Evento: Mostra Collettiva Internazionale "Prospettive Metafisiche"
06/11/2022 - 25/11/2022
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Inserzionista
Altro , Padova
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Data di inserimento: 31/10/2022 - 1:14
Luogo: Castell'Arquato (PC) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 06/11/2022
Data di fine 25/11/2022
Descrizione
Presentazione del Prof. Roberto Boccalon, Psichiatra e Psicoterapeuta, Presidente dell'International Association for Art and Psychology
Evento a cura del Critico d'Arte e Curatrice Maria Palladino
Inaugurazione Domenica 6 Novembre ore 18:00

“La nozione di metafisica rimanda ad un “oltre” che concorre all’attribuzione di senso.
Ogni prospettiva rimanda, implicitamente, ad un oltre metafisico in quanto forma immateriale che accoglie ed ordina gli oggetti o le loro rappresentazioni.
Il pentagramma, che richiama metafisicamente le dita della mano, è la forma prospettica in cui Guido D’Arezzo, monaco a Pomposa, accoglie ed ordina le note musicali.
La prospettiva “protometafisica” di Piero della Francesca accoglie ed ordina le rappresentazioni di persone e cose in uno spazio/tempo matematicamente definito e magicamente sospeso.
La corrente dell’arte metafisica, nata in parallelo a quella futurista, ha trovato un suo terreno di coltura in una Ferrara particolarmente estraniante ed interrogante tra nebbie, tracce estensi e contingenze belliche.
La testimonianza di quella stagione artistica ha costituito e continua a costituire un invito ad indirizzare lo sguardo creativo oltre il contingente in una rigorosa ed inesauribile ricerca di senso.”
Prof. Roberto Boccalon, Presidente IAAPs

“Corrente di spicco fra le Avanguardie del '900, la pittura metafisica ha preso origine dall'opera di uno dei grandi maestri del secolo scorso, il pittore Giorgio De Chirico (Volo, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978), che già prefigurava temi e stilemi del suo universo immaginifico e del filone a cui avrebbe dato vita, nel dipinto realizzato a Firenze, conseguentemente ad una “epifania” sopravvenuta in Piazza Santa Croce, nel 1910, ovvero “L'enigma di un poemriggio d'autunno”. L'incontro seguente, durante il periodo della guerra, nel 1916, fra De Chirico e CarloCarrà, presso il nosocomio di Ferrara, dove erano entrambi ricoverati a seguito di traumi bellici, segnò l'inizio del movimento, a cui si aggiunsero Alberto Savinio (Andrea De Chirico, fratello di Giorgio), Giorgio Morandi, Mario Pozzati e in un secondo momento Filippo De Pisis, Mario Sironi, Felice Casorati, Massimo Campigli. La fase metafisica terminerà, con susseguenti esiti estenuati, intorno al 1920
La nuova evoluzione apportata da questo gruppo di artisti, riguardò innazitutto un distacco dal coevo Futurismo (1900 – 1945), dall'attivismo e dal movimento incessante di quest'ultimo, per rivolgersi ad un recupero dell'arte classica e soprattutto per aprire nuove prospettive di visione rivolte all'introspezione, all'analisi dell'inconscio e all'attesa di imminenti rivelazioni, alla prefigurazione delle infinite e imponderabili possibilità umane.
I venti artisti in mostra interpretano, nelle tecniche e nei modi della pittura, della grafica e della scultura, ciascuno secondo la propria interpretazione e linguaggio, i contenuti e i motivi tipici dello stile metafisico.”
Maria Palladino, Critico d'Arte e Curatrice

In esposizione opere degli artisti:
Alberto Schiavi, Alda Delledonne, Arianna Capponi, Aurelio Bulzatti, Donato Carlà, Gabriella Mariano, Germana Bedont, Gianfranco Vanni Collirio, Giordana Verzilli, Laura Spedicato, Leda Tagliavini, Lilia Kaluzhyna, Loris Roncaglia, Maiya Petra, Maria Gioia Dall'Aglio, Orietta Sartori, Roberto Fenocchi, Rosanna Cafolla, Simonetta Pantalloni, Steve Magnani.

A chiusura dell'evento, Venerdì 25 Nevembre, alle ore 18:00, il Dr. Adello Vanni, Psichiatra e Psicoterapeuta, già Direttore del Dipartimento di salute mentale di Ferrara, terrà una conferenza di presentazione dei primi due volumi della sua trilogia, dedicati all'interpretazione psico-biografica della figura di Giorgio De Chirico e della sua opera, dal titolo “La Ferrara delle meraviglie” e “Le Muse e le Vergini inquietanti di Giorgio De Chirico”. I volumi saranno disponibili in galleria dal giorno dell'inaugurazione, Domenica 6 Novembre.

Galleria Transvisionismo di Stefano Sichel, Via Sforza Caolzio 78, 29014 Castell'Arquato (PC).
La mostra resterà visitabile fino al 25 Novembre.
Orari di apertura: 10:30 - 12:30, 16:00 - 19:30. Chiuso il Martedì. Ingresso libero.
Per informazioni: Maria Palladino 3341695479 audramsa@outlook.it
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Mostra Collettiva Internazionale "Prospettive Metafisiche"
06/11/2022 - 25/11/2022
Castell'Arquato (PC) - Emilia-Romagna
Inserito da Maria Palladino
Presentazione del Prof. Roberto Boccalon, Psichiatra e Psicoterapeuta, Presidente dell'International Association for Art and Psychology
Evento a cura del Critico d'Arte e Curatrice Maria Palladino
Inaugurazione Domenica 6 Novembre ore 18:00

“La nozione di metafisica rimanda ad un “oltre” che concorre all’attribuzione di senso.
Ogni prospettiva rimanda, implicitamente, ad un oltre metafisico in quanto forma immateriale che accoglie ed ordina gli oggetti o le loro rappresentazioni.
Il pentagramma, che richiama metafisicamente le dita della mano, è la forma prospettica in cui Guido D’Arezzo, monaco a Pomposa, accoglie ed ordina le note musicali.
La prospettiva “protometafisica” di Piero della Francesca accoglie ed ordina le rappresentazioni di persone e cose in uno spazio/tempo matematicamente definito e magicamente sospeso.
La corrente dell’arte metafisica, nata in parallelo a quella futurista, ha trovato un suo terreno di coltura in una Ferrara particolarmente estraniante ed interrogante tra nebbie, tracce estensi e contingenze belliche.
La testimonianza di quella stagione artistica ha costituito e continua a costituire un invito ad indirizzare lo sguardo creativo oltre il contingente in una rigorosa ed inesauribile ricerca di senso.”
Prof. Roberto Boccalon, Presidente IAAPs

“Corrente di spicco fra le Avanguardie del '900, la pittura metafisica ha preso origine dall'opera di uno dei grandi maestri del secolo scorso, il pittore Giorgio De Chirico (Volo, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978), che già prefigurava temi e stilemi del suo universo immaginifico e del filone a cui avrebbe dato vita, nel dipinto realizzato a Firenze, conseguentemente ad una “epifania” sopravvenuta in Piazza Santa Croce, nel 1910, ovvero “L'enigma di un poemriggio d'autunno”. L'incontro seguente, durante il periodo della guerra, nel 1916, fra De Chirico e CarloCarrà, presso il nosocomio di Ferrara, dove erano entrambi ricoverati a seguito di traumi bellici, segnò l'inizio del movimento, a cui si aggiunsero Alberto Savinio (Andrea De Chirico, fratello di Giorgio), Giorgio Morandi, Mario Pozzati e in un secondo momento Filippo De Pisis, Mario Sironi, Felice Casorati, Massimo Campigli. La fase metafisica terminerà, con susseguenti esiti estenuati, intorno al 1920
La nuova evoluzione apportata da questo gruppo di artisti, riguardò innazitutto un distacco dal coevo Futurismo (1900 – 1945), dall'attivismo e dal movimento incessante di quest'ultimo, per rivolgersi ad un recupero dell'arte classica e soprattutto per aprire nuove prospettive di visione rivolte all'introspezione, all'analisi dell'inconscio e all'attesa di imminenti rivelazioni, alla prefigurazione delle infinite e imponderabili possibilità umane.
I venti artisti in mostra interpretano, nelle tecniche e nei modi della pittura, della grafica e della scultura, ciascuno secondo la propria interpretazione e linguaggio, i contenuti e i motivi tipici dello stile metafisico.”
Maria Palladino, Critico d'Arte e Curatrice

In esposizione opere degli artisti:
Alberto Schiavi, Alda Delledonne, Arianna Capponi, Aurelio Bulzatti, Donato Carlà, Gabriella Mariano, Germana Bedont, Gianfranco Vanni Collirio, Giordana Verzilli, Laura Spedicato, Leda Tagliavini, Lilia Kaluzhyna, Loris Roncaglia, Maiya Petra, Maria Gioia Dall'Aglio, Orietta Sartori, Roberto Fenocchi, Rosanna Cafolla, Simonetta Pantalloni, Steve Magnani.

A chiusura dell'evento, Venerdì 25 Nevembre, alle ore 18:00, il Dr. Adello Vanni, Psichiatra e Psicoterapeuta, già Direttore del Dipartimento di salute mentale di Ferrara, terrà una conferenza di presentazione dei primi due volumi della sua trilogia, dedicati all'interpretazione psico-biografica della figura di Giorgio De Chirico e della sua opera, dal titolo “La Ferrara delle meraviglie” e “Le Muse e le Vergini inquietanti di Giorgio De Chirico”. I volumi saranno disponibili in galleria dal giorno dell'inaugurazione, Domenica 6 Novembre.

Galleria Transvisionismo di Stefano Sichel, Via Sforza Caolzio 78, 29014 Castell'Arquato (PC).
La mostra resterà visitabile fino al 25 Novembre.
Orari di apertura: 10:30 - 12:30, 16:00 - 19:30. Chiuso il Martedì. Ingresso libero.
Per informazioni: Maria Palladino 3341695479 audramsa@outlook.it
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LìARTE CHE CURA - I Linguaggi della creatività
15/06/2017 - 25/06/2017
Caserta (CE) - Campania
Inserito da Gina Affinito
LINGUAGGI DELLA CREATIVITA’ TRA ARTE, SCIENZA E FORMAZIONE
15 - 25 Giugno 2017
INGRESSO GRATUITO A TUTTE LE ATTIVITA’

L’Accademia Imago, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e con il Patrocinio del Sindaco di Napoli e dell’Ordine degli Psicologi della Campania, organizza e promuove l'evento “I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, che si terrà dal 15 al 25 Giugno 2017 presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore di Napoli.
L'evento si inserisce nella cornice di un ambizioso progetto, denominato "L'Arte che Cura", che si propone, innanzitutto, di promuovere nei tempi a venire un ampio dibattito sulle potenzialità trasformative e terapeutiche dell'arte tra tutti coloro che delle Terapie espressive si occupano, nella teoria e nella prassi; successivamente, di divulgare le idee e gli sviluppi derivanti da tale confronto affinché si sensibilizzino le istituzioni, il mondo accademico, i media e, in definitiva, tutti i potenziali beneficiari delle Terapie con l’Arte e si riesca a conseguire un importante scatto culturale. "L'Arte che Cura" intende pertanto porsi come punto di riferimento napoletano per un movimento scientifico e artistico su scala nazionale che si occupi a tempo pieno dello sviluppo di questo settore, e che coinvolga scienziati, umanisti, artisti, operatori del sociale e chiunque abbia fruito o intenda fruire dell'arte come di un'esperienza profondamente evolutiva.
“I linguaggi della creatività tra arte, scienza e formazione”, evento che di tale movimento segna dunque l'atto di nascita, si realizzerà attraverso dieci giorni dedicati alle varie “arti che curano”, come la Teatroterapia, lo Psicodramma, la Musicoterapia, le Arti Visive, la Scrittura Creativa, le arti "ludiche" per ragazzi e bambini, e tanto altro.
Una serie di suggestivi laboratori esperienziali, grazie ai quali i partecipanti potranno concretamente fare un'esperienza in prima persona delle tecniche proposte, sarà preceduta da un convegno, che intende portare l'attenzione sugli aspetti scientifici e formativi dell'arte che cura.
La manifestazione, infatti, ha l'intento di mostrare come i vari linguaggi creativi possano diventare non solo strumento di rappresentazioni, ma anche il mezzo tramite il quale, con un adeguato lavoro psicologico, si possono curare patologie, trasformare contesti difficili, e, più in generale, far crescere l'individuo. Ma vuole anche sottolineare come l'arte, affinché possa determinare realmente un processo di cura e di trasformazione, debba essere associata a un sapere scientifico affidabile e condiviso, frutto di studi e ricerche adeguate, con cui formare adeguatamente gli operatori del futuro.

IL PROGRAMMA

GIOVEDÌ 15 GIUGNO H 9.30/13.30
CONVEGNO “ I LINGUAGGI DELLA CREATIVITÀ, TRA ARTE, SCIENZA E FORMAZIONE”
RELATORI
Avv. Giuseppe Brandi
Maurizio Capone
Prof.ssa Maria D'Ambrosio
Dr Massimo Doriani
Prof. Adolfo Fattori
Prof. Gianluca Ficca

LABORATORI 17 - 25 Giugno 2017

SABATO 17 GIUGNO H 10.00/18.30
"MANDORLE E CAVALLUCCI MARINI”.
LABORATORIO DI SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA E TEATROTERAPIA
a cura del Prof. Gianluca Ficca

DOMENICA 18 GIUGNO H 10.00/13.30
“BUNGTBANGT. FAR SUONARE LA MONNEZZA”. LABORATORIO DI MUSICOTERAPIA
a cura di Maurizio Capone

DOMENICA 18 GIUGNO H 15.00/18.30
“SUONARE LA VOCE: ALLA SCOPERTA DELLE NOSTRE EMOZIONI”. LABORATORIO DI ESPRESSIONE VOCALE ARTISTICA
a cura del dr Daniele Apredda

LUNEDI 19 GIUGNO H 10.00/18.30
"MOLTO PIÙ DI UN CORTO”. LABORATORIO DI CORTOMETRAGGIO/LABMOVIE
a cura di Giuseppe Mastrocinque

MARTEDÌ 20 GIUGNO H 10.00/13.30
“SULLE TRACCE DI UN NUOVO SENSO DEL PIACERE”. LABORATORIO DI DANZATERAPIA
a cura della dott.ssa Elena La Puca

MARTEDÌ 20 GIUGNO H 15.00/18.30
“INSEGUENDO LA CICOGNA”.
LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA PER ADULTI, GENITORI E FIGLI
a cura della dott.ssa Lina Vitagliano

MERCOLEDÌ 21 GIUGNO H 10.00/18.30
“L’ARTE IN INTERAZIONE PER RICONNETTERE IL SÉ: DALLA PATOGENESI ALLA SALUTOGENESI”. LABORATORIO DI SALUTOGENESI
a cura della dott.ssa Francesca Scafuto

GIOVEDÌ 22 GIUGNO H 10.00/13.30
“UN SIMBOLO CHE CURA: IL MANDALA “. LABORATORIO DI IMMAGINI ED ARMONIA
a cura della dott.ssa Caterina Ventura

GIOVEDÌ 22 GIUGNO H 15.00/18.30
“TRA IMMAGINE ED IMMAGINARIO: LUX IN FABULA”. LABORATORIO SULLA LUCE
a cura di Claudio Correale

VENERDÌ 23 GIUGNO H 10.00/18.30
“SUL SENTIERO DELLA DEA”. LABORATORIO SUGLI ARCHETIPI DEL FEMMINILE
a cura della dott.ssa Francesca Di Virgilio e della dott.ssa Paola Guarino

SABATO 24 GIUGNO H 10.00/13.30
"LA MATERIA DI CUI SONO FATTI I SOGNI” LABORATORIO DI PSICODRAMMA ED ONIRODRAMMA
a cura del Dr Massimo Doriani

SABATO 24 GIUGNO H 15.00/18.30
“VIAGGIO NELLE EMOZIONI DELL’ARTE”. LABORATORIO ESPRESSIVO CON LE ARTI FIGURATIVE
a cura di Gina Affinito

DOMENICA 25 GIUGNO H 10.00/13.30
“FAVOLE AL VENTO”. LABORATORIO ESPRESSIVO SULLA FIABA
a cura della dott.ssa Elena Pellecchia
Salvino Campos in REDEMPTION
20/09/2014 - 12/10/2014
Napoli (NA) - Campania
Inserito da Giovanni Cardone
Si inaugurerà sabato 20 settembre, nelle suggestive sale espositive del Museo della Casa Rossa di Anacapri (Napoli), sarà inaugurata la mostra personale di Salvino Campos dal titolo “Redemption”. L’esposizione è organizzata dall’Associazione Culturale ARTEAS e promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia, con il patrocinio dell’IVB – Instituto Vital Brazil di Rio de Janeiro e della UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janeiro. La mostra è un viaggio per immagini in bianco e nero che si snoda tra differenti scenari in bilico tra presa di coscienza della propria condizione personale e desiderio di “redenzione”, tra la fuga dall’”oscurità” e la ricerca della “luce”. Immagini in cui vengono rappresentati i diversi modi di appartenenza nelle sue diverse manifestazioni e in diversi contesti sociali e culturali. «Si intitola “Redemption” il lavoro di Salvino Campos – scrive Mario Franco – con un termine che indica redenzione, ma anche riscatto o restauro. “Redemption” si chiama anche un recente film di Steven Knight (2013) che in Italia è stato presentato con il titolo “Identità nascoste”. E, con una certa libertà, proprio alle diverse “identità” culturali e religiose possiamo ricondurre le fotografie di Campos ed al desiderio di individuare nei contrasti tra il bianco e il nero la “redenzione”, il “riscatto” della condizione umana nella sua ansia di elevarsi verso la spiritualità. “Ho lavorato soprattutto sull’antitesi luce, ombra - dice l’artista - mi sono lasciato ispirare dalla luce”. Letture e rielaborazioni della mente e della percezione sul presente , passato e futuro. Un tentativo ossessionante di fare emergere degli universi paralleli e completi più o meno leggibili che nella loro verità e semplicità si raccontano anche senza movente descrittivo. Salvino Campos riassume la perpetua sospensione tra la vita e la morte, dove la figura è preminente dove il confronto con il proprio “Io”, mette ha nudo l’animo dell’artista. Egli vive ha pieno una dimensione quella del “ dentro” e quella del “fuori” tra l’essere fisico e l’essere spirituale nel travaglio della liberazione della percezione sull’atto creativo tra il “finito” e il “non finito”. Nei Vangeli “la vita è la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta” (Vangelo secondo Giovanni 1, 1-14). In questo conflitto tra luce e ombra, splendidamente reso nelle immagini di Salvino Campos, c’è la discordanza tra il sacro e le miserie del mondo, forse solo apparenti contraddizioni in un viaggio figurativo tra simboli antichi e icone odierne senza perdere di vista un valore fondamentale: la bellezza, che rimane tale anche quando viene declinata nel suo più incerto e conturbante aspetto, come nel caso delle foto che accostano il “Cimitero delle Fontanelle” ai macabri resti di “Birkenau, AushwiC'è un che di onirico e di surrealista nelle opere di questo artista brasiliano che si intenerisce sui corpi segnati dal tempo e dagli eventi, o sui corpi infantili, ricchi di improbabile futuro, o ancora sui corpi modificati nelle acconciature tribali o rituali, nelle feste di varie religioni, trionfanti o piegati sul “muro del pianto” Campos si richiama alla sacralità della vita. Nelle sue magnetiche immagini il campo di ricerca è il mistero della vita e dell'universo. Sappiamo che c'è la luce perché c'è il buio, che c'è la gioia perché c'è il dolore, che c'è la pace perché c'è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti».
Cenni Biografici
Salvino Campos è nato in Brasile nel 1970 a Quartel Geral, nello stato di Minas Gerais, dove inizia l’attività professionale nel 1992, anno in cui si trasferisce a Porto Alegre e dove, nel 1995, espone per la prima volta. Nello stesso anno si trasferisce a Brasilia. Lavora come assistente nel campo della pubblicità e della moda maturando e acquisendo la possibilità di sperimentare e adottare particolari modalità di lavoro, quali lo studio della luce e l’utilizzo dei grandi formati. Dal 2000 Campos si trasferisce a Napoli, che diventa la sua città di adozione e lo spartiacque della sua carriera artistica. Secondo la citata affermazione di Henri Cartier-Bresson, che la fotografia è “un modo per comprendere”, Campos è alla continua ricerca di una sintesi espressiva tra arte e riflessione politico-sociale, dando vita ad un percorso originale secondo una struttura flessibile che si presta ad affrontare temi e linguaggi diversi: dallo studio di volti, corpi, personaggi, a quello di epoche storiche, come il barocco, fino al paesaggio affrontato nella sua valenza simbolica, per cui la ripresa fotografica diventa soprattutto una questione di ambienti, spazi ed evocazioni. Vive e lavora fra Napoli e Rio de Janeiro.

Museo della Casa Rossa, Via G. Orlandi 78 - Anacapri (Napoli) Inaugurazione sabato 20 settembre 2014 - ore 19.00 Date 20 settembre - 12 ottobre 2014
Giovanni Cardone