Evento: Cart’art. Orizzonti di carta
11/07/2014 - 20/07/2014
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Inserzionista
Altro , Parma
Dettagli
Data di inserimento: 25/06/2014 - 14:08
Luogo: Berceto (PR) - Emilia-Romagna
Data di inizio: 11/07/2014
Data di fine 20/07/2014
Descrizione
Nella cornice del Museo Pier Maria Rossi di Berceto, a partire dall’11 luglio, si svolgerà la prima edizione di CART’ART. Orizzonti di carta. Undici artisti esporranno le loro opere, tutte di carta, appunto: tra scultura e pittura, abiti e installazioni, taccuini e incisioni, si potrà percorrere un viaggio che prende il via da un materiale leggero e quotidiano.

Declinata in sculture lievi, rielaborata, tagliata e incollata, infilata per formare gioielli, impressa o ricomposta, la carta è la protagonista della nuova mostra allestita presso il Museo Pier Maria Rossi di Berceto che, per l’occasione, ha invitato undici artisti a confrontarsi con un mezzo che offre profondi spunti creativi in molti ambiti.
Gli artisti, accomunati dalla predilezione verso un materiale quotidiano e naturale e a un’ispirazione che spesso è fonte di riflessione sul rispetto dell’ambiente e sul recupero degli “scarti”, sono stati selezionati attentamente e, con le loro opere, propongono un percorso coerente nel mondo della carta. Molti hanno un curriculum affermato – tra collaborazioni con il MART di Rovereto, con Biennale di Venezia ecc. – altri, più giovani, apportano una linfa particolarmente stimolante alla produzione artistica di questi anni.
Il percorso allestito tra le sale del Museo di Berceto si snoda quindi in varie tappe che illustrano molti dei possibili usi creativi della carta. La sua potenzialità a diventare scultura, con le opere ispirate alle piante di Maria Francesca Tassi e con le creazioni luminose di Giovanna Corsi che reinterpreta la lanterna orientale in chiave figurativa. Elvezia Allari costruisce invece vestiti sospesi, anch’essi di carta, recuperando materiali poveri e di scarto, mentre Angela Simone propone gioielli “cartacei” realizzati tramite raffinate tecniche antiche e orientali.
CART’ART espone anche dipinti veri e propri, come quelli del giovane Matteo Sclafani, oltre a installazioni contemporanee qui rappresentate da Eleonora Cumer con i suoi libri d’artista.
Gianluca Quaglia invece allarga il suo intervento all’ambiente che lo circonda, prendendo possesso degli spazi e Giorgio Tentolini e Babiscia propongono il primo intagli di carte sovrapposte che creano volumi vuoti in cui le sagome umane emergono e sembrano prendere vita; la seconda realizza stampe calcografiche, acqueforti in particolare, proponendo racconti che prendono spunto dagli oggetti d’uso.
Alla tradizione del quaderno si rifà Patrizia Peruffo che, lo reinterpreta in chiave attuale, e infine Renza Sciutto espone le Carte dell’ascolto, opere di carta che abbandonano la parola per farsi tattili e mute.

Sabato 12 luglio, inoltre, le artiste Maria Francesca Tassi ed Eleonora Cumer terranno un workshop destinato ad adulti e bambini: per informazioni su costi e iscrizioni telefonare al 393.6710042 entro lunedì 7 luglio.

Immagine: Renza Sciutto, Carte dell'ascolto

CART’ART. Orizzonti di carta
Dall’11 al 20 luglio 2014
Museo Pier Maria Rossi
Strada Romea, 5 – 43042 Berceto (Parma)
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Nei giorni 11-12-13 luglio la mostra sarà aperta fino a mezzanotte
Info: +393356237878
segreteria@museopiermariarossi.it
www.museopiermariarossi.it
Altri eventi dell'inserzionista
Vallebon’art-e
01/08/2014 - 10/08/2014
Vallebona (IM) - Liguria
Inaugurerà il 1° agosto 2014 la terza edizione di Vallebon’art-e, biennale di arte che per dieci giorni coinvolgerà tutto il delizioso paesino ligure in un percorso espositivo tra pittura, scultura, installazioni e performance, per un’estate all’insegna dell’arte contemporanea.

Nelle piazze e nei carruggi del centro storico del piccolo comune di Vallebona (provincia di Imperia), dall’1 al 10 agosto 2014 si svolgerà un festival che vedrà la partecipazione di ben 30 artisti italiani e non solo.
In questo territorio di confine posto nel cuore della Riviera dei Fiori, l’Accademia Balbo di Bordighera ha affidato agli artisti il compito di confrontarsi con le antiche tradizioni culturali che ruotano attorno al fuoco e al vento, tramite progetti intensi e suggestivi, molti dei quali site specific.
L’evento si propone di invadere l’intero centro – recentemente restaurato grazie alla collaborazione dell’artista Domenico Borrelli che si è occupato anche dell’arredo urbano – con opere realizzate ad hoc utilizzando tutte le tecniche espressive contemporanee: dai dipinti alle sculture, dalle installazioni alle performance, dalla fotografia al video, tutto concorrerà a creare un tessuto ricco di fascino che animerà Vallebona e permetterà a turisti e residenti di immergersi nella cultura figurativa attuale.
Questo l’elenco degli artisti: Natalie Silva, Tegi Canfari, Michaela Schwarzmann, Antonio Nepita, Ferruccio Carassale, Ruggero Maggi, Lorella Selvi, Carla Cremers, Pierangelo Russo, Karin Wittulsky, PierLuigi Cattaneo, Cornelia Lottes, Marisa Fogliarini, Enzo Sforza, Nadia Giannelli, Ruth Lustenberger, Matteo Carassale, Roger Winum, Mariagrazia Colasanto, Fulvio Colangelo, Renza Sciutto, Francesca Borgia, Domenico Borrelli, Cristina Matteucci, Lorena Falzone, Maria Rosa Benso, Luj Vacchino, Claudia Borgna, Octavio Floreal, Noris Lazzarini, Saverio Chiappalone.
Si rinnova anche nel 2014, quindi, il trinomio arte-cultura-territorio che sta alla base di Vallebon’art-e e che renderà l’evento un punto di incontro, di scambio e di convergenza di energie creative per tutta la Riviera dei Fiori.


Vallebon’art-e
A cura dell’Accademia Balbo di Bordighera
Dal 1 al 10 agosto 2014
Piazza della Libertà e sedi varie
Vallebona, 18012 (IM)
Inaugurazione: 1 agosto 2014, ore 19,00
comune@vallebona.info
www.vallebona.info
COLORNOPHOTOLIFE 2014. Radici e nuove frontiere della fotografia. Lo Spazio
07/11/2014 - 08/12/2014
Colorno (PR) - Emilia-Romagna
Tra il 7 e il 9 novembre 2014 la Reggia di Colorno sarà teatro della 5° edizione di ColornoPhotoLife, un festival fotografico tra i più significativi dell’Emilia Romagna e che vede la partecipazione di numerosi fotografi e storici della fotografia, oltre che di istituzioni pubbliche e private.

ColornoPhotoLife, grazie alla sua natura tematica, è un festival dal carattere concettualmente forte e chiaro che, ideato e realizzato in collaborazione con gli organi operativi della FIAF, apre i propri spazi alla fotografia nazionale, pur ponendo particolare attenzione agli autori emiliano-romagnoli. Quest’anno il festival si pregia anche della qualificata collaborazione dello CSAC (Centro studi e archivio della comunicazione dell’Università di Parma) che presenta una mostra di alto profilo.
Nato dalla passione del fondatore Gigi Montali e dall'entusiasmo dei volontari del Circolo fotografico Color's Light, per il quinto anno consecutivo il ColornoPhotoLife unisce quindi le forze delle istituzioni e del volontariato culturale per dar vita a momenti di viva cultura fotografica con mostre, workshop, un concorso a lettura di Portfolio Maria Luigia e intensi momenti di incontro con autori e protagonisti della fotografia italiana che esporranno, per condividerle, le loro riflessioni ed esperienze.
Ampia sarà la presenza dell’editoria, con la libreria specializzata di HF Distribuzione e con sezioni dedicate a due riviste specializzate: “FOTO Cult” che anche è media partner del ColornoPhotoLife, e “Gente di fotografia”.
Il concept dell’edizione 2014 ruota attorno all’idea di Spazio, inteso come la variabile da dominare per lo sviluppo umano. Se il tempo è stato dominato dalla rapidità, lo spazio viene dominato dalla raggiungibilità materiale e intellettuale di ciò che prima era remoto e oggi non lo è più. I curatori, affermando che il XX secolo è l’epoca del Tempo e il XXI secolo quella appunto dello Spazio, propongono una riflessione che coinvolge il disporsi delle cose naturali nello spazio, che è misura dell’uomo, a partire dal corpo che si colloca in un determinato luogo e lo occupa e che diventa quindi esso stesso metafora dello spazio. Ed è nello spazio che l’uomo scopre e trasforma il mondo.
Lo stesso concetto di spazio assume quindi innumerevoli significati, quale quello pubblico dei luoghi e dei non-luoghi, o quello privato; ancora diventa un territorio identitario di un popolo, di una comunità, di un nucleo familiare, di un individuo. È visto inoltre come elemento misurabile: quello immenso e quello insufficiente; e infine può essere profondamente soggettivo nella sua esteriorità e interiorità.

Questo l’elenco delle mostre che saranno inaugurate venerdì 7 novembre e rimarranno aperte fino a lunedì 8 dicembre 2014:
“Vaghi Paesaggi” di Gianni Leone a cura di CSAC
“La bellezza silenziosa” di Antonella Monzoni
“Temporary Home” di Enrico Genovesi
“Break into Break” di Alex Liverani
“DIECI” Foto Cult
“La mia Africa” di Giuseppe Morandi
“Porno Station” di Pietro Millenotti
Collettiva dei soci di Color’s Light Colorno
Collettiva del gruppo fotografico di Boretto
Collettiva da Sassoferrato

Oltre alle mostre, nelle giornate inaugurali si svolgeranno le conferenze di Antonella Monzoni (Gente di fotografia), di Paolo Barbaro (Lo spazio del Mediterraneo) e di Andrea Tinterri e Michele Smargiassi, in collaborazione con “La Luna di Traverso” (Lo spazio sulla carta stampata). Vi saranno inoltre dei tavoli di lettura condotti da Orietta Bay, Silvano Bicocchi, Cinzia Busi Thomson, Massimo Mazzoli, Fulvio Merlak, Antonella Monzoni, nonché tre workshop: di Ivano Bolondi, e di Alex Liverani (Street Photography).

ColornoPhotoLife, attraverso il coinvolgimento sempre maggiore delle istituzioni e di vari soggetti, è in costante crescita. Una crescita resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Colorno, all’attenzione della Provincia di Parma che ha concesso la disponibilità degli spazi più prestigiosi della Reggia e alle ampie e qualificate collaborazioni che, ben coordinate dal volontariato culturale del Circolo Color’s Light, permettono di conseguire sinergie di particolare efficacia.

La 5a edizione di ColornoPhotoLife si avvale inoltre della collaborazione di “La Luna di Traverso”, “FOTOcult”, CSAC (Università degli Studi di Parma), HF distribuzione.

GEMELLAGGI: Face photo news e Una penisola di Luce.

Didascalia dell'opera: Gianni Leone, da Vaghi paesaggi.

Programma completo:
http://www.colornophotolife.it/download/allegati/fn000007.pdf
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Equilibrio
03/06/2017 - 16/07/2017
Carrara (MS) - Toscana
Inserito da Filippo Rolla
Equilibrio

mostra personale di Matteo Zeni
a cura di Filippo Rolla

3 giugno – 16 luglio 2017
Galleria Duomo Carrara

La Galleria Duomo di Carrara presenta la mostra personale dell'artista Matteo Zeni – Equilibrio, a cura di Filippo Rolla. Aperta al pubblico da sabato 3 giugno a domenica 16 luglio 2017 presso la Galleria Duomo, Via Finelli 22 Carrara.

Il titolo dell'esposizione deriva dall'omonima scultura di Zeni, Equilibrio con la quale ha vinto nel 2016 la II edizione del Concorso Nazionale “Laboratorio di giovani scultori a Carrara. Le voci dell’arte: pace, fratellanza e solidarietà”, ideato e progettato dal Club Unesco di Massa Carrara e promosso dalla Federazione Italiana dei Club e Centri per l’Unesco (FICLU), col patrocinio ed un contributo del Comune di Carrara, in collaborazione con la Galleria Duomo di Carrara e l’Associazione Industriale di MassaCarrara ed infine con l’importante patrocinio del MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) e del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).

Zeni, presentando il bozzetto dell’opera alla commissione del Concorso con disegni ed altra documentazione, lo descrive in questo modo: rappresenta una figura dal volto allungato con lo sguardo fisso nel vuoto che osserva un pubblico assente, impassibile alla richiesta di dignità dell’umano. La scultura vuole essere una ricerca interiore, una riflessione sulla società odierna che va sfumando verso l’indifferenza. Il volto prolungato rappresenta una connessione diretta tra il mondo terreno e quello delle idee che coesistono, avendo abbattuto quel muro che l’uomo stesso si è creato. Da qui nasce il titolo Equilibrio perché pace, fratellanza e solidarietà possono viaggiare solamente tenendosi per mano e sostenendosi nel cammino, e la mancanza anche solo di una escluderebbe le altre.

L'esposizione comprende 26 opere tra sculture (in legno e in marmo), pannelli in legno e disegni che descrivono l'evoluzione dell'artista dal 2013 ad oggi con l’opera realizzata in pietra galalla e legno dal titolo Maia, una reminiscenza del viaggio compiuto da Zeni in Brasile.
Per l'artista il legno è un materiale morbido, elastico e compatto che si presta ad una lavorazione veloce ed istintiva, e con il suo occhio attento riesce facilmente a riconoscere le venature da seguire e i nodi da evitare.
A essere rappresentati i temi cari a Zeni, dove il soggetto principale è l'umanità nei suoi vari aspetti del sentimento, delle inquietudini, dei vissuti tragici, della comunicazione che caratterizzano l'uomo e la donna al giorno d’oggi.

Matteo Zeni nasce a Feltre, in provincia di Belluno, e l’arte di intagliare e scolpire il legno l’ha respirata, fin da piccolo, in famiglia dal padre e dallo zio che sono intagliatori e scultori. L'influenza dell'ambiente natio della montagna e di quello familiare lo porta a frequentare l’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa e l’Istituto professionale di Ortisei dove, nel 2010, ha conseguito il diploma di maestro scultore.
Nel 2011 e 2012 prosegue gli studi presso l’Accademia di Monaco di Baviera col professor Olaf Metzel. Ritorna in Italia e la curiosità lo porta a Carrara, capitale del marmo e della scultura, dove frequenta la Scuola del marmo che oggi è diventata l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato del Marmo “Pietro Tacca” che forma specialisti e tecnici per la lavorazione dei materiali lapidei. Qui la formazione, nel laboratorio di scultura, è sotto la direzione del professor Fabrizio Lorenzani. Una volta diplomato, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Carrara, che tutt’oggi frequenta, dove nella sezione scultura è seguito dal professor Pier Giorgio Balocchi.

Già nel 2015 ha vinto il primo premio con l'opera dal titolo "Aquae in Dolomiti" durante la prima edizione del concorso di scultura “Andrea Brustolon, il Michelangelo del legno”, andato di scena a San Tomaso Agordino. Inoltre ha partecipato a numerosi simposi sia in Italia che all’estero e tra le mostre collettive si segnalano "Luci e ombre del legno" del 2015, presentata in cinque Comuni italiani, "Ars in loci" presso il Palazzo Scopoli di Tonadico (Trento), e "Prove d’artista" a Calestano in provincia di Parma, nel 2016.

Scheda Tecnica:

Mostra: Equilibrio

Artista: Matteo Zeni

Curatore: Filippo Rolla


Periodo espositivo: Sabato 3 giugno 2017 - Domenica 16 luglio 2017
Inaugurazione: Sabato 3 giugno, ore 18.00

Luogo: Galleria Duomo – via Finelli, 22 Carrara

Catalogo: Equilibrio, con testi di Filippo Rolla e introduzione di Maria Grazia Passani (Presidente Club per l’Unesco di Massa Carrara) - Galleria Duomo

Orario: 21.00/24.00 da venerdì a domenica oppure su appuntamento

Contatti: tel. 0585 / 71839
mailto:info@galleriaduomo.it

Ufficio stampa:
info@galleriaduomo.it
tel. 334 1444065

Informazioni:
www.galleriaduomo.it
Salvatore Nocera. Un decennio di ritardo
21/05/2017 - 23/07/2017
Carrara (MS) - Toscana
Inserito da Alice Velasco
Salvatore Nocera. Un decennio di ritardo
Mostra a cura di Elisa Del Prete, 21 maggio - 23 luglio 2017
Sala Ercole, Palazzo d’Accursio
Piazza Maggiore 6, Bologna

Inaugurazione venerdì 19 maggio, ore 18



Salvatore Nocera. Un decennio di ritardo è la prima mostra personale di Salvatore Nocera nella sua città natale, a quasi dieci anni dalla morte dell’artista, avvenuta nel 2008.

L’esposizione nasce dalla stretta collaborazione tra Eva Picardi, erede testamentaria di Nocera assieme alla madre Felicia Muscianesi, la curatrice Elisa Del Prete e Mario Giorgi, autore che ha conosciuto l’artista in vita, i quali, sulla base di una documentazione ancora frammentaria e attingendo alle opere rinvenute presso alcune collezioni private, hanno avviato un primo lavoro di riscoperta di
un autore e di una carriera artistica sfuggente, durata quattro decenni, dalla fine degli anni Quaranta all’inizio degli anni Novanta. Promossa nell’ambito delle attività dell’associazione culturale Bologna per le Arti con il patrocinio del Comune di Bologna e della Regione Emilia- Romagna, la mostra propone una selezione finale di quasi settanta opere tra tele, disegni, bozzetti e alcuni scritti, nell’intento primario di restituire alla città un patrimonio artistico-culturale a oggi nascosto.

Nato a Bologna nel 1928 e trasferitosi a Parigi dalla fine degli anni Cinquanta, Salvatore Nocera non espone mai in città, tranne che in alcune mostre collettive giovanili. Di indole riservata, lascia ben poche tracce del suo percorso, talvolta arrivando a distruggere le sue stesse opere. Muovendo da una figurazione iniziale (in cui si interroga evidentemente sulla lezione del Rinascimento), verso la metà degli anni Sessanta inizia a lavorare a una pittura decisamente più materica interpretando in chiave del tutto personale un “nuovo naturalismo” che risente certamente della lezione del critico Francesco Arcangeli. Il disegno accompagna tutto il suo percorso mentre il paesaggio diventa oggetto della sperimentazione pittorica e il tema della figura femminile scandisce e articola una mitologia moderna in cui l’artista stesso è immerso.

A completamento della mostra, il primo catalogo sull’artista ripercorre l’evoluzione della ricerca di Salvatore Nocera restituendone un percorso critico e la dovuta legittimità anche grazie al testo critico di Graziano Campanini e alla presentazione della curatrice Elisa Del Prete.

Artista di ampia cultura e di inesausta curiosità, Salvatore Nocera ha lasciato una preziosa biblioteca di oltre 8000 volumi che le eredi hanno deciso di destinare alla città per mezzo di una donazione alla Biblioteca
dell’Archiginnasio di Bologna, mentre il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna e il Museo MAGI’900 di Pieve di Cento acquisiranno in collezione alcuni dei lavori.


La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.30 con apertura unicamente pomeridiana il venerdì dalle 15.00 alle 18.30.
Visite guidate tutti i giorni alle ore 16.00.
Sabato e domenica ore 11.00 e ore 16.00.

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