al linguaggio fotografico nel 1987 continuando, ancora oggi, sperimentazioni in analogico e coniugando la tradizione con i territori della sperimentazione e contaminazione dei linguaggi. Non interviene in postproduzione attraverso software informatici. La sua modalità fotografica prevede la scansione diretta del negativo, prediligendo il notturno per i tempi di posa e per le luci contrastanti, collegati alla sovrapposizione di istanti che rimandano alla memoria. Dal 1996 ha preso parte a numerose mostre personali e collettive, partecipando anche a SetUp Contemporary Art Fair (Bologna, 2016).
Luigi Ghirri e Omar Galliani, Spazio Siderale
31/05/2016 - 17/07/2016
Reggio Emilia
Inserito da CSArt Serri
“Spazio Siderale”: un libro ed una mostra per raccontare il dietro le quinte della realizzazione del terzo monumentale sipario del Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, dipinto da Omar Galliani nel 1991. In quelle settimane, uno dei più grandi fotografi italiani, Luigi Ghirri, documentò, da par suo, la nascita dell’opera. La presentazione ufficiale si terrà martedì 31 maggio, alle ore 18.30, nella Sala degli Specchi del Teatro Valli. Ospite d’eccezione, lo storico e critico d’arte Flavio Caroli. A seguire, visita in anteprima all’esposizione allestita presso Vicolo Folletto Art Factories.
Vicolo Folletto Art Factories e Corsiero Editore di Reggio Emilia celebrano i venticinque anni della realizzazione del sipario del Teatro Valli con la pubblicazione del volume di Luigi Ghirri “Spazio Siderale. Il sipario del teatro Valli dipinto da Omar Galliani”, contenente le fotografie scattate da Luigi Ghirri per raccontare la nascita del progetto (conservate nella fototeca della Biblioteca Panizzi), unitamente ad alcuni bozzetti ed opere coeve di Omar Galliani, reperite in collezioni pubbliche e private.
Martedì 31 maggio, alle ore 18.30, il libro sarà presentato nella Sala degli Specchi del Teatro Valli, attraverso le testimonianze delle persone che, nei primi anni ’90, sostennero e parteciparono alla realizzazione dell’opera. Dopo il saluto delle Istituzioni, Flavio Caroli parlerà delle fotografie di Luigi Ghirri che documentano il lavoro di Omar Galliani, in dialogo con l’artista stesso. Per l’occasione, sarà possibile ammirare il sipario nella sua magnificenza.
“Spazio Siderale” non è un libro di Luigi Ghirri – spiega l’editore – ma la pubblicazione del menabò sul quale il fotografo reggiano stava lavorando in vista di un eventuale progetto o libro. In mancanza di un titolo autografo, si è scelto di intersecare il soggetto del velario dipinto da Omar Galliani, “Siderea”, con certi temi cari a Luigi Ghirri. Il volume raccoglie 87 fotografie inedite con i relativi passepartout, sui quali sono riportate note autografe del fotografo sui tagli e sull’intensità dei colori in vista della stampa. Una lettura che corrisponde quasi all’ingresso nel laboratorio di Ghirri.
Come ricorda Omar Galliani, «Il tempo era sospeso nella Sala dei Pittori del grande teatro. La musica che ascoltavo si alternava al “clic” degli obiettivi che ogni giorno Luigi Ghirri scattava ai lati e dentro al grande cielo blu cobalto che cresceva tra il mio e il suo tempo. Ora il tempo è cambiato ma “Siderea” è sempre lì e ci guarda. Tante di queste foto non le avevo mai viste. Non ho mai chiesto di vederle in tanti anni per pudore e nostalgia… Oggi qualcuno l’ha fatto per me e Luigi. Grazie».
La mostra, visitabile presso Vicolo Folletto Art Factories (Vicolo Folletto, 1) dal 1 giugno al 17 luglio 2016, raccoglie una selezione di opere di Omar Galliani realizzate negli stessi anni del sipario, alcuni bozzetti preparatori e due lastre in zinco biffate, dalle quali erano state tratte due serie litografiche, anch’esse in esposizione, oltre ad alcune fotografie dal menabò di Luigi Ghirri.
Il libro di Luigi Ghirri “Spazio Siderale” (Corsiero Editore) è disponibile in galleria e presso l’editore in un cofanetto a tiratura limitata di 50 copie, contenente una litografia su pietra di Galliani ed una fotografia di Ghirri numerata. Il volume (40 euro) sarà invece nelle librerie a partire dal 9 giugno 2016.
L’esposizione è visitabile da martedì a giovedì ore 17.00-20.00, da venerdì a domenica ore 10.00-20.00. Ingresso libero. Visite guidate su prenotazione. Per informazioni: tel. +39 366 4115803, gallery@vicolofolletto.it, www.vicolofolletto.it.
Il progetto è realizzato da Vicolo Folletto Art Factories e Corsiero Editore in collaborazione con Fondazione I Teatri, Biblioteca Panizzi, Archivio Luigi Ghirri, Archivio Omar Galliani.
Un particolare ringraziamento a Laura Gasparini, Giuseppe Gherpelli, Anna Grisendi e Nadia Stefanel, nonché ad Omar Galliani, alla famiglia Veroni-Ferretti, alla Collezione Girefin SpA e agli altri collezionisti per la generosa disponibilità con cui hanno concesso le loro opere.
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Olimpia Cavriani, Partiture siciliane
04/03/2016 - 17/03/2016
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da Tiziana Pantaleo
Dal 4 al 17 marzo lo Spazio Espositivo del Caffè Internazionale ospita la prima mostra personale di Olimpia Cavriani in Sicilia.

Partiture siciliane a cura di Paolo Falcone, è prodotta per lo Spazio Espositivo del Caffè Internazionale di Palermo e mette in mostra la prima produzione che la fotografa romana ha dedicato al territorio naturale della Sicilia.

Dopo le serie sulle catene montuose himalyane, sulla Savana africana, e sulla foresta amazzonica approda in Sicilia con una nuova produzione innovativa e originale.

Nelle immagini di Olimpia Cavriani, le prominenze montuose diventano geometrie astratte, frammenti del territorio sono isolati, decostruiti e ricomposti sviluppando nelle sue immagini un lirismo delicato e potente.

Una ricerca nata nel 2013 che si sviluppa attraverso l'utilizzo della macchina fotografica come contenitore di frammenti, un classificatore di elementi prelevati dallo scenario naturalistico, che ricompone attraverso un delicato processo pittorico realizzato in post-produzione in una nuova partitura visiva, dove le diverse campiture fotografiche sono messe in relazione e compongono nuovi elementi di una realtà geografica innovativa.

Olimpia Cavriani, nel corso dei mesi ha prodotto Golfo di Castellammare, Madonie, Regaleali, Etna, Nebrodi e Corvo immagini singole o dittici che segnano alcuni dei luoghi fotografati durante la permanenza in Sicilia.

In questa mostra frammentazioni visive si sovrappongono e si fondono creando immagini reali e fantastiche, definite ed evanescenti, costruendo un linguaggio visivo intimo e personale, nel quale Olimpia Cavriani ci restituisce in modo poetico elementi d’identità, dove bellezza e suggestione di un territorio vengono qui offerti attraverso una visione composita e nuova.

La mostra è accompagnata da un testo di Paolo Falcone ed un intervista di Valentina Bruschi.
Si ringrazia Tasca d'Almerita.


Bio:
Nata a Roma nel 1980, vive e lavora tra Palermo e Roma.
Studia Architettura all’Univeristà “La Terza” di Roma, Grafica per la Comunicazione al Chelsea College of Art di Londra e si specializza in fotografia all’Outside School di Roma.
Nel 2007 inizia i primi lavori di reportage di viaggio e sulla natura in India: “Shanti” è esposto al Festival Internazionale di Fotografia di Roma, e “Nord-Est”, realizzato nel 2008 è esposto al Museo del Tessuto di Prato. Dal 2008 collabora con lo studio Giovanni Gastel e successivamente con lo studio 10b Photography di Francesco Zizola e Claudio Palmisano.
Nel 2009 partecipa come fotografa per una missione umanitaria in Niger nel distretto di Diffa e N’guimi, organizzata dall’ Università Tor Vergata di Roma e dall’ISiAO. Dal 2010 viaggia tra i Parchi Nazionali africani (Kenia, Tanzania, Botswana e Sud Africa), le vette dell’Himalaya (India, Nepal), il Perù e Cuba, pubblicando su Africa Geographic, Traveller, La Repubblica e The Trip Magazine. Tra il 2010 e il 2012 realizza due lavori su Istanbul capitale della cultura europea e per la guida “Istanbul insolita e segreta” di Jonglez. Nel 2013 realizza per MISS ITALIA la campagna contro la violenza sulle donne, pubblicata su La Repubblica.
Dal 2007 al 2016 ha inoltre lavorato per agenzie di comunicazione, tra le quali lo Studio 154, The Kitchen Production, Agenzia Newton 21, Miren, Allucinazione, per lavori di pubblicità, moda, ritratti nel mondo dello spettacolo.

www.olimpiacavriani.com


Info mostra:
Titolo Mostra: Olimpia Cavriani, Partiture siciliane
?a cura di: Paolo Falcone
?Inaugurazione: Venerdi 4 marzo 2016, ore 19:00
Apertura al pubblico: 5 - 17 marzo 2016
Orari: mercoledì - domenica, dalle 18:00 alle 24:00
giorno di chiusura: lunedì e martedi
INGRESSO LIBERO
Aqua Aura, Dreamscape
29/04/2016 - 10/07/2016
Palermo (PA) - Sicilia
Inserito da CSArt Serri
“Dreamscape”: mostra personale dell’artista Aqua Aura, dal 29 aprile al 10 luglio 2016, presso la sede congiunta di CSArt e ClubArt a Reggio Emilia (Via Emilia Santo Stefano, 54). Realizzata in collaborazione con la Galleria VV8 artecontemporanea, in occasione di “Fotografia Europea”, l’esposizione sarà inaugurata venerdì 29 aprile alle ore 18.00.
Dalle finestre che si aprono sulla via Emilia, luogo di storie e memorie, un viaggio immaginario in una terra di confine, dove scenari primordiali diventano immagine di un possibile futuro.
In mostra, una selezione di fotografie delle serie “Scintillation” (2015-16) e “Frozen Frames” (2011-14). Paesaggi silenziosi, ipnotici, irreali ed allo stesso tempo estremamente verosimili. Composizioni nate dall’elaborazione digitale di ritagli fotografici autografi, attraverso una lenta costruzione dell’immagine.
Come spiegano Chiara Serri e Paolo Barilli, «Le opere della serie “Scintillation”, benché strettamente legate a “Frozen Frames”, presentano un carattere di sostanziale novità, ossia la riduzione delle componenti drammatiche, per lasciare campo ad atmosfere sospese, in cui la visione diviene stupore».
Nella nuova produzione è stata, inoltre, riposta grande attenzione alla scelta della carte e degli inchiostri, nonché alle cornici floccate che, come spiega l’autore, presentano un’epidermide vellutata, anch’essa parte dell’opera.
La personale sarà visitabile fino al 10 luglio 2016, da lunedì a venerdì ore 10.00-12.00, oppure su appuntamento; sabato 7 e domenica 8 maggio ore 16.00-18.30. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 1715142, info@csart.it, www.csart.it, info@clubart.it, www.clubart.it.
Aqua Aura si diploma al Liceo Artistico di Bergamo e all’Accademia di Brera. Prosegue la sua formazione in giro per il mondo, tra grandi musei e spazi naturali. Le sue investigazioni si nutrono di fisica astronomica, fisica delle particelle, biogenetica, filosofia e psicologia della percezione. Si esprime attraverso fotografia, Arte Digitale e video. Vive e lavora tra Milano ed Akureyri (Islanda).