Evento: ITALIAN VANITY ART EXHIBITION
04/11/2021 - 10/11/2021
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Inserzionista
Dettagli
Data di inserimento: 29/10/2021 - 9:25
Luogo: Dubai () -
Data di inizio: 04/11/2021
Data di fine 10/11/2021
Descrizione
Lieta di presentare la quarta edizione della mostra


ITALIAN VANITY ART EXHIBITION


Sono ormai sette anni che ho abbracciato l’idea e questo progetto artistico inter- nazionale: un ponte tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti, con l’intento di proseguire l’operato nella valorizzazione dell’arte visiva italiana all’estero, della promozione di artisti italiani nell’Emirato di Dubai, tra i sette quello più “aperto” al confronto con la Cultura Occidentale, e con l’intento di favorire l’approccio consapevole alla fre- quentazione di spazi espositivi in questa città,
ancora in fortissima espansione e cambiamento.?Dopo diverse sperimentazioni, e diverse esperienze in questo Paese, è nato Italian Vanity Art Exhibition, giunto alla sue quarta edizione.?La nuova edizione di Italian Vanity Art Exhibition porta avanti il percorso, già iniziato nel 2014, di dialogo e valorizzazione dell’arte contemporanea, di apprezza- mento degli artisti italiani, oltre il territorio nazionale, al fine di renderlo sempre più forte, efficace, inclusivo e in linea con gli standard internazionali.?In un luogo, il Golfo Arabo, che guarda al futuro più di ogni altro Paese al mondo.
Una mostra di arti visive che include pittura, scultura, fotografia, ed installazione, 11 autori del panorama artistico contemporaneo, presso le sale de International Studio of Art and Galleries Dubai, un moderno spazio d’arte, situato in una posizione strategica e privilegiata, all’interno del Safa Park Complex, che ospita un programma di eventi e di attività partecipative per molte comunità multi-nazionali dell’Emirato.
Dal 4 al 10 novembre 2021.
(Gina Affinito)

L’inaugurazione è prevista per il 4 novembre ore 8.00 pm

Orario di visita
10am to 9pm Wednesday to Monday and open until 8.00pm on Tuesdays.

Venue: Shop 1, Building A5, Safa Park Complex - Al Safa 1 - Dubai 
+971 58 551 4836





In esposizione:

PAOLA BIANCHI
DANIELA CIACCI
GIUSEPPE DEL PRETE
ELVO
SHAKAR GALAJIAN
GIULIA LAURITANO
LUSIGNANI GABRIELLA
ELEONORA PARENTI
LUCIA SERRA
SIMONA SNIDER
SOPHIA ZACCARON



Special Guest Artista Daniele Dell’Angelo Custode
Con le tre sculture: “Stone, Duo e Sublimation”

Esponente del transmanierismo contemporaneo, Dell'Angelo Custode ha realizzato diverse opere che sono tuttora esposte in vari luoghi prestigiosi d'Italia.
Con una fiamma ossidrica e un martello, Dell'Angelo Custode plasma ferro e metalli, trasformandoli in opere d'arte: per farlo gioca con la materia attraverso tagli, bruciature, graffi, abrasioni, inserimenti di colori e ossidi. Tutto questo per portare alla luce la forza comunicativa che si muove dentro e sotto la superficie dei metalli.


Catalogo: https://www.sfogliami.it/fl/238333/b9791j6vkjnx6j36tz117ffcnheqr3u#page/1

On Fb: https://www.facebook.com/events/4020792624696204






Gina Affinito, art curator project

mob. +39 327 346 3882 - gina.affinito@gmail.com
www.ginaaffinito.com
Altri eventi dell'inserzionista
Ode to food - Milano Art Week: gli artisti selezionati
27/06/2015 - 09/07/2015
Milano (MI) - Lombardia
Inserito da Gina Affinito
Milano - Cibo da mangiare con gli occhi: E’ Ode to food, l’esposizione collettiva, composta dalle opere di ben 32 artisti, inserita nella Milano art Week.
Un’ode al cibo ed all’arte contemporanea con lavori appartenenti alla categoria della pittura, della scultura, della fotografia, una installazione ed un’opera di video-arte.
Doppia esposizione a Milano: da sabato 27 giugno a sabato 4 luglio 2015 presso la Chie Art Gallery di viale Premuda 27 (l’inaugurazione è in programma per sabato 27 giugno alle ore 19.00) e da giovedì 2 luglio a giovedì 9 luglio 2015 presso la Galleria Pisacane Arte di via Carlo Pisacane 36 (l’inaugurazione è in programma per giovedì 2 luglio alle ore 19.00).
La mostra, ad ingresso libero, è promossa dall’Associazione Centro Culturale Arianna, con la curatela dell’esperta d’arte Gina Affinito.
Il presupposto
Il filosofo Ludwig Feurbach sostiene che l’uomo sia ciò che mangia, mentre l’antropologo Claude Levi Strauss, recentemente scomparso, sostiene che l’uomo mangia non solo ciò che è buono da mangiare ma anche e soprattutto ciò che è buono (ed opportuno) da pensare. Quindi ciò che è conforme alla sua struttura sociale di riferimento, alla sua affettività ed al suo credo. In definitiva si nutre di idee oltre che di cibo.
Il cibo è vita, non solo perché è essenziale al suo mantenimento, ma anche perché è fiammella di sentimenti come la felicità ed il dolore. Il cibo è vita, così come la sua assenza o penuria, o al contrario il suo eccesso, è foriero di malattie e morte.
Le lancette del cibo segnano l’ora di momenti di convivialità ed aggregazione, dove si intrecciano amori e lievi capricci, o si concludono affari, perché, come recita un vecchio adagio, a tavola non si invecchia”.
Cibo che unisce, come succede per l’olio, simbolo della cultura e della saggezza contadina, usato per condire un semplice pezzo di pane. Cibo che divide, portando con sè odio e morte, come accade per il cosiddetto olio nero, il petrolio, re e signore di tanti conflitti, che arricchisce pochi e affama molti.
Il cibo nutre i rapporti umani, così come la sua assenza o scarsità, li depriva, fino ad atrofizzarli irrimediabilmente. Perché per cibo intendiamo non solo quello che dalla gola arriva allo stomaco, ma anche quello che si dimostra capace di arricchire l’anima di emozioni ed esperienze.
Quindi è il momento di “cibarci d’arte”, alimentando la mente e facendo respirare l’anima, gustando a piccoli e saporiti sorsi il “bello da mangiare”, il cibo buono da mangiare e bello da vedere, come lo definisce Ave Appiano, esperta di semiotica dell’arte, nel suo omonimo libro.
Il cibo, da sempre, è indissolubilmente legato alla storia dell’arte. Si pensi solo all’excursus dalle nature morte, presenti sin dall’antichità, ai floridi corpi boteriani, che del cibo si fanno rappresentanti.
Il cibo per l’arte è come il dio Mercurio per l’Olimpo: colui a cui è affidato il delicato compito di comunicare numerosi messaggi.
Il Progetto
Ode To food è un progetto nato dall’incontro con la fotografa americana Beth Galton, che con il suo obiettivo puntato su tutto quello che nutre la vita e un portfolio ideale per gustare still life saporiti, odi alla patata, texture commestibili e la singolare prospettiva offerta dal Cut Food, indaga sugli aspetti estetici ed artistici del cibo, attraverso lo svelamento di quelle prospettive interne, invisibili allo sguardo affamato, ed attraverso la realizzazione di opere che sono una vera e propria poesia visuale.
Gli artisti selezionati
Un’apposita commissione di esperti ha selezionato 32 artisti. Ecco l’elenco completo:
Maria Luisa Acciaioli, Maria Grazia Algisi, Nicola Ancona , Anna De Rosa, Marilena Di Gianvito, Amedeo Esposito, Francesco Fai, Cristina Flaviano, Antonio Franchi, Marisa Fusco, Shakar Galajian, Tommaso Infè , Zaklina Jacoby, Laura Longhitano, Gabriella Lusignani, Giovanna Magugliani, Leonardo Martellucci, Chiara Margherita Mazza, Tittina Mirra, Antonella Modaffari Bartoli, Maurizio Muscettola, Gaia Pasini, Michele Salvatore Pellegrino, Marco Perini, Ivan Pili, Federico Pisciotta, Tina Racioppi, Piero Roca, Maria Antonietta Scala, Marina Taroni, Orlando Tocco, Raffaella Vaira.
Guest artist: Beth Galton Food Photographer.
Patrocini
La Rassegna è realizzata con l’Alto Patrocinio Morale UNESCO Napoli, sotto gli auspici di EXPO in città 2015 e rientra tra le iniziative artistiche sponsorizzate e supportate dalla Camera di Commercio di Milano.
Infatti sin da subito è risultato nevralgico ai fini della promozione e del sostegno morale del progetto il partenariato con le due Istituzioni depositarie delle iniziative legate all’Esposizione Universale 2015, Camera di Commercio di Milano ed EXPO in CITTA’. L’esposizione è stata ufficialmente inserita tra gli eventi ritenuti “più meritevoli” nell'incrementare l'attrattività della città durante il periodo Expo.
Le Location

Due Gallerie milanesi:
Galleria “Chie Art Gallery” e "Pisacane Arte"
Veritas Feminae
25/03/2016 - 31/03/2016
Matera (MT) - Basilicata
Inserito da Gina Affinito
VERITAS FEMINAE
Art Contest

Eroine, guerriere, testarde, brillanti: figure femminili forti e coraggiose, ma anche fragili e sensibili, spesso contrapposte ad una società che le ha umiliate ed emarginate, ed alcune perfino uccise.
Parla di Donne Veritas Feminae: Donne emarginate, al limite della società, ma cariche di quella forza che le contraddistingue e che le riscatta dalla condizione di vittime.

Quattro sezioni: pittura, scultura, fotografia, installazioni per una esposizione che vede riuniti su un unico tema 68 artisti del panorama artistico contemporaneo.
L’ideazione del progetto e la curatela sono affidati a Gina Affinito, esperto curatore dal profilo internazionale, mentre la critica d’arte è affidata alla dott.ssa Teresa Stacca (Belle Morgan), critico e storico dell’arte.
La mostra sarà presentata nella cornice dei Sassi di Matera, precisamente in quello Barisano presso CasaCava “Centro per la Creatività” del progetto Visioni Urbane della Regione Basilicata, Polo culturale della città ed unico centro culturale ipogeo del mondo! L’esposizione delle circa 85 opere si articolerà nel Foyer-Galleria e nelle stanze attigue all’Auditorium, il simbolo della parabola storica e della rinascita culturale di Matera; un luogo nato come cava di tufo, poi abbandonato e usato come discarica, infine trasformato in centro per la creatività giovanile. (www.casacava.it)
L’inaugurazione avverrà il giorno Venerdì 25 marzo 2016 dalle ore 18.00 alla presenza del curatore, del critico, degli artisti e delle autorità Istituzionali materane.
L’ingresso è gratuito

I Patrocini
Il progetto gode del Patrocinio Morale del Comune di Matera, Fondazione Matera 2019, Regione Basilicata.


< Ad ogni artista in esposizione è stato affiancato una ‘DONNA SIMBOLO’.
Ipazia D’Alessandria, Sononisba Anguissola, Matilde Serao, Giovanna d’Arco, Frida Kahlo, Maria Sklodowska, Edith Piaf, Rita Levi Montalcini, Marie-Sophie Germain, Maria Callas, Sabine Spielrein e tante altre….
Tutte donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra storia.

Tra tutte, abbiamo eletto a “Donna Simbolo” di Veritas Feminae la poetessa e scrittrice italiana Alda Merini e grazie alla preziosa collaborazione con le sue figlie, Emanuela, Barbara, Flavia e Simona Carniti i suoi versi, “che racchiudono in sé la rinascita, nonché la riscossione alla Vita di nostra madre”, saranno il leitmotiv di questa rassegna.>>

Gina Affinito, curatore della mostra

La mostra sarà visitabile fino al 31 marzo 2016 nei seguenti ORARI DI APERTURA
tutti i giorni, tranne i mercoledì non festivi 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00



info
veritas.matera@gmail.com
+39 327 3463882
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MOSTRA “METAMORFOSI TRA REALTA’ E SOGNO”, PERSONALE DEL FOTOGRAFO LORENZO BETTIO
06/02/2016 - 29/02/2016
Padova (PD) - Veneto
Inserito da Maria Palladino
Sabato 6 febbraio alle ore 18,00, presso l’Hotel Plaza Padova, Corso Milano 40, inaugurerà la mostra personale “Metamorfosi tra realtà e sogno” del fotografo Lorenzo Bettio.
A cura di Maria Palladino.
La particolare serie di opere fotografiche ospitate in mostra nasce da un incontro casuale fra chimica e natura, una combinazione fortuita – ma sapientemente seguita in tutte le sue fasi - di elementi di sostanze diverse che genera un’imprevisto stravolgimento, rappresentativo e cromatico, nel materiale d’origine, aprendo la strada a nuove possibilità e sperimentazioni.
Per Lorenzo Bettio la fotografia è evocazione, ancor più che rappresentazione, rifugge da qualsiasi esito puramente documentaristico per cercare, con costanza e passione, l’effetto: ovvero la sintesi di quel microcosmo emozionale che nasce allorché l’immagine s’imprime, sul supporto e ancora prima, fisicamente, al nostro organo visivo e produce un impatto sostanziale a livello sensoriale ed affettivo. E’ un arte delle emozioni quella che egli persegue: cioè un raffinato abbinamento dell’attimo necessario a cogliere l’essenzialità dello scatto - nelle opportune condizioni ambientali e tecniche che concorrono a renderlo ottimale – e l’infinito dipanarsi degli universi percorribili dal pensiero e dal sentimento personale dell’osservatore posto in rapporto ravvicinato col soggetto.
Sono paesaggi metafisici, ampie distese di colori e forme, in cui sembrano aprirsi improvvisamente squarci, nascere soli e astri inaspettati, mescolarsi campiture come magmatiche distese di colore, che richiamano all’astrattismo informale e ad una surrealtà che è più propriamente definibile quale percorso ideale in una dimensione parallela che renda irreale il reale, lasciando così campo libero all’”oltre”. Questo al fine di produrre, al di là dello stupore e della sorpresa iniziali, una forma di “riconoscimento” in chi guarda: come un riappropriarsi non soltanto di spazi, dettagli e figure note e familiari perché appartenenti al proprio luogo d’origine, ma anche una “universalizzazione” degli stessi. Alla ricerca di quelle categorie comuni dello spirito umano che permettono di rendere generale la nostra particolare visione delle cose per creare “unità”.
Tutto questo induce nello spettatore una condizione interiore di serena sospensione intellettuale e contemplativa che consente di godere appieno il piacere estetico altresì dell’oggetto ritratto quanto della sua trasfigurazione poetica ed artistica. 29.01.16 Maria Palladino
Curriculum di Lorenzo Bettio
La sua passione per la fotografia nasce guardando i libri del fotografo Fulvio Roiter.
Dal 1980 inizia a scattare le prime immagini e frequenta il Fotoclub Padova apprendendo la tecnica e le prime nozioni di fotografia.
Nel 1983 con altri amici appassionati di arte fotografica, fonda il Fotoclub Rubano.
Nel 1985 frequenta una scuola di fotografia professionale a Firenze, dove affina la tecnica di still life e fotografia industriale.
Successivamente comincia ad esporre in mostre fotografiche collettive e realizza la prima mostra personale nel Comune di Rubano PD.
Nel 1991 la fotografia diventa una professione.
Nel 2014 la prima importante mostra al RUBANO ART FESTIVAL, con “METAMORFOSI”.
Nel settembre 2015 partecipa alla “BIENNALE MILANO” International Art Meeting allo Spazio Tadini con il prof. Vittorio Sgarbi e il promoter Salvo Nugnes.
Nell’ottobre 2015 partecipa alla mostra collettiva “SPOLETO INCONTRA VENEZIA” nella prestigiosa sede di Palazzo Giustinian VE, con il prof. Vittorio Sgarbi e il promoter Salvo Nugnes.
Nel novembre 2015 è presente ad ART PADOVA FIERE.
Nel dicembre 2015 partecipa alla manifestazione “ROVOLON FOTOGRAFIA”.
Nel dicembre 2015 partecipa alla mostra d'arte collettiva:”ENERGIA CREATIVA” con Salvo Nugnes e il prof. Vittorio Sgarbi, esponendo ai “NAVIGLI” di Padova.
Nel febbraio 2016 mostra personale “METAMORFOSI” all' Hotel Plaza di Padova.
La mostra resterà visitabile fino al 29 febbraio in orario: lunedì – domenica 16,00 – 23,00. Ingresso libero.
Per informazioni:
Lorenzo Bettio:
3489112728 lorenzobettio@libero.it
https://www.facebook.com/lorenzo.bettio.5
Maria Palladino:
3341695479 audramsa@outlook.it
Hotel Plaza Padova: 049656822
Massimo Lagrotteria. In excelsis homo
12/09/2014 - 12/10/2014
Parma (PR) - Emilia-Romagna
Venerdì 12 settembre alle ore 9.00, presso la Dark Room SilmarArtGallery di Carpi, aprirà al pubblico "In excelsis homo" di Massimo Lagrotteria, una mostra allestita in occasione del Festival Filosofia dedicato quest’anno alla “Gloria”. Sabato 13, sempre alle 18.30, l’inaugurazione ufficiale vedrà la presenza dell’artista e alle 22.30 si svolgerà la performance live Sound&Visual del Gruppo Kobayashi.


In occasione del Festival Filosofia, Dark Room SilmarArtGallery di Carpi espone "In excelsis homo", un progetto site specific realizzato da Massimo Lagrotteria e curato da Andrea Saltini.
Le opere di Lagrotteria ritraggono una gallery di personaggi “gloriosi” che sembrano transitare da un “sé minore” a un “sé superiore”. Paiono aver affrontato un'immane e ripida scalata, un'ascesa fatta di onori e azioni insigni, destinata a fama imperitura. Ma in realtà l'uomo dipinto dall’artista è sempre l'uomo d’oggi, anche quando risale a mille anni fa: un uomo piccolo, sopraffatto dall'impellenza e dalla crisi; alla ricerca di una gloria "fai da te" tipicamente warholiana. Quelli di Lagrotteria sembrano esseri cui, un tempo, era toccata in sorte una scintilla divina, una briciola di assoluto, un'impronta di quello spirito che li rendeva capaci di "dire di no" e di trascendere la realtà data; sono rimasti invece miniature tristi e sole, macerie di un’icona un tempo grandiosa.
Come scrive Alessandra Redaelli nel testo critico in catalogo, i visi di Massimo Lagrotteria “qualche volta sono appena definiti, ammantati di un’aura sacrale come sindoni contemporanee (e l’uso di lasciare spesso gli occhi chiusi enfatizza la suggestione mistica), qualche volta risultano più netti e definiti, illuminati da una luce interiore, resi icone di una quotidianità dove la gloria non è più questione di vite eroiche e leggendarie, ma è piuttosto un fatto estemporaneo, fugace, risolto (e dissolto) in pochi attimi”.
La mostra si articola in un insieme di dipinti e in una scultura raffigurante una grande testa, realizzata tramite una colata di cemento contenente polvere ferrosa che, ossidandosi, ha dato luogo a un effetto cromatico intenso e ricco di significato.

Biografia

Massimo Lagrotteria, nato a Lucerna (Svizzera) nel 1972, vive e lavora a Carpi (MO). Da sempre ha incentrato il suo lavoro sullo studio della figura, passando attraverso una continua sperimentazione dei materiali e dei supporti: tela, carta, legno, ferro e rame. Con le sue opere, dipinte prevalentemente a olio, l’artista cerca un irraggiungibile equilibrio attraverso una lenta, inesorabile sottrazione. Attualmente collabora con diverse gallerie in Emilia, Lombardia, Veneto e Liguria.

Didascalia dell’opera:
Massimo Lagrotteria, Entanglement #2, 2014, olio su tavola, 76x76 cm, courtesy l’artista

SCHEDA TECNICA

Massimo Lagrotteria. In excelsis homo
Concept e cura di Andrea Saltini
Introduzione critica di Alessandra Redaelli
Catalogo in galleria
Dal 12 settembre al 12 ottobre 2014
Dark Room SilmarArtGallery
Via Giosuè Carducci 340
41012 Carpi (MO)
Inaugurazione: sabato 13 settembre, ore 18.30
Orari: da lunedì a sabato 9.30-13.00 e 15.30-19.30; giovedì chiuso al pomeriggio
Ingresso libero

Info:
Tel. 059.686995
info@darkroomsilmar.it
www.darkroomsilmar.it