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Evento: Mr Fijodor. Casuale
25/10/2014 - 16/11/2014
Dettagli
Data di inserimento: | 15/10/2014 - 12:26 |
Luogo: | Carpi (MO) - Emilia-Romagna |
Data di inizio: | 25/10/2014 |
Data di fine | 16/11/2014 |
Descrizione
Sabato 25 ottobre alle ore 18,30, presso la DarkRoom SilmarArtGallery di Carpi, aprirà al pubblico la mostra dal titolo Casuale di Mr Fijodor che ripercorre, tra numerosi disegni e dipinti su tela, le più recenti ricerche dello street artist, originario di Imperia e torinese d’adozione.
La nuova mostra che sarà allestita a partire dal 25 ottobre presso la DarkRoom SilmarArtGallery, curata da Chiara Messori, esporrà numerose opere di Mr Fijodor, già tra i protagonisti dell’evento What if God was One of Us, svoltosi nel 2013 presso gli spazi della galleria.
Le opere di Mr Fijodor sono caratterizzate da una forte componente di improvvisazione, che comprende inevitabilmente anche l’elemento dell’errore umano: direttamente sul canovaccio, l’artista inventa la bozza influenzato dal suo stato d’animo, dalle suggestioni del momento, dagli incontri con le persone e dagli episodi di vita vissuta. I soggetti che sceglie di solito sono forme elementari che veicolano messaggi diretti e ironicamente responsabili attraverso una chiave di lettura semplice che instaura un immediato dialogo con l’osservatore. Spesso i suoi lavori sono contrassegnati da una critica sociale o ecologica, che l’artista manifesta mediante un sorriso infantilmente stupito, più che tramite elaborate ricerche teoriche.
Il lavoro di Fijdor si basa prevalentemente su una libera gestualità e, dal punto di vista stilistico, i modelli principali sono quelli che derivano dall’arte informale europea degli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo, senza dimenticare movimenti quali il Dadaismo, l’Espressionismo e il Surrealismo. Come scrive la curatrice Chiara Messori: “Da questo esplosivo miscuglio scaturisce una concezione dell'arte ironica e provocatoria, costantemente tesa a negare qualsiasi valore ad ogni attività che presupponga il filtro della ragione. L'artista non è più ‘creatore’ di nuovi eventi, ma diviene colui che sa lasciarli accadere, limitandosi magari a favorirne l'attuazione con la spontaneità del caso. Del resto le esperienze più profonde della nostra psiche emergono con spontanea casualità”.
Biografia
Mf Fjiodor è lo pseudonimo di Fijodor Benzo. Nato a Imperia nel 1979 e trasferitosi nel 2004 a Torino, da oltre 15 anni realizza graffiti e disegni. ell’ultimo periodo la sua produzione è stata molto varia: dalle installazioni ai murales tematici, dalle performance ai graffiti. Fa parte dell’associazione culturale “Il cerchio e le gocce”, per la quale ha realizzato diverse grandi opere, tra cui Culture Colors your Life (Palazzo Nuovo, Università degli Studi di Torino, 2010). Si segnalano inoltre gli interventi artistici nella sede del Toroc (ente organizzatore delle Olimpiadi del 2006), presso gli uffici del Politecnico di Torino, al Museo del Giocattolo di Bra (Cuneo), presso la stazione ferroviaria di Moncalieri e lo stabilimento torinese di Yesmoke Tabacco. Di lunga durata la collaborazione con l’artista Opiemme, con il quale ha realizzato varie installazioni in occasione di numerosi festival.
Didascalia: Mr Fijodor, Pensieri circolari, 2013, tecnica mista su tela, 150x150 cm, courtesy l’artista
Mr Fijodor. Casuale
A cura di Chiara Messori
Catalogo in galleria
Dal 25 ottobre al 16 novembre 2014
DarkRoom SilmarArtGallery
Via Giosuè Carducci 34/O
41012 Carpi (MO)
Inaugurazione: sabato 25 ottobre, ore 18.30
Orari: da lunedì a sabato 9.30-13.00 e 15.30-19.30; chiuso giovedì pomeriggio
Ingresso libero
Info:
Tel. 059.686995
info@darkroomsilmar.it
www.darkroomsilmar.it
La nuova mostra che sarà allestita a partire dal 25 ottobre presso la DarkRoom SilmarArtGallery, curata da Chiara Messori, esporrà numerose opere di Mr Fijodor, già tra i protagonisti dell’evento What if God was One of Us, svoltosi nel 2013 presso gli spazi della galleria.
Le opere di Mr Fijodor sono caratterizzate da una forte componente di improvvisazione, che comprende inevitabilmente anche l’elemento dell’errore umano: direttamente sul canovaccio, l’artista inventa la bozza influenzato dal suo stato d’animo, dalle suggestioni del momento, dagli incontri con le persone e dagli episodi di vita vissuta. I soggetti che sceglie di solito sono forme elementari che veicolano messaggi diretti e ironicamente responsabili attraverso una chiave di lettura semplice che instaura un immediato dialogo con l’osservatore. Spesso i suoi lavori sono contrassegnati da una critica sociale o ecologica, che l’artista manifesta mediante un sorriso infantilmente stupito, più che tramite elaborate ricerche teoriche.
Il lavoro di Fijdor si basa prevalentemente su una libera gestualità e, dal punto di vista stilistico, i modelli principali sono quelli che derivano dall’arte informale europea degli anni Cinquanta e Sessanta del XX secolo, senza dimenticare movimenti quali il Dadaismo, l’Espressionismo e il Surrealismo. Come scrive la curatrice Chiara Messori: “Da questo esplosivo miscuglio scaturisce una concezione dell'arte ironica e provocatoria, costantemente tesa a negare qualsiasi valore ad ogni attività che presupponga il filtro della ragione. L'artista non è più ‘creatore’ di nuovi eventi, ma diviene colui che sa lasciarli accadere, limitandosi magari a favorirne l'attuazione con la spontaneità del caso. Del resto le esperienze più profonde della nostra psiche emergono con spontanea casualità”.
Biografia
Mf Fjiodor è lo pseudonimo di Fijodor Benzo. Nato a Imperia nel 1979 e trasferitosi nel 2004 a Torino, da oltre 15 anni realizza graffiti e disegni. ell’ultimo periodo la sua produzione è stata molto varia: dalle installazioni ai murales tematici, dalle performance ai graffiti. Fa parte dell’associazione culturale “Il cerchio e le gocce”, per la quale ha realizzato diverse grandi opere, tra cui Culture Colors your Life (Palazzo Nuovo, Università degli Studi di Torino, 2010). Si segnalano inoltre gli interventi artistici nella sede del Toroc (ente organizzatore delle Olimpiadi del 2006), presso gli uffici del Politecnico di Torino, al Museo del Giocattolo di Bra (Cuneo), presso la stazione ferroviaria di Moncalieri e lo stabilimento torinese di Yesmoke Tabacco. Di lunga durata la collaborazione con l’artista Opiemme, con il quale ha realizzato varie installazioni in occasione di numerosi festival.
Didascalia: Mr Fijodor, Pensieri circolari, 2013, tecnica mista su tela, 150x150 cm, courtesy l’artista
Mr Fijodor. Casuale
A cura di Chiara Messori
Catalogo in galleria
Dal 25 ottobre al 16 novembre 2014
DarkRoom SilmarArtGallery
Via Giosuè Carducci 34/O
41012 Carpi (MO)
Inaugurazione: sabato 25 ottobre, ore 18.30
Orari: da lunedì a sabato 9.30-13.00 e 15.30-19.30; chiuso giovedì pomeriggio
Ingresso libero
Info:
Tel. 059.686995
info@darkroomsilmar.it
www.darkroomsilmar.it
Altri eventi dell'inserzionista
L’isola che non c’è
26/07/2014 - 24/08/2014
Berceto (PR) - Emilia-Romagna
Inserito da Marta Santacatterina
Il Museo Pier Maria Rossi di Berceto (PR) presenta, dal 26 luglio al 24 agosto 2014, "L'isola che non c'è". Da “Martin Mystère” a preziose collezioni di francobolli, una mostra illustra la straordinaria avventura di Giorgio Rosa che il 1° maggio del 1968 fondò il proprio stato indipendente, durato 55 giorni, in mezzo al mare Adriatico.
Questa è la storia di un'isola. Di un'isola che non c'è, o meglio di un'isola che non c'è più.
Non è il luogo fantastico di Peter Pan, e nemmeno “Utopia”, immaginata da Tommaso Moro nel 1516, bensì un'isola veramente esistita, anche se per brevissimo tempo, poiché lo Stato italiano decise di distruggerla considerandola un "grave pericolo", secondo le parole dell'allora Ministro dell'Interno Emilio Taviani. Risultò vano qualsiasi appello al Presidente della Repubblica Saragat per salvare il destino della nuova Repubblica, demolita definitivamente il 25 febbraio 1969.
L’Isola delle Rose, conosciuta anche come "Insulo de la Rozoj" aveva il suo governo, la sua bandiera, una lingua ufficiale, una valuta e un ufficio postale dal quale fecero appena in tempo a partire un centinaio di lettere e cartoline affrancate con propri francobolli.
Una storia affascinante e straordinaria, un'avventura che nacque negli anni in cui l’Italia viveva un'intensa stagione di conquista di nuovi spazi civili, di nuove libertà e opportunità e contemporaneamente si abbattevano schemi e barriere. Se da una parte l’esperimento suscitò timori e paura, dall'altra alimentò sogni, speranze, desideri.
A distanza di quasi 50 anni dalla posa del primo "pilastro", il Museo Pier Maria Rossi propone un ampio evento per raccontare questa storia straordinaria, ancora in parte sconosciuta e che si intende decontestualizzare per farla vivere fuori dai suoi confini geografici e catapultarla in territori più ampi, i territori dell'utopia.
La mostra espone una decina di tavole originali del numero del 1998 di “Martin Mystère” dedicato proprio all’Isola delle Rose, oltre a una ricca documentazione d’archivio costituita dalle più importanti pagine dei quotidiani che hanno raccontato l’avventura di Giorgio Rosa, da carteggi autentici e di grande fascino, fino alla collezione filatelica di Fabio Vaccarezza e Rosalba Pigini e a una selezione di reperti provenienti dai fondali marini che hanno visto il sorgere dell’isola.
L’evento propone anche interventi e dibattiti che toccano diversi campi, da quello filosofico e sociologico circa il concetto di utopia e libertà, a quello linguistico sull’esperanto, senza dimenticare uno spettacolo teatrale e l’analisi della situazione ambientale circa il problema della riconversione delle piattaforme marine.
Inaugurazione: sabato 26 luglio 2014, ore 11.00.
Annullo temporaneo filatelico dalle ore 12.00 alle ore 18.00.
Il programma completo della manifestazione è disponibile all'indirizzo: www.insulodelarozoj.it.
SCHEDA TECNICA
L’isola che non c’è
A cura di Giuseppe Bigliardi
Dal 26 luglio al 24 agosto 2014
Museo Pier Maria Rossi
Strada Romea, 5 – 43042 Berceto (Parma)
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Info: direzione@museopiermariarossi.it
www.museopiermariarossi.it
Questa è la storia di un'isola. Di un'isola che non c'è, o meglio di un'isola che non c'è più.
Non è il luogo fantastico di Peter Pan, e nemmeno “Utopia”, immaginata da Tommaso Moro nel 1516, bensì un'isola veramente esistita, anche se per brevissimo tempo, poiché lo Stato italiano decise di distruggerla considerandola un "grave pericolo", secondo le parole dell'allora Ministro dell'Interno Emilio Taviani. Risultò vano qualsiasi appello al Presidente della Repubblica Saragat per salvare il destino della nuova Repubblica, demolita definitivamente il 25 febbraio 1969.
L’Isola delle Rose, conosciuta anche come "Insulo de la Rozoj" aveva il suo governo, la sua bandiera, una lingua ufficiale, una valuta e un ufficio postale dal quale fecero appena in tempo a partire un centinaio di lettere e cartoline affrancate con propri francobolli.
Una storia affascinante e straordinaria, un'avventura che nacque negli anni in cui l’Italia viveva un'intensa stagione di conquista di nuovi spazi civili, di nuove libertà e opportunità e contemporaneamente si abbattevano schemi e barriere. Se da una parte l’esperimento suscitò timori e paura, dall'altra alimentò sogni, speranze, desideri.
A distanza di quasi 50 anni dalla posa del primo "pilastro", il Museo Pier Maria Rossi propone un ampio evento per raccontare questa storia straordinaria, ancora in parte sconosciuta e che si intende decontestualizzare per farla vivere fuori dai suoi confini geografici e catapultarla in territori più ampi, i territori dell'utopia.
La mostra espone una decina di tavole originali del numero del 1998 di “Martin Mystère” dedicato proprio all’Isola delle Rose, oltre a una ricca documentazione d’archivio costituita dalle più importanti pagine dei quotidiani che hanno raccontato l’avventura di Giorgio Rosa, da carteggi autentici e di grande fascino, fino alla collezione filatelica di Fabio Vaccarezza e Rosalba Pigini e a una selezione di reperti provenienti dai fondali marini che hanno visto il sorgere dell’isola.
L’evento propone anche interventi e dibattiti che toccano diversi campi, da quello filosofico e sociologico circa il concetto di utopia e libertà, a quello linguistico sull’esperanto, senza dimenticare uno spettacolo teatrale e l’analisi della situazione ambientale circa il problema della riconversione delle piattaforme marine.
Inaugurazione: sabato 26 luglio 2014, ore 11.00.
Annullo temporaneo filatelico dalle ore 12.00 alle ore 18.00.
Il programma completo della manifestazione è disponibile all'indirizzo: www.insulodelarozoj.it.
SCHEDA TECNICA
L’isola che non c’è
A cura di Giuseppe Bigliardi
Dal 26 luglio al 24 agosto 2014
Museo Pier Maria Rossi
Strada Romea, 5 – 43042 Berceto (Parma)
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Info: direzione@museopiermariarossi.it
www.museopiermariarossi.it
Vallebon’art-e
01/08/2014 - 10/08/2014
Vallebona (IM) - Liguria
Inserito da Marta Santacatterina
Inaugurerà il 1° agosto 2014 la terza edizione di Vallebon’art-e, biennale di arte che per dieci giorni coinvolgerà tutto il delizioso paesino ligure in un percorso espositivo tra pittura, scultura, installazioni e performance, per un’estate all’insegna dell’arte contemporanea.
Nelle piazze e nei carruggi del centro storico del piccolo comune di Vallebona (provincia di Imperia), dall’1 al 10 agosto 2014 si svolgerà un festival che vedrà la partecipazione di ben 30 artisti italiani e non solo.
In questo territorio di confine posto nel cuore della Riviera dei Fiori, l’Accademia Balbo di Bordighera ha affidato agli artisti il compito di confrontarsi con le antiche tradizioni culturali che ruotano attorno al fuoco e al vento, tramite progetti intensi e suggestivi, molti dei quali site specific.
L’evento si propone di invadere l’intero centro – recentemente restaurato grazie alla collaborazione dell’artista Domenico Borrelli che si è occupato anche dell’arredo urbano – con opere realizzate ad hoc utilizzando tutte le tecniche espressive contemporanee: dai dipinti alle sculture, dalle installazioni alle performance, dalla fotografia al video, tutto concorrerà a creare un tessuto ricco di fascino che animerà Vallebona e permetterà a turisti e residenti di immergersi nella cultura figurativa attuale.
Questo l’elenco degli artisti: Natalie Silva, Tegi Canfari, Michaela Schwarzmann, Antonio Nepita, Ferruccio Carassale, Ruggero Maggi, Lorella Selvi, Carla Cremers, Pierangelo Russo, Karin Wittulsky, PierLuigi Cattaneo, Cornelia Lottes, Marisa Fogliarini, Enzo Sforza, Nadia Giannelli, Ruth Lustenberger, Matteo Carassale, Roger Winum, Mariagrazia Colasanto, Fulvio Colangelo, Renza Sciutto, Francesca Borgia, Domenico Borrelli, Cristina Matteucci, Lorena Falzone, Maria Rosa Benso, Luj Vacchino, Claudia Borgna, Octavio Floreal, Noris Lazzarini, Saverio Chiappalone.
Si rinnova anche nel 2014, quindi, il trinomio arte-cultura-territorio che sta alla base di Vallebon’art-e e che renderà l’evento un punto di incontro, di scambio e di convergenza di energie creative per tutta la Riviera dei Fiori.
Vallebon’art-e
A cura dell’Accademia Balbo di Bordighera
Dal 1 al 10 agosto 2014
Piazza della Libertà e sedi varie
Vallebona, 18012 (IM)
Inaugurazione: 1 agosto 2014, ore 19,00
comune@vallebona.info
www.vallebona.info
Nelle piazze e nei carruggi del centro storico del piccolo comune di Vallebona (provincia di Imperia), dall’1 al 10 agosto 2014 si svolgerà un festival che vedrà la partecipazione di ben 30 artisti italiani e non solo.
In questo territorio di confine posto nel cuore della Riviera dei Fiori, l’Accademia Balbo di Bordighera ha affidato agli artisti il compito di confrontarsi con le antiche tradizioni culturali che ruotano attorno al fuoco e al vento, tramite progetti intensi e suggestivi, molti dei quali site specific.
L’evento si propone di invadere l’intero centro – recentemente restaurato grazie alla collaborazione dell’artista Domenico Borrelli che si è occupato anche dell’arredo urbano – con opere realizzate ad hoc utilizzando tutte le tecniche espressive contemporanee: dai dipinti alle sculture, dalle installazioni alle performance, dalla fotografia al video, tutto concorrerà a creare un tessuto ricco di fascino che animerà Vallebona e permetterà a turisti e residenti di immergersi nella cultura figurativa attuale.
Questo l’elenco degli artisti: Natalie Silva, Tegi Canfari, Michaela Schwarzmann, Antonio Nepita, Ferruccio Carassale, Ruggero Maggi, Lorella Selvi, Carla Cremers, Pierangelo Russo, Karin Wittulsky, PierLuigi Cattaneo, Cornelia Lottes, Marisa Fogliarini, Enzo Sforza, Nadia Giannelli, Ruth Lustenberger, Matteo Carassale, Roger Winum, Mariagrazia Colasanto, Fulvio Colangelo, Renza Sciutto, Francesca Borgia, Domenico Borrelli, Cristina Matteucci, Lorena Falzone, Maria Rosa Benso, Luj Vacchino, Claudia Borgna, Octavio Floreal, Noris Lazzarini, Saverio Chiappalone.
Si rinnova anche nel 2014, quindi, il trinomio arte-cultura-territorio che sta alla base di Vallebon’art-e e che renderà l’evento un punto di incontro, di scambio e di convergenza di energie creative per tutta la Riviera dei Fiori.
Vallebon’art-e
A cura dell’Accademia Balbo di Bordighera
Dal 1 al 10 agosto 2014
Piazza della Libertà e sedi varie
Vallebona, 18012 (IM)
Inaugurazione: 1 agosto 2014, ore 19,00
comune@vallebona.info
www.vallebona.info
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SetUp ArtFair 2015 - Si riparte verso la terza edizione della fiera indipendente nell'artweek bolog
23/01/2015 - 25/01/2015
Vallebona (IM) - Liguria
Inserito da Norma Waltmann
Terza edizione
SI RIPARTE
Bologna
23 > 25 Gennaio 2015
Autostazione
Piazza XX Settembre 6, angolo Via dell’Indipendenza
Sul sito www.setupcontemporaryart.com è già on-line l’application form
Procedono con grande entusiasmo i preparativi per la terza edizione di SetUp, la fiera indipendente dedicata all’arte contemporanea che, sempre in fascia serale, dal 23 al 25 gennaio 2015 e in occasione dell’art week a Bologna, riaccenderà gli spazi dell’Austostazione, sede confermata fin dal debutto e ormai tra i simboli dell’avanguardia culturale bolognese.
Forte del successo registrato nel 2014, conclusa con oltre 9.500 visitatori, 26 gallerie, con le straniere in forte aumento, sponsor nazionali, oltre 4.000 follower sulle piattaforme social e quattro premi d’arte, SetUp si appresta a consolidare una formula ormai vincente, senza cessare di rigenerarsi e di guardare fuori e al futuro.
La fiera, organizzata dalle curatrici e critiche Simona Gavioli e Alice Zannoni, conserva anche per questa edizione il format che punta sugli artisti emergenti e sui giovani attori del mondo dell’arte, mantenendo il trittico formato da galleria, curatore e artista entrambi under 35. SetUp terrà fede all’identità di piattaforma culturale in grado di attivare sinergie strategiche per sviluppare le potenzialità dei talenti creativi, pur rinnovandosi ancora una volta con nuovi spazi per le gallerie, nuove collaborazioni, tematiche attuali e commistioni culturali.
E’ già online l’application per gli espositori che sceglieranno di partecipare, e la superficie espositiva all’interno dell’Autostazione sarà aumentata per far fronte al crescente numero di richieste, con una particolare sezione dedicata alle realtà startup che darà spazio e rilievo anche ad attori che rientrano in diverse disponibilità budgetarie e che stanno emergendo nel mercato. La novità rimane in linea con uno dei punti di forza emersi al termine della passata edizione, in cui l’interesse dei collezionisti per i giovani artisti aveva già dimostrato quanto SetUp fosse diventata una vetrina di riferimento per le nuove tendenze del mercato dell’arte contemporanea.
Dall’altro lato la giovane fiera ha dimostrato di avere le idee chiare sul suo ruolo di fucina culturale, e anche quest’anno propone una ricca programmazione culturale, curata da Martina Cavallarin e organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale scatolabianca, dal titolo I confini d’Europa per un’arte senza confini. Partendo dal concetto fondamentale della terra, e del nutrimento come sua declinazione, la tematica del confine verrà affrontata con un progetto ad ampio raggio che, oltre ad una rassegna di conferenze/talk con esperti di varie discipline che affrontano il tema dell’Europa e del Confine, della riqualificazione urbana e ambientale, si strutturerà in varie fasi che, prima e dopo la manifestazione, dentro e fuori l’Autostazione, metteranno fisicamente in relazione e innescheranno “a staffetta” scambi internazionali tra segmenti di società, fino ad arrivare alle quattro estremità di un’Europa in cui i confini non sono ancora risolti e disegnati. L’Autostazione di Bologna diventerà quindi luogo simbolico, punto di partenza, transito e scambio di persone ed idee. Sarà parte del programma culturale anche una rassegna video dedicata al tema dell'Europa, del confine, della terra, dell'appartenenza, del viaggio, della germinazione condivisa e partecipata.
Confermati anche gli appuntamenti della rassegna performativa In Corpo# 5 a cura di Sponge Arte Contemporanea che proporrà una riflessione sul tema terra/confini attraverso l'azione del corpo.
Da sempre attenta allo scambio con il tessuto sociale e tra le sue parti, SetUp 2015 ospiterà i vincitori di No Boundaries, inedito Premio Nazionale d‘Arte Contemporanea per giovani artisti, promosso e ideato dal movimento per l’inclusione sociale dei disabili LA SKARROZZATA, che vuole proporre un contesto creativo che produca in modo diretto, attraverso l’arte contemporanea, informazioni tecniche riguardo ambienti e soluzioni accessibili.
Tra le collaborazioni germinate in occasione della scorsa edizione torna il dialogo con un’altra giovane realtà made in Bologna di grande richiamo internazionale, il roBOt Festival, da cui SetUp selazionerà tre artisti della “Call4roBot”.
La sezione degli Special Projects non mancherà neanche per il 2015. Visitando i due piani dell’Autostazione, il pubblico di SetUp si imbatterà nei progetti di artisti “ospiti”, tra cui possiamo già citare Sendai City. Alla fine del futuro di Marco Bolognesi e a cura di Valerio Dehò. Presentato a Merano Arte lo scorso settembre, il progetto farà tappa anche a Bologna e a Napoli. La tappa di Bologna vedrà a SetUp una selezione di opere del mondo post-human e post-punk ideato dall’artista bolognese.
In attesa delle prossime novità, sono questi i primi ingredienti di una terza edizione che promette di cavalcare la fortunata ascesa di una giovane realtà che nel mondo dell’arte
SI RIPARTE
Bologna
23 > 25 Gennaio 2015
Autostazione
Piazza XX Settembre 6, angolo Via dell’Indipendenza
Sul sito www.setupcontemporaryart.com è già on-line l’application form
Procedono con grande entusiasmo i preparativi per la terza edizione di SetUp, la fiera indipendente dedicata all’arte contemporanea che, sempre in fascia serale, dal 23 al 25 gennaio 2015 e in occasione dell’art week a Bologna, riaccenderà gli spazi dell’Austostazione, sede confermata fin dal debutto e ormai tra i simboli dell’avanguardia culturale bolognese.
Forte del successo registrato nel 2014, conclusa con oltre 9.500 visitatori, 26 gallerie, con le straniere in forte aumento, sponsor nazionali, oltre 4.000 follower sulle piattaforme social e quattro premi d’arte, SetUp si appresta a consolidare una formula ormai vincente, senza cessare di rigenerarsi e di guardare fuori e al futuro.
La fiera, organizzata dalle curatrici e critiche Simona Gavioli e Alice Zannoni, conserva anche per questa edizione il format che punta sugli artisti emergenti e sui giovani attori del mondo dell’arte, mantenendo il trittico formato da galleria, curatore e artista entrambi under 35. SetUp terrà fede all’identità di piattaforma culturale in grado di attivare sinergie strategiche per sviluppare le potenzialità dei talenti creativi, pur rinnovandosi ancora una volta con nuovi spazi per le gallerie, nuove collaborazioni, tematiche attuali e commistioni culturali.
E’ già online l’application per gli espositori che sceglieranno di partecipare, e la superficie espositiva all’interno dell’Autostazione sarà aumentata per far fronte al crescente numero di richieste, con una particolare sezione dedicata alle realtà startup che darà spazio e rilievo anche ad attori che rientrano in diverse disponibilità budgetarie e che stanno emergendo nel mercato. La novità rimane in linea con uno dei punti di forza emersi al termine della passata edizione, in cui l’interesse dei collezionisti per i giovani artisti aveva già dimostrato quanto SetUp fosse diventata una vetrina di riferimento per le nuove tendenze del mercato dell’arte contemporanea.
Dall’altro lato la giovane fiera ha dimostrato di avere le idee chiare sul suo ruolo di fucina culturale, e anche quest’anno propone una ricca programmazione culturale, curata da Martina Cavallarin e organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale scatolabianca, dal titolo I confini d’Europa per un’arte senza confini. Partendo dal concetto fondamentale della terra, e del nutrimento come sua declinazione, la tematica del confine verrà affrontata con un progetto ad ampio raggio che, oltre ad una rassegna di conferenze/talk con esperti di varie discipline che affrontano il tema dell’Europa e del Confine, della riqualificazione urbana e ambientale, si strutturerà in varie fasi che, prima e dopo la manifestazione, dentro e fuori l’Autostazione, metteranno fisicamente in relazione e innescheranno “a staffetta” scambi internazionali tra segmenti di società, fino ad arrivare alle quattro estremità di un’Europa in cui i confini non sono ancora risolti e disegnati. L’Autostazione di Bologna diventerà quindi luogo simbolico, punto di partenza, transito e scambio di persone ed idee. Sarà parte del programma culturale anche una rassegna video dedicata al tema dell'Europa, del confine, della terra, dell'appartenenza, del viaggio, della germinazione condivisa e partecipata.
Confermati anche gli appuntamenti della rassegna performativa In Corpo# 5 a cura di Sponge Arte Contemporanea che proporrà una riflessione sul tema terra/confini attraverso l'azione del corpo.
Da sempre attenta allo scambio con il tessuto sociale e tra le sue parti, SetUp 2015 ospiterà i vincitori di No Boundaries, inedito Premio Nazionale d‘Arte Contemporanea per giovani artisti, promosso e ideato dal movimento per l’inclusione sociale dei disabili LA SKARROZZATA, che vuole proporre un contesto creativo che produca in modo diretto, attraverso l’arte contemporanea, informazioni tecniche riguardo ambienti e soluzioni accessibili.
Tra le collaborazioni germinate in occasione della scorsa edizione torna il dialogo con un’altra giovane realtà made in Bologna di grande richiamo internazionale, il roBOt Festival, da cui SetUp selazionerà tre artisti della “Call4roBot”.
La sezione degli Special Projects non mancherà neanche per il 2015. Visitando i due piani dell’Autostazione, il pubblico di SetUp si imbatterà nei progetti di artisti “ospiti”, tra cui possiamo già citare Sendai City. Alla fine del futuro di Marco Bolognesi e a cura di Valerio Dehò. Presentato a Merano Arte lo scorso settembre, il progetto farà tappa anche a Bologna e a Napoli. La tappa di Bologna vedrà a SetUp una selezione di opere del mondo post-human e post-punk ideato dall’artista bolognese.
In attesa delle prossime novità, sono questi i primi ingredienti di una terza edizione che promette di cavalcare la fortunata ascesa di una giovane realtà che nel mondo dell’arte
ARTISTI LIGURI
15/10/2016 - 10/11/2016
Genova (GE) - Liguria
Inserito da Nicola Soriani
38 dei maggiori esponenti dell'arte ligure, insieme in una mostra collettiva a scopo benefico. Il ricavo di eventuali vendite andrà in beneficenza all'associazione GIGI GHIROTTI.
SORIANI. CROTTI. CANALE. DENTE. VASSALLO. CANUTI. BARRILE. SALA. sono solo alcuni dei grandi nomi che partecipano a questo evento.
Vernissage 15 ottobre ore 16:30 galleria IL CERCHIO CROMATICO di Genova piazza piccapietra 63
SORIANI. CROTTI. CANALE. DENTE. VASSALLO. CANUTI. BARRILE. SALA. sono solo alcuni dei grandi nomi che partecipano a questo evento.
Vernissage 15 ottobre ore 16:30 galleria IL CERCHIO CROMATICO di Genova piazza piccapietra 63